sabato, maggio 21, 2016

COURTSHIP BOOK TAG

Buona sera, bloggers e lettori! Ho scovato in rete questo bellissimo Book Tag tutto dedicato alle nostre fasi di corteggiamento con i libri, il blog che per primo ha creato questo Tag è La Tana di Una Booklover. In questo tag si passa attraverso le diverse fasi del corteggiamento ed ognuna di queste è da collegare ad un determinato libro.
Ecco le mie risposte!

FASE 1: ATTRAZIONE INIZIALE
UN LIBRO CHE HAI COMPRATO PER LA SUA COPERTINA

Ho comprato questo libro grazie alla gift card che mi è stata regalata il Natale passato e devo dire che mi ha letteralmente fulminata. Ho sentito parlare molto bene di questo libro, che già di per sé sembra molto interessante, ma questa copertina mi ha folgorata. Stupenda. Intrigante. Meravigliosa. Sapete, per tutto il periodo delle medie ero appassionata della storia russa e questo libro è ambientato più o meno nel periodo della Rivoluzione Russa. Spero di poter acquistare presto gli altri due volumi della trilogia di potervene parlare.

FASE 2: PRIMA IMPRESSIONE
UN LIBRO CHE HAI COMPRATO PER LA SUA TRAMA

Un romanzo distopico che vede due fazioni farsi guerra l'una con l'altra, cosa potevo chiedere di meglio? La Aveyard mi ha conquistato subito con la sua trama interessante!

FASE 3: PAROLE DOLCI
UN LIBRO CON UNA BELLA PROSA
Dire che ho amato questo libro sarebbe un eufemismo, l'ho adorato tantissimo! Ho conosciuto Rosie M. Stuart l'anno scorso, ma non avevo mai letto nulla di suo. Questo romanzo è di una dolcezza infinita, in cui traspare lo spirito gioioso della scrittrice, che ci fa sorridere e soffrire insieme ai suoi personaggi, Davide ed Elisa. Un romanzo delicato e dolce, ma anche intenso che vi farà sognare.
Recensione qui
Il libro ha vinto nella categoria Best Romance 2015

FASE 4: PRIMO APPUNTAMENTO
IL PRIMO LIBRO DI UNA SERIE CHE TI HA FATTO VENIR VOGLIA DI PROSEGUIRLA
Ho cominciato questa serie quando avevo 14 anni e non l'ho ancora finita (povera me!). Ricordo che mia zia mi aveva regalato il terzo libro della serie, ma io volevo cominciare a leggerla dall'inizio, quindi ho iniziato a comprarmi tutti i libri. Solo dopo ho scoperto che la serie era composta da ben 13 libri...E io ne ho comprati solo 8! Questa serie mi serviva, alla me adolescente, di esplorare un nuovo mondo di vampiri che fosse diverso da quello di Stephanie Meyer.

FASE 5: CHIAMATE A TARDA NOTTE
UN LIBRO CHE TI HA TENUTA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE
Ricordo ancora perfettamente quando a 15 anni lessi questo libro, cominciai la sera alle dieci e mezza per poi finirlo alle tre di notte in terza superiore. Ho pianto tantissimo quella notte e ho pure faticato a prendere sonno. Ora che mi sono abbastanza indurita (non so se è un bene o un male), non credo che riuscirei di nuovo a piangere con questo libro. Sì, forse è ora di provare a leggere Margaret Mazzantini. 

FASE 6: SEMPRE NELLA MIA TESTA
UN LIBRO AL QUALE NON PUOI SMETTERE DI PENSARE
Questo è uno dei migliori dark romance che abbia letto finora ed è difficile trovare un altro libro che eguagli la bravura di Sagara Lux, se non forse quelli di Chiara Cilli. Ho finito questo libro due mesi fa, ma continuo ancora a pensarci, continuo ancora a pensare alla storia di Amanda e Darren e a quanto vorrei un Darren tutto per me. Una storia dark dalle tinte erotiche, che tratta allo stesso tempo tematiche complesse. Consigliatissimo!
Recensione qui

FASE 7: CONTATTO FISICO
UN LIBRO CHE RISULTA BELLISSIMO AL TATTO
Altro libro che mi sono regalata con la gift card. Passerei ore ad accarezzare la copertina, tanto mi piace *---* In più è un fantasy che parla di draghi, cos'altro posso volere di meglio?

FASE 8: INCONTRARE I GENITORI
UN LIBRO CHE HAI CONSIGLIATO AI TUOI AMICI E ALLA TUA FAMIGLIA
Credo che ogni lettore fantasy dovrebbe leggere questa saga. Io ho letto il primo, ma impegni permettendo, penso che leggerò tutti i libri. J.K. Rowling ha fatto la storia e ogni persona dovrebbe leggere le sue opere, specialmente, come dicevo prima, gli amanti del fantasy.
Recensione qui 

FASE 9: PENSARE AL FUTURO
UN LIBRO O UNA SERIE CHE RILEGGERAI PROSSIMAMENTE
Sapete quanto io ami Chiara Cilli e i suoi romanzi, le mie innumerevoli recensioni lo dimostrano, ma penso che per prepararmi al capitolo finale di Henri e Aleksandra "Uccidimi", rileggerò sia "Soffocami" che "Distruggimi". Chiara Cilli è la Regina del dark romance *oh yeah*
Recensione di Soffocami
Recensione di Distruggimi

A me è piaciuto moltissimo questo Book Tag, spero di trovarne altri da fare, così porete conoscermi meglio. Intanto, stay tuned, perché a breve conoscerete "My Top #5 Authors", i miei 5 autori preferiti. Commentate e raccontatemi quali sono i libri che avreste messo al mio posto! Vi sono piaciuti i libri che ho messo?

xoxo,
Giada

RECENSIONE di Pitch Perfect 2

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera recensirò un po' di film che ho visto e di cui non vedo l'ora di parlarvi. Poco fa ho pubblicato la recensione del film "Pitch Perfect", ora leggerete il sequel di quel film, "Pitch Perfect 2". Buona lettura!



TRAMA (da Wikipedia)
Dopo la disastrosa performance delle Barden Bellas al compleanno del presidente Obama, esse vengono sospese da qualsiasi tipo di competizione di canto a cappella. Il leader delle Bellas, Beca Mitchell (Anna Kendrick), propone un accordo: le Bellas verranno reintegrate in competizione solo se vincono il campionato mondiale di Canto a cappella. Nel frattempo Beca, inizia segretamente un tirocinio allo studio di registrazione, di cui solo il fidanzato Jesse Swanson (Skylar Astin), è a conoscenza. Beca impressiona il suo capo con le sue abilità di mashup con l'album di Natale di Snoop Dogg, ottenendo una chance per diventare produttrice. Ciccia Amy (Rebel Wilson) presto ne viene a conoscenza e invita Beca a dirlo anche alle altre Bellas.

La nuova arrivata, Emily Junk (Hailee Steinfeld), si ferma alla casa delle Bellas per fare un'audizione e viene ammessa quando le Bellas scoprono che la madre di Emily, Katherine Junk, era proprio una Bellas. Quella notte le Bellas vanno ad una festa con i Ritmonelli, dove Benji (Ben Platt), si prende subito una cotta per Emily. Le Bellas poi partecipano ad una mostra d'auto, dove loro stesse avrebbero dovuto esibirsi, per incontrare i loro sostituti "Das Sound Machine" (DSM), guidati dal duo Pieter Krämer (Flula Borg) e Kommissar (Birgitte Hjort Sørensen). Le Bellas poi partecipano a una gara tra gruppi a cappella ma perdono nel round finale, proprio contro i DSM, quando Emily tenta di cantare il suo inedito.

Il giorno dopo, le Bellas cercano di creare una performance simile a quella dei DSM in preparazione ai mondiali ad un evento, ma falliscono. Allora, Chloe (Brittany Snow), decide di portare le Bellas ad un ritiro diretto da Aubrey Posen (Anna Camp), nella speranza di ritrovare l'armonia perduta. La frustrazione di Beca con le attività del campo dà inizio a una lite tra le Bellas, e quando Beca sta per andarsene viene intrappolata da una rete. Le Bellas riescono a riappacificarsi attraverso un falò, dove ogni Bellas parla dei propri sogni e del proprio futuro. Ritrovano finalmente la loro armonia cantando la canzone "Cups".

Tutte le Bellas laureate e quelle presenti partono per i campionati mondiali di canto a cappella a Copenaghen, con Jesse e Benji per fare il tifo. Tutte le Bellas cantano insieme l'inedito di Emily insieme alle ex Bellas, comprese Aubrey e la madre di Emily, aggiudicandosi la vittoria. In seguito a Emily viene fatta l'iniziazione per diventare una vera Bellas.



INTERPRETI
Elizabeth Banks: McKadden
Anna Kendrick: Beca Mitchell
Brittany Snow: Chloe Beale
Skylar Astin:Jesse Swanson
Hailee Steinfeld: Emily Junk-Hardon
Rebel Wilson: Ciccia Amy
Katey Sagal: Katherine Junk
Hana Mae Lee: Lily Onakuramara
Alexis Knapp: Stacie Conrad
Anna Camp: Aubrey Posen
Ben Platt: Benji Applebaum
Ester Dean: Cynthia-Rose Adams
Chrissie Fit: Flo Fuentes
Adam DeVine: Bumper Allan
Birgitte Hjort Sørensen: Kommissar
Flula Borg: Pieter
John Michael Higgins: John Smith
Keegan-Michael Key: Sammy
Christopher Heskey: Tommy
Shelley Regner : Ashely

Immagine promozionale del film. Abbiamo da sinistra verso destra
abbiamo Emily (Haileen Steinfeld), Chloe (Brittany Snow)
e Beca (Anna Kendrick)


RECENSIONE
Il film comincia con la performance delle Bellas sul palcoscenico, che cantano per il presidente degli Stati Uniti d'America USA, Barack Obama, ma qualcosa va storto: i nastri che sorreggevano Ciccia Amy si rompono e tutto il mondo vede le sue virtù (andiamo, non posso dire esattamente cosa si è visto), in ogni caso, nel film la scena è tagliata. Il che ha senso, sennò nemmeno questo secondo film avrebbe ottenuto il rating PG-13. In questo secondo film, non c'è più Aubrey (peccato, a me le stronze piacciono nei film!) e ci sono due nuovi personaggi, che entrambi si chiamano Ashley e che vengono spesso confuse dalla leader del gruppo, Beca. Beca infatti, dopo la laurea di Aubrey, è diventata la leader delle Bellas ed è diventata famosa per i suoi mashups e per il suo desiderio di diventare una dj di successo. In questo secondo film conosciamo Emily Junk, un lascito, ovvero figlia d'arte - o per meglio dire, figlia di una delle più cazzute Bellas del passato. 

