sabato, novembre 22, 2014

Blogtour L'incanto di Fantasia di Caterina Armetano, Prima Tappa

Buon giorno, bloggers e lettori! Benvenuti alla prima tappa del blogtour L'incanto di Fantasia di Caterina Armetano. Oggi analizzeremo i personaggi sia della storia che delle fiabe. Mettetevi comodi, un lungo e bellissimo viaggio sta per cominciare!

Titolo: L'Incanto di Fantasia
Autore: Caterina Armentano
Prezzo: 15 euro brossura. 4,90 ebook.
Pagine: 174
Data di Pubblicazione: giugno 2014
Casa Editrice: 0111 Edizioni
Cover Di: Domenico Santomartino

BIOGRAFIA: 
Caterina Amentano, nata e residente in Calabria, è venuta in contatto con la scrittura in tenera età, dopo aver scoperto l’amore per la lettura. Folgorata dai diversi universi celati nelle pagine dei libri, decise lei stessa di creare fiabe e racconti. In età adulta si dedica con più serietà alla sua passione pubblicando nel giugno 2006 una raccolta di poesie “Il sentiero delle parole” edito Torchio Editore, nel febbraio 2008 una raccolta di racconti “Sotto l’albero di mimosa” edito Aletti Editore, e nel novembre 2010 il romanzo “Libero arbitrio” edito 0111 Edizione, ripubblicato in formato e-book, per la stessa casa editrice, nel gennaio 2014. Nello stesso periodo pubblica, per quelli della 0111 Edizione “Segni” spin off di Libero arbitrio, scaricabile gratuitamente in tutti gli store online. Nel giugno 2014 pubblica la raccolta di fiabe: “L’Incanto di Fantasia” edita 0111 Edizioni. Numerose poesie, racconti e fiabe sono state inserite in varie raccolte antologiche (Delos Book, Giulio Perrone Editore, Montag Edizioni, GDS Edizioni). Tra cui “Lo specchio negli occhi” edito ST Book, “L’altro sé” pubblicato per il webmagazine “Io sono Jo March. Lettrici e scrittrici alla riscossa”. Collabora con il sito Good-morning.it con mansione redattrice blog e come articolista presso il sito culturale Bookly, maybe. Ha collaborato con il web magazine Fantasy Planet. Dei suoi articoli di psicologia, spettacolo e cronaca, sono stati pubblicati sul web. Per TruFantasy cura la rubrica “Donne Mitiche” dedicata alle donne più influenti della storia e della letteratura. Cura il blog personale “Libero arbitrio blog” . (http://caterinaarmentano.blogspot.it/)

SINOSSI:
In una notte sinistra e tempestosa, mentre i tuoni e i lampi dirompono tra cielo e terra, Minerva abbandona l’Olimpo per far visita a una bambina, relegata in una caverna da un intero villaggio. La piccola non ha un nome e ha una grave disabilità: non sa parlare, per questo si esprime tracciando disegni sui muri della caverna che la ospita. Minerva rimane affascinata da tante meraviglie, decide così di farle un dono. Le verrà dato un nome: Fantasia. La bambina capirà ben presto di poter dar vita a creature straordinarie, quelle del libro incantato che lei stessa creerà e che magicamente si animeranno: pere magiche, colori fatati, folletti dispettosi, draghi con poteri straordinari, re razzisti, fratelli intrepidi, chiavi che conducono in mondi alternativi, pozioni che inducono il sonno eterno. Fantasia si prenderà cura di tutte le sue creature, rivelandosi migliore di coloro che l’hanno abbandonata, dimostrando che la sua capacità di amare è più forte della Paura, della Solitudine e dell’Abbandono.




FANTASIA
Fantasia era una bambina che non sapeva parlare. Quando nacque, la sua venuta al mondo spezzò la serenità degli abitanti del villaggio in cui viveva, ai piedi di una montagna. I genitori le tolsero il nome che le avevano dato e da quel momento, venne considerata da tutto il villaggio una schiava tutto fare, ciò non le consentiva di giocare con i bambini, non le era permesso di mangiare insieme a tutta la comunità e non poteva partecipare alle feste che ivi si tenevano. Derisa dai bambini e sfruttata dagli adulti, la bambina cercò un rifugio e in esso, la bimba cominciò a disegnare. Inizialmente fare ciò le spezzava le unghie, ma man a mano che disegnava scoprì che le piante e la terra possedevano dei colori che rendevano più vivide le immagini che custodiva nella sua mente. Grazie a queste scoperte la piccola disegnava su quel muro di roccia tutto ciò che non riusciva a dire, o che avrebbe voluto dire se fosse stata capace di parlare. La dea Minerva, durante una piovosa notte in cui infuriava un temporale sul villaggio, si presentò davanti a lei e le mostrò le due possibilità che le offriva: doveva scegliere tra le voce e il nome. Dopo aver osservato con orrore e paura cosa sarebbe successo se avesse scelto la voce invece del nome, anche se spaventata, vediamo come la bambina desideri solo venire accettata dalla comunità e dai suoi genitori. La bimba sceglie il nome e Minerva, gratta via dalla parete i disegni con la spada, li mette sul suo scudo e lo soffia su di lei e dice che da quel momento il suo nome sarà Fantasia, il suo dono sarà quello di investire con il suo potere chi riterrà degno e soprattutto, con il suo tocco lei sarà in grado creare meraviglie. Parte del dono di Fantasia è quello di possedere mano e pensiero sacri, un solo tocco delle sue dita e chiunque sfiorerà sarà in grado di creare incanti, meraviglie. Fantasia decide di scrivere un libro di fiabe, per aiutare gli uomini a sconfiggere Terrore e Paura, dando loro la forza per affrontarla.

I GENITORI DI FANTASIA
La nascita della bambina che non sapeva parlare gettò i genitori di lei nella convinzione di essere stati maledetti, che quella era la loro punizione divina che dovevano portarsi appresso per tutta la vita. Le tolsero il nome e da quel momento lei diventò una schiava e venne derisa dagli altri bambini e sfruttata dagli adulti.

GLI ABITANTI DEL VILLAGGIO
Quando gli abitanti del villaggio scoprirono che la bambina non sapeva parlare, e che i genitori le avevano tolto il nome, iniziarono ad usarla come schiava factotum. Quando invece lei se ne andò, si dimenticarono di lei, la reietta, la maledetta, colei che gli dei avevano punito. Nell'ipotetico futuro mostrato dalla dea Minerva, Fantasia è felice, sgomenta e confusa nel sentire il suono della sua voce, ma gli abitanti del villaggio considerarono una maledizione il fatto che la bambina che prima era muta, ora fosse in grado di parlare; si rivolsero perciò agli spiriti, e gli spiriti in questo lo spirito a cui si rivolsero era Paura. Prelevarono la bimba dalla caverna in cui l'avevano relegata, la minacciarono, la tirarono per i capelli, la ferirono, la martoriarono. Le azioni si fermano e l'ipotetico futuro viene annullato perché la bimba non ha ancora scelto. Una caratteristica predominante degli abitanti del villaggio è che sono superstiziosi e che venerano Paura e Terrore.

MINERVA
La dea Minerva, abitante dell'Olimpo, va sulla terra dalla bambina nascosta nella sua caverna. E' una bellissima creatura che indossa abiti da guerriera e che pertanto porta un elmo e lo scudo. Minerva ha visto e i suoi disegni e vuole farle un dono, ma la mette di fronte a due possibilità: dovrà scegliere tra la voce e il nome. Le farà vedere cosa succederà se sceglierà la voce, il futuro catastrofico che segnerà la vittoria di Paura e Terrore. Con lei comunica attraverso il pensiero, il modo di comunicare degli Esseri Superiori. Con la bimba è nata una nuova forma di comunicazione è l'Olimpo non poteva rimanere impassibile di fronte a ciò, perciò la incinta a fare una scelta. I suoi occhi sono oro fuso, intensi. La da gratterà con la spada i disegni, facendone una polvere e mettendola nello scudo, poi vi soffierà sopra e chiamerà la bambina Fantasia e potrà scegliere chi investire o meno del suo potere, le sue mani saranno in grado di creare meraviglie, incanti e con la sua mano e il suo pensiero sacri, se sfiorerà qualcuno, questi sarà in grado di creare incanti. Per salvare il mondo da Paura e Terrore, la sprona ad usare il suo potere senza timore, usando solo e soprattutto il suo nome, come arma per esorcizzare la Paura e il Terrore.

