mercoledì, dicembre 10, 2014

RECENSIONE de Il Grande Inverno di George R.R. Martin

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera, se Dio vorrà, recensirò "Il Grande Inverno" di George Martin, il secondo capitolo della saga cult dei nostri tempi. Ma come sempre andremo con ordine, perciò non posso far altro che augurarvi buona lettura.

Copertina italiana del libro
PREMESSA
C'è una frase che non riesco a togliermi dalla mente, ma non so chi l'abbia detta, perciò ve la riporto: "Se leggi libri che tutti stanno leggendo penserai le stesse cose che pensano gli altri", ecco partiamo da qui. Io non sono d'accordo con questa frase, perché bisogna essersi già fatti un'opinione, almeno in parte, di ciò che si andrà a leggere o vedere. A me non piaceva "Il Trono di Spade", ve l'ho detto quando ho scritto la prima recensione e vi ho già spiegato i motivi che mi spingevano a non voler nemmeno sentirne parlare, ma io ho cambiato idea da sola, non ho cominciato a leggerlo perché tutti lo leggevano, ho cominciato a leggerlo perché m'incuriosiva e perché volevo capire cos'aveva di tanto bello per piacere a tutti. Ad ogni modo, questo secondo libro mi ha entusiasmato tantissimo, tanto quanto il primo. E no, non la penso come tutto l'universo perché l'universo non ha i miei stessi gusti e non gli piacciono i miei stessi personaggi.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
Nella terra dove le stagioni possono durare intere generazioni divampa la guerra tra la bella e corrotta regina Cersei Lannister e i lord dei Sette Regni fedeli ai coraggiosi signori di Grande Inverno. Intanto, nelle grandi pianure orientali, la principessa Daenerys Targaryen, ultima discendente della dinastia del Drago, si prepara con i suoi poteri straordinari alla riconquista del regno dei suoi avi. Ma la vera minaccia sono gli Estranei che avanzano da nord, esseri misteriosi, per secoli ritenuti a torto frutto della fantasia. Odiano la vita, il calore, il fuoco, l'estate, perché essi sono la morte, il freddo, il ghiaccio e il gelido inverno. La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano anche nel secondo romanzo della saga "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", avvincente e crudo come i più grandi poemi epici.

RECENSIONE
Copertina americana del libro
Il normale ordine delle cose muta improvvisamente quando Robert Baratheon, Re dei Sette Regni, muore a causa di una ferita provocatagli da un cinghiale (o comunque da un animale dei boschi con le corna), e gli avvenimenti su susseguono velocemente uno dietro l'altro, dal testamento che quest'ultimo fa fare a Ned Stark dicendogli che avrebbe consegnato il Trono a suo figlio Joffrey non appena sarebbe morto, il fatto però è che Ned non dice che Joffrey è suo figlio, ma con un sotterfugio scrive nel testamento che è semplicemente il suo erede. Joffrey sale al trono avendo come reggente sua madre la regina Cersei, che sembra quasi compiaciuta dalla morte di Robert e felice di poter influenzare suo figlio per quanto riguarda le decisioni da prendere per governare il Regno, una cosa che ho notato però, è che Cersei è stata profondamente ferita di Robert in più di un'occasione, non solo perché lui la picchiava e le ordinava di fare determinate cose con un cipiglio veramente cattivo, ma perché la prima notte di nozze, mentre facevano sesso, l'ha chiamata Lyanna, colei che era la sua promessa sposa e che era anche la sorella di Ned. Cersei questo non glie l'ha mai perdonato, in quanto lei era la seconda scelta di Robert e non la prima. Ma tralasciamo questo particolare e riprendiamo la storia. Quando Joffrey è salito al potere, ha preso delle pessime decisioni per quanto riguarda la gestione dei suoi doveri, e la prima cosa che fa è licenziare la più onorevole Guardia cittadina e dice a tutti che se gli altri Regni e tutte le persone in essi non gli giureranno fedeltà e lealtà, li ammazzerà tutti. Alcuni degli scagnozzi di Joffrey cercano di catturare Arya, ma lei grazie agli insegnamenti di Syrio Forel riesce a scappare e fingendosi un ragazzino ha salva la pelle. Diversa è la sorte che tocca al resto degli Stark: Sansa è tenuta in ostaggio dalla Regina Cersei, che le fa mille moine e la costringe a scrivere una lettera in cui fa in modo che lei dica loro che se non si alleeranno con i Baratheon-Lannister dovranno dichiarare loro guerra. Robb, dopo aver saputo della morte del loro padre, prende in mano il comando e insieme alla madre va' da Walder Frey che inizialmente non gli permette di attraversare le Torri Gemelle propone a Catelyn di dare in sposa suo figlio a Robb e Robb accetta. E' chiaro che la conseguente morte di Ned Stark ordinata da Re Joffrey abbia gettato tutto il Regno nel caos più totale, specialmente la guerra che Joffrey ha iniziato contro gli Stark. Nel frattempo, nelle pianure delle Terre Libere Khal Drogo cade da cavallo e si ferisce, Daenerys salva dallo stupro una giovane ragazza che diventerà la sua serva e si fa aiutare da una strega, una maegi per salvare il suo sole-e-stelle. La maegi fa morire il bambino che portava in grembo, e Daenerys prende la difficile decisione di rendere meno dolorosa la dipartita del suo amato mettendogli un cuscino sulla faccia e soffocandolo. Alla fine del libro, Daenerys mostra il suo vero potere: va in mezzo alle spirali di fuoco tra le quali c'è un ormai morto Drogo e una strega urlante e dimostra di essere una vera discendente del sangue di drago; il fuoco non solo non la brucia, ma le da' conforto, la fa' sentire al sicuro. Daenerys prenderà il comando del Khalasar e andrà a liberare altri popoli. Ah, dimenticavo di dirvi che Ned, prima di venire ucciso e impalato da Joffrey, riceverà la confessione da parte di Cersei del suo incesto con il fratello gemello Jaime e che Ned la stava ricattando affinché dicesse al suo amico la verità. E stavo anche dimenticando di dirvi quanto insopportabile e idiota è Lysa Arryn, che costringe la sorella Catelyn a scalare Nido dell'Aquila tutta la notte e prende il suo prigioniero, Tyrion Lannister e siccome suo figlio malaticcio Robert Arryn vuole "vederlo volare" non esita, ma per fortuna Tyrion riesce a salvarsi la pelle grazie a Bronn, il mercenario e che finalmente conosciamo Tywin Lannister, lord di Castel Granito, che solo perché un giullare gli aveva fatto una battuta sul fatto che perfino la sua merda era d'oro come i suoi occhi, le sue armature e quelle dei suoi figli e i suoi occhi con venature d'oro. E ci stavamo dimenticando anche di Lord Renly Baratheon, che improvvisamente decide di sposare Margaery Tyrell e di Jon Snow che salva la vita al Vecchio Orso da un attentato alla sua vita da parte di un Estraneo, padre di Jorah Mormont e che tenta di fuggire per andare ad aiutare Robb nella guerra contro i Lannister. E non dimentichiamo anche che Stannis Baratheon è chissà dove e non aiuta suo fratello nella guerra. E l'arrivo dell'insopportabile prostituta Shae, la quale non compiace soltanto i bisogni fisici di Tyrion ma anche l'occhio e l'immaginazione del lettore con le scene di sesso che riguardano lei e Tyrion.

La scrittura di Martin, come sapete dalla precedente recensione mi piace perché è diretta, sembra scarna, ma non lo è perché a modo suo è ricca di descrizioni e di dettagli. Sì, mi piacciono molto le descrizioni delle scene di sesso della serie (scritta), ma non mi dispiacevano nemmeno quelle della serie tv. Lo so che a voi maschietti piace vedere le donne così, ma neanche a noi donne dispiace vedere gli uomini in tutta la loro nuda bellezza.