L'attrice Hailee Steinfield durante una scena del film, qui interpreta
Emily Junk
In tutta sincerità, questo secondo film mi ha piuttosto deluso, credevo di vedere evolversi il rapporto tra Jesse e Beca, che dal primo film sono la mia coppia preferita, invece il loro spazio on screen è limitatissimo, poiché Elizabeth Banks ha preferito dare maggior risalto alla coppia Bumper-Fat Amy ed Emily-Benji. Benché Jesse e Beca stiano insieme nel film, si vede che non sono la main couple e questo mi ha deluso moltissimo. Durante il film vediamo Beca che ottiene uno stage in una casa discografica e che aiuta il suo produttore musicale a produrre una canzone di Natale completamente diversa dalle solite canzoni trite e ritrite. Il cameo è stato fatto da moltissimi personaggi della musica, il primo a comparire sullo schermo è proprio Snoop Dogg. La storia tra Bumper e Fat Amy è una relazione a sfondo sessuale, e per la prima volta, Bumper, che abbiamo identificato come un personaggio vuoto e vanitoso, dimostra di avere dei sentimenti e si apre a Fat Amy, e le confessa di essere innamorato di lei. In tutta risposta, Fat Amy gli dice questo (guardate l'immagine):
Sono una cavalla selvaggia che non può essere domata!
Bumper ci rimane molto male e i rapporti tra loro due si raffreddano. Beca continua a fare lo stage musicale alle spalle delle Bellas, nascondendolo a loro, e alla fine; dopo l'ennesima disastrosa esibizione in cui sembra che le Bellas abbiano dimenticato chi sono davvero, Beca sbotta e dice che devono pensare a cosa fare dopo l'università, che non ci rimarranno lì per sempre e che è ora di pensare al loro futuro al di fuori del gruppo a cappella. Nemici delle Bellas in questo film saranno i DSM (Das Sound Machine), un gruppo tedesco grandioso, con cantanti bravissimi, che dimostreranno alle Bellas che sono loro i più bravi. Io personalmente li ho amati. Si vede che nei film tendo a tifare per i nemici/antagonisti/cattivi? xD Non posso farci niente, li ho preferiti di gran lunga ai tentativi impacciati di Benji di conquistare Emily e ad una Emily che tenta disperatamente di farsi accettare dalle Bellas. 

Alla fine, come in ogni comedy che si rispetti, tutto finisce bene e le Bellas vincono. Se dovessi dare una votazione questo film avrebbe tre stelline su cinque. Non ho apprezzato il fatto che Beca e Jesse venissero messi in secondo piano da Emily e Benji e Fat Amy e Bumper. Non ho apprezzato il fatto che il film non sia stato sviluppato adeguatamente, infatti ci sono dei buchi temporali in cui non accade nulla d'interessante (vi ricordo il salto temporale che lascia un vuoto narrativo non indifferente in cui, dopo che le Bellas sono andate al Campo per rinsaldare i loro rapporti e chiarirsi una volta per tutte, si passa subito alla laurea e alla scena finale. Cosa succede nel tempo che intercorre tra questi due eventi? Possibile che non accada nulla di degno di essere messo on screen? Posso capire che, essendo un film, il tutto andava compresso, ma davvero non c'era un modo per far stare degli eventi per tappare questi vuoti narrativi?

Vi saluto ragazzi, e commentate il post, dicendomi se avete visto il film, se vi è piaciuto, cosa vi aspettavate di vedere e cosa invece avete trovato che vi è piaciuto o no.

xoxo,
Giada

RECENSIONE di Pitch Perfect

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ne approfitto per parlarvi di uno dei film che più ho amato negli ultimi due anni, e quel film è "Pitch Perfect". Godetevi questa recensione e ditemi se l'avete visto!

SCHEDA FILM (da Wikipedia)
Beca è una ragazza piuttosto alternativa che inizia il suo anno di matricola alla Barden University con un'idea ben precisa: abbandonare dopo il primo anno e trasferirsi a Los Angeles per diventare una DJ di successo, il suo sogno. Lì incontra Jesse, anche lui appassionato di musica e i due iniziano a lavorare insieme alla radio dell'università. Spinta dal padre, professore di letterature comparate all'università, cerca di partecipare alle attività del campus per farsi delle amiche.

Un giorno nello spogliatoio Beca canta sotto la doccia e Chloe la sente e le propone di fare un provino per il suo gruppo a cappella. Beca viene accolta nel gruppo delle Barden Bella's, capitanato dalla ferrea Aubrey, mentre Jesse viene preso dall'altro gruppo maschile a cappella del college, i Ritmonelli. L'affiatamento con le altre ragazze, ognuna con il suo carattere e i suoi problemi, stenta inizialmente a decollare, ma pian piano le cantanti cominciano a conoscersi e soprattutto a trovare l'intesa musicale, e il gruppo spicca il volo verso la grande musica.

L'obiettivo è il Lincoln Center di New York, dove ogni anno si tiene il campionato nazionale di cori tra college. Beca dimostrerà il proprio valore di musicista anche all'interno di un gruppo e non solo come DJ. Dopo varie incomprensioni, anche il rapporto con Jesse avrà un lieto fine.

INTERPRETI
Anna Kendrick: Beca
Skylar Astin: Jesse
Ben Platt: Benji
Brittany Snow: Chloe
Anna Camp: Aubrey
Rebel Wilson: Fat Amy
Adam DeVine: Bumper
Ester Dean: Cynthia Rose
Alexis Knapp: Stacie
Utkarsh Ambudkar: Donald
Hana Mae Lee: Lilly
Kelley Jakle: Jessica
Elizabeth Banks: Gail
John Michael Higgins: John
Christopher Mintz-Plasse: Tommy
Donald Faison:

RECENSIONE
Vi ricordate Jessica, l'antipatica amica di Bella nel film di Twilight? L'avete visualizzata? Bene! Ora pensate a questa ragazza, molto brava a cantare, che ha sempre avuto ruoli minori nei film (La ricordiamo in "Capodanno a New York" e "Into the Woods") che finalmente ha il ruolo di protagonista in un film.
Anna Kendrick in una scena di Twilight, insieme a Kristen Stewart, interprete di Bella Swan
Anna Kendrick ha fatto molta strada da quando era Jessica, e ora veste i panni di Beca Mitchell, un'outsider che si iscrive ad un'università totalmente indirizzata ai corsi di spettacolo (un po' come la Julliard oppure il nostro corso universitario DAMS). In questa università, i cori a cappella sono popolarissimi e a quanto pare nessuno ha bisogno di andare ai corsi (beati loro!). Qui Beca conosce Jesse, un ragazzo che si è unito ai Ritmonelli (eng. Troublemakers). Jesse si dimostra fin da subito interessato a Beca e cerca di coinvolgerla nella sua passione per i film, che questa ragazza ODIA perché dice che sono tutti scontati! Che il finale è ovvio! *ARE YOU FUCKING SERIOUS??*

Jesse naturalmente tenta di farle cambiare idea, ma lei sembra restia. Tuttavia, per quanto mi piaccia il film, esso fa leva su molti stereotipi, infatti è possibile trovare moltissimi personaggi stereotipati:
C'è la stronza maniaca del controllo (Aubrey), la ragazza in carne che però non si autocommisera ma ci ride su (Fat Amy/Ciccia Amy), la silenziosa e anche un po' pazza (Non ricordo il suo nome scusate, ma è quella asiatica), la malata di sesso (Staci), la spalla (Chloe), la lesbica (Cynthia Rose). Questo gruppo cercherà di battere i loro acerrimi nemici, i Ritmonelli alle nazionali. Lo sviluppo del film si basa su una maggiore interazione dei personaggi, volta ad accrescere la loro unità come gruppo e a permettere di conoscersi l'un l'altro. Non dimentichiamo delle battute a sfondo sessuale tra Ciccia Amy e Bumper, leader dei Ritmonelli fino a quando gli farà più comodo. Cantare nei gruppi universitari a cappella porta al successo, infatti molti di loro hanno cantato come backsingers per cantanti e Bumper alla fine sarà l'assistente personale di John Mayer (marito-non marito di Katy Perry). 
Aubrey si affiderà a Beca, che grazie alla sua bravura nel mixare i brani, porterà le Bellas ai campionati nazionali portando il remix di tre canzoni, che le porteranno alla vittoria. Posso dire che questo è uno dei miei film preferiti perché mi fa morire dal ridere, specialmente le battute a sfondo sessuale e--- le canzoni che hanno lo stesso sfondo, non dimentichiamolo. Avendo un PG-13 me l'aspettavo. Se guardate su internet, potrete trovare la scena tagliata dell'autobus dove le Bellas e i Ritmonelli si fronteggiano cantando, come avrete capito, delle cose con riferimenti sessuali.

Vi saluto con una citazione tratta dal film "Il finale è la parte migliore dei film" (Eng. Endings are the best parts). Ditemi, l'avete visto? Vi è piaciuto? L'avete odiato? Commentate!

xoxo,
Giada

venerdì, maggio 20, 2016

RECENSIONE de L'anello dei Faitoren di Emily Croy Barker

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi pomeriggio vi recensirò un libro che mi ha molto affascinato, e che meritato ben quattro stelline su Goodreads, ovvero "L'anello dei Faitoren" di Emily Croy Barker.