LA PAURA
E' uno spirito chiamato dagli abitanti del villaggio nell'ipotetico futuro che Minerva mostra alla bimba. La sua entrata nella storia fa tremare di paura le persone e il sibilo che provoca fa venire la pelle d'oca. E' una persona senza volto e senza corpo, è una sagoma che vibra in cerchi concentrici e che incita le persone ad uccidere, annegare, spaventare, picchiare, ferire la bimba, a fare in modo che la tema. Inoltre accusa la bimba di essere figlia delle ombre e di succhiare via le energie dalle persone e di cibarsi dei loro pensieri. Paura provoca nel cuore degli Uomini superstizioni e paure, spingendoli ad usare amuleti per proteggersi dalla maledizione, dal malocchio della bambina. Il caos che provoca la paura degli Uomini delizia Paura stessa e la fa vibrare.

IL TERRORE
E' un'entità dalle lunghe ali neri da pipistrello che hanno terminazioni tentacolari. Dalla sua bocca d'ombra, esce un suono stridulo, acuto che provoca degli effetti negativi negli uomini: fa scricchiolare loro le ossa, cedere le ginocchia e arrossare gli occhi. E' un'ombra che invade ogni essere umano, prende possesso dei loro corpi, delle loro menti e dei loro corpi. E' la sorella di Paura.

I RACCONTI DEL LIBRO DI FANTASIA
1. PERFETTINA E IL PERO MAGICO

  • L'ALBERO DEL PERO. E' un albero imponente, rigoglioso, sempre verde (anche in inverno). In inverno, quando il vento freddo gettava a terra le pere marce, qualche giorno dopo subito nasceva una gemma che dava vita ad un'altra pera. Il Pero era un Albero Magico e su di esso vivevano delle Pere Magiche. Cinque Pere vivevano attaccate sul lato destro del ramo, ma una di loro, Perfettina, era in un posto difficile da raggiungere. La caratteristica principale del Pero è che realizza le aspirazioni delle Pere Magiche.
  • PERFETTINA. E' una pera altezzosa e con un grande ego, era molto piena di sé. La sua buccia era lucida, colorata, senza alcuna imperfezione e le foglie che l'adornavano la proteggevano dal sole. Era rigida, legata al suo ramo e si compiaceva nel vedere adulti e bambini che la bravano e provavano a raggiungerla. Era un angola difficile da raggiungere, quasi impossibile. Perfettina esprime il suo primo desiderio all'Albero Magico: voleva diventare una bambina, così avrebbe potuto curare il suo corpo quanto voleva. Ma le cose non andarono come si era aspettata e ben presto tornò dall'Albero per chiedergli di trasformarla in una gatta, perché pensava che i gatti fossero puliti, eleganti e pigri. Ma anche quel modo di vivere non le piacque e tornò dall'Albero per chiederle di trasformarla in una forte e maestosa aquila, ma anche in quel corpo la vita non fu facile per lei e venne braccata da un gruppo di cacciatori che la fecero precipitare sopra l'Albero Magico, sul suo punto più alto. Dopo vari tentativi, i cacciatori deciso di abbattere l'albero per ricavarci del legno e quando Perfettina sentì che l'Albero soffriva per le ferite infertagli dai cacciatori e che stava per morire, divenne uno spirito-aquila, spaventano i cacciatori e curando la ferita dell'Albero. Per il suo coraggio e la sua bontà, Perfettina diventò uno spirito della foresta, protettore dei più deboli.
  • LUNGHINA. E' la pera più lunga delle altre sue amiche appese al ramo destro dell'Albero magico. Il suo desiderio è che il bambino che ogni giorno andava sotto l'albero per provare a raccoglierla per usarla per fare un'infuso al padre malato ci riuscisse. Voleva sparire nel nulla e desiderava riportare il sorriso e un padre sano al bambino. 
  • ROSOLIA. E' una pera con tanti piccoli puntini. Desidera venire raccolta dalla moglie del capo villaggio per diventare marmellata che la donna avrebbe poi messo in barattoli. Desiderav addolcire il cuore e il palato del marito della donna, che stava trascurando troppo i loro figli.
  • PACIOCCONA. E' la pera più succulenta e grassa. Desidera godere del sole estivo fino a quando sarebbe nata una nuova pera-bambina e non le sarebbe dispiaciuto diventare concime per le radici dell'Albero Magico in cui dimorava. 
  • DONDOLINA. E' la pera che ama farsi cullare, dondolare dal vento. Desidera che il vento la stacchi dal ramo e che porti nella collina opposta rispetto alla quale dove si trovava, per poter far nascere un nuovo Albero Magico.
2. LA POZIONE DEL SONNO ETERNO
  • LA REGINA. Madre della principessa Ilaria, attenta e amorevole, si ammalerà gravemente e morirà. 
  • IL RE. Padre di Ilaria, quando la regina morirà verrà sopraffatto dal dolore, ma per bene del regno, metterà il suo colore in angolo, accantonerà tale sofferenza per occuparsi "del popolo, delle terre e degli affari". Non riuscendo più a consolare la figlia, a lenire il suo dolore, si sentirà estremamente in colpa nei suoi confronti. Quando Ilaria "morirà", dopo due anni, sotto consiglio della balia, deciderà di chiudere la camera della principessa a chiave e ad impedire a chiunque di entrarvi.
  • LA PRINCIPESSA ILARIA. La principessa Ilaria era una principessa amorevole, dolce e viziata, il cui futuro le si presentava raggiante e roseo. Quando la regina sua madre si ammalò, lei la assistette con amore, ma quando morì le cose cambiarono definitivamente per lei. Come reazione al dolore, Ilaria si isolò in una solitudine chiusa, impenetrabile e inquieta, tale atteggiamento ostile rese difficile i rapporti con il padre, che si complicarono. Logorata dal dolore per la perdita della madre, Ilaria trova conforto nei sogni, dove si rifugia per sentirsi di nuovo protetta, al sicuro e dove sua madre è ancora val suo fianco vicino a lei e la rendeva felice. Verrà a sapere dalla malvagia balia che c'era uno stregone che realizzava magiche e potenti pozioni e travestita da contadina, si presenta alla sua porta, comprerà una pozione chiamata "pozione del sonno eterno", persino nonostante le parole dello stesso stregone: che bere quella pozione non era il modo giusto di affrontare il dolore e le angosce della vita. Dopo aver bevuto la pozione, cadde in un sonno di morte apparente, tale perché riusciva a sentire tutto, era vigile, i suoi sensi erano ancora tutti vigili. Quando capisce cosa la balia ha architettato, lotta per liberarsi da quella prigione, vuole urlare, dimenarsi ma non può farlo, è incapace di reagire, urlare o chiedere semplicemente aiuto. Sarà il buon figlio della balia, che con un sonoro bacio sulla guancia romperà l'incantesimo. Sposerà un principe e vivrà per sempre felice e contenta, la sua primogenita sposerà il figlio della balia.
  • LA BALIA. E' la persona di cui Ilaria si fidava di più, alla morte della madre. La balia l'aveva accudita, l'aveva cresciuta. Quando morì la madre di Ilaria cominciò a rivelarsi finalmente per ciò che era veramente: cominciò infatti a rubare. Aveva desideri di gloria nei confronti del figlio di tre anni, aspirava a fargli ottenere un titolo nobiliare a qualsiasi costo, disposta perfino ad approfittare del dolore delle persone - infatti, approfittando del dolore di Ilaria, le dice che c'è uno stregone che realizza pozioni magiche potentissime e la aiutò a prepararsi a quello stato di morte apparente. Mentre lei rubava tutti gli oggetti preziosi che trovava, suo figlio trovava giocattoli nella camera di Ilaria. Rinchiuse lo stregone nelle segrete del castello. E' una persona egoista, calcolatrice e cattiva.
  • IL FIGLIO DELLA BALIA. E' un bambino innocente, puro di cuore, completamente estraneo ai piani della madre, che stava architettando un malvagio piano per riuscire a compiere la scalata sociale a cui  tanto ambiva.   Spezzerò l'incantesimo fatto dallo stregone dandole un sonoro bacio sulla guancia e sposerà, quando sarà un uomo generoso, buono, onesto la primogenita di Ilaria.
  • LO STREGONE. Sarà colui che darà la potente pozione del sonno eterno ad Ilaria. Dopo aver scoperto che era la principessa e non una semplice contadina ad avergli chiesto la pozione, tornerà al castello ma verrà imprigionato nelle sue segrete dalla malvagia balia. Dopo essere stato liberato prometterà di non creare mai più una pozione così potente.
3. I PENNARELLI MAGICI DI MIRTA
  • MIRTA. Mirta era un'orfana di dieci anni, di lei si era sempre occupata la signorina Furia, che le impediva di fantasticare, facendole fare ogni sorta di lavoro faticoso e impedendole di essere creativa e di sognare. Mirta fantasticava, sognava altri luoghi magici ogni volta che poteva, anche se lo faceva poco durante il giorno, ma era l'unico modo che aveva per poter scappare dal mondo freddo e opprimente in cui viveva. La bambina soffriva molto il fatto che nessuno la volesse adottare, pensava che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei se nessuno la voleva. Una notte riceverà in dono dalla fata dei pennarelli magici che perderanno ogni potere nella mani di un adulto e, la cui maggiore conseguenza, sarà che lei sarà costretta a vivere una vita fredda, senza fantasia, la magia sarebbe svanita immediatamente. Aveva ricevuto quel dono anche perché non era mai felice ed era l'unica bambina al mondo che non sognava. Mirta condividerà quel dono con le sue amiche e con tutti i bambini dell'orfanotrofio, rendendoli più felici e facendo loro vivere delle magiche avventure. Grazie a quei colori, Mirta riuscirà a cambiare la situazione, infatti alla fine verrà adottata dalla buona maestra Maria e finalmente nella sua vita ci saranno calore e amore.
  • LA SIGNORINA FURIA. E' colei che ha cresciuto Mirta. Dispotica (dittatoriale), fredda, senza alcun calore umano e senza alcuna fantasia o alcun sogno, fa vivere i bambini in ambienti freddi, punendoli quando si comportano male dando loro poco cibo e impedendo loro di sognare o di fantasticare - impedisce loro perfino di disegnare e colorare! Il suo obbiettivo è quello di trasformare Mirta in una megera, rendendone poi da grande l'egemone dell'orfanotrofio, scalzando l'unica altra maestra lì presente: la maestra Maria. Considera la fantasia e i sogni uno spreco di tempo e di energia, da utilizzare per le cose più essenziali e concrete. Verrà cacciata dall'istituto e denunciata alla polizia per il modo in cui faceva vivere i bambini. Mirta la punirò usando il pennarello nero, rendendo la sua vita fredda, piatta e senza alcun sogno.
  • LA MAESTRA MARIA. E' l'unica insegnante dell'istituto. E' a lei che Mirta mostrerà le magie dei pennarelli magici. Buona, gentile, disponibile, adotterà Mirta e prenderà in gestione l'orfanotrofio, rendendolo un luogo di pace e amore. 
  • LA FATA. La fata donerà a Mirta i pennarelli magici, perché lei è l'unica bambina del mondo che non sogno. Dice a Mirta che se degli adulti toccheranno quei pennarelli, vivrà una vita fredda, senza emozioni e senza sogni. Le insegnerà che, se non si smette mai di sognare, tutti possiamo cambiare la nostra vita.