Comunque, io aspetto con ansia che arrivi il momento in cui Joffrey scoprirà di essere il prodotto dell'incesto tra sua madre Cersei e suo zio Jaime Lannister, con il permesso della pagina Facebook "L'immane disgusto di Varys nei confronti dell'umanità" (https://www.facebook.com/disgustodivarys?fref=ts) ecco qua quello che non vedo l'ora che accada:


Vi lascio con alcune citazioni tratte da questo emozionante e avvincente romanzo che scommetto molti di voi hanno già letto: "Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore" (Cersei Lannister a Ned Stark)

"A volte gli dei sanno essere misericordiosi."
" I Lannister no."
(Lord Renly Baratheon a Ned Stark)

Giada

lunedì, dicembre 08, 2014

PRESENTAZIONE di Isolde non c'è più di Bianca Rita Cataldi

Buona sera bloggers e lettori! L'ultima presentazione della giornata è un libro di Bianca Rita Cataldi "Isolde non c'è più", che io non vedo l'ora di leggere. Mi rendo conto che lo dico ad ogni presentazione, ma non posso farci niente e se tutti i libri che presento mi fanno venire voglia di comprarli subito e di leggerli. Ad ogni modo, qui sotto trovate tutte le informazioni, buona lettura!

Nome: Bianca Rita Cataldi
Tipo: Romanzo breve
Prezzo: € 1,02
Genere: rosa, romanzo di formazione
Pagine: 62
Editore: Selfpublishing

Sinossi:
Golvan è un adolescente come tanti, costantemente affamato di verità su di sé e sul mondo che lo circonda. È innamorato da sempre di Gwenn, splendida coetanea con la quale, però, non ha nulla in comune e non riesce neppure a metter su una conversazione di senso compiuto. Totalmente diverso è il rapporto che ha con Isolde, una donna più grande di lui di sei anni che conosce da quando era poco più che un bambino e che ha sempre visto come modello e guida nella vita. Isolde, occhi verdi e sorriso enigmatico, è la sua migliore amica, la sua confidente e la sua compagna di telefilm. Con lei beve cioccolata calda alla cannella e ascolta musica steso su un tappeto. Quanto è sottile la linea che divide l’amicizia dall’amore? La scomparsa improvvisa di Isolde farà emergere sensazioni, gioie ed emozioni che la vita quotidiana aveva soffocato e nascosto. Perché l’amore sa sempre come trovare la strada e venire alla luce. 

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE:
Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari dove si è laureata in Lettere Moderne e sta attualmente conseguendo la laurea specialistica in Filologia Moderna e il diploma in pianoforte. Lavora come editor e traduttrice freelance ed è redattrice delle testate Barinedita e NelMese. Finalista al Premio Campiello Giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo Il fiume scorre in te, edito senza contributo da Booksprint Edizioni. Il suo secondo romanzo, Waiting room, si è classificato finalista del Premio Villa Torlonia 2012 ed è stato pubblicato nel 2013 da Butterfly Edizioni, mentre è prevista per dicembre 2014 l’uscita in formato ebook del racconto lungo Isolde non c’è più.
A partire da novembre 2014 è socia ordinaria dell’EWWA, European Writing Women Association. 

CONTATTI:

Vi lascio con una chicca tratta da questo romanzo che parla d'amore e d'amicizia:
"Ho sempre immaginato l'amore come una freccia scagliata da Cupido, qualcosa di ottuso e accecante che t'infiamma e che poi, dopo qualche tempo, si estingue per autocombustione. Ma tu. Tu mi hai innamorato con la cioccolata calda e le canzoni smielate, tu mi hai innamorato mentre come un idiota credevo di amare un'altra. E adesso che non ci sei c'è questo taglio nel vetro che ho dentro e che sei tu. Sei tu che manchi."

Giada

PRESENTAZIONE de Le Terre di Heimar- La genesi del Mutamento di Marika Vangone, Lorenzo Brioschi e Jessica Sanna

Buona sera di nuovo, miei amati bloggers e lettori! Questa sera presenterò anche "Le Terre di Heimar- La genesi del Mutamento" una raccolta di racconti fantasy molto molto interessanti che uscirà a Gennaio. Troverete tutte le informazioni qui sotto, buona lettura!

Autori:
Marika Vangone
Lorenzo Brioschi
Jessica Sanna
Titolo del libro: Le terre di Heimar - La genesi del Mutamento
Genere: Fantasy
Editore: Autopubblicazione
Uscita: 20 gennaio 2015
Numero pagine: 153
Prezzo: Ebook: 1,99 €

Sinossi:
Tutto è cominciato nel regno di Dnal, il più prosperoso delle Cinque Terre di Heimar, secondo in potenza solo alla barbarica Rak, con cui intratteneva un rapporto molto teso di pace. Iniziò con il più miracoloso degli eventi: la nascita di una bambina, non una bambina qualunque, ma la prima ed unica figlia del re e della regina di Dnal. Ad essa fu dato il nome di Helien.
Helien, principessa di Dnal, ha da poco raggiunto i vent'anni terrestri. Ha lunghi capelli viola scuro, molto ribelli, che tenta spesso di domare; occhi castani molto profondi. La parola Helien deriva da Ien Hel che vuol dire : La nostra rinascita. Helien infatti sarà la guardiana del destino di tutta Heimar. La nuova rinascita delle Cinque Terre.
Una mattina, senza alcuna avvisaglia, Helien mutò. Scoprì che alla luce solare il suo corpo si trasformava: la liscia pelle candida diventava verde acqua e leggermente viscida, gli occhi scuri, grandi e grigi, e i capelli venivano sostituiti da una fitta selva di tentacoli violacei. Il trauma, portò la ragazza a rinchiudersi per un lungo tempo ella su stanza, dimenticando l'esistenza della luce. Almeno finché non si lasciò convincere dalla badante a partecipare ad un ballo di corte. Helien non lo sapeva, ma quello sarebbe stato uno dei momenti più cruciali della sua vita, quello in cui avrebbe incontrato il suo unico amore:Turelyo,  un giovane nobile del suo paese,figlio dell'ambasciatore di corte Medek e di una delle più belle concubine del sovrano dei Frist,chiamata Maerith. Era alto e magro, e aveva quanto bastava per essere definito un "bel ragazzo". Era però deturpato da una grande cicatrice sull'avambraccio,a forma di M,uguale a quello della sorellina Shinè. Quanto Turelyo incontra la principessa nasce subito legame,una sorta di comprensione reciproca. Ritrovatisi al ballo,volteggiarono lungo le note melodiose, finché non furono per ben due volte importunati dall'ormai adulto Leoir, che trovava il maggior piacere nel creare problemi e compiere crudeltà. Terzo dei sette figli del sovrano di Rak,era un Nikai intraprendente,egocentrico, narcisista e vanaglorioso. Inseguendo la fanciulla,preoccupato che quel demonio portasse ancora morte con l'odiato fuoco,Turelyo non riuscì ad arrivare in tempo per entrare nella stanza nella quale Helien si era rinchiusa. Lei,restia a comunicare con quello strano ragazzo che conosceva appena,e meno che mai desiderosa di farlo entrare, cede non appena lui le narra la sua vita,i dolori che ha patito. Helien,stupita da tanta sincerità,decide di rivelargli il suo segreto,sicura che sarebbe inorridito come chiunque. Ma Turelyo, anch'esso stupito e provando una forte emozione sconosciuta nel cuore,decide di restare con lei e di consolarla. Le due anime sono talmente unite,avvinte di passione,che i giovani si scambiano il loro primo,perfetto bacio. Risvegliatisi il giorno dopo,decidono di tenere segreto il loro amore, purtroppo non possono stare a lungo insieme,perché il re ha convocato Helien a corte, la notizia del padre si riversa sui due come una colata d'acqua gelida:a causa della maledizione compiuta sulla famiglia reale da parte del dio del fuoco Rak, la primogenita del re di Dnal avrebbe,allo scoccare dei vent'anni,assunto alla luce del sole l'aspetto dell'unico amore del dio,e se non avesse sposato un nobile del popolo dei Frist, sarebbe morta entro due anni. Il lato peggiore della rivelazione però è il fatto che il prescelto per impalmare Helien sarebbe stato l'odiato Leoir. Tornati in camera i due innamorati,decidono presto quale sarà la soluzione migliore:sarebbero fuggiti,dedicando i due anni successivi a stare il più possibile insieme e ad amarsi.