PREMESSA
Devo ringraziare dal profondo del cuore la casa editrice Giunti per avermi fatto questo regalo l'anno scorso, che purtroppo, a causa di impegni vari, sono riuscita a leggere solamente ora. Grazie per avermi permesso di leggere questo bel libro!

TRAMA (da Goodreads)
E se bastassero poche, enigmatiche parole a trasformare una ragazza molto delusa in una creatura dai poteri eccezionali? Nora Fischer non ha mai pensato di possedere doti straordinarie o di essere destinata a grandi cose. Anzi, da quando il fidanzato l’ha lasciata e la speranza di una promettente carriera universitaria è svanita nel nulla, è convinta di valere ben poco. Finché un giorno, dopo una festa in campagna, si imbatte in una vecchia lapide su cui legge alcuni versi dal significato oscuro. Pochi istanti e Nora stenta a riconoscere il luogo in cui si trovava fino a un attimo prima: davanti a lei si staglia un maestoso palazzo circondato da un parco lussureggiante, e una donna vestita di bianco la accoglie con entusiasmo. Nora non sa ancora di trovarsi al cospetto di Ilissa, la potente regina dei Faitoren. Trascinata in un turbinio di feste, passeggiate a cavallo e cene fastose, coperta di splendidi abiti e gioielli, Nora diventa la donna seducente e irresistibile che ha sempre sognato di essere: la compagna ideale per il bellissimo principe Raclin, che la chiede in sposa. Ma qualcosa stride in quell’universo perfetto. Chi sono le creature spaventose che Nora scorge nottetempo? Sta forse impazzendo o qualcosa di terribile si nasconde dietro le lusinghe di Ilissa? E quell’uomo strambo che dice di essere il mago Aruendiel, perché insiste a metterla in guardia dai Faitoren e a volerle insegnare le arti magiche? C’è un pericolosissimo sortilegio da sciogliere, quello dell’anello che Raclin ha messo al dito di Nora.
Un romanzo pieno di amore e crudeltà, per adulti e ragazzi, dove la magia è protagonista assoluta. Una storia che ha l’atmosfera della fiaba classica e il passo epico del fantasy contemporaneo.

RECENSIONE
Questo libro mi ha molto sorpresa, è un mix di idee originali e un mondo magico ben costruito. Ma partiamo dal principio. Nora Fischer è una ventisettenne che deve ancora terminare la sua tesi di dottorato (PhD) su John Donne ed è arrivata ad un punto morto, non riesce più proseguire e quindi si dedica ad altre cose. La sua relatrice, Naomi, la dice che deve cercare idee innovative che possano toccare argomenti di cui nessuno ha mai parlato, perché le venga dato un punteggio più che sufficiente alla laurea. Nora, scoraggiata, decide di rimandare ciò che doveva fare riguardo alla sua tesi, perché rivedere i suoi due ex, Dave, che l'ha lasciata per un'altra e Adam, che non solo l'ha tradita ma che ora si sta per sposare con un'altra donna. Nora e la sua amica Maggie vanno ad un matrimonio in montagna, ma Nora, triste e avvilita, decide di fare una passeggiata, qui legge più volte un epitaffio inciso su una lapide di una donna che si chiamava Emmeline e si ritrova catapultata in un mondo governato dalla magia. Subito entra in scena una donna bellissima, alta e che indossa un abito bianco, è Ilissa, la regina dei Faitoren, che Nora considera una sorta di fate. Dopo neanche trenta pagine Nora si ritrova già infatuata del figlio di Ilissa, Raclin, il quale senza perdere tempo le chiede di sposarla e lei accetta, senza nemmeno pensarci su due volte. Ho molte considerazioni da fare a proposito delle prime due parti del romanzo: ho avuto un rapporto conflittuale con Nora, passavo da "oh quanto mi sta simpatica" a "quanto è stupida sta ragazza", perché va bene tutto, ma in certi momenti mi sarebbe venuto voglia di darle due sberle per svegliarla. Quindi sì, amo e odio Nora Fischer allo stesso tempo. Nora vi starà simpatica e anche antipatica in certi momenti nel libro, apprezzerete i suoi cambiamenti ma anche vi sorbirete le sue pare mentali. In generale però, è un personaggio ben costruito, con un passato che condiziona il suo presente (le sue due precedenti relazioni finite male) ma non solo le sue relazioni, il fatto stesso che lei non vada ancora d'accordo con Adam a causa della sua rottura è indice secondo me di una buona costruzione del personaggio. Siccome non voglio ripetermi troppo, proseguiamo. Nora entra in questo magico mondo e si fida ciecamente di una donna che non conosce, si sposa con Raclin e resta incinta alla velocità della luce. Okay, sto scherzando, magari non alla velocità della luce ma dopo il matrimonio dieci pagine dopo è già incinta. Va bene, direte, forse dovrei essere più indulgente con lei visto che si è ritrovata in un mondo nuovo e si è fidata della prima persona che ha incontrato. E no, non riesco a non essere meno indulgente con lei perché lei ha fatto molte ma molte stupidate nel corso del libro. Ma ora passiamo al personaggio che io ritengo più interessante, o meglio, uno dei personaggi che ritengo più interessanti del romanzo: Aruendiel. Aruendiel è un mago da un passato oscuro e misterioso, in passato è stato uno stregone ed è stato lui il primo ad avvertire Nora di non sposarsi con un Faitoren, ma lei, accecata dall'amore (frutto comunque in parte di uno degli incantesimi di Ilissa). Altro personaggio che ho amato molto è stato Hirizhjakinis, una maga potentissima, servitrice della Luna. Infine il mago voltagabbana, Dorneng, che mi ha stupito moltissimo. Sembrava uno sciocco, invece era tutt'altro. Infine Ilissa, un personaggio cattivo fino al midollo, ma che però nasconde un'anima ancora più nera e oscura di quanto non lo sia lei in apparenza, una donna che ti blandisce con mille moine, chiamandoti "cara/o" o "mio caro/a" e che abusa in modo indiscriminato i suoi poteri per attirare giovani umane da far accoppiare con suo figlio Raclin per proteggere la sua specie ed evitarne l'estinzione. Questo connubio di apparenza/vero io rende i Faitoren e Ilissa e Raclin per primi, dei personaggi così interessanti, che mi piacerebbe leggere un prequel solo su di loro, sulle loro origini (che non ho ancora ben capito) e su come funzionano i loro poteri.

L'aspetto fisico umano di Ilissa (e quindi non da vero Faitoren), è ben reso da quest'immagine.
E' una donna alta, che indossa un bellissimo vestito, bellissimo quanto lo è lei.
I credits sono del proprietario dell'immagine.

La vera forma dei Faitoren, non quella umana, ma quella di mostriciattoli mi ha ricordato un film che rivedo con frequenza sui canali Cinema di Premium, ovvero "Non avere paura del buio" , un film che anch'esso parla di fate, ma di fate cattive. Ecco, per me i veri Faitoren erano come quelle fate. Esseri mostruosi, brutti, disgustosi e molto cattivi, che ubbidivano a un loro superiore senza pensarci due volte e che lo servivano in modo molto "servile" (mi è difficile riuscire a trovare un'altro termine) e che spesso venivano maltrattati e usati da Ilissa, che si premurava solo di nascondere la loro vera forma.

Vi saluto con una citazione tratta dal romanzo, che nel complesso mi è piaciuto molto:
"Era stata un bersaglio facile, così desiderosa di amare si era concessa completamente senza neanche fermarsi a pensare su cosa stava ricevendo in cambio del suo affetto. (...) Se non riusciva a essere più perspicace, l'unica soluzione era evitare l'amore come la peste. Quanto ancora doveva invecchiare prima di imparare a riconoscere l'amore vero e il suo simulacro?"

xoxo,
Giada

BLOGTOUR DI ELEINDA2 - LA FORMULA DELL'IMMORTALITA' DI VALENTINA BELLETTINI, TERZA TAPPA

Buon giorno, bloggers e lettori! Come va? Io sono estremamente sotto pressione per via delle tante cose che devo fare, tuttavia tra lo studio, le registrazioni, gli appunti e la lettura dei libri per le letterature della mia università, sono finalmente riuscita a trovare il tempo (e finché non mi libererò di un po' d'esami farò solo così) di pubblicare le recensioni dei libri che leggo e degli eventi a cui partecipo. Mi dispiace molto non poter fare di più, ma purtroppo le cose staranno così per tutta l'estate. Spero che mi seguiate per le mie recensioni nel periodo estivo, perché ora come ora riesco solo a leggere e recensire i libri in lista e a partecipare a qualche evento libroso. Benvenuti alla terza tappa del blogtour dedicato ad Eleinda 2- La formula dell'immortalità di Valentina Bellettini.

REGOLE PER PARTECIPARE AL BLOGTOUR
Associato al blog tour l'autrice ha organizzato un giveaway in cui regala 1 copia autografata del libro.
Il giveaway dura dal 18 fino al 25 maggio. Il giorno dopo il vincitore sarà contattato personalmente dall’autrice, che provvederà al conteggio dei punti.
Le regole per partecipare sono:

Obbligatorio:
- Essere Follower di TUTTI i blog aderenti all'iniziativa
- Commentare ogni data del blog tour (lasciando l’email nel commento)
- Mettere il like alla pagina Eleinda su Facebook.

Facoltativo (serve per accumulare punti extra):
- Mettere il like sul Sito di Eleinda
- Seguire l’autrice su Twitter
- Mettere il like nella pagina Facebook di Universi Incantati (blog dell’autrice)
- Condividere l’evento su Twitter
- Iscriversi alla newsletter “Eleinda Books” (in questo modo si riceve subito in omaggio l’ebook del prequel della serie!)

Codice Giveaway:a Rafflecopter giveaway >


PLAYLIST DEDICATA AI PERSONAGGI
***SPOILER ALERT***

ELEONORA: "WIDE AWAKE" DI KATY PERRY
Eleonora è il personaggio centrale del romanzo, è una ragazza coraggiosa, combattiva, ma anche molto romantica. Il suo legame con Indaco è profondo, mentre non è ancora riuscita a capire cosa prova per Alessandro, l'amico con il quale vive nel casolare a Villapace. 