4. IL SORTILEGIO DELLA MALVAGITA'
  • LO STREGONE. Lo stregone è il fantomatico uomo che, nel magico regno di Incantevole, è in grado di gettare sull'esistenza degli uomini l'incantesimo della cattiveria - il seme della cattiveria, se piantato nel bambino durante l'infanzia, avrebbe generato un uomo estremamente cattivo, malevolo. L'uomo con cui si scontra Grazia non è il vero stregone, ma è solo un uomo che si è travestito da stregone per affrontare meglio le difficoltà della vita. Solo alla fine, Grazia incontrerà il vero stregone malvagio che voleva toglierle il coraggio, ma la viscidaggine della ragazza gli ha fatto cambiare idea.
  • ANNABELL. E' la più cara amica di Grazia, è buona e sogna di diventare astronoma; ma quando la sua amica Grazia verrà colpita dal sortilegio della malvagità, accantonerà i suoi sogni per aiutare l'amica.
  • GRAZIA. E' una ragazza apparentemente buona, che viene colpita dal sortilegio della malvagità lanciatole da uno stregone potentissimo. In realtà, è sempre stata cattiva, ma ora che dice di essere stata maledetta, ha una scusa per ottenere tutto vuole senza muovere un dito. E' cattiva, presuntuosa, viziata, in poche parole: insopportabile. In molti hanno provato in vari modi a salvarla, ma non c'era verso che lei tornasse la persona "buona" che era. Quando si scontrò con il finto stregone, stava rubando. E' falsa, ipocrita. Grazia, nell'ottenere tutto ciò che voleva senza faticare e mostrandosi per la persona cattiva che era in realtà, ha rovinato la vita ad un sacco di persone. E' estremamente egoista e viscida, così l'ha definita il vero stregone. 
  • IL PAPA' DI ANNABELL. Il papà di Annabell è un alchimista e studia per trasformare il piombo in oro. Pratica, come la moglie, la magia bianca.
  • IL PAPA' DI GRAZIA. Il papà di Grazia trasforma i veleni in succhi di frutta. Come la moglie, pratica la magia bianca.
  • IL RE. Quando Grazia fu colpita dal sortilegio della malvagità, il re non fece nulla e disse ai disperati genitori di Grazia di aspettare per vedere se la maledizione avrebbe fatto il suo distruttivo decorso. In qualche modo, se ne è lavato le mani.

5. IL PRINCIPE ARCOBALENO
  • IL RE PASTA DI ZUCCHERO. Il re Pasta di Zucchero era un re bianco che aveva impedito a qualunque straniero colorato di entrare a Lucilandia, una bellissima e amena isola. Il suo editto diceva che chi avrebbe portato stranieri colorati nel suo mondo, sarebbe stato gettato dalla parte sud dell'isola, in bocca agli squali famelici che ivi vivevano. Desidera abdicare, ma siccome non vuole lasciare il trono a sua figlia, la bellissima principessa Iride, vuole essere lui a scegliere il suo futuro genero, che dev'essere bianco (o di un colore chiaro) all'altezza della sua figliola.
  • LA PRINCIPESSA IRIDE. E' una principessa bellissima, dagli occhi di un grigio intenso, profondo e la pelle bianchissima "bianca come i gigli" e dei capelli neri come l'ebano. Amava camminare a piedi nudi e aveva diciassette anni. Era decisa a non sposarsi fino a quando non avrebbe conosciuto, incontrato l'amore vero, o per meglio dire, il suo vero grande amore. Conobbe Erasmo, uno straniero nero come la pece e se ne innamorò, ma suo padre lo rifiutò. In seguito conobbe Aquila Bianca e s'innamorò anche di lui, ma il padre rifiutò anche quel pretendente, perché troppo colorato, perché i colori avrebbero rovinato la bellezza bianca di sua figlia. L'ultimo pretendente, il re Buono, re Jan, la corteggiò in mille modi diversi e alla fine i due s'innamorarono e si sposarono. Finalmente il re accettò il loro amore. Ma siccome il re Jan era un viaggiatore, passava poco tempo a casa, nonostante ciò, riuscì comunque ad avere dei figli dalla principessa - ed erano tutti colorati, come l'arcobaleno. Quando scoprì, insieme al padre, che re Jan/Aquila Bianca/Erasmo erano tutti la stessa persona, ovvero il Principe Arcobaleno, i due rimasero sposati e lei ebbe una figlia bianca come i gigli. Al suo passaggio, Iride faceva nascere dei fiori arcobaleno.
  • ERASMO. Erasmo era un principe nero come la notte i suoi intensi avevano delle pagliuzze dorate. Si è innamorato subito di Iride, e i due hanno continuato a vedersi anche se il padre di lei non lo accettava. Avrebbero dovuto scappare insieme, ma il re aveva circondato il castello con delle guardie che impedirono ad Iride di fuggire.
  • AQUILA BIANCA. E' il messaggero di Erasmo. Indossa delle pelli d'orso bianco e marrone. Il colorito della sua pelle era rossiccio e i suoi occhi, grigi come il cielo che annuncia la pioggia, avevano delle pagliuzze dorate al loro interno che mostravano tutti i colori dell'arcobaleno. Doveva fuggire con Iride, ma quando ci prova trova il padre di lei sulla sua terrazza e viene cacciato via. Morirà in seguito ad un viaggio ed Iride si ammalerà d'amore, rifiutando il cibo e rimanendo chiusa nella sua stanza.
  • RE JAN "RE BUONO". E' un re di un paese lontano che corteggia in mille modi diversi Iride. E' intelligente, ama mangiare e andare a caccia, è un grande condottiero ed è basso di statura. I suoi occhi hanno un colore ammaliante. Venne gettato in mare dai soldati del re e non morì, mentre Iride si ritrovò a letto moribonda, con il padre pieno di sensi di colpa al suo fianco. 
  • IL PRINCIPE ARCOBALENO. E' un principe viaggiatore, i suoi occhi sono strani, con pagliuzze dorate al loro interno. Si ciba della bellezza del mondo e dell'armonia della diversità. Lui può cambiare il suo aspetto e il suo colore a seconda dei suoi desideri. Il suo dovere è quello di portare colore, solidarietà e speranza nei luoghi dove approda viaggiando.
6. L'ORCO CATTIVO E IL FIORE DELICATO
  • L'ORCO. E' un orco cattivissimo, possente, imponente, minaccioso, con un pancione sopra il quale aveva una grossa protuberanza sulla pancia. Sul suo volto ha una barba ispida. Era burbero e arrogante, ma i suoi occhi erano belli. Andava in giro con un'ascia in mano a ferire piante, alberi e animali. Infastidiva tutti gli animali che incontrava sul suo cammino. Si comportava così, fino a quando  nel suo giardino non è cresciuto un fiore di biancospino ed ha iniziato a prendersene cura, dapprima di nascosto, poi apertamente. Grazie al fiorellino, aveva imparato ad accarezzare, a sussurrare, ad usare le mani per cose buone e gentili e invece di andare in giro con l'ascia, girava con l'annaffiatoio colorato.
  • IL FIORE DI BIANCOSPINO. E' un fiore di biancospino magico, che è cresciuto grazie all'affetto, alle cure e all'amore dell'orco che prima era cattivissimo e malvagio e che grazie alla sua vicinanza, è diventato un orco migliore e buono. Lo salvò dai cacciatori che volevano ucciderlo proteggendo la sua casa. 