In una locanda al limitare di Dnal incontrano un giovane mago, Zyren che li aiuta nella loro avventura. I tre dopo alcune peripezie giungono a Ravemai dove vengono catturati dalle guardie reali. Al castello Zyren si innamora di Tiana, la principessa-bambola e grazie ad un incantesimo riesce a farle provare sentimenti umani. Il re Doroset, riconoscente, lascia andare i giovani e anche la sua amata figlia. I quattro si rimettono in cammino, senza sapere che una spia si nasconde nell’ombra. La spia attacca Turelyo alla locanda di Freyl con un potente veleno. Tutto sembra perduto ma l’arrivo di una vecchia amica d’infanzia del giovane nonché sorella di Leoir sembra dare nuova svolta agli eventi. 

BIOGRAFIA DEGLI AUTORI:
Marika Vangone: Giovane scrittrice campana ha pubblicato due libri con la Booksprint Edizioni a contratto gratuito ( lei pensa che pagare per farsi pubblicare sia uno scempio). Amante della lettura e della scrittura e maestra dei viaggi mentali ha iniziato a collaborare con vari autori del territorio italiano. Heimar, proggetto a sei mani è quello che lei ritiene il suo più grande proggetto.  Il suo personaggio principale di Heimar è Helien, la principessa del regno di Dnal e con l'altra autrice divide i restanti personaggi femminili.

Lorenzo Brioschi: Scrittore lombardo, da poco diciottenne. Amante del genere horror e della poesia che è la sua valvola di sfogo preferita. Il suo personaggio principale di Heimar è Turelyo (protagonista maschile della storia) ma muove anche Zyren , Leoir e tutti gli altri personaggi maschili. 

Jessica Sanna: Scrittrice sarda che scrive per se da quando ha conosciuto la penna. Ama leggere e tutti i mondi che sono nella sua testa e in quella degli altri. Nel libro muove Vytra, la principessa di Rak e Tiana, la bambola-umana. 

Vi lascio con una chicca tratta da questo romanzo intrigante: 
"PROLOGO
La vallata dei Monti Eterni riverberava del dolce suono dell'acqua che scorre. Era il periodo più caldo dell'anno, quando anche la neve degli immensi ghiacciai si scioglieva lentamente ridando vita ai poderosi fiumi di Freyl che scorrevano senza sosta fino al mare dell'Est. L'aria era tersa, gli uccelli cantavano, e tutto sembrava assopito in un calmo pomeriggio. All'improvviso però, un urlo soffocato squarciò l'aria, e un rumore furtivo, come di una fuga veloce, echeggiò tra le fronde. Una ragazza, nella tenera età dell'adolescenza, correva a piedi scalzi lungo sentieri a lei sconosciuti. I lunghi capelli azzurri ondeggiavano scompigliati, e l'abito, un tempo sfarzoso, si adornava ora di foglie secche e rametti. Una gemma, pallida come la neve, era incastonata nella tiara d'argento posta sulla testa della giovane e mandava, di tanto in tanto, riflessi luminosi. Dietro di lei dei forti rumori di passi pesanti la inseguivano, accompagnati dai latrati di bestie feroci. La ragazza non si perse d'animo e continuò a correre, sopportando il dolore dei piedi feriti e delle braccia segnate dai rovi.
A un tratto, un lago si parò davanti, e lei, senza pensarci un secondo di più, ci si tuffò dentro, nascondendosi dietro un canneto. Attraverso il riflesso dell'acqua, vide dei soldati dalle nere armature, che tenevano al guinzaglio grossi esseri deformi, dal manto rossiccio, irrompere dal bosco, e fermarsi, perplessi. Le bestie si agitarono, annusando nell'aria circostante, e puntarono verso una macchia di vegetazione di là dal lago. Le guardie, senza rifletterci, ripresero la loro corsa, lasciandosi alle spalle la ragazza e il suo nascondiglio. La giovane pensò finalmente di essere salva, ma lo sforzo era stato tale che svenne, lasciando che le acque torbide del lago la inghiottissero lentamente. 

- Pagina 7"

Giada

CHRISTMAS ITALIAN'S BOOK CHALLENGE: RECENSIONE DE I QUATTRO RE- I SOVRANI DELLA LUCE, PARTE 1 DI ROMINA PRINCIPATO


Buona sera, bloggers e lettori! Stasera vi recensirò un libro molto molto bello,che vi stra consiglio se amate l'epic fantasy, con le sue belle storie di draghi, principesse, re e regine. Ma adesso bando alle ciance, e cominciamo questa tanto attesa recensione.


PREMESSA
Era da tanto tempo che non leggevo un epic fantasy, fino a quel momento io avevo letto solo "Il Signore degli Anelli" di Tolkien e il mio livello di conoscenza di questo bellissimo genere si era fermato lì, perciò sono stata piacevolmente sorpresa da questo romanzo. Davvero, mi è piaciuto tantissimo. Le cinque stelline che ho dato su Goodreads le merita tutte e ora vi spiego il perché.

TRAMA (da Goodreads)
Uno strano sogno scuote la vita della Principessa Lean. Un mondo di fuoco e distruzione le si presenta davanti con tutta la violenza possibile, insinuandole nel corpo terribili presagi. Mossa dalla paura e dall'angoscia, decide allora di scoprirne il significato. Ciò che le viene rivelato non lascia dubbi: dopo tremila anni dalla battaglia che diede origine a tutti i Mondi, Tharos, la Montagna Nera, si sta risvegliando, e con essa tutte le creature del Caos rimaste imprigionate nelle sue profondità. Il pericolo è imminente, le forze dell'Ombra si radunano ogni giorno contro quelle della Luce e Lean deve partire subito per riportare sulla Terra i Quattro Re Draghi, e dare voce all'antica Profezia pronunciata da Belzon, il primo Re che creò i Mondi.

RECENSIONE
Il libro comincia con una dura lotta tra il Bene e il Male, rappresentati rispettivamente dal Drago Belzon, il Portatore di Luce e dal Drago Narag, che verrà relegato nella Montagna Nera, vicino alla quale non v'è vita alcuna. In questa epica lotta, io ho visto la metafora di Dio e di Satana che si scontrano e la conseguente vittoria di Dio, che rende Satana un Angelo Caduto e lo relega negli abissi di una Montagna, dove poco dopo scopriremo che esistono altre creature dell'Oscurità. Questo accadeva all'Alba dei Tempi, al Principio di tutto, ai giorni nostri invece vediamo due fratelli giocare insieme mimando l'epica battaglia, e proprio in quel momento, in mezzo ai campi di grano, il più piccolo vede un drago nero che vola alto nel cielo. Nel frattempo, in città si festeggia l'Antica Profezia e tutti i paese limitrofi ad Ênhart vanno a far vista al Re Ferus e a sua figlia Eleonor "Lean". Durante quella serata però, Lean sente le stelle parlarle nell'antica lingua e sente che sono molto tristi, in seguito farà continuamente sogni di distruzione, di guerra e di morte che hanno come protagonisti la Montagna Nera e che sono quindi il presagio Lentamente, ma in modo molto efficace, conosciamo la storia di Lean e di re Ferus, governante di Bahram: la madre di Lean se n'era andata quando aveva cinque anni a causa di terribili sogni, terribili presagi che annunciavano un terribile terremoto che avrebbe cambiato per sempre la struttura del mondo di Ênhart e la sua tranquillità. Conosciamo anche l'anziano Guerriero, Anthor, fidato consigliere del re e veniamo a conoscenza anche di due raminghi che, personalmente mi hanno lasciato una strana impressione perché sentivo che loro avrebbero avuto un ruolo importante nel seguito di "I Quattro Re". Lean si reca dalla regina del piccolo, caldo e accogliente regno di Henham, a cui il padre di Lean addossa tutta la colpa per la scomparsa della moglie. La regina Hantima ha davvero poteri magici, ma sono buoni e li usa per conoscere il Fato attraverso le rose rosse rappresentano la Vita sulla Terra, mentre quelle bianche le Verità che circondano la vita dei protagonisti, ma adesso pure esse sono in cattivo stato e esse spariranno, sparirà non solo la vita ma anche la conoscenza della verità. Hantima racconta a Lean della sua amicizia con sua madre, e Lean sente che deve agire per cambiare il destino del suo mondo, prima che sia troppo tardi. I Quattro Re (Re Draghi che rappresentano i quattro elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco) hanno scelto lei, perciò parte alla volta del Regno più vicino, decisa a trovare i prescelti che salveranno la Terra di Ênhart.