ALESSANDRO: "COME & GET IT" DI SELENA GOMEZ
Alessandro è un caro amico di Eleonora, ma lui vorrebbe essere qualcosa di più per lei, ma per un motivo o per un altro, nessuno dei due riesce a farsi coraggio e ad ammettere i propri sentimenti all'altro. Alessandro assomiglia molto ad Eleonora, e spesso i due scherzando, pur essendo consapevoli che c'è qualcosa di più tra loro che non voglio ammettere apertamente, o per meglio dire, a loro stessi.

INDACO: "WITHOUT YOU" DAVID GUETTA FT. USHER (QUI COVER CANTATA DA LEA MICHELE IN GLEE)
Indaco è il drago di Eleonora e insieme formano la coppia "Eleinda", una coppia di guerrieri che, uniti sul piano mentale ed empatico, hanno combattuto per liberare il mondo dalla minaccia del Drago a Sette Teste dell'Apocalisse creato dal dottor Brandi. Ciò che Indaco prova per Eleonora non è amore, ma gli si avvicina molto e mi ha ricordato un Legame che io stessa ho inventato nella mia serie di libri YA (di cui però ora non vi dirò nulla), è un legame che trascende la carne e lo spirito e unisce due persone per l'eternità. Sì, perché Indaco ha donato ad Eleonora parte del suo sangue e per questo, ora Eleonora, grazie al sangue di drago, è immortale come lui.

BRANDI: "SPOTLIGHT" SELENA GOMEZ
Brandi è l'antagonista principale di questo romanzo, ma anche nei precedenti, poiché ostacola da sempre i protagonisti della storia. E' un uomo che ha una malattia che ha rischiato di fargli perdere la vita quand'era piccolo, e insieme alla sua mamma ha subito la cura sperimentale operata da suo padre, Primo Brandi. Credo che sia uno dei personaggi più complessi che ho letto finora, in quanto è chiaro che il suo attuale comportamento privo di scrupoli deriva da un grande dolore al quale lui non è riuscito a reagire in modo corretto, poiché non aveva un punto di riferimento che lo sostenesse e lo aiutasse. Vuole diventare immortale e prelevare il sangue di drago di Indaco, non solo per separarlo da Eleonora, ma anche per creare un altro Drago a Sette Teste. In realtà, più avanti si scoprirà che entrambe le cose sono collegate.

PRIMO BRANDI: "MY LIFE WOULD SUCK WITHOUT YOU" KELLY CLARKSON
Primo Brandi è il padre del dottor Brandi, un uomo che ha dedicato la sua vita totalmente alla scienza e che era molto preoccupato per suo figlio, perché teme che non vivrà a lungo data la sua malattia. Il padre del dottor Brandi però, secondo me, non è riuscito a supportare in modo adeguato il figlio quando lui ne aveva più bisogno, prima durante la perdita di sua madre e poi durante l'adolescenza, quando veniva vessato.


DAVIDE GUERRA: "MANOS AL AIRE" NELLY FURTADO
Davide Guerra vive la sua vita come un ragazzo ricco e senza tanti pensieri, ha avuto una storia con Eleonora, ma non è finita bene. E' un ragazzo, a parer mio, che vuole solo essere accettato per ciò che è, per questo si comporta in modo così scorretto con Eleonora, Alessandro e i suoi amici, perché vuole essere riconosciuto che un individuo che merita l'attenzione di Brandi. Purtroppo però, riceverà un'amara sorpresa alla fine...

Spero vi siano piaciute le canzoni che ho scelto per la playlist dei personaggi. Voi quali avreste messo? Quali rappresentano meglio i personaggi e quali meno? Io le ho scelte in base al mio gusto personale, ma sono molto curiosa di sapere le vostre *---* Inoltre vi ricordo che per poter vincere il giveaway finale dovete attenervi a tutte le regole presenti all'inizio del post!

xoxo,
Giada

venerdì, maggio 13, 2016

RECENSIONE di Sei il mio respiro di Valentina G. Bazzani

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! In questo pomeriggio uggioso e piovoso di metà maggio in cui dopo un esame duro mi sento mentalmente stanca (ma non solo), vi delizierò con una recensione di un libro che mi ha colpito moltissimo e che ho letto in DUE GIORNI, era una cosa che non mi capitava da mesi! Buona lettura!

PREMESSA
Ho potuto conoscere il libro di Valentina e, in seguito la stessa Valentina, grazie ad un post presente nel gruppo "The Dark Zone" gestito dall'autrice Francesca Pace. Sapevo che il libro trattava temi forti, avevo letto qualche recensione in giro per farmi un'idea, ma devo dire che leggerlo è stata un'esperienza davvero intensa (credo sarà un termine che troverete spesso in questa recensione, perché mi riesce difficile trovare un altro aggettivo per descrivere cosa ho provato leggendolo).

TRAMA (da Goodreads)
La vita di Lilli è cambiata radicalmente dal giorno in cui diede uno schiaffo alla sua migliore amica. Uno schiaffo talmente violento che la ragazza fu costretta al ricovero in ospedale. Lilli non ricorda quasi niente di quell'episodio, se non il caldo soffocante, le gocce di sudore che l’accecavano e un’incredibile, immotivata paura di coloro che in quel momento stavano assistendo alla scena. Prima di quel giorno era una ragazza come tante, credeva che per essere felice bastasse l’amicizia di Elisa e l’amore del ragazzo più popolare della scuola. Ma le rimane solo il dolore causato da un Male senza nome né volto, che la sta lentamente consumando: il bipolarismo.
Diego, un giovane musicista con un passato pesante alle spalle, si stupisce di incontrare al gruppo di sostegno organizzato dal professor Decori, psicologo della scuola, proprio Lilli, la ragazza solare della quale era rimasto profondamente colpito. È molto cambiata, ha un aspetto trascurato e malinconico.Lilli e Diego scoprono di essere l’uno la cura per il dolore dell’altro. Lei riprende in mano i suoi sogni, mentre lui affronta i problemi con l’eroina, che inesorabilmente busseranno alla sua porta. Il loro amore, disperato e assoluto, li spingerà ad abbassare le difese, poiché entrambi capiranno di non poter fare a meno l’una dell’altro, come dell’aria che respirano.

RECENSIONE
Non ho mai letto un libro che trattasse il tema del bipolarismo e del problema della droga, a dire il vero, prima di leggere questo libro, non sapevo come inquadrare bene questa malattia che conoscevo solo per nome. Il bipolarismo può essere difficile da affrontare, se vieni ricoverata senza motivo nel reparto psichiatrico di un ospedale senza sapere la ragione per la quale sei lì. Questo è quello che prova Liliana "Lilli" quando, dopo aver dato uno schiaffo violento alla sua migliore amica Elisa, viene portata in ospedale e sedata con una puntura. L'amicizia tra Elisa e Liliana termina, ed Elisa, approfittando del fatto che Liliana e Marco hanno rotto, si mette insieme a lui. Questo inizialmente fa soffrire molto Liliana, che quando si accorge che nessuno dei due le rivolge la parola, anzi la evitano, sprofonda in baratro di depressione e malinconia dal quale non riesce a uscire, mangia poco, è distratta e non si preoccupa dei voti, che avranno un peso considerevole visto che è all'ultimo anno delle superiori. Liliana è una ragazza molto sensibile e il romanzo è scritto con il punto di vista suo e di Diego, un ragazzo che lei aveva conosciuto tempo fa, prima che questo Male inspiegabile la colpisse. Liliana è cosciente che a scuola tutti le danno della pazza e prima di incontrare Diego al gruppo di supporto del dottor Decori, lo psicologo della scuola, cerca sempre di nascondersi e di apparire quasi invisibile nascondendosi sotto il cappuccio della sua maglia. Diego è un ragazzo che non ha una vita facile, i suoi genitori sono sempre in viaggio e non hanno tempo per lui e la sorella Sara, perciò si rifugia nelle uniche cose che gli danno un po' di pace: la droga (l'eroina) e la musica. L'amore tra Diego e Liliana sboccerà in modo inaspettato, ma travolgerà entrambi e questo porterà il ragazzo ad allontanarla per tenerla lontana dallo schifo in cui si è invischiato. Ciò che ho amato dal profondo del cuore di questo libro è che loro due, gradualmente, si sono accorti di non poter fare a meno dell'altra e insieme hanno cercato di migliorarsi. Diego è stato il primo a dare un nome al Male che affliggeva Liliana e forse è stato il primo che ha cercato di conoscerla e comprenderla davvero, andando al di là dei pregiudizi che la gente aveva su di lei, su quelle stesse persone che veneravano lui e che tormentavano la ragazza definendola "pazza". 

Un romanzo toccante, delicato ma anche molto intenso e doloroso. Il dolore è, secondo me, uno dei temi trattati con più delicatezza nel libro, che mostra come esso ci rende vulnerabili, come una malattia o una dipendenza ci rendano vulnerabili agli occhi di noi stessi quando vorremmo solo essere "normali". Ma la normalità non esiste, e dobbiamo imparare a convivere con ciò che ci rende così, affrontarlo e dirgli in faccia che non abbiamo paura di lui, che noi siamo più forti e che non ci distruggerà mai. Grazie a Diego, Liliana riprenderà in mano le sue passioni, la scrittura e l'università, sogno che lei aveva accantonato credendo alle voci della scuola che la definivano una pazza. Per Diego le cose prenderanno una piega molto diversa...E vi assicuro che piangerete. Questo romanzo ha una carica incredibile, è un concentrato di sogni, speranze ma anche tanta sofferenza. Penso sia difficile per una ragazza di 18 anni affrontare una malattia di cui non sapeva nulla senza l'aiuto necessario e ho apprezzato quando alla fine le è stato spiegato cos'aveva, così poteva smettere di credere di essere matta. Ho potuto finalmente conoscere il bipolarismo, una malattia che è capace di piegare una persona e di passare dal renderla euforica a triste nel giro di poche ore. Grazie a Liliana ho potuto comprendere la sofferenza e il dolore che può aver provato una ragazza della sua età a convivere con quella malattia e non solo dopo a prenderne atto, ma a usarla come una marcia in più, perché questa è una delle cose che ho più amato: non bisogna lasciarsi abbattere dalle avversità che una malattia ci mette davanti, ma usarle a nostro vantaggio per poter esprimere al meglio la nostra identità e a non aver paura di nasconderci dietro un muro. 