7. MICHELA E GLI OGGETTI PERDUTI E DIMENTICATI
  • MICHELA. Michela è una bambina di dodici anni che solitamente trascorreva l'estate nella casa dei suoi nonni materni, una tenuta in campagna. E' una lettrice e, ora che i nonni sono all'estero, vuole fare una sorpresa a suo nonno riportando i libri che più amava dalla soffitta alla sua camera, metterli in ordine e ritrovare il suo libro preferito: "Il piccolo principe.", un regalo del nonno, l'unico problema è che non riesce a trovarlo. In questo frangente incontra la Guida, una donna magica che apre una porta nella sua camera e che la fa entrare in un mondo fatato dove dovrà darsi da fare per ritrovare il libro a cui tiene molto. I folletti degli oggetti perduti sono infatti quelle creature magiche che prendono le cose di cui le persone si sono disfate e le tengono tutte in un luogo nascosto. Michela vorrebbe solo sbrigarsi a trovarlo e tornare a casa, ma le avventure che vivrà in prima persona le insegneranno ciò che lei all'inizio le veniva detto dal Saggio, la Guerriera e la Consigliera e a cui lei non aveva dato tanto peso. Alla fine riuscirà a trovare il nascondiglio dei folletti, a batterli in astuzia grazie ai consigli delle Guide e alla fine, a ritrovare il libro di Exupéry a cui teneva molto.
  • LA GUIDA. E' una ragazza sorridente, la Guida verso gli oggetti perduti e dimenticati e sa che Michela ha perso un libro a cui teneva molto, perciò è venuta a casa sua per mostrare cosa deve fare per riavere il suo libro: deve andare dai folletti degli oggetti perduti. Aprirà una porta nella sua casa e le dirà che dovrà attraversarla se vuole riavere il libro che stava cercando.
  • IL SAGGIO. Il Saggio è uomo dai capelli ricci e la barba folta e dei piccoli occhiali neri tondi che gli davano un'aria intellettuale. Le insegnerà che non tutto quello che appare è reale e che "bisogna sempre riflettere prima di intraprendere un nuovo cammino"
  • LA GUERRIERA. La guerriera è una donna che si allena con la spada e l'armatura addosso e che insegna a Michela che "Per combattere a volte bisogna abbandonare la spada e utilizzare l'ingegno."
  • LA CONSIGLIERA. E' una giovane donna dai capelli scuri che cucina in una piccola cucina. Insegnerà a Michela che "A volte bisogna sedersi e aspettare per riuscire nel proprio intento. Bisogna sedersi e prendere tempo.".
  • I FOLLETTI. I folletti sono delle creature che portano via tutto ciò che è stato perduto o dimenticato, sono astuti e metteranno alla prova Michela, ma soprattutto, cercheranno di imbrogliarla mostrandole, alla fine del labirinto che lei riuscirà a superare, cercheranno di farle desiderare cose di cui non ha realmente bisogno perché lei aveva intrapreso quell'avventura per ritrovare il libro che le aveva regalato tempo addietro il suo amato nonno. 

8. I CINQUE CAVALIERI ERRANTI
  • VALERIA. Valeria è la primogenita ed è una brava, semplice e povera ragazza che abita in un villaggio; per aiutare i genitori, i fratelli e le sorelle parte in cerca di fortuna. Nel suo percorso, aiuta molte persone diverse che le offriranno diverse cose e lei alla fine riuscirà a rendere felici tutte le persone a lei care, anche se per poco non rischierà di venire arsa viva dai contadini ingelositi dalla fortuna che lei era riuscita a far fare a tutti i suoi familiari. La sua bontà e la sua gentilezza sono impareggiabili.
  • RIO. E' il fratello di Valeria. Servirà i Cavalieri della Tavola Rotonda, andando a Camelot ed aiutando il regno con la sua spada. E' un ragazzo valoroso e buono.
  • TONIA. E' la sorella maggiore di Valeria. A casa aveva sempre creato gli abiti ai fratelli e alla sorelle, in particolare aveva creato abiti che proteggevano dal freddo e dal caldo e che da sempre aveva usato materiali di ogni tipo per gli abiti che faceva loro. Grazie a Valeria, Tonia avrà modo di lavorare per il principe.
  • NARO. E' il fratello più piccolo. A lui Valeria donerà una mappa che conduce ad un tesoro immenso, e una bussola. Pochi anni dopo, infatti, il fratello diventerà ricco grazie alla mappa che lei gli aveva regalato.
  • BRINA. La terza sorella di Valeria. Valeria riuscì a sistemare anche lei mandandola da un principe che stava andando fuori di testa perché il re suo fratello non aveva mai un attimo di pace. Brina accorse subito dopo che Valeria le aveva mandato la lettera e riuscì non solo a tenere a bada i bambini, ma trovare l'amore nel giovane principe.

9. IL REGNO DEL SOLE D'AMBRA
  • LEILA. Leila è una principessa che vive nel Regno delle Botteghe e non vuole sposarsi, ama le avventure, è coraggiosa, schietta, vivace, ribelle e tenace. Lei vuole vivere la vita a modo suo e scoprire se esiste veramente il Regno di cui le parlava sempre il vecchio gioielliere, il Signor Rubino. Riceverà un ultimo dal re e dalla regina, in cui le diranno che se potrà viaggiare per tutti i luoghi sconosciuti all'uomo per trovare il Regno del Sole d'Ambra, ma se entro un anno non lo troverà, dovrà sposarsi con Nicola, il suo futuro sposo. Leila conosce la dragonessa Zita, che la porta nel Regno del Sole d'Ambra, un luogo dove vivono i draghi e Leila si sente in colpa nel doverle tagliare la coda, visto che ormai le due sono diventate buone amiche. Si innamorerà di Alcanzar e dopo tanto discutere, sotto le splendide luci del Sole d'Ambra, diventerà una dragonessa e starà al fianco del suo amato Alcanzar/re Amos.
  • MELISSA. E' la sorella di Leila. Andrà in sposa al re del Nord, un uomo leale e coraggioso. Ama l'inverno e ama ricamare di fronte ad un camino acceso.
  • ELENA. E' la sorella di Leila. Adrà in sposa al re del Sud, un uomo che la porterà verso il mare, i campi di grano e le pianure. Elena ama dipingere e fare lunghe passeggiate.
  • NICOLA. E' il promesso sposo di Nicola. E' deciso ad avere il Regno delle Botteghe a tutti i costi, anche se non ama la principessa Leila. Finirà col fare il baby-sitter ai draghi di Leila e Alcanzar/re Amos.
  • IL SIGNOR RUBINO. E' l'anziano gioielliere del Regno. Leila passava molto tempo con lui, amava ascoltare le avventure che Rubino aveva vissuto quando era giovane e aveva visto il Regno del Sole d'Ambra. Donerà a Leila un anello d'ambra, grazie al quale quando lei tornerà dal suo lungo viaggio la riconosceranno.
  • LA DRAGONESSA ZITA. Amica di Alcanzar e Leila, capisce subito che lei era venuta a cercarla per tagliarle la coda, in modo da dimostrare ai suoi genitori che i draghi esistono proprio come esiste il Regno del Sole d'Ambra. 
  • IL DRAGO ALCAZAR/RE AMOS. E' il legittimo erede al trono del Regno delle Botteghe, ma la sua sete di potere e di conoscenza del mondo dei draghi l'hanno spinto a tradire un suo vecchio amico e a venire trasformato esso stesso in un drago. Ama Leila, anche se per molto tempo ha discusso con lei dicendole che non poteva esserci nulla tra loro, perché lei era un'umana e lui un drago. 

