venerdì, aprile 24, 2020

REVIEW PARTY DI WALLPAPER GIRL DI SILVIA MAY

Buon giorno, bloggers e lettori! Come vanno le cose? Come va la quarantena? Io sto recuperando alla grande tutte le letture in arretrato, non solo digitali, ma anche cartacei che vegetavano da anni nella mia libreria personale e che non ho mai avuto occasione di leggere - non ho ancora fatto l'elenco di tutti i cartacei che ho, perché sono tantissimi, ma penso si aggirino verso i 400-500 romanzi solo nella mia camera. A breve comincerò anche a scrivere racconti one-shot: dopo più di due mesi senza scrivere, la mia creatività sta fermentando e mi sta riuscendo sempre più difficile non andare al pc a fare ciò che amo di più al mondo: scrivere i miei romanzi.


PREMESSA
Poco prima di Pasqua, ho finito di leggere "Wallpaper Girl 1" di Silvia May. Beh, se avete letto la mia mini-recensione su Goodreads, saprete che non mi è proprio piaciuto e che ho dato due stelline. Era da un paio di mesi che non mi capitava di darne a dei libri in lettura, e non so come sentirmi a riguardo... Ad ogni modo, più giù vi spiegherò perché ho dato questa votazione bassa.
Spero che la mia recensione vi piaccia!

SINOSSI (DA GOODREADS)
“Mi sposo!”. E' così che Jamie Hardie annuncia il suo terzo matrimonio a sua sorella Eleanor, con una telefonata nel cuore della notte che le dona un sorriso e una fitta di felicità...

Durante le nozze, celebrate su un’isola sperduta dell’Oceano Indiano, Eleanor rivede Simon Sinclair, l'unico uomo capace di toglierle il respiro e di regalarle un’emozione al centro del petto.

... ma Eleanor non è più la Wallpaper Girl senza seno e l'apparecchio ai denti che leggeva saggi politici di nascosto dalla famiglia, non è neanche la brillante studentessa di Cambridge che, chiudendo gli occhi e ogni pensiero, si è buttata nelle braccia di Simon per vivere un meraviglioso sogno d’amore… e non è neanche lo stimato membro della Camera dei Comuni che crede ciecamente ad una promessa sigillata per sempre sulla pelle dell’uomo che ama…

Ora è una donna carismatica, autorevole, distaccata, una donna di potere con delle grandi responsabilità…

Ora, a soli 34 anni, Eleanor è il Primo Ministro inglese e non c'è posto nella sua vita per lui.

…ma nonostante tutto, nonostante il passato riaffiori con i suoi ricordi dolorosi che la trafiggono con una fitta d’amarezza, ritornano a galla anche sentimenti mai sopiti, pensieri aggrovigliati naufraghi in un sentimento antico e con radici profonde…

Eleanor non può ignorare quello che prova e nonostante si opponga caparbiamente alle sue stesse emozioni, Simon la travolge ancora una volta e tutto sembra rimescolarsi…

In un turbinio di eventi si dipana la storia d’amore di Simon e Eleanor, due cuori tormentati e divisi dagli eventi ma che il tempo non riesce a separare davvero perché, a volte, l’amore è veramente per sempre…

Wallpaper Girl 1 è il primo volume di una trilogia che non si legge… si divora…

RECENSIONE
"Wallpaper Girl 1" narra la storia di Eleanor dall'adolescenza all'età adulta, a partire proprio dalla sua adolescenza. Eleanor non è la classica ragazzina inglese: vive in un contesto in cui la politica la fa da padrone, dove i genitori sono dei ferventi di sinistra mentre lei ha simpatie per i movimenti e le correnti politiche di destra, una destra conservatrice. Tuttavia, Eleanor stessa è la peggior nemica di Eleanor, e forse per questo non mi è mai piaciuta sin dall'inizio del romanzo: passa da un atteggiamento vittimistico - definirsi Wallpaper Girl solo per il suo aspetto fisico ne è un esempio, ed è un rimando che continuerà per tutta la durata del romanzo - a un atteggiamento di compatimento. Okay, penso sia chiaro che Eleanor non mi sia piaciuta né durante l'adolescenza né durante l'età adulta. Da sempre è innamorata di Simon Sinclair, amico del fidanzato della sorella maggiore di lei, Jamie. Simon Sinclair, sin dall'adolescenza, è sempre stato un ragazzo all'apparenza svogliato, trasandato, trascurato, ma in realtà ha sempre studiato sodo per realizzare il suo sogno di entrare a Veterinaria a Bristol. Premettendo che neppure Simon mi ha suscitato molta simpatia, specialmente perché nonostante tutto quello che ha passato durante l'adolescenza con Eleanor, ha continuato a comportarsi da farfallone e 'andare di fiore in fiore'... devo dire che mi aspettavo di salvare almeno lui in questa recensione. Invece no. A mente fredda, mi sono resa conto che non mi è piaciuto nemmeno lui come personaggio, o forse dovrei dire co-protagonista?