La ragione per cui ho dato quattro stelline e non cinque è perché ho trovato refusi nel libro, ma ho appena saputo che non ci saranno nella nuova versione, quindi quando la leggerete non li troverete. I refusi comunque non erano di grande portata.

Voglio fare di nuovo i complimenti all'autrice per la bravura con cui ha trattato questi temi e per la sensibilità che ha mostrato. Brava Valentina! <3 Conserverò questo romanzo nel mio cuore perché ho potuto amare, sorridere, piangere ed essere serena con questo libro, grazie ai tuoi personaggi. 

Vi saluto con una citazione tratta dal libro:
"Mi fa capire che la diversità può essere una ricchezza, che la normalità è relativa e non corrisponde a ciò che è giusto e appropriato per tutti, ma solo a quello che vale per i più."

xoxo,
Giada

giovedì, maggio 12, 2016

Recensione di "EFFETTO DOMINO" di Edy Tassi

RECENSIONE DEL LIBRO "EFFETTO DOMINO" DI EDY TASSI

L'acqua di un lago. Languida, fresca, ritemprante. Un paesaggio elegante, sontuoso. E poi, all'improvviso, sulla pelle un vento caldo, e il sole che mi scalda.

E' questa l'immagine che mi viene alla mente quando penso di getto a questo bellissimo romanzo. In "Effetto domino" la bravissima Edy Tassi, scrittrice ma anche traduttrice, ci regala una storia scritta con uno stile inconfondibile.  Narra di una passione forte, travolgente, quella di Gloria Montanari, fotografa affermata, e Marco Galbiati, playboy che lavora nell'azienda di famiglia. La loro è una passione che scoppia praticamente all'istante, travolgendoli.

Tenetevi forte, dunque. Il tasso di erotismo a tratti è alto, ci saranno scene bollenti, sì, ma quello che ho apprezzato molto è che non sono mai solo fini a se stesse. Il tutto è inserito in un contesto, una trama ben pensata, i cui fili si intrecciano come i fili di una ragnatela. Ci sono intrighi di famiglia, segreti mai confessati, colpi di scena e l'amore... naturalmente!

Edy Tassi sa mescolare i diversi piani con maestria, bilanciando i vari e diversi aspetti della storia, senza che uno prevalga sull'altro. Certo, la passione  che lega i due protagonisti è al centro, ma ripeto, il lettore non può annoiarsi. Ecco, un erotismo elegante e soprattutto mai banale. Credo sia il concetto giusto.

Le mie recensioni sono dettate unicamente dalla passione per i libri e quindi, da lettrice prima di tutto, mi piace lasciare sempre un po' di suspense che invogli il lettore (appunto!) a immergersi completamente nella storia. Per questo, non do' mai troppi dettagli sulla trama... sennò che gusto c'è? 
:-) 

Vi lascio solo la quarta di copertina così per farvi venire l'acquolina in bocca!

"Nascosta dietro l'obiettivo della macchina fotografica, Gloria è sicura di essere intoccabile. E invisibile. Do poter scegliere ogni mossa, anche con gli uomini. Seducendoli, amandoli senza inibizioni, e poi lasciandoli prima di poter provare emozioni troppo intense. Ma nessuno può sfuggire alla propria storia.E quando il passato la chiama con forza dall'Africa alle sponde scintillanti del lago di Como, Gloria comincia a seguire le tracce di una verità scomoda, di una storia familiare misteriosa e affascinante. Al centro di tutto c'è l'enigmatica e misteriosa Villa Visdomini. E un uomo, Marco, che è tentazione pura, pericoloso come il fuoco che divampa tra loro. Questa volta Gloria non può più nascondersi."

Lettura consigliatissima!


Consuelo :-) 

mercoledì, maggio 11, 2016

RECENSIONE di Eva Luna di Isabel Allende

Buona sera, bloggers e lettori! Vi chiedo scusa per il grande periodo di assenza, ma l'esame che mi ha tormentato per due anni alla fine non è andato in porto perché mi sono fatta prendere dall'ansia e dal nervosismo e perciò ho mandato tutto in malora, ieri ero molto avvilita, ma oggi sono più carica che mai e mi riprenderò la mia rivincita su quell'esame. Potete esserne certi. Nel frattempo, colgo l'occasione per parlarvi di un libro di un'autrice che non leggo da molto tempo, ma che mi ha sempre affascinata: Isabel Allende.

PREMESSA
L'ultima volta che ho letto qualcosa di Isabel Allende è stato in quinta superiore, quando ho portato per la tesina "La casa degli spiriti" di quest'autrice che da sempre ammiro e che mi affascina in modo incredibile. Un'autrice che ha vissuto sulla propria pelle la dittatura di pinochet, la democrazia liberalista, la paura del comunismo e il desiderio di vivere in un luogo di pace dove poter scrivere i propri racconti.

TRAMA
Sullo sfondo di un paese oppresso dalla dittatura, un'indimenticabile figura di donna nata dalla grande tradizione del romanzo picaresco spagnolo, in un libro che è insieme storia d'amore, quadro d'ambiente e romanzo d'avventura. Un'ulteriore conferma delle doti di narratrice di Isabel Allende.

RECENSIONE
Questo è uno di quei romanzi che ti entrano sotto pelle, che senti tuoi anche se non hai vissuto in quei luoghi, che ti senti vicina alle vissitudini di quei personaggi e, in qualche modo, ti identifichi nella protagonista. Eva Luna è un romanzo, ma è molto più di questo, è una storia nella storia che a sua volta si ritrova entro la grande cornice della Storia con la S maiuscola, la storia di un paese dilaniato prima dalle dittature, dai colpi di stato ed infine dalla guerra e dalla guerriglia. Ci sarebbe moltissimo da dire, ma penso che mi soffermerò sui punti chiave, perché questo magnifico romanzo parla già di per sé con un'abilità incredibile, con una scorrevolezza e una costruzione psicologica che ti penetrano dentro e ti entrano nel cuore. Eva Luna è la figlia di Consuelo, una ragazza che proviene dalle foreste cilene e che viveva come "selvaggia" prima che venisse portata in un convento di suore, le Hermanitas de la Caridad, e lì viene allevata. Ma il desiderio di libertà di Consuelo è molto grande e non appena può, scappa da quel monastero, per lavorare come serva in città da un padrone, lo scienziato Jones, lì conosce un indiano al quale si concede e dalla loro relazione nascerà Eva, che prenderà il cognome di Luna perché suo padre discendeva da una tribù di indiani della Luna. 

Eva è da sempre molto legata alla madre, la vediamo crescere tra le cucine del dottor Jones, affascinata  e spaventata da ciò che l'uomo fa, ma sempre vicina a lei. Credo che il loro legame sia una delle cose più commuoventi e belle che abbia mai letto in un libro, l'amore e la devozione della madre verso la figlia e della figlia verso la madre, un amore incondizionato reciproco non si dissolverà mai, nemmeno quando lei crescerà e diventerà donna, sperimentando l'amore, le delusioni e prenderà coscienza di se stessa nel mondo in cui vive e come individuo di questa società. Il loro legame va oltre la morte fisica e questo fa entrare il lettore in un mondo popolato da spiriti, ma anche da tanta fantasia. Consuelo era una bambina e una donna molto fantasiosa e spesso raccontava alla figlia delle storie, e ciò ha permesso alla bambina di avvicinarsi a quel mondo magico, fatato in cui poteva entrare solo allontanandosi dal mondo reale e creare il proprio mondo abbellendolo come meglio preferiva.
Imparò a rimanere quieta e conservò la sua riserva di favole come un tesoro nascosto finché io non le diedi la possibilità di sciogliere quel torrente di parole che portava con sé.

Questa citazione spero vi faccia capire quanto forte e solido sia il legame che c'era tra loro, un legame così forte da essere trascendentale e andare oltre la carne per farsi spirito - infatti vedremo la madre comparire ad Eva sotto forma di spirito nei momenti a lei più difficili da superare, durante le dure avversità che la vita mette davanti al nostro cammino.
- La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando è dimenticata. - mi spiegò prima di andarsene. - Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te.
- Mi ricorderò di te. - le promisi.

E' stato bello veder nascere in Eva quel senso di ribellione che porta alla libertà assoluta, il ribellarsi per una giusta causa, ovvero per la nostra dignità come esseri umani e come lavoratori, perché se non ci ribelliamo non otterremo mai il rispetto che meritiamo, e po' perché senza un po' di guerra e di ribellione, le persone deboli rimarranno sempre sottomesse a quelle più forti, in un circolo vizioso che non finirà mai. Vi riporto ciò che Elvira, la cuoca della Signora che si veste sempre a lutto, la prima padrona di Eva, le dice:
- Così va bene, uccellino. - m'incoraggiava Elvira. - Bisogna farla un po' di guerra. I cani rabbiosi si lasciano in pace, quelli docili invece li prendono a calci. Bisogna sempre battersi. 
 
Ma la storia di Eva non è limitata solo ad Eva e ai personaggi che la circondano, è un racconto corale in cui s'intrecciano le vicende del giovane Huberto Naranjo e del sensibile Rolf Carlé, cresciuto in un ambiente pregno di violenza e sofferenza morale e fisica, secondo figlio di un maestro delle elementari che nascondeva un lato oscuro che i figli sapevano riconoscere e di cui specialmente la moglie ne aveva paura. Trovo che il personaggio di Rolf Carlé sia uno dei personaggi a cui mi sono più legata durante la lettura di questo libro, perché nonostante il dolore, la depressione, l'infelicità in cui era costretto a vivere e con la quale ha avuto a che fare più avanti con il suo lavoro di cineasta, alla fine è diventato un uomo bello sia dentro che fuori, con una grande determinazione e una forza dentro di sé incredibile, fortissima.
Procedeva nella vita a sentimenti nudi, incespicando nel suo orgoglio e cadendo per poi rimettersi in piedi.  