10. LA CHIAVE MAGICA
  • LA NONNA (STELLA). La nonna dona a Stellina una chiave di cioccolato che apre il ripostiglio, portandola in un mondo magico, fatato. Quella stessa chiave le venne donata da una fata a lei quando era piccola e decise di darla alla sua nipotina, triste perché sentiva la mancanza del padre e perché credeva che il padre preferisse la sua nuova famiglia a lei.
  • STELLINA. Stellina è la nipote di Stella, vive con difficoltà la nuova vita che si è fatta suo padre e sente che lui si sta allontanando da lei, che preferisce il nuovo venuto, il figlio che la sua nuova moglie ha avuto da lui a lei. La sua nonna le darà una magica chiave di cioccolato che le permetterà di conoscere nuovi mondi dentro mille porte diverse. In questo mondo fatato e magico, conosce Gelsomina e Marietta, due bambine che hanno potuto conoscere quel magico mondo prima di lei e che le danno dei consigli su come e quali chiavi usare per aprire determinate porte. Marietta è una brava bambina, generosa e un po' pasticciona, mentre Gelsomina è una bambina altezzosa, superba e viziata. Stellina aiuterà le sue amiche quando si troveranno in difficoltà, sacrificando anche l'ultima chiave, quella che apre la più grande porta, quella che soltanto un'altra bambina, tantissimo tempo prima, aveva superato. Per via del suo buon cuore e per aver salvato le sue amiche rinunciando a quella chiave molto importante in cui avrebbe potuto esprimere il desiderio di rivedere suo padre, il Custode decide di permettere a Stellina di tenere ancora per un altro anno le chiavi.
  • GELSOMINA. E' la figlia della compagna del padre di Stellina e, in qualche modo, la sua sorellastra. E' superba, viziata e altezzosa e finirà nei guai molto spesso, non solo sprecherà la sua opportunità di attraversare la magica grande porta, ma trasformerà il padre di Stellina in un topino. 
  • MARIETTA. E' una brava, buona e dolce bambina, un po' pasticciona, che finirà nei guai molto spesso, ma che sarà sempre disponibile ad aiutare le sue amiche nel momento del bisogno e a vivere insieme a loro ogni tipo di avventura che accadrà loro in quel magico mondo.
  • IL CUSTODE DELL'ALBERO DELLE CHIAVI. E' l'essere magico che tiene tutte le chiavi dell'Albero delle Chiavi, è lui che decide se togliere o dare le chiavi alle bambine ed è lui a dire a Stellina che sua nonna, quand'era bambina, aveva ricevuto una chiave da una fata e che lei aveva deciso di donarla alla sua nipotina.

REGOLE PER PARTECIPARE AL BLOGTOUR
  1. Lasciare un messaggio di senso compiuto sotto la pagina dell’evento su facebook. (https://www.facebook.com/events/334606640081369/?fref=ts)
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  4. Il numero sarà assegnato in ordine di partecipazione.
  5. Chi non si atterrà alle regole verrà eliminato.
  6. Il buono regalo consiste in un buono nominale da utilizzare su Amazon oppure su richiesta diretta del vincitore attraverso una ricarica su postepay.
  7. Sarà possibile partecipare al giveaway dal 21 novembre alla mezzanotte del 21 dicembre.
  8. Il 22 dicembre sarà estratto, da Diletta Brizzi, tramite Random.it il numero che decreterà il vincitore

Vi ricordo che la prossima tappa si svolgerà il 29 novembre nel blog di Monica Portiero al seguente indirizzo: http://monicaportiero.over-blog.it/ , mi raccomando, attenetevi alle regole, altrimenti non potrete partecipare al blogtour! A me è piaciuto tantissimo questo libro, ho trovato ogni favola coinvolgente, semplicemente coinvolgente proprio per la sua semplicità e mi ha ricordato che era da tantissimo tempo che non leggevo un libro di favole, forse perché, come dice la stessa Caterina alla fine di "L'incanto di Fantasia" al giorno d'oggi le favole vengono considerate come racconti da leggere solo ai bambini, quando invece sono importanti da leggere anche per gli adulti. Per quanto mi riguarda, io mi sono ritrovata molto in Fantasia, perché sono un'aspirante scrittrice e gli scrittori fanno proprio questo: creano nuovi mondi grazie alla magia del loro pensiero e delle loro mani. Io mi sono rivista in Fantasia, perché per me questa è una grande metafora che esprime il valore della scrittura ai giorni d'oggi, una cosa che a un estremo valore effettivo ed emotivo per me. Le mie favole preferite sono: "La pozione del sonno eterno", "I pennarelli magici di Mirta" e "Il principe Arcobaleno", ma sono tutte bellissime e tutte da leggere! 

Vi lascio con una citazione tratta da questo magnifico libro: "La strada sembrava in salita, ma quell'inclinazione era dovuta al fatto che, col passare del tempo, lei si elevava sempre più in alto, per raggiungere gli dei che le avevano concesso di vivere e di creare."

Giada






mercoledì, novembre 19, 2014

Focus on the novel #1: La saga di Promise di Federico Negri

Buona sera a tutti, lettori e bloggers! Stasera ho il piacere di presentarvi la mia nuova rubrica, "Focus on the novel", dedicata ai romanzi degli autori e grazie alla quale potremo conoscere tutti i processi creativi che li hanno portati alla creazione dell'opera e scoprire a cosa si sono ispirati per creare determinate cose. Mettetevi comodi, si comincia!

G: Com’è nata l’idea di scrivere questa bellissima saga distopica?
F: Ho citato nella prima pagina del libro la canzone di Britney Spears, "Hold it against me", come mia fonte di ispirazione. Volevo scrivere una storia che raccontasse il punto di vista di una giovane donna, incerta su quanto il suo amore sia ricambiato. Sembra assurdo che tutta la storia, dove in realtà questo è un aspetto abbastanza marginale, sia stata costruita con questo intento, ma questa è stata la mia prima idea

G: Perché hai scelto Haria Gillia come protagonista dei romanzi? 
F: Volevo un personaggio interessante, ma che fosse profondamente insicuro e con carenze di autostima (poverina! Un giorno, nel paradiso degli autori, incontrerò i miei personaggi e mi odieranno :P). Di qui l'idea di scegliere una scienziata, che cerca di curare le proprie inquietudini tramite l'abuso di stupefacenti.

G: Quali sono i tratti caratteriali più interessanti di Haria? Quali sono quelli in cui ti rispecchi e quali sono invece, quelli in cui non ti rispecchi? 
F: Haria è autodistruttiva, sognatrice e disperatamente alla ricerca dell'amore. Penso che molti giovani si possano rispecchiare in queste caratteristiche, e anch'io ho dato, ma qualche anno fa, visto che sono un giovane "di una certa età". E' anche una persona che scopre di essere determinata, attraverso un percorso di crescita che dura ben tre libri. Forse in questo tratto mi rispecchio tuttora, mentre non ho di sicuro la sua fulminante intelligenza matematica.