La scrittura di Romina è fluida, ricca di descrizioni, emozionante, piacevole, i suoi personaggi sono ben curati sia a livello psicologico che fisico. Ho adorato tutte le descrizioni dei luoghi, poiché mi hanno aiutato ad entrare nel romanzo, mentre con la descrizione psicologica dei personaggi io mi sono emozionata, mi sono agitata, mi sono preoccupata con loro. Ho sentito forte dentro di me la sofferenza di re Ferus per la scomparsa della moglie, che secondo me è ancora viva, proprio come ho sentito forte il dolore di Lean e della regina Hantima. 

Io aspetto con ansia il seguito, perché voglio sapere cos'altro succederà a Lean ora che è partita per il suo viaggio, se s'innamorerà, cosa troverà lungo il suo cammino, le avventure che vivrà. Se amate gli epic fantasy, questo libro fa per voi e io non posso far altro che consigliarvelo, vi lascio con una citazione tratta da questo bel libro: "Senza avere una destinazione non potete scegliere una strada" (Lean ai raminghi)

Giada

PRESENTAZIONE de I Quattro Re - I Sovrani della Luce, parte 1 di Romina Principato

Buona sera, bloggers e lettori! Prima di presentarvi la recensione del libro di Romina, che avrete a breve, vorrei prima presentarvi il suo libro, un libro meraviglioso che ho avuto la fortuna di leggere e anche se doveva essere un'anteprima e purtroppo non lo è stata a causa dell'università, alla fine sono riuscita a finire di leggerlo e posso solo consigliarvelo con tutto il cuore, perché mi è piaciuto davvero molto. Qui sotto troverete tutte le informazioni, buona lettura!

AUTORE: Principato Romina
TITOLO: I Quattro Re, I Sovrani della Luce, parte 1
GENERE: Epic Fantasy
EDITORE: Self Publisher
DATA DI USCITA: 28 NOVEMBRE 2014
N° PAGINE: 168
PREZZO: Ebook € 0,99








SINOSSI:
“Quattro Re per governare il Mondo,
Quattro Re per custodire il Tempo,
Quattro Re per riportare la Luce
nelle nebbie dell'Inverno Perpetuo,
quando i cieli si fossero spezzati
e il Caos fosse tornato”

In un tempo remoto, prima della creazione dell'Universo, venne combattuta una terribile guerra tra i Draghi della Luce e quelli del Caos. Sulla cima del vulcano Tharos, Belzon, il Sovrano della Luce, e Hellord, Signore degli Inferi, si affrontarono in uno scontro violentissimo, mentre, ai piedi della terribile Montagna, i Quattro Re Draghi, Skysor, Hidral, Flameron ed Earthalor, distruggevano ogni creatura del Caos. La battaglia fu tremenda, in poco tempo i Re Draghi e Belzon annientarono gli eserciti di Hellord, il quale, per salvarsi, si rifugiò nelle profondità della terra, giurando vendetta.
Allora Re Belzon pronunciò una Profezia, che avrebbe riportato su Ĕahnart i Quattro Re Draghi il giorno in cui Hellord fosse rinato.

Tremila anni dopo quella battaglia, un orribile incubo sconvolge la vita di una principessa, Lean del Regno di Baharam. Per quattro giorni un mondo di fuoco e morte occupa i suoi sogni, insinuandole nel corpo terribili presagi. Decisa a scoprire il significato di quelle visioni, si rivolge ad una "Maga", che le svela una terribile verità: la Montagna si sta svegliando e con essa ogni creatura celata al suo interno.

Lean non ha scelta. Deve partire subito per trovare i prescelti e risvegliare i Quattro Re Draghi dai loro Regni nascosti, e, insieme a loro, dare voce all'antica Profezia pronunciata da Belzon.

ACQUISTABILE SU:

KOBO

CONTATTI:

P.S. Il romanzo intero nella versione ebook è stato spezzato in 3 parti, per motivi pratici e per non appesantire la lettura. Questa è la prima delle 3 parti. Le successive verranno pubblicate mano a mano che saranno pronte e entro la fine della prossima primavera. Il cartaceo invece sarà completo e avrà contenuti inediti.

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE E BIBLIOGRAFIA:
 Principato Romina è nata a La Plata, in Argentina, il 31/03/1985. Ha vissuto lì fino all’età di cinque anni, dopodiché si è trasferita con tutta la famiglia in Italia, paese d’origine del padre.
Durante gli anni della scuola primaria, ha incominciato ad amare tutto ciò che riguarda l’arte, soprattutto disegnando e scrivendo brevi racconti, desiderando un giorno diventare una brava disegnatrice di fumetti. Inseguendo quel sogno, ha completato gli studi nel Liceo artistico statale di Novara, per poi cercare di seguire la carriera della grafica e della pubblicità, senza però trovare nessuna offerta. Ora lavora in Milano in uno studio commercialista.
Le sue più grandi passioni sono gli animali, i propri affetti, leggere e soprattutto scrivere. Ha incominciato a leggere seriamente durante gli anni del Liceo. L’amore per la scrittura è giunto poco dopo. Nato come un hobby, ben presto si è rivelato essere più di un semplice passatempo, ma piuttosto un bisogno, una vera e propria passione.
“I Quattro Re - I Sovrani della Luce” è il suo primo romanzo pubblicato. Iniziato come semplice racconto, si è evoluto nel corso del tempo e delle varie stesure, fino a diventare il primo libro di una saga fantasy ambientata in un mondo ancora giovane e fertile, dove a governare sulla Vita ci sono i Quattro Re Draghi. Edito la prima volta nel 2008, la nuova versione ampliata, rivista e corretta sarà disponibile in ebook a partire dal 28 novembre 2014, e in cartaceo da giugno 2015.
Nel 2010 il suo racconto “In un attimo” entra a far parte dell’antologia “Facebook cafè”, edito da Edizioni REI, che raccoglie racconti scritti da utenti del famoso social network.
Nel 2010, sempre per la Edizioni REI, pubblica il suo secondo libro, “I Demoni di Mezzanotte”, in cui si cimenta per la prima volta con il genere storico. Questa volta il tema è dei più crudi e delicati: caccia alle streghe e Inquisizione nell’Italia di inizio 1500. Nel 2013 i diritti di questo romanzo vengono ceduti alla Memoria del Mondo Editrice, che lo pubblica in nuova veste grafica.