Tra tutti i temi trattati dal libro, oltre alla scoperta dirompente della propria sensualità e della presa di coscienza del proprio corpo come donna, il tema che mi ha colpito di più è stata la scoperta della lettura e la nascita della passione della scrittura. Eva aveva vissuto come una serva analfabeta fino a sedici anni, quando dopo aver rovesciato l'urina prodotta dal ministro che serviva su di lui, e ha incontrato Raid Halabì, la sua vita è cambiata drasticamente ed è decisamente migliorata. Fondamentale è stato per lei alfabetizzarsi, sebbene ciò sia avvenuto in paesino sperduto del Cile.  La sua scoperta di questi due elementi, quali la scrittura e la lettura, avranno un impatto notevole su di lei e la renderanno la scrittrice produttrice di teleromanzi molto seguita in tutta la nazione. Vi riporto il brano che mi ha letteralmente conquistata, con il quale mi sono identificata e che ho seguitato a leggere per due giorni di fila:
Io divoravo i libri che mi capitavano fra le mani. (...) Sempre occupata, non stavo tanto a pensare a me stessa, ma nelle mie storie comparivano brame e inquietudini che non sapevo di avere nel cuore. (...) Passavo parte della notte a scrivere e mi piaceva così tanto, che le ore volavano senza che me ne accorgessi. Ma quelli erano i momenti migliori. Sospettavo che nulla esistesse davvero, che la realtà fosse una materia imprecisa e gelatinosa che i miei sensi capivano a metà. Non c'erano prove che tutti la pensassero alla stessa maniera. (...) Mi piaceva l'idea che potevo prendere quella gelatina e modellarla per creare quanto più desideravo, non per farne una copia della realtà, come i moschettieri e le sfingi della padrona iugoslava, ma un mondo mio, popolato da personaggi vivi, a cui avrei imposto io le norme riservandomi di mutarle a mio piacimento. Da me dipendeva l'esistenza di tutto quello che nasceva, moriva o accadeva nelle sabbie immobili dove germogliavano i miei racconti. Potevo metterci quello che volevo, bastava pronunciare la parola giusta per dargli vita. Certe volte sentivo che quell'universo costruito col potere dell'immaginazione aveva confini più saldi e durevoli della regione confusa dove si muovevano gli individui in carne e ossa che mi circondavano. 

Raid vorrebbe vederla una letterata, una donna che si mantiene con la scrittura, ma Eva è crudelmente realista e capisce che non può vivere scrivendo e basta. Questo problema del non potersi mantenere in modo stabile con il proprio prodotto intellettuale era un problema già sentito all'epoca della pubblicazione del libro, e stiamo parlando del 1983 o giù di lì. Penso che la situazione non sia cambiata molto da allora, per quanto riguarda il mondo degli intellettuali, purtroppo sappiamo tutti che non si può vivere di sola letteratura e scrivendo solo libri e in questo la Allende, nella sua crudezza è stata molto chiara.
Sognava di vedermi dedita alla letteratura, ma io avevo bisogno di guadagnarmi da vivere e a tal fine la scrittura è un terreno piuttosto scivoloso.  

Un altro tema molto interessante e toccato con un realismo e una delicatezza incredibile è stato Melecio, un giovane ragazzo che sentiva di essere nato nel corpo sbagliato e che voleva essere donna. Forse è la prima volta che leggo un tema del genere in un libro sudamericano e penso che la Allende in questo sia stata una pioniera, perché ha permesso ad una popolazione tremendamente attaccata alle tradizioni e agli stereotipi uomo-donna, che chiama con uno dispregiativo Melecio "frocio" o "checca" (e stavo malissimo quando veniva chiamato così). Il modo in cui veniva chiamato questo ragazzo che sentiva di essere donna dentro mi ha colpito moltissimo, perché la Allende è stata coraggiosa a portare alla luce una tematica che veniva nascosta e che i medici di allora volevano curare (a dire il vero nel libro viene specificato che dopo le percosse, le violenze e le cattiverie Melecio è stato portato davanti ad uno psichiatra). Ho adorato questo personaggio. La sua sensibilità, la sua gentilezza, la sua disponibilità lo hanno caratterizzato fin dalla sua entrata in scena e ho amato il fatto che Eva lo amasse come amico indipendentemente dal fatto che fosse uomo, donna o transgender. Melecio diventerà poi la bellissima Mimì, una donna stupenda che diventerà famosa grazie ai teleromanzi. Sarà proprio Mimì a spronare Eva a proseguire con la scrittura.
Mimì sosteneva che ognuno nasce con un dono, tutto sta nello scoprirlo e nell'avere la fortuna di vederlo apprezzato. (...) 

Un romanzo di formazione, di crescita interiore ed esteriore, un viaggio nell'anima e nel corpo di dei personaggi che rimarranno nel vostro cuore per sempre. Un romanzo di cui non si parla solo di violenze, di amore e di passioni carnali, ma anche di un Paese in lotta con se stesso che cerca la sua strada. Un Paese lacerato da dittature, guerre, guerriglie che cerca la pace. Un ragazzo che cerca la sua strada e l'amore della sua vita. Una ragazza che vuole essere qualcosa di più di una serve. Un ragazzo di strada che cerca un modo pacifico per canalizzare la sua rabbia nei confronti della società in cui vive. "Eva Luna" è tutto questo e molto altro ancora. Vi saluto con l'ultima citazione che mi è rimasta impressa a fuoco nel cuore:
"Era come se quella pagina mi aspettasse da venti e più anni, come se avessi vissuto solo per quell'istante, e volli che a partire da quel momento il mio unico lavoro fosse quello di acchiappare storie sospese nel vento più soave, per renderle mie. Scrissi il mio nome e subito le parole accorsero senza sforzo, una, un'altra e un'altra ancora."

xoxo,
Giada

domenica, aprile 24, 2016

SPECIAL: 25 cose su di me

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi ho deciso di parlarvi di me stessa, di rivelarvi cose che non tutti sanno su di me e sulle mie manie librose, e credetemi, sono molte, moltissime. Visto che gli impegni me lo consentono stasera, voglio aprirvi il mio cuore e raccontarvi tante cose di me. Siete curiosi? Va bene, cominciamo.