Nel 2014, Eleanor riceve l'invito di matrimonio di Jamie e Denzel: si risposeranno per la terza volta in una isoletta nell'Oceano Indiano, mantenendo fede alle promesse fatte in precedenza. E' lì che Eleanor rivedrà, per la prima volta dopo tanto tempo, Simon e il tempo le parrà essersi congelato in quell'istante, e in un attimo tutti i ricordi del passato che hanno condiviso insieme ritorna a galla. 
Torneranno o non torneranno insieme, stavolta?

Eccomi arrivata al punto focale di tutto, un punto che neanche volendo potrei evitare di scrivere. Dunque... come vi accennavo, sono molte le cose che non mi sono piaciute di questo romanzo. Le evidenzierò, in modo che l'elenco sia più chiaro a tutti voi e vi prego, a voi ch'è piaciuto, non assalitemi con insulti d'odio e via dicendo. La prima cosa che mi ha proprio irritato, durante tutta la lettura, sono state ' - ..... - ' al posto dei caporali e ' "...." ' per i pensieri dei personaggi, non solo ha reso confusionario il tutto, ma mi rendeva difficile concentrarmi. La seconda cosa è dovuta senza dubbio a come sono strutturati i capitoli: perché mettere @CITTA'2004? Me lo sono chiesta per tutto il tempo, davvero. Io non ho trovato una spiegazione a ciò, dato che non erano email e non c'era motivo della chiocciola di fronte all'anno che si stava raccontando, non ho trovato una spiegazione logica a questo. La terza cosa è dovuta senza dubbio al POV ballerino: inizialmente pensavo che la storia fosse raccontata dal punto di vista di Eleanor, ma non è così perché al suo, rigorosamente in terza persona, si aggiungono quelli di Jaime, Simon, famigliari e via discorrendo. Perché? Non ho capito dal punto di vista di chi viene raccontata la storia, non era chiaro come si sottintendeva nella sinossi. La quarta cosa, poi, riguarda i refusi ed errori di battitura: permettetevi di irritarmi, se in un romanzo trovo scritto 'aldilà' al posto di 'al di là' oppure 'difronte' al posto di 'difronte'. La quinta cosa, senza ombra di dubbio, è stata l'eccessiva narrazione di tutto il libro, tutto l'opposto dello show, don't tell. Non ho sentito le emozioni dei personaggi sulla mia pelle. Non li ho visti emozionarsi o tremare per delle emozioni forti, perché tutto questo è stato raccontato. La sesta cosa, e spero che non me vogliate a male, è stato l'eccessivo tentativo di ricercatezza e lirismo.  Ho avuto la sensazione che l'autrice volesse far trasparire la grande cultura di Eleanor, invece ne ha dato un'immagine di snob fredda e altro (mi sto censurando, credetemi). La settima e ultima cosa è dovuta alle enormi ripetizioni in ogni POV ballerino, di qui la mia confusione: tutti i personaggi parlavano allo stesso modo. Nel modo ricercato e spocchioso di Eleanor, anche personaggi che non avevano il suo grande spessore culturale. 

Mi sono ritrovata, per assurdo, a fare il tifo per i personaggi contorno come Denzel e Jamie, che non Eleanor e Simon. E' un paradosso, lo so. Ma sono stati molto più coerenti loro di Eleanor e Simon dall'inizio alla fine. I personaggi di contorno erano più interessanti dei personaggi principali, su tutta la linea. Eleanor e Simon sembrano non avere chimica fin dall'inizio, ho vissuto la loro storia come una forzatura, un volere farli mettere insieme anche quando è chiaro che sono incompatibili non solo a livello caratteriale, ma anche a livello di obiettivi di carriera. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, credo la sola che io abbia trascritto nel mio quadernetto, e vi invito comunque a leggere il libro per poterne parlare insieme.
"Lui era la sua eccezione, la sua intemperanza, la sua nota di follia in una vita perfettamente organizzata."
(Eleanor Hardie)

xoxo,
Giada

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