venerdì, maggio 08, 2015

Attraverso lo Specchio e Quel che Alice vi trovò, Lewis Carroll

Buon giorno, bloggers e lettori! Oggi mi si prospetta una giornata molto più piena di quella di ieri (come se fosse possibile XD), ma devo assolutamente cominciare a leggere "Alice from Wonderland" di Alessia Coppola e questa è principalmente la ragione per cui ho deciso di pubblicare questo post dedicato all'intramontabile "Attraverso lo Specchio e Quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll.

Dunque, sapete che mi è piaciuto molto "Alice nel Paese delle Meraviglie", ecco, credo che "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" mi sia piaciuto molto molto di più, forse perché tutto l'intero romanzo non era altro che una versione surreale e fantasiosa di una partita a scacchi. Sin dalla prefazione, Lewis Carroll ci presenta lo schema delle pedine (che altri non sono che i personaggi che partecipano alla storia + Alice) che vivono in un mondo nello Specchio, dove tutto avviene al contrario. Premetto che non sapevo che se si bevesse il latte in un mondo al contrario, i suoi atomi sarebbero rovesciati e quindi non sarebbe più buono; questa è stata una vera scoperta per me, non ne sapevo assolutamente nulla. Tra l'altro il film di Tim Burton di "Alice in Wonderland" non è altro che una fusione tra i due romanzi di Alice, lo so che magari molti di voi ne erano a conoscenza prima di me, ma io non sapevo manco questo ed è stata una sorpresa ritrovarmi Pinco Panco e Panco Pinco nel secondo libro invece che nel primo, l'originale animazione Disney mi aveva sempre abituato a vederli nel primo film di Alice.

Leggete tutti le favole del mito di Carroll, un mito che non scomparirà mai perché quell'uomo è stato un grande scrittore e io mi rammarico di non aver letto prima le favole, ma allo stesso tempo ringrazio dal profondo del cuore Alessia Coppola e Stefania Siano per avermi riavvicinato a lui e ai suoi mondi meravigliosi, fantastici, nonsense.

Vi saluto con una dialogo tratto da questo bellissimo grande classico della letteratura inglese, che naturalmente vi invito a leggere se non l'avete ancora fatto:
"Non posso crederlo!" disse Alice.
"Davvero?" disse la Regina in tono di commiserazione: " Prova ancora: inspira profondamente, e chiudi gli occhi."
Alice rise: "Non serve a niente provarci." disse: "Non si può credere alle cose impossibili."
"Mi sembra che tu non abbia molta pratica." disse la Regina: "Alla tua età io mi esercitavo mezz'ora al al giorno, certe volte arrivavo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione. Ecci che lo scialle se ne va un'altra volta."
(La Regina Bianca e Alice)

Giada

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