G: A cosa ti sei ispirato per creare il pianeta Promise? 
F: La fantascienza è piena di mondi lontani e inospitali, anche se in realtà mi sono principalmente rivolto a internet, per cercare di capire quali caratteristiche dovrebbe avere un mondo per essere appetibile per la colonizzazione umana. E anche quali dovrebbero essere i primi interventi per rendere possibile la vita, in tempi brevi, documentandomi su vari siti, dalla NASA ai progetti di esplorazione spaziale di scienziati e sognatori. Da questo studio, unitamente a un pizzico di fantasia, ho ricavato la mia proiezione di Promise.

G: A cosa ti sei ispirato per creare il popolo dei ribelli? 
F: Alla fine nelle tue interviste devo sempre citare George RR Martin J… Il popolo libero assomiglia in alcuni aspetti ai bruti creati dal vecchio zio George. Ma anche agli umani che abitano la terra sotterranea nella trilogia di Matrix o ai Fremen del mitico Dune. Insomma dove c'è un'autorità, dall'altra parte del muro, c'è sempre un ribelle. La storia stessa dell'uomo è piena di queste storie.

G: A cosa ti sei ispirato per scrivere questa saga? 
F: La saga è un classico quest, un gruppo di avventurieri che cercano un oggetto e devono risolvere un rompicapo. Però io ho cercato di trasformare questa missione in una ricerca interiore, dove i vari personaggi e anche i popoli stessi che sono da loro rappresentati, sono costretti a trovare nuovi punti di vista per comprendere la realtà che li circonda. Ci sono molti film e libri che riprendono questo concetto, da Guerre Stellari a i Predatori dell'Arca perduta, sino ad Apocalypse, now.

G: Come tutti sanno, io tifavo per Finaria (Fineri+Haria), qual è la tua coppia preferita? 
F: Finaria mi piace! Però è una coppia con dei problemi. Ma chi non ne ha al giorno d'oggi? Figurarsi tra 300 anni… :P

G: Qual è il tuo personaggio preferito? 
F: A me piace Haria, la protagonista. Se così non fosse non sarei riuscito a scrivere neanche dieci pagine.

G: Quali attori o cantanti fanno parte del tuo Dreamcast? 
F: Questa è una domanda che non mi aspettavo, vediamo:
Haria Felicity Jones http://www.flicksandbits.com/wp-content/uploads/2013/01/felicity-jones-2013.jpg
Fineri Asthon Kutcher http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Ashton_Kutcher_by_David_Shankbone.jpg
Gallajio Taylor Swift http://si.wsj.net/public/resources/images/BN-FM363_1111ta_G_20141111092230.jpg
Kyra Emily Blunt http://www.jasminedanker.com/uploads/2/1/6/2/21622280/2267698_orig.jpg
Gianhosi Bruce Willis http://tewallpaper.com/wp-content/uploads/13/bruce-willis-08-1280.jpg

G: Adesso parliamo dei  personaggi più interessanti che tu abbia creato: Khalio, a chi o cosa ti sei ispirato per crearlo e a cosa ti sei ispirato per creare Kyra, la ragazza guerriera dei ribelli?
F: Sono entrambi frutto della mia fantasia malata, però per Khalio mi sono ispirato a un cattivo molto affascinante Draco Malfoy, ovviamente un po' cresciuto. Kyra è una guerriera, tipo Katniss di Hunger Games.

G: In quale personaggi ti ritrovi di più e in quale invece ti ritrovi di meno? 
F: Di Haria ho già detto. Io credo che un autore metta un pizzico di sé stesso in ciascuno dei personaggi che scrive. Il mio secondo personaggio preferito è comunque la soldatessa Gallajio di cui mi piacerebbe avere la risolutezza e le semplici certezze.

G: Andiamo con ordine e parliamo del 1° romanzo: “Siamo la promessa”, a cosa ti sei ispirato per creare l’atmosfera distopica del pianeta? 
F: Promise è un pianeta a due facce. Rappresenta la speranza per l'umanità, di avere una seconda possibilità, dopo il collasso climatico della Terra, però è anche un mondo difficile, duro, dove bisogna lottare per mangiare e che non ti regala niente. Ho introdotto il tema della perdita delle fonti di energia, a seguito di una rivolta, perché spesso gli uomini preferiscono lo scontro alla collaborazione e mi sono immaginato che pure su un pianeta lontano dalla Terra, dove si trattava di riiniziare la storia dell'umanità, alla fine, si commettessero gli stessi errori.

 G: Com’è nata l’idea di spostare la vita dal pianeta terra ad un pianeta extraterrestre? 
 F: E' un tema abbastanza comune ai film e ai libri di fine millennio, il disastro ecologico pare essere vicino, anche solo leggendo i giornali. Un articolo che ho letto qualche tempo fa, sosteneva che la natura non svolge il proprio corso in maniera progressiva, ma per salti successivi, per quanti. E che quindi non siamo in realtà in grado di prevedere il disastro climatico, ma che questo potrebbe avvenire improvvisamente, senza darci il tempo di reagire. Se la terra si prosciugasse o si riscaldasse anche solo di qualche decina di gradi, non ci sarebbe tecnologia per farla tornare indietro con la velocità sufficiente a garantire la sopravvivenza della razza umana, quindi credo che l'emigrazione su un altro mondo diventerebbe improvvisamente l'unica opzione percorribile.

  G: Il governo che controlla Promise è chiaramente a stampo dittatoriale, com’è nata l’idea di creare tale governo? 
F: Non c'è distopia senza tirannia. L'utopia rappresenta il mondo ideale e la distopia quello distorto. Sicuramente la dittatura è la forma di governo che meglio incarna questo sogno alla rovescia e quindi ho scelto questo sviluppo politico per dare un tratto amaro alla vita su Promise.

 G: Ora invece parliamo di “Cuori d’acciaio”, il 2° libro. Com’è nata l’idea di rendere il bastone così pesante e le formule matematiche per renderlo più leggerlo, facendo in modo che si libri in aria? 
 F: L'idea era creare un oggetto che fosse difficile da comprendere, ma che avesse un qualche fondamento scientifico. Se qualche fisico o matematico leggerà il mio libro probabilmente sorriderà, però io ho ricercato a fondo le possibili caratteristiche proprie di un manufatto in grado di distorcere lo spazio-tempo. Certo non con le possibilità e le conoscenze di chi ha scritto lo script di Interstellar!

G: La genialità di Haria per le formule matematiche è un dono incredibile che la ragazza possiede, ci sarà qualche altro personaggio nel 4° libro che avrà la stessa grande intelligenza? 
F: Questa è una bella idea, non ci avevo pensato! Haria è un genio, ma potrebbe essere interessante farla scontrare con un'altra mente fine. La trama del quarto libro è ancora avvolta nella nebbia, a parte l'idea di fondo, ma tutto è ancora possibile.


    G: Siamo arrivati a “Il pianeta ostile”, dove si scopre che ci sono umanoidi superavanzati che hanno occupato il pianeta terra: a chi o cosa tu sei ispirato per crearli? 
 F: Di cattivi sono pieni i libri e i film! C'è però un romanzo del vecchio maestro Isaac Asimov, Il Sole Nudo, dove verso la fine si affronta il tema dell'evoluzione della razza umana. Non è tragico come la mia immaginazione, però se sul pianeta si evolvessero esseri più avanzati, cosa ne sarebbe di noi, Sapiens Sapiens? La risposta dovremmo chiederla agli uomini di Neanderthal e alla fine che hanno fatto.

G:  Ci sarà un quarto libro? 
F: Spero di sì! L'idea per scriverlo ce l'ho già, però dovrà attendere, perché adesso devo sistemare una saga piena di streghe, tipette davvero esigenti.

   G: Cosa accadrà ad Haria, Fineri, Khalio e la Gallajo? 
    F: Questi tre di questi personaggi saranno ancora presenti nel seguito. E gli accadrà il peggio che possa loro occorrere, come sempre capita ai protagonisti dei libri di avventure.

G: Cosa accadrà al governo di Promise? 
      F: Quello che succede ai governi che non ascoltano i propri cittadini. A forza di stringere il pugno, la situazione ti sfugge tra le dita.

      G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite in assoluto della tua saga.
  F: Khalio lascia passare diversi secondi. Nessuno sa usare il silenzio come lui. Poi dice: «Io e te eravamo due ingranaggi della stessa macchina. Non tutte le macchine sono buone, alcune sono nate per portare la sofferenza. Però funzionavamo bene».