25 COSE SU DI ME
  1. Ho molte manie sui libri, questo per chi mi conosce è risaputo, ma la prima di queste è senza dubbio questa: il libro che leggo non deve avere pagine spiegazzate o peggio, rotte. Io sono un'amante dell'ordine e sono molto organizzata, tengo bene le mie cose e perciò cerco sempre di evitare che si spiegazzi la pagina di un libro, se succede mi sento male per una buona ora. Questo spiega anche il perché i miei libri sono sempre impeccabili e non hanno né una macchia né una piega nelle pagine.
  2. Quando leggo e sono in camera mia, devo avere tassativamente la porta chiusa, il cuscino appoggiato alla testiera del letto e la mia coperta rosa (anche d'estate). Al mio fianco destro ho il mio quadernetto dove scrivo le frasi che mi colpiscono del libro, la penna nera e il mio telefonino.
  3. Quando sono a casa, non riesco a concentrarmi sul libro che sto leggendo se la porta non è chiusa. Viceversa, se sono all'università o alla fermata dell'autobus riesco a leggere in mezzo alla confusione senza nessun problema. Strana forte io, eh! xD
  4. Non sottolineo mai e dico mai il libro che sto leggendo, perché mi viene male anche solo a vedere una macchietta, magari di cioccolato, se lo sottolineassi col pennarello o peggio, con l'evidenziatore, penso che mi verrebbe male.
  5. Prima di cominciare a leggere mi rileggo la trama del libro in copertina rigida, rileggo l'estratto sul dorso del libro e guardo di quante pagine è il libro. Questa mia mania a volte mi è costata lo spoiler del finale del libro, spoiler che chissà come mai, ho cancellato dalla mia memoria quando ho cominciato a leggere il libro.
  6. Quando leggo un libro, anche se sono solo alla prima pagina di 300, mi fermo sempre ad annusare il profumo delle pagine. Il profumo dei libri ha un effetto ipnotico su di me, posso interrompere la lettura fino a tre volte se il libro di quel libro mi piace da morire. 
  7. Prima di avere il Kindle Paperwhite ero contro i libri digitali (ebook) perché mi sembrava che con l'avvento della digitalizzazione dei libri si perdesse la magia di sfogliare le pagine, ma siccome mi faceva troppo male agli occhi leggere dal tablet, alla fine durante il Natale di due anni fa ho ricevuto il mio Kindle ed è stato amore a prima accensione xD
  8. Il blog prima non si chiamava "Fantasticando sui libri" ma "Sangue d'inchiostro" ed è nato su ispirazione del blog "L'essenziale è invisibile agli occhi" di mia cugina Anna. Ho deciso di cambiare il nome al blog su suggerimento di una scrittrice che è anche mia amica, Julia Sienna.
  9. Sebbene io spenda una fortuna in libri quando posso, vado spesso in biblioteca a prendermi libri che sono indecisa se comprare o meno. Infatti sto aspettando che ritorni la saga di After di Anna Todd per leggerla, alla fine l'anno scorso non ho letto il libro che mi sono fatta prestare quindi mi tocca aspettare ancora di più per leggere e conoscere finalmente Tessa e Hardin.
  10. Amo creare le rubriche nel blog, infatti ne ho moltissime e ancora non mi sembrano abbastanza. Il problema è che, creando tante rubriche e facendo le mille altre cose che faccio, non riesco a stare dietro a tutto e quindi molte rubriche restano a prendere polvere per un bel po'.
  11. Prima di conoscere tutte le autrici italiane che ora conosco ero esterofila. Sì, leggevo principalmente solo libri di autori stranieri e mi tenevo alla larga da quelli italiani. Poi ho aperto il blog, ho conosciuto moltissime autrici italiane e la mia prospettiva è cambiata decisamente, in fondo ne sono felice, perché così ho potuto ampliare non solo la mia biblioteca personale ma anche conoscere autrici e autori fantastici le cui opere ho potuto leggere e apprezzare. 
  12. "Focus on the novel", "Chiacchierando con l'autore" e "La stanza delle interviste" sono le mie rubriche preferite, che purtroppo ho lasciato indietro a causa dei troppi impegni. 
  13. Sono un'aspirante scrittrice di serie di romanzi e saghe. Diventerò un'autrice self e m'immergerò ancora di più nel mondo di cui faccio parte. Al momento sto riscrivendo due romanzi di due saghe completamente diverse di cui vi posso dire solo il genere: fantasy YA. 
  14. I miei generi letterari preferiti sono il fantasy (in tutte le sue sfumature), i romanzi storici e i thriller/mystery. Come avrete notato, sono moltissime le mie recensioni a romanzi fantasy e storici. <3
  15. Il mio amore per la scrittura è nato quando ero piccolissima, avrò avuto nove-dieci anni e su fogli di carta mi scrivevo le mie storie lunghe una pagina o un paragrafo su Sailor Moon, Rossana, finali di film che non mi piacevano e che volevo cambiare oppure su i Power Rangers, che mi appassionavano molto quando ero piccola. Durante gli stessi anni, è esplosa la mia passione per la lettura e ho cominciato a leggere una serie di libri, che poi non ho più finito, chiamata "Il Club delle baby-sitter"
  16. Quando ero piccola ho "rubato" un libro dalla biblioteca del mio paese involontariamente perché era scaduta la data di consegna e mi ero dimenticata di riportare il libro indietro, alla fine il bibliotecario mi ha regalato il libro e ancora adesso è nella biblioteca della "Giada piccola lettrice". 
  17. Sempre quando ero molto piccola, mia nonna è solita raccontarmi che amavo alla follia "La storia del pesciolino rosso" che ora onestamente non ricordo, ma ricordo molto bene che mi piaceva moltissimo. La mia passione per la lettura è nata, oltre che grazie alla mia mamma, anche grazie alla mia nonna, con la quale sin da piccola andavo in biblioteca e in libreria e alla quale chiedevo sempre di comprarmi i libri che vedevo. Il mio amore folle per i libri ha radici profonde e radicate dentro di me.
  18. Ho una vera e propria passione per i classici della letteratura, "Fantasticando sui libri" infatti doveva essere un blog maggiormente incentrato su questo genere di letture, ma poi ho deciso di recensire non solo i miei generi preferiti, ma anche altri generi.
  19. Anche se il romanzo storico, il fantasy e il thriller/mystery sono i miei generi preferiti, ho sempre saltato da un genere all'altro con molta facilità, perché amo sperimentare generi nuovi e anche perché non mi piace cristallizzarmi su questi tre generi, in quanto penso che se lo facessi sarei molto limitata. 
  20. Quando vado in libreria vorrei svaligiarla o comprarmela tutta, con i libri dentro compresi (ovviamente), ma so che questo mio folle sogno non si realizzerà mai perché è fin troppo folle perfino per me xD 
  21. Per quanto riguarda i romanzi storici, i miei periodi storici preferiti sono in genere due: il 1400 con Enrico VIII e le sue mogli e il 1800, in quanto epoca di grandi stravolgimenti storici, politici e culturali. 
  22. Vorrei spendere tutti i miei guadagni in libri di autori stranieri, poiché io sono una studentessa di lingue, sento come una grande mancanza l'assenza di libri in lingua originale presenti nella mia biblioteca personale. Ecco perché, quando avrò un lavoro, la prima cosa che farò sarà comprare libri di autori spagnoli, inglesi, americani, portoghesi e brasiliani.
  23. Ho un vero e proprio amore per il Brasile, infatti farà la mia tesi di Laurea su Jorge Amado e il Brasile dell'Era Vargas. Da quando ho cominciato a studiare il portoghese, è stato amore a prima vista. Da tempo immemore sogno di poter andare in Brasile e passare un periodo in mezzo ai brasiliani, persone calorose e amichevoli, e non vedo l'ora di toccare con mano quel Brasile che sogno quasi tutte le notti. Se tutto va come ho previsto, forse dopo la laurea vi passerà un periodo di lavoro lì.
  24. Quando il libro di un autore o un'autrice non mi piace, tendo sempre a dare una seconda occasione a quest'ultimo/a perché non ritengo giusto cristallizzarmi su queste cose e poi perché bisogna sempre ritentare, magari si è letto il libro in un momento sbagliato e per questo non è piaciuto o semplicemente si vuole dare una seconda chance ad un'autore che in fondo ammiri.
  25. Tendo a diventare logorroica quando parlo dei miei argomenti preferiti, ma logorroica anche a livello di scrittura, non solo di parlantina. Tendo a scrivere o parlare moltissimo di libri, leggere, scrivere i miei romanzi, tatuaggi (i tatuaggi che voglio farmi), esami, tesi e agitazione per esami e tesi. Sono giusto un pochino una persona molto ansiosa xD 
  26. Sono una persona che appoggia  l'LTGB, appoggio da molti anni le loro manifestazioni per il ricevimento di diritti che lo Stato Italiano ancora nega loro. Credo nel  riconoscimento dell'amore tra persone dello stesso sesso, perché due persone che si amano devono portersi sposare e devono ricevere un ugual trattamento degli etero. Sono eterosessuale e credo nell'amore tra persone dello stesso sesso. 
  27. Spesso scrivo le recensioni quando ho finito di leggere il libro, a caldo, ma così le mie opinioni sono influenzate dai sentimenti e dalle emozioni che provo in quel determinato momento, ecco perché molto spesso combino errori di ortografia o sintassi - Ahimé quando scrivo con foga la recensione di un romanzo che mi è piaciuto molto, ne combino di ogni.
  28. Odio quando mi aprono la porta mentre sto leggendo, mi sale una rabbia incredibile perché non solo perdo il segno nel libro ma anche perché sono costretta a rileggermi il paragrafo o pagina che avevo appena finito perché ho perso il filo del discorso xD
Ne ho fatti tre in più di punti, ma spero che vi piaccia comunque la mia confessione... Oddio, "confessione" fa rendere questo post come una specie di mio confessionale personale xD Vi sono piaciute le mie manie? xD Quali sono le vostre? Commentate questo post, così ci possiamo conoscere meglio! 

xoxo,
Giada

RECENSIONE de Abbracciata dal fuoco di Chiara Cilli

Buona sera, bloggers e lettori! Innazitutto vi chiedo scusa per essere così poco presente ma sono presa con le bombe con tutto quello che devo fare e il tempo a mia disposizione non è molto, chiedo scusa anche a Chiara Cilli per non aver ancora fatto il Release Blitz de "Abbracciata dal fuoco", ma non ne ho proprio avuto il tempo in queste due settimane, lo farò appena mi sarà possibile. Questa sera vi delizio con una recensione proprio dell'ultimo libro della Guerra degli Dei di Chiara Cilli, un'autrice bravissima che da due anni è entrata a far parte delle mie autrici preferite. Buona lettura!

PREMESSA
Vuoi leggere un libro eccitante, ricco di combattimento, scene di sesso super fichissime, figaccioni, amori complicati, tormentati e situazioni difficili? La risposta è semplice: Chiara Cilli. Chiara Cilli, come Morgan Cavendish, è una garanzia per me e so che ciò che troverò nei suoi libri supererà sempre le mie aspettative perché entrambe sono due autrici (di due generi diversi) che amo molto e sono entrambe molto molto brave.

TRAMA (da Goodreads)
Io e i miei compagni eravamo i migliori dell'Academīa.
Inseparabili invincibili, questo eravamo.

Non più, ed è solo colpa mia.

Non ho scelta. Devo abbandonare la mia squadra, prima che qualcun altro muoia a causa mia.
C'è solo un problema.

Falas.

Non riesco a sfuggire al suo sguardo.
Non riesco a respirare.
Perché lui non mi lascerà mai andare.

Anche se significa mettere a rischio il recupero della terza Telum Magĭcum.
Anche se significa tramutare il nostro legame in odio.

RECENSIONE
Sebbene io abbia cominciato a leggere questa serie dal secondo libro e non dal primo, ho potuto comunque apprezzare la bravura di Chiara e, come vi ho già detto, lei per me è una garanzia e ogni volta, in ogni romanzo, trovo conferme di questa sua bravura. Il romanzo riprende da dov'era terminato l'altro e ritroviamo i personaggi di sempre, Calen, Falas, Dikhran e Naur. Il rapporto tra Falas, Calen e Geass è sempre ad un punto difficile, è un triangolo che difficilmente si scioglierà, perché, sebbene la ragazza ami Falas, si sente continuamente attratta anche da Geass. Questa volta i nostri protagonisti dovranno recuperare il terzo Telum Magĭcum, che si suppone appartenga a Calen, ma scopriremo più avanti che non è così. Falas e Calen hanno un rapporto, direi inizialmente fisico (e oh mamma, quante volte ho desiderato essere al posto di Calen!), è evidente che c'è una forte attrazione sessuale tra i due, ma che non c'è solo questa, Calen ama molto Falas ma ha bisogno nella sua vita della costante presenza di Geass. Geass, a sua volta, è un personaggio ambiguo, che forse, per i lettori più attenti, questa volta ha mostrato una faccia di sé che nessuno si aspettava, ma che era annunciata nel romanzo precedente. Per poter recuperare la lancia magica appartenente al  un membro degli Elementa, Calen si dovrà fingere una ballerina di danza moderna e contemporanea (e verrà sottoposta a difficili e interminabili lezioni di danza), entrare in una prestigiosa scuola di danza e abbordare il famoso e stronzo calciatore Falko. Calen è un'ottima seduttrice, perciò non avrà problemi ad attirare Falko e ad usarlo per ottenere ciò che desidera da lui, salvo poi creare una serie di disastri che la vedranno rischiare la vita (di nuovo). E qui non posso dirvi più nulla perché sono a rischio spoiler, quindi leggete il libro!

