sabato, febbraio 18, 2023

RECENSIONE DI GIDEON LA NONA (THE LOCKED TOMB #1) DI TAMSYN MUIR

Buona sera, fantastics! Finalmente, e dico con tutto il cuore, ho finito Gideon La Nona. E' un bel romanzo, non fraintendetemi. Amo anch'io scrivere di morte... in un certo senso, scrivere di morti altrui fittizie mi aiuta a venirne a patti nella realtà di tutti i giorni. Non so spiegarlo, ma mi aiuta. Ma non così. Diciamo che questa sfumature del dark fantasy non fa proprio per me.

PREMESSA
Questo libro era popolare, super super popolare, nel Bookstagram qualche anno fa. Ero molto curiosa di recuperarlo, perché insomma... Se un romanzo è molto chiacchierato, volente o nolente attira comunque la mia attenzione. Quindi, dopo aver aspettato un po', ho deciso di sperimentarlo. Amo i romanzi tosti, lo sapete. Sono una fan sfegata del dark contemporary e dark romance, ma non disdegno nemmeno il dark fantasy. Ecco, questo fantasy specifico, su dei negromanti, sugli scheletri dei morti, sulla morte... E' stato troppo per me. Tutto semplicemente troppo. Quindi la mia votazione dipende, in gran parte, dalla mia sensibilità a questa tematica. Adesso che l'ho sperimentata ho capito che non fa per me. E penso che tutti dovrebbero fare così, e non criticare a priori come mi ero ritrovata a fare tanti anni fa *shame on me*. Comunque, se a voi piacciono i dark a tinte gotiche questo è il romanzo che fa per voi.


TRAMA (DA IBS.IT)
Gideon la Nona di Tamsyn Muir ci svela una galassia di duelli a fil di spada, spietati giochi di potere e negromanti lesbiche. I suoi personaggi saltano fuori dalla pagina, magistralmente animati come arcani redivivi. 
Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà. Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.

RECENSIONE
Premetto che questa intro sarà diversa dalle solite. Temo che il romanzo mi sia risultato pesante alla lettura, perché negli ultimi due giorni non me la sono passata proprio bene a livello di salute, quindi leggere un romanzo su negromanti, scheletri, morte su morte non mi ha aiutata. Sono convinta che, se il contesto in cui l'ho letto fosse stato diverso, mi sarebbe piaciuto. Ma, in ogni caso, la lettura di questo romanzo ha rappresentato, per la prima volta da quando sono una blogger, il mio limite di sopportazione. Come ho detto sopra, sono un'amante dei dark, di tutte le sfumature e i generi, e ne ho letti parecchi in questi anni - questo, semplicemente, mi è sembrato troppo. E' stato duro da digerire parlare o sentir leggere così tanto spesso di morte, liquidi corporei, parti del corpo dello scheletro e via dicendo. Penso che questo sia il mio limite personale. Quindi, prendete questa recensione per quel che è: la recensione di un bel romanzo in un momento non molto piacevole della mia vita.

Gideon La Nona è una ragazza di diciotto anni lesbica, sboccata e molto molto scurrile, della Nona Casa. Il mondo come lo conosciamo noi è stato diviso in Nove Case, ognuna delle quali rappresenta un elemento dell'Imperatore. L'Imperatore Imperituro, un Dio senza volto e senza un nome proprio, che gestisce il ciclo di vita e di morte dell'essere umano e sovrannaturale. Gideon è la nemesi naturale di Harrowhark, la papabile Littore. Harrow è una ragazza snob, altezzosa e decisamente stronza. Ma, come sapete, io sempre qui a rooting for the anti-hero *Anti-hero of Taylor Swift plays in the backgroud*. Credo di esser una delle poche persone a cui Harrow sia piaciuta fin dall'inizio, ma come sapete sono una Swiftie totale, e io sempre fito per gli anti-eroi lol 

Harrow costringe Gideon a un patto: verrà con lei alla Casa di Canaan come sua paladina, dopo esser stata addestrata a dovere dalla suora calcificata Aiglamene e le renderà un servizio completo. Totale. Ma nella Casa di Canaan, una sorta di monastero completamente isolato dal resto del mondo conosciuto, si nasconde un pericolo ben più grande della sfida per diventare Littore. Ciò a cui, di fatto, ha sempre ambito Harrow. Ciò su cui ha sempre fondato tutta la sua esistenza. Gideon ci accompagna, col suo POV, in un ambiente sepolcrale in cui il suo legame con Harrow viene messo terribilmente alla prova. E le prove, a lungo andare, finiscono per diventare giochi di vita o di morte in pieno stile Hunger Games. 

Ma Harrow è molto più di quel che appare, e dopotutto non è una stronza dal cuore nero. Una super gotica senza cuore, per farla breve. Il suo rapporto con Gideon si svilupperà per tutti e cinque gli atti (bella pensata, quella di usare gli Atti di teatro su cui si fonda qualsiasi struttura narrativa) e metterci i disegnini degli scheletri. I disegni all'interno di ogni pagina sono magnifici! 

In un susseguirsi di eventi, di numerosissime morti (tante delle quali mi hanno spezzato il cuore, btw), finalmente vedremo Gideon e Harrow scoprire le loro carte. E, non vi nego, di averle shippate fortemente in più di un'occasione, perché andiamo non vuoi mettere la grumpy goth con la tomboy?

Ad ogni modo, ho dato 3.5 stelle al romanzo. Un bel romanzo, ben strutturato senza ombra di dubbio. Semplicemente non credo faccia per me.

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che vi consiglio di leggere se amate i romanzi con il tema predominante della morte e, sopra ogni cosa, con la protagonista lesbo e sfacciata:
"La vita è una tragedia." disse Dulcinea. "Chi muore ci lascia qui, senza la possibilità di cambiare un bel niente. E' la totale mancanza di controllo.... (...)"
(Dulcinea Septimus a Gideon La Nona)

xoxo,
Giada

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