PREMESSA
Otto anni. Sono passati ben otto anni, da quando ho letto il primo romanzo della trilogia di The Wolves of Mercy Falls. Poi non ricordo perché io ne abbia accantonato la lettura, sono una lettrice umorale - una mood reader - quindi i miei desideri cambiano in base al gusto o alla voglia del momento. Non mi è passata la voglia di continuare a recensire libri di self-help, eh. L'ho solo messa in pausa. Sentivo la necessità di leggere qualcosa di fantastico, e quale modo migliore era tornare a una delle saghe che avevo lasciate appese per così tanto? Insomma, è stato un viaggio lento all'inizio, e poi kaboom! Tutto in una volta. Ma la Stiefvater è così, perché ho il netto ricordo che anche il primo fosse strutturato così.
TRAMA (DAMONDADORISTORE.IT)
Il sole della primavera illumina e scalda l'amore di Grace e Sam. Dopo tanti anni a guardarsi da lontano, lui nel bosco insieme al branco, lei ossessionata da quel branco, finalmente sono insieme, certi del loro amore e del fatto che niente e nessuno potrà mai separarli. Ma la serenità sembra destinata a durare poco. Mercy Falls è ancora scossa dalla scomparsa di Olivia. L'arrivo di Cole, un nuovo ragazzo-lupo, aggiunge solo altro scompiglio. E qualcosa - o qualcuno - si intromette tra Grace e Sam. Lui è solo, senza guide né amici: saprà lottare per salvare il suo amore?RECENSIONE
OMIODDIO. OMIODDIO. OMIODDIO.
Sembro una ragazzina, ma questo libro mi ha fatta tornare una ragazzina, per la miseria!
Erano belli i tempi del primi anni 2010s, in cui gli YA erano YA e non erano espliciti in tutto. Questo è proprio un romanzo che consiglierei a una ragazzina profonda, un po' persa e alla ricerca di se stessa.
Ma con dei SE grandi come una casa.
Allora. Io avevo pochi ricordi di Shiver, se non una caratteristica principale: che era un libro triste, emo. Depresso. E che mi dava tanto le vibes da 'copia di Twilight'. Considerato l'anno d'uscita, il 2010, e che Twilight è uscito nel 2007, ci potrebbe anche stare. Era la peak era dei paranormal romance YA, quella. Tuttavia, durante la lettura di questo romanzo io ho anche guardato The Vampire Diaries, nello specifico sono alla quinta stagione, e ormai la mia mente associa i personaggi di The Vampire Diaries a quelli di Shiver. Senza contare che pure la città ha un nome simile Mercy Falls = Mystic Falls.
Sam Roth, il ragazzo 'guarito' dalla licantropia. Sì, perché in questo romanzo si viene infettati dalla licantropia, che è come una malattia terminale peggiore del cancro. Okay, è questo ciò che dicono. I personaggi ti fanno capire chiaramente che essere o diventare licantropo è una sorte peggiore della morte stessa. E' una visione molto pessimistica e depressiva, a esser sincera. Senza contare che qui l'esser licantropo è condizionato dai fattori esterni, come il caldo o il freddo. E visto che ci troviamo in Minnesota (non la Virginia di Mystic Falls), i lupi popolano quella cittadina sperduta, sebbene vivano ai margini della società. Quindi, per 6 mesi l'anno, le persone che si trasformano in lupi sono costretti a vivere un'esistenza alternativa. Vivono a metà, per dirlo con le parole di Sam. Ora, Sam è un ragazzo delicato, fragile, ma dà golden retriver vibes. E' tenero, dolce, innamoratissimo della sua Grace. Grace, dal canto suo, è una Katherine Pierce incarnata: una bugiarda patologica che è stufa di vivere alle condizioni dei suoi genitori assenti, perché si è sempre presa cura di sé da sola, dato che loro non c'erano mai, che dà black cat vibes.
Sam, dopo la scomparsa di Beck, vive in questa bolla di normalità. Una specie di normalità che viene spezzata dall'arrivo di Cole St. Clair, un ex rockstar con tendenze suicide ed ex drogato. Cole è, senza ombra di dubbio, l'aggiunta più interessante a tutta la gang, e mi è piaciuto fin da subito. E' una componente che bilancia bene il buonismo di Sam, perché è una persona diretta e schietta, senza peli sulla lingua, che ha scelto di venire infettato dalla saliva del lupo insieme al suo migliore amico, Victor.
Una storia triste, molto dolorosa. Non leggetela se siete di pessimo umore o, semplicemente, se siete giù di morale. Si trattano temi delicati, come il suicidio, l'autolesionismo, il tentativo di omicidio a un bambino. E sì, nonostante i POV siano tutti (Cole, Isabel, Sam, Grace) in prima persona, sono resi in modo talmente fluido che non si nota nemmeno la differenza, credetemi.
L'unico appunto che mi sento di fare è che si vede che è stato tradotto nei primi anni 2010s, perché è stato TUTTO italianizzato. Mi ha urtato i nervi leggere finesettimana, invece di weekend.
Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che vi consiglio caldamente:
"E' curioso ciò che l'amore sa insegnarci sui nostri difetti."
(Samuel Roth)
xoxo,
Giada
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