Vi lascio con una citazione tratta da questo bellissimo romanzo:
"La mezzanotte era ormai giunta; in basso, in città, la folla urlava e ballava ancora, incurante del telo nero carico di stelle che dall’alto li osservava. Il vento mite di quella notte muoveva gli stendardi appesi alle mura, scuotendoli come onde delicate e armoniose. Anche la sua lunga gonna ne seguiva il ritmo, sollevandosi a tratti e ondeggiando leggera intorno alle gambe raccolte.
Dall’alto delle mura della cittadella, Lean era avvolta nell’oscurità della notte e lontana dalle musiche e dalle grida; contemplava una a una le stelle che, quella sera, risplendevano di una luce strana e speciale. Seduta sul muro fra le merlature, osservava quei gruppi luminosi che a tratti si alternavano a piccoli lumicini solitari, e solo di rado il suo sguardo scendeva verso il basso, lungo le pareti di pietra del castello e verso la città. Il vento aveva spazzato via anche le nuvole più piccole, e ogni stella, piccola e grande, brillava nel nero della notte. Anche la Luna, appena accennata nella sua veste di Falce Nascente, faceva parte di quello spettacolo che raramente si vedeva nel cielo.
I miei occhi vedono una luce strana, tante stelle sono accorse a guardarci questa notte, lungo tutto l’orizzonte, fin dove arriva la mia vista. Mi sento come… osservata da loro, pensò.
Ma non si sentiva solo osservata quella notte. Nella testa, l’eco di mille voci rimbombava con insistenza, come se tutti quei lumi argentati la chiamassero, in coro, a gran voce, invocando il suo nome.
Un soffio di vento affievolì per un istante quella sensazione, le accarezzò impetuoso il volto e mosse i capelli che aveva lasciato sciolti sulle spalle. Chiuse gli occhi e cercò di ascoltare meglio, ma non udì più nulla oltre il sibilo del vento nelle orecchie.
Forse è solo la mia immaginazione… in fondo è una notte di fine estate… il vento ha soffiato via le nuvole e le stelle brillano più che mai l, si disse, lasciandosi cullare dal tepore dell’aria.
Nonostante quel pensiero la sensazione che tutto fosse diverso dal solito non la abbandonò. Aprì gli occhi e osservò la Falce della Luna, sottile e luminosa a Est. Intorno a lei brillavano decine di piccole stelle, chiamate Dame d’Argento poiché compagne per l’eternità della guardiana della notte.
Più in là, verso Nord, vi erano le costellazioni dei Draghi marini: piccoli pesci e serpenti parevano nuotare nelle acque nere del cielo, segnalando che, da quella parte in qualche punto all’orizzonte, il Sovrano delle acque vegliava sulla notte.
Verso Ovest le stelle invece si facevano più rade, ma si distingueva bene il corno del Re della terra e al suo fianco la fiamma del Sovrano dei fuochi.
Ne manca uno, colui che soffia sul mio viso in questo momento e che ha allontanato le nuvole, affinché guardassi questo spettacolo.
Tornò con lo sguardo a Nord. I suoi occhi vagarono per un attimo e infine colsero la piuma argentata sospesa nel cielo, la sua leggerezza e il bagliore che emanava. Lì da qualche parte abitava il Drago Uccello, Signore dell’Aria.
Sorrise, quindi tornò a scrutare il resto del cielo. C’era qualcosa di più bello verso Est. Voltò la testa in quella direzione e lì vide una macchia argentata di stelle che disegnava un Drago dalle ali spiegate.
Eden, pensò con un sorriso.
La costellazione era appena sorta e si levava maestosa nel buio, Alla sua vista però le voci che prima l’avevano chiamata tornarono a echeggiarle nella testa, stavolta più impetuose e chiare. Aprì la bocca, sorpresa, e si sentì pervadere da una profonda sensazione di tristezza. Ascoltò con angoscia quel coro di voci e capì che quel sentimento terribile proveniva proprio dalle stelle.
Piangono… tutto il cielo piange… invocano il mio nome, ma cosa vorranno da me?
Non capiva. Innumerevoli volte aveva osservato da quella torre la volta del cielo notturno, ma mai aveva sentito nella sua testa un simile lamento e provato tanta tristezza nel cuore.
− Mia saggia Eden, Guardiana Celeste, tu che con le tue ali sorreggi il peso dell'Universo e nel tuo Regno accogli noi comuni mortali, perché ora porto dentro questa terribile angoscia? Sta forse per accadere qualcosa? Un lontano lamento mi penetra la mente, sembra un pianto... Dimmi, perché in questo mondo di Luce mi giungono sentimenti così tristi? − chiuse gli occhi e ascoltò il suono del vento che le trasportava all'orecchio indecifrabili parole…”

Giada

sabato, dicembre 06, 2014

PRESENTAZIONE di Un sottomarino in paese di Vanessa Navicelli

Buona sera, bloggers e lettori! Mi comunico che la mia ansia è diminuita abbastanza rispetto a stamattina, ma domani non potrò comunque leggere perché devo andare ai Mercatini di Natale a Padova, per saldare la mia assenza di domani, vi delizio con la presentazione del bel libro di Vanessa: "Un sottomarino in paese". Qui sotto troverete tutte le informazioni, buona lettura!

Nome: Vanessa Navicelli
Titolo: Un sottomarino in paese
Editore (formato cartaceo): CreateSpace Independent Publishing Platform
Categoria: Narrativa illustrata per bambini
Età consigliata: dai 6 anni in poi
Lingua: italiano (disponibile anche in inglese e presto spagnolo)
Copertina: flessibile
Formato: 17.78 x 25.4 cm
Pagine: 58
Illustrazioni: a pastello e acquarello
Prezzo: € 9,14
Ebook: € 0,99  (Amazon, Google Play, Smashwords, iTunes, Kobo, laFeltrinelli, inMondadori, Nook)
Prima edizione: Giugno 2014
Dove acquistarlo: www.vanessanavicelli.com/dove-acquistarlo
Disponibile su Amazon, Google Play, Smashwords, iTunes, Kobo, inMondadori, la Feltrinelli e Nook.
Booktrailer: www.vanessanavicelli.com/booktrailer

Disponibile sia in cartaceo che in ebook. Anche in edizione inglese (British English) e presto in spagnolo.

Contatti
Sito web: www.vanessanavicelli.com
Blog: www.vanessanavicelli.com/blog
Facebook: www.facebook.com/VanessaNavicelliAutrice
Twitter: www.twitter.com/Vane_Navicelli
Pinterest: www.pinterest.com/VaneNavicelli
Youtube: www.youtube.com/user/vanessanavicelli/about
Google+: google.com/+VanessaNavicelli

Sinossi:
Cosa può succedere se uno strambo capitano (che ripete sempre: “Bubbole!”), stanco di non avere guerre da combattere, se ne inventa una tutta sua? È un giorno speciale in un piccolo paese di collina. È il giorno in cui si sposa la figlia del sindaco, e tutti sono pronti a festeggiare. Ma all’improvviso… Un sottomarino da guerra si materializza nella piazza centrale! Da dove è sbucato?! Come ha fatto ad arrivare fin lì… senz’acqua?! Ci vorrà un po’ per capire che il responsabile è lo strambo capitano che ha deciso di dichiarare guerra al paesino di collina. Cosa verrà fuori da questa matta situazione? Cosa succederà quando il capitano (rimasto solo nelle profondità dei mari per tanto tempo) inizierà a conoscere gli abitanti del paese?

Una storia a sfondo pacifista, umoristica, di scoperta di sé e del mondo che ci circonda. Una storia d’integrazione. Buffa, tenera e surreale. Una storia per sorridere e riflettere, parlando di amicizia, pasticcini, baci e sorrisi.  Perché un’altra vita (… un’altra via) è sempre possibile.

Per lettori dai 6 ai… 100 anni! Una fiaba per tutti, accompagnata da 13 tavole illustrate ad acquarello e pastello.

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE:
Vanessa Navicelli (nata in provincia di Piacenza, residente a Pavia da anni) è stata finalista del Premio Letterario “La Giara”, indetto dalla RAI nel 2012 (rappresentante e vincitrice per la regione Emilia Romagna). Ha vinto la sezione ragazzi dello Scriba Festival di Carlo Lucarelli e vari premi con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il Premio Cesare Pavese e il Premio Giovannino Guareschi.
Da quest’anno (2014) inizia la sua avventura da autrice indipendente.
Biografia completa e premi: http://vanessanavicelli.com/chi-sono

Vi lascio con una citazione tratta da questo piacevole e divertente romanzo, che non vedo l'ora di leggere ^^:
“Non che fosse capace di pescare, ma era rilassante starsene seduto ad ascoltare il rumore dell’acqua che scorreva. Lui, l’acqua, l’aveva sempre vista da sotto. Ma vederla da sopra… col riflesso del sole, con i profumi nell’aria e coi suoni della campagna, era tutta un’altra faccenda.”

Giada

CHRISTMAS ITALIAN'S BOOK CHALLENGE #1: Pensieri librosi e ansie da esami

Buon pomeriggio bloggers, e lettori! Questa settimana ho finalmente finito di leggere "Il Grande Inverno" di George Martin e ho quasi finito di leggere "I Quattro Re - I Sovrani della Luce" di Romina Principato, il problema è che io ho bisogno di aver già pronte le cose da studiare per gli esami della sessione invernale perciò le mie ansie da universitaria hanno per il momento sopraffatto la mia voglia di leggere. Questo non significa che non finirò la Challenge o ciò che ho cominciato, vuol dire semplicemente che mi richiederà (come al solito) più tempo del previsto.