 Questa è anche una delle mie citazione preferite della saga di Promise, che come ben sapete, mi è piaciuta tantissimo, per questo spero che Federico scriva il quarto libro, sono curiosa di sapere cosa succederà a tutti i personaggi!

   Giada

PRESENTAZIONE de Il cuore insanguinato di Pamela Boiocchi

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi ci sarà un'altra presentazione di un altro bellissimo libro di un'autrice della Butterfly Edizioni (io ve lo dico, adoro i loro libri, non vedo l'ora di leggerli). Qui sotto troverete tutte le informazioni. Buona lettura!

Titolo: Il Cuore insanguinato
Autore: Pamela Boiocchi
Editore: Butterfly Edizioni
ISBN: 9788897810018
Pagine: 258
Formato: cartaceo Euro 14.50 - Ebook Euro 1.99
Link amazon per ebook: http://www.amazon.it/Il-cuore-insanguinato-Pamela-Boiocchi-ebook/dp/B00PO7C1E2
Biografia: Scrittrice, ballerina, illusionista. Nasce a Milano e si trasferisce poi nella provincia di Varese dove vive tuttora. Nel 2009 si confronta per la prima volta con la stesura di un testo teatrale, “L’amore, il mare e una calza di lana”. Studia e insegna danza orientale seguendo il corso di formazione professionale con la Campionessa italiana classe Master Sarah Shahine. Si esibisce come illusionista e danzatrice insieme a Fabio Groppo, direttore Artistico di 13Viole. Sinossi:
Isola di Saint-Christophe, XVII secolo. La giovane e coraggiosa Isabelle, figlia illegittima di un pirata e dell’ormai defunta lady Justine Ravenau, gestisce con la sua domestica Marjorie una locanda, Il cuore insanguinato, meta privilegiata di pirati e criminali. Con un pugnale nascosto sotto la gonna e una straordinaria forza interiore, Isabelle è in grado di vivere e di essere felice in un’isola così pericolosa; tuttavia, la sua quiete viene improvvisamente spezzata dall’arrivo dell’Oblivion, nave inglese comandata da lord Taylor Harriss Moore, l’uomo che sua madre aveva tradito innamorandosi del pirata e dando alla luce proprio lei, Isabelle. L’uomo propone alla giovane di allontanarsi da Saint-Christophe e di vivere a St. James of the Plain con lui. Isabelle accetta, e un nuovo mondo si apre dinanzi ai suoi occhi: abiti lussuosi, gioielli, feste. Tuttavia, la giovane donna sarà presto costretta a fronteggiare l’ipocrisia dell’alta società, che sa essere anche più pericolosa di un’isola abitata da pirati. Intanto, una guerra si profila all’orizzonte: l’isola nella quale è cresciuta e Il cuore insanguinato sono in pericolo. Sarà l’aiuto del misterioso e affascinante Tristan Storm a riportarla a Saint-Christophe per tentare di salvare ciò che ama e, soprattutto, a farle scoprire la passione. Un romanzo che ha il sapore antico dei più grandi libri d’avventure, e il fascino di una scrittura che sa parlare dritto al cuore con sensualità ed eleganza.

Vi lascio con una citazione tratta da questo bellissimo romanzo, e vi allego anche l'immagine, perché è davvero troppo bella: "Le sembrava di sentire il suo respiro sulla schiena, mentre la scopriva poco alla volta, come se i suoi occhi potessero carezzarla. Il tempo sembrò rallentare il suo scorrere per Isabelle e
un fremito le percorse la spina dorsale, come se l'aria nella cabina
fosse diventata improvvisamente calda e rarefatta. Sollevò una mano, portandola davanti a tenere l'abito al suo posto e scioccamente fece cadere a terra i vestiti che Tristan le aveva messo in mano. Il suo respiro sulla pelle nuda della schiena le fece salire un brivido."



Giada

PRESENTAZIONE de Il dono della felicità di Sara Purpura

Buona sera di nuovo, miei dolci lettori e bloggers! Stasera vi parlerò di un altro libro, "Il dono della felicità" di Sara Purpura, un bellissimo libro che io non vedo l'ora di leggere :D Per avere maggiori informazioni, dovete solo leggere qui sotto.

Nome: Sara Purpura
Titolo del libro: Il dono della felicità
Pagine: 176
Prezzo: 1,21 € (Kindle), 1,20 € (Kobo)
Editore: self
Dove potete acquistarlo: http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/il-dono-della-felicita, http://www.amazon.it/dono-della-felicit%C3%A0-Rosie-Stuart-ebook/dp/B00PRDFIFC/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1416339783&sr=8-1&keywords=Il+dono+della+felicit%C3%A0http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/il-dono-della-felicita
Sinossi:
Lucy ha davanti a sé un futuro radioso come socio del prestigioso studio legale fondato dal padre. Derek vive nell’oscurità e nella rabbia, da quando quest'ultimo lo ha privato degli affetti più cari. Ferire Lucy gli appare la giusta vendetta nei confronti dell’uomo che gli ha distrutto la vita. Con il proposito di esorcizzare il passato e trovare pace, il suo intento sarà avvicinarla e portare a termine il suo piano. A volte, però, tutto può accadere. Può succedere che un risentimento e un'idea di vendetta, si annullino di fronte al prodigio dell'amore e, che l'arroganza di un uomo si inchini al volere della coscienza. Può succedere, infine, che due anime se incontrino ignorando di essere predestinate da una vita e cedano al richiamo della passione. Nessun piano può essere seguito alla lettera se a sconvolgerlo è il cuore. Una storia che vi farà credere ancora nella magia dell'amore e nel miracolo più grande che esso possa compiere.

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE
Sara Purpura, nasce a Palermo nel 1981. Malgrado si definisca “cittadina del mondo”, non riuscirebbe a vivere altrove. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, ma il destino vuole che lei compia una scelta che la porta a riporre le idee nel cassetto per un po'. In questo frattempo non smette di scrivere, perché è il modo in cui si sente libera. Decide di farsi conoscere tramite i social network e, infine, trova la sua strada pubblicando per la “Genesis Publishing.” I suoi romanzi: Profumo di zagara e Oltre il buio, hanno ottenuto un discreto successo grazie al passaparola dei lettori.

Sposata e madre di due figli che adora, Sara ama leggere qualsiasi cosa e si definisce, per questo, una lettrice onnivora.

“Chi legge vive storie, che non potrebbe vivere in una vita sola” è il suo motto. Scrive storie che le piacerebbe leggere e si emoziona mentre lo fa, sperando di riversare nei suoi racconti, parte della trepidazione che prova scrivendoli. Ama i romance, i grandi romanzi d'autore, i classici e gli storici. Scrive, legge e ama. La sua vita si ciba di questo.

Vi lascio con una citazione tratta da questo romanzo, un assaggino e sono sicura che dopo vorrete comprarlo, eccolo qui: "«Sono Derek.» 

Ogni sillaba di quel nome si arrotolò sulla sua lingua in un suono sexy che complicava la mia reazione. Cominciò a piovere più forte e alzammo gli occhi al cielo nello stesso istante. «Sarà meglio che vada, adesso!» urlò per sovrastare il fragore della pioggia. «È stato un piacere conoscerti, Lucy.»

Rimasi a bocca aperta, mentre lo guardavo andare via con falcate decise. Osservai le spalle larghe che seguivano il ritmo dei suoi passi, i capelli che ondeggiavano mossi dal vento di quell'inconsueta serata primaverile e le gocce d'acqua che, alla luce dei lampioni, rimbalzavano sul suo corpo.

Rimasi così, ferma e incredula per quello che era appena successo e che faticavo a capire. La stretta che sentivo allo stomaco non accennava a diminuire, nemmeno quando lo vidi svoltare l'angolo e scomparire dalla mia vista. Derek.

Avrei voluto corrergli dietro ed era un istinto così irrazionale, da imbrogliare il mio lato rigoroso. Quello che avevo imparato a mostrare per nasconderne un altro, disinibito e folle da cui mi sarebbe piaciuto farmi guidare, a volte. Mi tenni stretta come a volermi consolare, mentre non riuscivo a scollarmi da quel marciapiede umido e solitario.

«Lucy?» sussultai, voltandomi e vidi Jessy che mi guardava curiosa.

«Torni dentro? Sei fradicia!»

