PREMESSA
Una notte non riuscivo a prendere sonno, ed ero molto MOLTO propensa a cominciare a leggere la saga di Shadowhunters di Cassandra Clare. Ciò che mi fece desistere, a riguardo, fu la consapevolezza che la Clare non mi avrebbe addormentato come speravo - erano le quattro del mattino, mi serviva un romanzo piuttosto noioso o quanto meno tendente al noioso - perciò ho optato per "Destiny - un amore in gioco" di Lindsey Summers. Malgrado le buone premesse della prima parte, questo romanzo è calato sensibilmente in qualità e in molte altre cose, nella seconda parte, portandomi da un punteggio di quattro stelline a due. Perché? Lo scoprirete solo leggendo la recensione.
TRAMA (DA GOODREADS)
Puoi innamorarti di qualcuno che non hai mai incontrato?Per Keeley sarebbe stato già un disastro aver preso il telefono sbagliato, l’ultimo giorno di scuola appena prima di partire per le vacanze estive. Ma il disastro si trasforma in una vera catastrofe quando scopre di aver preso per errore quello dell’odioso, egocentrico Talon, che tra l’altro è appena partito per il ritiro di football… con il suo telefono. Con riluttanza, i due decidono di inoltrarsi reciprocamente i rispettivi messaggi per una settimana. E così, giorno dopo giorno, Keeley inizia a conoscere un altro lato di Talon, che non le dispiace per nulla. C’è molto oltre la facciata dell’atleta sbruffone che la maggior parte delle persone vede. E inizia a esserci molto di più anche nel cuore di Keeley riguardo a Talon. Troppo. Messaggio dopo messaggio, riesce a esprimersi come non le era mai capitato, e sente che potrebbe davvero diventare la persona che ha sempre voluto essere. E quando i due finalmente, dopo sette lunghi giorni, si incontrano per scambiarsi i telefoni, scocca la magica scintilla. Ma, mentre Keeley ha giocato a carte scoperte, Talon nasconde un segreto che li riguarda. Qualcosa che potrebbe cambiare la loro relazione. E quando Keeley lo verrà a sapere, potrà fidarsi ancora di lui?
90 milioni di lettori su Wattpad
Il libro che è diventato uno straordinario caso del passaparola
L’amore romantico ha una nuova straordinaria voce. Anzi due
È arrivato il nuovo fenomeno destinato a scalare le classifiche di tutto il mondo
«Divertente, stuzzicante e scritto in modo brillante. Destiny. Un amore in gioco è il romanzo più romantico e stupefacente che abbia mai letto. 5 stelle di platino!»
«Quando Keeley e Talon si incontrano il cuore mi batteva così forte che pensavo mi sarebbe schizzato fuori dal petto. Amo questo romanzo, vorrei viverci dentro, anzi vorrei che Talon uscisse fuori dalle pagine!»
«Ho cominciato a leggerlo per scherzo, ma più andavo avanti e più mi ritrovavo coinvolta nei dialoghi di Keeley e Talon e mi sembrava di non poterne più fare a meno»
RECENSIONE
Aaah! Era partito così bene questo romanzo! Aveva tutto ciò che doveva avere un libro per farmi sentire bene: spiritoso, leggero e anche divertente. Perché è calato così tanto? Perché? Beh, in realtà credo di saperlo il motivo, ma comunque è stata una delusione totale. Da come veniva promosso al tempo, nel 2017, mi aspettavo MOLTO di più e, perlomeno, mi aspettavo che i temi trattati venissero quantomeno approfonditi un pochino. Non dico tantissimo. Il giusto.
Keely Brewer è la sorella gemella di Zachary, ed è una ragazzina di diciassette anni che non sa cosa fare della sua vita. E' una lettrice accanita, ma si comporta come una decerebrata. E' la migliore amica di Nicky, che però la mette da parte perché deve studiare, mostrando chiari segni di egocentrismo e, anche se vogliamo, di egoismo. La caratteristica principale, e anche l'unica, di Keeley sembra essere la sua capacità di perdere i cellulare - in sei mesi ne ha già persi tre! - Ecco, partiamo da qui. I suoi genitori non vengono descritti come ricchi, e presumo che per uno smartphone funzionante ci vogliano molti soldi. Non sto parlando di iphone, ma anche di semplici sottomarche. Se io, a diciassette anni, avessi perso tre telefoni in sei mesi, i miei mi avrebbero mandata a zappare la terra per guadagnarmelo, invece di buttare via altri soldi per me. Insomma, recupera all'ultimo secondo il cellulare che aveva lasciato allo stand del luna park, senza nemmeno controllare lo schermo o accenderlo, e se ne va. Nel cuore della notte, perché prima Talon non se n'era reso conto (perdonatemi, ma lo reputo altamente improbabile! Gli adolescenti hanno sempre il cellulare in mano, figurarsi se se ne rendono conto in piena notte che non è il loro cellulare, quello che hanno in mano!).
Un messaggio dopo l'altro, Keeley e Talon cominciano a messaggiare. Lui ci prova apertamente con lei, e viene descritto come il bad boy della Crosswell, la scuola rivale alla Edgewood, quella che frequenta Keeley. In realtà, penso solo che Talon sia un ragazzo sbruffone, arrogante e che se la tira, ma è l'unico che dimostra un po' di forza di carattere in questo romanzo. Perché Keeley non ne ha. Sin dall'inizio del libro, si fa trattare come uno zerbino (e un taxi) da suo fratello, che viene a prenderlo a ogni festa dove va, quando si ubriaca. Gli fa da babysitter, in poche parole.
Tralasciando le situazioni quasi nonsense e i plot twist inesistenti (la rivalità tra i due capitani delle squadre, gli scherzi reciproci con la vernice blu e l'introduzione di un tema molto delicato, troppo delicato, per essere trattato in questo modo), arriviamo finalmente al momento in cui la verità verrà a galla. Sarò sincera, non mi è piaciuto com'è stato trattato il tema della diffusione delle foto intime in internet, proprio per niente. E non mi è piaciuto com'è stato liquidato. Se si vuole parlare di temi sensibili, ci si documenta e non si liquida il tutto nel giro di un paio di pagine con un 'mi dispiace'.
Ho avuto la sensazione che il romanzo fosse 'povero', in ogni senso: povero di trama, di caratterizzazione dei personaggi - sia principali che minori -, povero di sostanza. Keeley è un personaggio che dovrebbe essere principale, ma è inesistente: non si sa molto di lei, se non che si comporta come un'oca senza personalità. A dire il vero, penso che lei non possa nemmeno fare a gara con Tessa ed Abby, loro almeno erano insopportabili per il loro carattere e il loro modo di fare. Keeley è, invece, piatta e anche noiosa. Zach, a differenza sua, dovrebbe atteggiarsi da maturo, ma per tutto il romanzo non fa altro che essere infantile e incazzarsi per la qualsiasi, arrivando perfino a costringere la sorella a visitare il college dove vorrebbe andare lui, adducendo una scusa senza senso.
Amo gli YA, ne sono appassionata da sempre, ma uno YA deve avere sostanza. Una cosa che mi aspetto in ogni romanzo. Non mi si può propinare un libro del genere e sperare che ottenga un risultato positivo. Non mi sembra di chiedere molto, se non personaggi ben caratterizzati e una trama consistente, che tratti dei temi veri e propri. Ecco... non so se dirlo o meno, ma trovo questo romanzo dimenticabile: non ha niente di memorabile, in nessun senso.
Non ho trovato alcuna citazione da riportarvi qui, perciò vi saluto.
xoxo,
Giada