Chiara Cilli prende quattro stelline piene, il motivo per cui non ho dato cinque stelline è che ho trovato dei refusi (che secondo me sono scappati alla correzione finale del libro) come la mancanza di accenti in alcune frasi al passato, che comunque non hanno compromesso per niente la lettura. Come dicevo, io adoro Chiara Cilli, il fatto che sia un urban fantasy ma non uno YA, bensì uno adult urban fantasy rende le cose molto molto interessanti e situazioni bollenti si mescolano a situazioni di combattimento spietato e rivelazioni scioccanti - non tanto per Calen stessa, quanto per i lettori. L'autrice dimostra ancora una volta la sua capacità di descrivere molto bene tanto ambienti esterni quanto la complessa psicologica dei personaggi e la confusione interiore provata da Calen stessa nell'indecisione che si trova a vivere, poiché ama Falas ma sente di essere attratta inevitabilmente anche da Geass, con il quale (cosa molto interessante) non ha mai rapporti sessuali, cosa che invece capita sempre con Falas. Lasciatemelo dire, Falas è di una bellezza micidiale, una bellezza che in questo momento mi viene da paragonare solo a lui, il mitico, il solo, l'unico Henri Lamaze. La scrittura in prima persona favorisce un'immediata immedesimazione del lettore in Calen, e insieme a lei ama, soffre, assapora le labbra di Falas. Si vede che mi piace da morire Falas? *just a little bit*

Vi lascio con un brano tratto da questo libro che vi consiglio con tutto il cuore. Spero che anche voi amiate i libri di Chiara Cilli quanto li amo io.
"Più lo assaporavo, più cadevo inevitabilmente. E lui precipitava con me. Non c'era niente di cui aver paura. Il mondo stava sprofondando con noi. Ce lo stavamo trascinando dietro perché nulla aveva importanza, se non quello che avevamo adesso. Noi."

xoxo,
Giada

martedì, aprile 19, 2016

RECENSIONE di Sono sempre stata tua di Debora C. Tepes

Buona sera, bloggers e lettori! Mi dispiace che siate diminuiti, vi ricordo che se non commentate almeno uno o due post, blogger vi elimina come followers dal blog :( Se vi piace il blog, diventate follower e commentate, più siamo, meglio è! Il libro di cui vi parlerò stasera è un libro che mi ha fatto sorridere, piangere, arrabbiarmi e battere forte il cuore, è il libro di Debora C. Tepes: "Sono sempre stata tua".

PREMESSA
Penso sia importante fare questa premessa, più delle altre volte. Non ho mai letto libri New Adult (chiamati anche NA), questo è stato il mio primo libro di questo genere e devo ammettere che, almeno all'inizio è stato sconvolgente e spiazzante, in senso buono, ovviamente! Sono contenta di aver letto questo libro, perché il genere NA non è un genere semplice da scrivere, secondo me, trattare delle problematiche adolescenziali di adolescenti a loro volta problematici è una gran bella sfida, e io non posso che promuovere a pieni voti Debora per questo bel libro. Non vedo l'ora di leggere il seguito!


TRAMA (da Goodreads)
Indiana è una ragazza ribelle che sogna la libertà. Adora dipingere, fare yoga, e divertirsi insieme all’amica Jan.
Nell’ultima notte di agosto, rischia di farsi arrestare per una delle sue tante bravate, ma verrà soccorsa da un ragazzo che la tirerà fuori dai guai. Lui è Aaron Jarrold e incarna l’esatto opposto di Indiana.
Aaron, con i suoi modi di fare dolci, si avvicinerà a lei pian piano, riuscendo ad abbattere le difese della ragazza che rifiuta ogni contatto con il sesso opposto da quattro anni, a causa di una delusione che le ha avvelenato il cuore. Eppure, Indiana si lascerà andare.
Tutto sembra perfetto con Aaron, fino a quando… Il passato non ritorna a bussare alla sua porta, stravolgendole la vita. Sexy, tatuato, sfrontato: Elijah ritorna prepotentemente. Chi è? Cosa vuole? Che minaccia si porta dietro?
Indiana si troverà così davanti a un bivio: resistere e ignorare Elijah, o farsi coinvolgere dalla forte attrazione verso questo Bad Boy, che ha tutte le intenzioni di farle perdere la ragione. Cosa sceglierà tra giusto e sbagliato? Sincerità e bugie? Certezza e l’imprevedibilità? Tenerezza e passione?

RECENSIONE
Wow, sono emozionata! Sono rari i libri che mi sconvolgono così tanto, ma stavolta non ricorrerò alle gif, perché ho molto, moltissimo da dire. Innanzitutto, cominciamo col raccontarvi il romanzo, senza fare spoiler. Indiana Forte è una ragazza tosta, una ragazza che odia le regole, i bulli e chiunque faccia star male o ferisca i più deboli; ma non è solo questo, è una ragazza che ha sofferto e soffre tantissimo la separazione di quattro anni prima, avvenuta senza una spiegazione logica, dal suo fidanzato di allora, Elijah. Una notte di fine estate, quando si sta sballando di erba con la sua amica Jan, incontra un poliziotto che controlla la strada e che a momenti la arresta e viene salvata da Aaron Jarrold, un dolcissimo e tenero ragazzo che le veniva dietro da tantissimi anni e che lei ha difeso dal bulletto della scuola, Tom Pitts. La loro storia, semplice e poco appassionante, annoia Indiana che non riesce ad andare oltre il suo dolore per il modo in cui è finita la sua storia con Elijah (meglio conosciuto come "quella persona" o "quello"). La vita di Indiana verrà totalmente stravolta quando nella sua vita rientrerà proprio lui, Elijah e proverà da quel momento a riconquistarla, cosciente di averla fatta soffrire. Chi sceglierà Indiana, il dolce e tenero Aaron o il suo primo amore, un bad boy tutto tatuato, Elijah? Non posso dirvelo, perciò vi invito fin d'ora a leggere il libro.

Indiana è una ragazza ribelle, il suo secondo nome è Nevaeh (secondo nome che Elijah usa da quando si sono conosciuti quando lei aveva quattordici anni) ma è anche molto sensibile, anche se lo nasconde. Il suo dolore vi accompagnerà per tutto il romanzo, fino a quando non si chiarirà con Elijah, un dolore atroce, lacerante, un dolore che vi farà soffrire con lei. Al suo fianco ci sono Karina, la russa cheerleader, e Janice "Jan", una rockettara, lesbica e migliore amica di Indiana, l'unica insieme a sua madre di Doris a sapere quanto ha sofferto a causa di Elijah in questi anni. Completano il quadro familiare di Indiana la madre Doris, una donna moderna, che lascia la figlia libera di fare ciò che vuole, di fare le sue esperienze precocemente, ma anche una madre che ha sofferto quanto la figlia quando è stata abbandonata dai due uomini con cui si era sposata (chiaramente in periodi differenti), il frutto del suo amore con questi uomini che l'anno poi sedotta e abbandonata sono appunto Indiana e Olly, il fratello minore di Indiana amante della danza e di Gossip Girl. Il dolore di Indiana è stato il fulcro per gran parte del romanzo, il dolore per il primo amore finito male, ma anche un sentimento di dolore misto a nostalgia per i bei ricordi passati, ha avuto un ruolo importante nel romanzo - Indiana farà molta fatica a fidarsi di nuovo di Elijah, perché teme di venire sedotta e abbandonata come sua madre. Elijah, dal canto suo, è anch'esso un ragazzo che ha sofferto molto a causa di una situazione familiare a dir poco difficile e complicata, ha perso la madre Lauren, che è stata uccisa da suo padre e questo avvenimento l'ha segnato in modo irrimediabile. Elijah è un ragazzo problematico che ha trovato in Indiana il suo paradiso, l'unica persona in grado di tenergli testa e farlo innamorare per la prima volta senza speranza. Il loro amore passionale, problematico, difficile, litigioso vi appassionerà, vi farò ridere, piangere, soffrire. Proverete amore e odio per Elijah, vorrete confortare Indiana e in più di un'occasione (parlo delle scene sensuali con il bellissimo Elijah) vorrete essere al suo posto. Io l'ho desiderato. Non vedo l'ora di tatuarmi e in più...Ho un debole per i ragazzi muscolosi e tatuati (che sia poco o tanto, l'importante è che siano tatuati!). 

La scrittura di Debora è fluida, intensa, devastante nel senso che mi ha fatto soffrire come un cane mentre leggevo! Il libro è scritto in prima persona, con il POV di Indiana e la sua introspezione è stata molto molto ben fatta ed interessante, la scrittrice è riuscita a calarsi benissimo nei panni di una ragazza ribelle che ama la libertà e vuole mantenerla, facendo la dura e l'orgogliosa. Un New Adult che mi ha stritolato il cuore, me l'ha fatto a pezzi per poi ricostruirlo e ridurlo in pezzi di nuovo. Debora ti adoro, ma ti prego, non farmi soffrire così tanto in "Sei tu il mio paradiso"!

Vi lascio con due brani da questo bel libro, che vi consiglio se amate il genere New Adult:
"Ma la vita è come una ruota panorami, gira fermandosi in cielo, a mezz'aria e poi arrivando a terra. Chi riesce a vedere il tramonto in tutto il suo splendore è il più fortunato, eppure, chi sa aspettare paziente, arriverà più in alto ad ammirare l'alba e la notte stellata. Ogni cosa andrà al proprio posto, ogni persona che amo avrà la sua rivincita. (...) Bisogna solo saper aspettare."

"L'amore è così, attraversa gli anni, le incomprensioni, gli addii, le bugie, lotta contro gli imprevisti e le sfortune, riporta da te chi non avresti mai immaginato di rincontrare, indicando la strada verso casa. L'amore è imprevedibile, a volte crudele e ingiusto. Ma è anche il motore che alimenta noi uomini. Senza amore, non si vive, senza amore, non si è nulla."

xoxo,
Giada
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