Uno dei pensieri librosi che non riesco a togliermi dalla mente è "Giudy. La storia vera di una grande amicizia." e sono decisa a leggerlo, non appena le mie ansie da universitaria e la Challenge sarà finita. Mi sento molto toccata dal libro di Sophia Margò perché anch'io ho un cane e so cosa vuol dire amare infinitamente un animale, che non ti da' nulla in cambio, se non il suo affetto e il suo amore incondizionato.



Stay Tuned, cari amici! Tornerò molto presto, non temete!

Vi lascio con una citazione di Charlie Brown: "Anche le mie ansie hanno l'ansia!"

Giada

giovedì, dicembre 04, 2014

TANTI LIBRI A NATALE! - SUPER GIVEAWAY

Buona sera, bloggers e lettori! Vi invito a partecipare ad un evento imperdibile per gli amanti della lettura: "Tanti libri a Natale- Super Giveaway", dovete solo seguire le regole che troverete qui sotto. Mi raccomando, leggetele con attenzione o non potrete parteciparvi!


Un Super Giveaway Natalizio con in palio ben 15 libri. Dal 4 Dicembre al 20 Dicembre 16 autori/autrici e 1 blogger si sono uniti per riempire il vostro albero di Natale con tanti bei libri. 15 LIBRI, 15 VINCITORI.

Potrete vincere “Gabriel. Il sigillo della tredicesima runa”, secondo capitolo della
Saga Urban Fantasy “The Hybrid’s Legacy Saga” scritta da Francesca Pace e molti altri romanzi.
Partecipare è semplicissimo…come fare?
Basta seguire pochi semplici passi…iniziamo seguendo il link
https://www.facebook.com/events/310160029193634/?ref_dashboard_filter=upcoming

SINOSSI DI “GABRIEL. IL SIGILLO DELLA TREDICESIMA RUNA"
Il secondo capitolo della saga "THE HYBRID'S LEGACY SAGA", scritta da Francesca pace, ci traghetta in un'atmosfera dark, sanguinaria e voluttuosa.

Gabriel è un ragazzo come ce ne sono molti. Scapestrato e superficiale, conosce fin troppo presto i dolori che un'esistenza umana porta con sé. Attraverso la sofferenza e la morte impara la caducità della vita e la fragilità dei sentimenti. In una Scozia di fine 1400, Gabriel sceglierà le tenebre e l'oscurità dell'immortalità. Sceglierà di diventare un vampiro. Sangue e morte ne accompagnano l'esistenza vissuta nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza del suo dono. Un sigillo che ne cambierà radicalmente le sorti. Una vita, la sua, vissuta al limite con al fianco Andrew, suo fratello, che mai lo abbandonerà neanche quando tutto in lui sembrerà essere perduto. Una storia che abbraccia quasi sei secoli, ricca di cambiamenti e repentini mutamenti che porteranno ad un'intima trasformazione interiore che toccherà il culmine nell'incontro con Emma, l'amore della vita di Gabriel.Sarà proprio l'amore, il motore che muove ogni cosa, a rendergli salva la vita e soprattutto l’anima.

Vi lascio con una citazione di Herman Hesse: "Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli."

Giada


Focus on the novel #2: Angelize di Aislinn

Buona sera a tutti, bloggers e lettori! Questa sera vi presento l'intervista incentrata su Angelize di Aislinn, un romanzo che come sapete ho amato tantissimo e di cui aspetto di leggere il seguito non appena gli esami universitari mi avranno dato un po' di pace. Nel frattempo vi delizio con questa intervista, mi raccomando, leggetela e leggete soprattutto i libri di Aislinn, sapete che ve li straconsiglio!

G: Benvenuta nella nuova rubrica di “Fantasticando sui libri”, Aislinn! Lo scopo di “Focus on the novel” è di scoprire i processi creativi che portano uno scrittore a creare il proprio romanzo, le difficoltà che questi incontra durante la stesura e le cose o le persone alle quali si ispira per scrivere determinati personaggi o scegliere determinate ambientazioni. Innanzitutto, com’è nata l’idea di scrivere il romanzo?
A: Angelize nasce da un racconto che ho scritto nel 2010 per un'antologia a tema angeli. Non avevo mai affrontato questo argomento e volevo trovare uno spunto che andasse oltre i classici «angelo innamorato di bella ragazza» o «fermiamo l'Apocalisse incombente». Così mi sono chiesta: chi sono gli angeli per le persone comune? I custodi, quelli che si invoca per protezione e che si insegna ai bambini a pregare. Allora ho pensato: e se invece che proteggere le persone, gli angeli le ingannassero?... Da qui è nata l'idea di angeli incorporei che spingevano al suicidio gli uomini per ottenere il diritto di nascere in un corpo umano, mentre le persone che erano morte in questo modo avrebbero preso il posto degli angeli. Voleva anche essere una celebrazione della vita – nella sua concretezza, nelle sue passioni, nelle sue debolezze.

G: Perché hai scelto di rendere gli angeli i protagonisti di Angelize? 
A: Be', l'idea del racconto mi era piaciuta, scriverlo mi aveva divertito molto e già allora era comparso, anche se in versione «primitiva» e meno complessa, Haniel, un personaggio che mi ha conquistato. È stato inevitabile proseguire la storia e trasformarla in Guerrieri della notte tra angeli puri e i «mezzi angeli», gli uomini ingannati, ansiosi di vendicarsi a colpi di spranga di ferro...
romanzo. E poi volevo a tutti i costi vedere una lotta in stile

G: Com’è nata l’idea di creare due opposte fazioni di angeli? 
A: È sorta in modo naturale dalla «mitologia» che ho raccontato nelle risposte precedenti. Una volta stabilito che alcuni angeli avrebbero ingannato gli esseri umani, il mio interesse si è rivolto proprio a questi ultimi, per indagare le loro reazioni, il modo in cui avrebbero affrontato la loro nuova condizione di «ibridi», come avrebbero lottato o si sarebbero invece rassegnati.

G: A che cosa ti sei ispirata per scrivere (i dipinti, la Bibbia, un quadro ecc.)? 
A: Come atmosfere, a due opere: Dogma di Kevin Smith, un film che adoro, e Buona Apocalisse a tutti! di Gaiman e Pratchett, il romanzo che ho amato di più di entrambi. Poi determinati aspetti del libro sono sorti da elementi cristiani (come il De contemptu mundi di Lotario di Segni, o la tradizione sulla caduta di Lucifero) o pagani e neopagani (la rappresentazione della Dea) e da esperienze personali.

G: Penso di far parte del più grande Fandom che tifa per Rafaniel (Rafel+Haniel). Qual è la tua coppia di Angeli o Non-Angeli preferita? 
A: Be', ho un debole anch'io per quei due, Haniel e Rafael. Mi è piaciuto moltissimo mostrare il loro rapporto, l'evoluzione che ha, cercando di renderlo il più possibile credibile e naturale, senza forzature. Nessuno dei due è pronto ad ammettere quello che prova, perciò la sfida è stata mostrarlo semplicemente dai loro gesti, comportamenti, accenni, senza che parlassero mai apertamente di «amicizia», «amore» o altro.

G: Per quale coppia tifi? 
A: Questo sarebbe spoiler... leggete e vedrete ;-)

G: Qual è il tuo personaggio preferito? 
A: Due: Haniel e Uriel. Ovvero il matto dal carattere «incasinato» e l'angelo puro che cade e impara ad apprezzare la vita degli esseri umani e si mette in discussione, in contrasto con la tipica «inflessibilità» degli angeli puri come lui.