«Sì, arrivo» risposi, entrando. Sospirai e sentii di essere fregata, mentre ancora non comprendevo cosa diamine fosse successo. "

Giada

PRESENTAZIONE di Red Card di Angela Serra Giulianini

Buona sera a tutti, bloggers e lettori! Stasera vi presento un altro per libro, che si intitola "Red Card" della scrittrice Angela Serra Giulianini. Troverete tutte le informazioni sul suo libro qui sotto, perciò, buona lettura! :*

Autrice: Angela Serra Giulianini
Titolo del libro: “Red card”
Genere: racconto romance contemporaneo
Editore: Self
Uscita: 28 dicembre 2013
Numero pagine: 48
Prezzo: € 0,89
Siti dove è possibile acquistarlo: http://www.amazon.it/Red-card-Angela-Serra-Giulianini-ebook/dp/B00HKZWCJU/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1416235374&sr=1-1&keywords=red+card
Sito autrice (works in progress): www.myshadow.it
Twitter: @angelaserragiul
E mail: angelaserra@cheapnet.it
Sinossi:
Olivia lavora in una boutique di intimo all'interno di un centro commerciale. Nella sua vita c'è posto per il lavoro e poco altro, finché un regalo della collega Mara non rompe la monotonia quotidiana. L'improvvisa attrazione per Brando riporta a galla ricordi sepolti in un recente passato e Olivia si ritrova a fare i conti con dubbi e paure sconosciuti.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro, che, sono sicura vi renderà tutti molto molto curiosi e per questo, spero che lo comprerete, raccontandomi cosa ne pensate: "Abbandonai accappatoio e ciabattine sopra una panchina di legno e mi immersi nella prima piscina, dove l'acqua era piacevolmente calda e appena mossa da leggere onde artificiali.

Appoggiai la testa sul bordo imbottito e chiusi gli occhi.

Non so quanto tempo trascorse, forse mi appisolai, ma, a un certo punto, qualcosa mi fece spalancare gli occhi e sussultare.

I capelli castani scompigliati, gli occhi scuri e profondi accesi di un'insolita luce e l'abbigliamento formale, creavano un'immagine conturbante dell'uomo che mi trovavo davanti.

«Ciao, Olivia. Ti disturbo?»

La voce era calda e gentile, con una nota sensuale che mi fece tremare il respiro dentro al petto.

«Brando... »riuscii appena a mormorare.

Feci per alzarmi e uscire dalla piscina, ma lui mi bloccò con un gesto della mano «No, resta... »

Cominciò a far scendere la giaccia lungo le spalle e mi chiese:«Posso?»

Con la bocca asciutta blaterai:«Prego.»

Feci finta che non mi turbasse quello strip tease estemporaneo e gli chiesi:«Tu, qui, sei?»

Non mi ero neppure resa conto quando eravamo passati al “tu”.

«Il proprietario.»rispose lui asciutto chinandosi a togliere mocassini e calzini.

Mi bevvi letteralmente i gesti delle sue mani che sfilavano la camicia da dentro i pantaloni e, probabilmente troppo tardi, mi accorsi che tenevo la bocca aperta come una bambina di fronte alla vetrina di una pasticceria.

Sì, le sue labbra piegate in un sorrisino soddisfatto mi dicevano che ero stata beccata in flagrante."

Giada

PRESENTAZIONE de La leggendaria Guerriera - parte seconda - I guardiani dell'adhandel di Aurora Ballarin

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi vi presenterò anche un altro libro, molto molto bello, di cui troverete tutte le informazioni qui sotto. Buona lettura!

Nome: Aurora Ballarin
Titolo libro: La leggendaria Guerriera - parte seconda - I guardiani dell'adhandel
Data di pubblicazione: luglio 2014
Genere: dark fantasy
Editore: Youcanprint
Prezzo ebook: 1,49€ (disponibile in tutti i bookstore)
Prezzo cartaceo: 20€ (disponibile in tutti i bookstore ed ordinabile nelle librerie)
Numero pagine formato cartaceo: 375
Alcuni link per l'ebook: 
http://www.amazon.it/Leggendaria-Guerriera-parte-seconda-delladhandel-ebook/dp/B00M4RQ8XA/ref=sr_1_4?s=books&ie=UTF8&qid=1406560643&sr=1-4&keywords=la+leggendaria+guerriera

https://play.google.com/store/books/details/Ballarin_Aurora_La_Leggendaria_Guerriera_parte_sec?id=FuEXBAAAQBAJ

http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/la-leggendaria-guerriera-parte-seconda

Blog dedicato alla saga: http://occhiodelladeadeglielfi.blogspot.it/
Pagina facebook: https://www.facebook.com/occhiodelladeadeglielfi?ref=hl&ref_type=bookmark
Profilo Twitter: https://twitter.com/Ainwen88
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/aurora.ballarin.1
Profilo Google+: https://plus.google.com/u/0/102912498572582886786/posts

Link booktrailer e intervista alla finale del concorso letterario "Casa Sanremo Writers 2014"

Sinossi:
Anno 1898

La missione di Ainwen è ormai chiara: Morwen e Firion devono morire!
Ma così come è chiaro questo, altrettanto lampante e tangibile è il fatto che la sua malattia stia evolvendo fin troppo rapidamente.
Il tempo stringe e i nemici, ben lungi dal restare fermi ad attendere le mosse sue e dei guardiani, attaccano l'adhandel colpendola nel modo più subdolo e vile in cui si possa colpire una persona.
Il loro obbiettivo è quello di distruggere la reincarnazione della dea e ricostruire il mondo a loro immagine.
Un mondo di lacrime e sangue...
Solo Ainwen può evitare questo infausto futuro; ma il prezzo delle sue scelte sarà alto...molto più alto di quanto lei si possa aspettare...



BIOGRAFIA DELL'AUTRICE:
Aurora Ballarin è nata a Venezia il 7 aprile del 1988. È la prima di tre fratelli.
Dopo aver studiato biologia, si è dedicata a tempo pieno alla sua grande passione: la scrittura.
Quando non scrive, ama leggere e ascoltare musica, perlopiù straniera.
Questo libro, nato proprio tra i banchi di scuola, è il suo romanzo d'esordio.
Un fantasy ambientato in parte in una misteriosa Venezia di fine 1800 che coniuga magia e realtà, guerra e amore. Sullo sfondo di una città appena uscita dai fasti  dei tempi in cui era nota come la Serenissima, si dipaneranno le gesta di uomini ed eroi, di demoni e salvatori, il tutto in un periodo di crisi, anticipo di due guerre che in un secolo hanno segnato la nostra realtà.

Vi lascio con un estratto tratto da questo libro super interessante che io vi stra-consiglio di comprare, è il mio genere! Davvero, amanti del fantasy, compratelo: " 
"Aranel invitò l'amica a seguirla, fermandosi poi al centro di quel deserto spiazzo in cui erano appena entrate:-Un'ultima volta...- mormorò.
Si voltò, sguainando la spada dal fodero che le pendeva al fianco e ne rivolse la lama contro la fanciulla. Gli occhi erano colmi di lacrime:
-Facciamolo un'ultima volta, Ainwen-
La principessa guardò l'arma della donna che quasi le sfiorava il petto e sorrise. Senza dire nulla evocò Elros spostando poi lo sguardo sul volto dell'avversaria che, a stento, si stava trattenendo dal piangere:-Per l'ultima volta...- disse alzando la lama della sua spada affinché incrociasse quella della custode.
"Lei, che aveva impugnato le armi e aveva iniziato a combattere per vendetta, nel tempo, aveva compreso che il suo sarebbe stato un viaggio per restituire la speranza e la vita ai suoi simili e a tutta quella gente che voleva vivere in pace.
Per il vendicatore invece non vi era quiete né speranza e tanto meno  redenzione alcuna.
Era un demone, impossessatosi del corpo di una persona innocente che si trovava costretta a combattere in nome di un odio troppo profondo e annientante da dare futuro ad un popolo ormai distrutto.
A che pro far combattere una persona, farla soffrire e massacrare altra gente?
Nessuno sarebbe tornato in vita dal sangue versato né tanto meno avrebbe riposato in pace.
Poiché, quella che ne sarebbe venuta, sarebbe stata una pace ridicola, sciocca e sanguinaria.
Una pace che non poteva esistere e dalla quale sarebbe nata solo un'eterna spirale d'odio..."

Giada
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