G: In quale personaggio ti ritrovi maggiormente? 
A: So che la risposta è inquietante, ma la prima che mi viene in mente è Haniel... In realtà, nessuno dei personaggi rappresenta me in toto, ma in diversi di loro vi sono alcuni aspetti di me, pregi, difetti, paure e così via, come credo che sia naturale. Per esempio, se Uriel diventa nella seconda parte il portatore della mia filosofia, per certi versi, con Haniel condivido... la mancanza di autostima dei momenti peggiori, la tendenza autodistruttiva, il linguaggio diretto, tra sarcasmo e parolacce, e un pizzico di follia... tutte cose che, non preoccupatevi, tengo a bada meglio di lui! Con Rafael condivido il desiderio di fare la cosa giusta, e contemporaneamente la sensazione di non essere mai «abbastanza». E con Hesediel... quello che non voglio essere. Una parte oscura, diciamo così, di cui mi sono liberata, esattamente come lui si «libera» dell'abitudine a stare con una donna che non amava più solo perché era la cosa più semplice.

G: So che ascolti la musica per scrivere, puoi dirci qualche titolo delle canzoni che ti hanno maggiormente aiutata durante la stesura di Angelize? 
A: La musica è indispensabile nella mia vita, e ancora di più quando scrivo: mi isola dal resto del mondo e funziona come una colonna sonora esattamente come nei film. Per entrambi gli Angelize, la soundtrack portante sono stati 30 Seconds To Mars e Within Temptation. Dei primi, per esempio, A beautiful lie è la canzone di Haniel, R-Evolve di Hesediel, Stranger in a strange land di Lucifero, mentre Hurricane è il brano che riassume l'intera storia. Dei Within Temptation citerei Angels, ispirazione per il racconto di cui vi ho parlato, The heart of everything per Mikael, The truth beneath the rose per Uriel, l'accoppiata Murder e A demon's fate per il finale di Angelize II... Ma potrei citare anche brani di altri gruppi, come Open your eyes dei Guano Apes che esprimeva bene la contrapposizione tra i due gruppi di angeli nel primo romanzo, Not as we di Alanis Morissette che era adatta a Rafael, Alza il corno dei Folkstone che per me ricordava la Dea. Ce ne sono molte altre; entrambe le colonne sonore le trovate sul mio blog http://aislinndreams.blogspot.it/

G: Quali attori o cantanti fanno parte del tuo Dreamcast? 
A: Anche il cast completo lo trovate nel mio blog, con la spiegazione dei motivi e curiosità sui personaggi; qui posso citare almeno i protagonisti. Haniel è Jared Leto, Rafael è Ben Barnes, Hesediel è Aidan Turner, Mikael è Jude Law, Lucifero è Tomi Joutsen degli Amorphis, Uriel è Eric Stoltz, la Dea è Tilda Swinton. Per me è naturale cercare un volto che incarni l'immagine che ho dei personaggi: vorrei solo saperli disegnare, ma purtroppo matite e pennelli non fanno per me! Fortunatamente diversi lettori e lettrici mi hanno mandato i loro disegni, ed è una cosa che mi emoziona sempre.

G: Ora parliamo invece dei cattivi, ovvero gli Angeli Puri che nel romanzo vogliono uccidere i Mezzi Angeli. A cosa ti sei ispirata per crearli? 
A: Gli angeli puri, con Mikael in testa, dovevano essere i soldati dell'unica Verità, dal loro punto di vista. Pertanto sono inflessibili, implacabili, inarrestabili. Volevo mostrare le aberrazioni di una fede cieca e incapace di compassione, di un fanatismo senza compromessi. Non mi sono ispirata a qualcosa di particolare, ho rappresentato piuttosto qualcosa che mi fa paura: la mancanza di empatia nei confronti dei più deboli, l'incapacità di ascoltare le ragioni altrui, l'assolutismo che non vacilla nemmeno di fronte all'evidenza.

G: Il tuo Angelo preferito qual è? 
A: Tra i puri, come detto, Uriel, perché riesce a comprendere i propri errori e a trovare una nuova strada, una nuova definizione del proprio essere un guerriero e un «custode» per gli esseri umani.

G: Invece qual è il tuo Mezzo Angelo preferito? 
A: Come detto sopra, senz'altro Haniel. Adoro stare nella sua testa... è come salire sulle montagne russe!

G: Mikael avrà di nuovo il ruolo di leader nel secondo libro o avrà un ruolo minore? 
A: Mikael dovrà affrontare qualcosa che non ha mai sopportato e che mai avrebbe pensato di dovere un giorno affrontare: la debolezza della carne, che per lui, a causa di Lucifero, si traduce in una vera e propria schiavitù. Naturalmente, Mikael non lo accetta e farà di tutto per liberarsi. Il suo ruolo e la sua posizione sono molto diversi, dunque, ma ha anche più spazio: utilizzo in diverse scene il suo punto di vista, quindi potrete conoscerlo più da vicino. E calarmi nella sua testa è stata una sfida non facile, ma che mi ha ripagato. Ho amato mostrarlo dall'interno e descrivere le sue reazioni alla sua nuova condizione – da come affronta la sofferenza a come si pone nei confronti della fame e della sete, per esempio. È un personaggio negativo, ma ha un suo eroismo tragico che gli va riconosciuto.

G: Cosa succederà nel secondo libro? Puoi darci qualche indizio? 
A: Be', non voglio dare spoiler. Posso solo dire che la partita, nel primo Angelize, si giocava a due: angeli puri contro ibridi, i primi intenzionati a schiacciare i secondi, che cercavano invece un modo per sopravvivere e riappropriarsi della vita. Nel nuovo volume entra in campo un terzo giocatore, Lucifero, che ha la conoscenza, il potere e l'astuzia per tenere in scacco chiunque altro... e scombinare i piani e i programmi di tutti gli altri.

G: Lucifero appare nell’ultima scena. Per il suo modo di fare e il suo fisico, a cosa ti sei ispirata? 
A: L'aspetto fisico è quello di Tomi Joutsen degli Amorphis – magari un po' più alto! Il modo di fare... non ho avuto un'ispirazione in particolare, ho semplicemente lasciato fare al personaggio e l'ho osservato. E devo dire che Lucifero ha ingannato anche me: all'inizio nemmeno io avevo idea di quelli che erano i suoi veri piani, e mi era sembrato molto più simpatico di quello che si rivela in realtà... Volevo che Lucifero fosse un contraltare di Mikael, simile a lui per quanto su fronti opposti: entrambi si ritengono i comandanti migliori, entrambi non si sentono secondi a nessuno, entrambi sono pronti a fare qualsiasi cosa per ottenere ciò che vogliono, entrambi sono vendicativi e non hanno la minima considerazione o interesse per gli esseri umani, che sono «inferiori». Solo che Mikael va dritto per la propria strada e non nasconde il suo odio o il suo disprezzo; Lucifero segue un percorso tortuoso, gioca con le parole («Il diavolo sta nei dettagli», mi ricorda lui), si diverte a ingannare gli altri, si gusta la vendetta un poco per volta, quando gli fa comodo sembra simpatico e affabile... prima di rivelarsi per quello che è.

G: A proposito della Dea, puoi darci qualche informazione in più sul suo ruolo nel secondo libro? 
A: La Dea deve restare sullo sfondo, perché non volevo diventasse un... deus ex machina. Normalmente non interviene in ciò che accade, è un'incarnazione del divino più antico, immutabile e allo stesso tempo multiforme. Gli ibridi, che sono al di fuori delle leggi naturali sempre esistite, sono per lei una curiosità e un interessante motore del caos... e quando Lucifero va oltre i limiti che lei gli avrebbe concesso, allora la Dea rimette in campo proprio gli ibridi per risistemare un po' le cose. Lei si presenta come una semplice spettatrice, e i personaggi stessi la percepiscono come una forza inquietante, che si diverte a osservarli faticare. In realtà, la Dea è meno indifferente di quello che sembra... ma è una divinità: non percepisce cose come il tempo, la vita, la morte come le percepisce un essere umano. È per questo che sembra aliena, in un certo senso, e fredda, ma io credo che sia solo diretta. E, certo, si diverte davvero a osservare quello che accade, ma è così strano? Cos'altro hanno da fare per passare il tempo, gli dèi? E se è vero che né la vittoria né la sconfitta di Lucifero la turberebbero più di tanto, è anche vero che trova senz'altro più simpatici gli ibridi, anziché gli angeli puri come Mikael – o lo stesso Lucifero, che pur se caduto è, per carattere, presunzione e mancanza di empatia, fin troppo simile a Mikael stesso.

G: Saluta i nostri lettori con una citazione tratta da “Angelize” o “Angelize 2-Lucifer”, la tua citazione preferita in assoluto.A: Posso citare una frase da Angelize II – Lucifer che per me è sempre stata emblematica di uno dei «noccioli» del romanzo: «Che ti piaccia o no, devi sporcarti, soffrire con loro, metterti sul loro piano, per aiutare le persone. È quando le guardi dall’alto in basso che la visione è distorta.» Un saluto a te e a tutti i lettori e grazie per la chiacchierata, alla prossima!

Bene, leggete i libri di Aislinn e commentateli nei post a lei dedicati nel mio blog, a presto lettori! La vostra blogger preferita va a cibarsi prima di dedicarsi ai suoi telefilm preferiti. 

Giada

PRESENTAZIONE di Echi dalle Terre Sommerse di Federica Leva

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ho tantissime cose da postare, quindi spero di riuscire a mettere tutto online prima della Telefilm-night che ogni sera ha luogo a casa mia XD. Il libro che vi presento è "Echi dalle Terre Sommerse" di Federica Leva. Qui sotto troverete tutte le informazioni, buona lettura!

Nome: Federica Leva
Titolo: Echi dalle Terre Sommerse
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Sereture Edizioni
ISBN Cartaceo: 978-88-940333-1-1
Lunghezza cartaceo: 470 pg
ISBN ebook: 978-88-940333-0-4
Prezzo ebook: 2,99 euro
Link d'acquisto: AMAZON: http://www.amazon.it/dp/B00PF4DQ2K/
KOBO: http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/echi-dalle-terresommerse?
utm_source=linkshare_us&utm_medium=Affiliate&utm_campaign=linkshare_us&siteI
D=je6NUbpObpQ-j.5lzT.atzsommNvgxf55A

Booktrailer del romanzo: https://www.youtube.com/watch?v=gTp8P2SAa2o

URL Casa Editrice:
www.seretureedizioni.it

Sinossi:
Dell’antico mondo rimangono solo gli arcipelaghi che costellano le acque dei grandi mari. Le ballate recitano
che sia stato il pianto di un dio a distruggere ogni cosa, mentre un uomo lo malediceva per aver ucciso l’unica donna che avesse mai amato. Ora, da qualche tempo le stagioni inciampano l’una nell’altra e la terra trema con sempre maggior frequenza. Il giovane Tresan è preoccupato. Le Stelle Cacciatrici che infestano la sua
Mappa Astrale stanno cambiando ripetutamente aspetto e posizione, come se un qualcuno si stesse risvegliando, sollevando la coltre degli oceani. Nessuno sa chi sia, eccetto lo spirito dello schiavo-re che l’ha affrontato in passato e che è ritornato per definire le sorti della partita. Con stupore e terrore, Tresan scoprirà cosa vorrà quello spettro, da lui, e a quale prezzo. Un’incontenibile passione, un inevitabile sacrificio. E sopra ogni cosa, gli oscuri presagi della Luna Sanguigna.

Biografia dell'autrice:
“Medico internista, psicoterapeuta e scrittrice. Scrive da quand'era ragazza e ha all’attivo numerose
partecipazioni a premi letterari fantasy e mainstream, con una trentina di premi conseguiti e una dozzina di
primi posti. Talvolta è stata richiamata per diventare membro onorario o presidente di giuria – Piero Chiara,
Artenuova, l’Olandese Volante. Sul finire del 2002 ha pubblicato con Zecchini Editore (Varese), la casa
editrice del noto mensile "Musica", il romanzo musicale, Radici di sabbia - Andante, Allegretto, Largo,
Animato con fuoco", nell’ambito della collana “I racconti della Musica”, in cui già compaiono il critico
musicale Rattalino, Nava e Zignani. Il racconto “Priscilla”, ispirato alla prima parte del romanzo quand’era
ancora in stesura, si è aggiudicato il primo premio ai concorsi letterari Valle Senio – Ravenna (1999) e Penna
D’autore – Torino (1999). I suoi lavori – racconti, interventi, recensioni e articoli letterari e di cronaca –
hanno avuto pubblicazione su fanzine, giornali bisettimanali, riviste letterarie e raccolte letterarie e portali
Internet.

Ha pubblicato due romanzi a tema musicale, vincitori complessivamente di otto premi letterari nazionali e
internazionali. In particolare
• Il romanzo Cantico sull’Oceano, edito nel 2006 da Ennepilibri di Imperia e ripubblicato nel 2013
dalla Sesat Ed. di Bologna, si è aggiudicato tre premi letterari
• Il romanzo Radici di sabbia, edito nel 2002 e di prossima ripubblicazione nel 2015, ampliato e
approfondito nella trama, si è aggiudicato cinque premi letterari.

L’autrice sta già lavorando al seguito. “Echi dalle terre sommerse” è il primo volume della saga fantasy “La Saga del Rinnegato”, iniziata ormai molti anni fa.  Le sue grandi passioni sono: leggere, scrivere, il fantasy, la musica e i gatti.

Prima di lasciarvi con un assaggino di questo bel romanzo, vi dico che non vedo l'ora di leggere "Cantico sull'Oceano" e che vi straconsiglio i suoi libri, davvero, dovete comprarli e leggerli! Invece di un solo assaggino di questo bel romanzo, vi comunico che ne ho ben due, quindi sedetevi e leggeteli!: "
Ascolta, uomo di Dio, non è una profezia!
La ruota del Karma gira per un suo fine,
non per cospargere d’oscuri enigmi
il cammino dei mortali e degli Dèi.
Il tempo è un cerchio infinito,
e ciò che è stato si ripeterà.
Un dio dal nome dimenticato
Tuonerà la sua aspra vendetta
e il sangue del sacro sangue
gli camminerà incontro.
Come nei tempi perduti
tremeranno le terre,
si sfalderanno le costellazioni
e dal letto degli abissi
si solleveranno gli oceani.
Allora, dai Sacri Cerchi
anche gli Dèi si affacceranno attoniti
e per il mondo sarà o leggenda o eterno oblio.  

(Tratto dai Codici Drom del tempio di Envles’tin, Rovanea)

************
Sheraen non avrebbe voluto assistere a quelle nozze e il pomeriggio del matrimonio lavorò più duramente del solito nelle cucine e al lavatoio, cercando di distrarsi. Le immagini dei preparativi le balenavano nella mente come lampi durante un temporale e dopo aver strappato la tunica del cuoco, a forza di strofinarla e di batterla sulla pietra, salì sugli spalti e sedette fra due merli, le gambe abbandonate nel vuoto. Sotto di lei, il fianco roccioso della collina cadeva a strapiombo nel mare. La celebrazione stava per iniziare e la sua mente era ostinatamente invasa da immagini vivide e prepotenti. Con uno spasmo di dolore, scorse Tresan tendere la mano a Maribelna per accompagnarla nel tempio della Dea Melyss. A tratti, colse alcune scene della cerimonia. Maribelna, vestita con un sontuoso abito di broccato verde, seguiva le parole dell’Eminente Valjr senza muoversi, composta e impassibile come una regina. Al suo fianco, Tresan era raggiante e il modo in cui sorrise alla moglie, mentre l’Abate annodava il nastro nuziale attorno alle loro mani unite, le spaccò il cuore. Era lo stesso ragazzo di cui non si era voluta occupare, sei anni prima, ma dopo averlo sorvegliato tanto a lungo si era illusa che fra loro ci fosse un legame speciale. Qualche volta si era sorpresa a fantasticare sulla sua espressione pensierosa e sulla forma seducente della bocca; ma erano stati sogni insensati. Lui era un nobile e lei un’orfana che i Patriarchi avevano trovato in fin di vita su una spiaggia, all’età di otto anni, e che avevano avuto la compiacenza di allevare come spia. Non ci sarebbe mai stato niente, tra loro, all’infuori di quello che gli Dèi avevano già stabilito.

Non riuscì ad alzarsi per molto tempo; solo mentre Tresan baciava la sposa davanti al tramonto trovò la forza di raccogliere la ruvida veste da sguattera e di ritornare nello sgabuzzino in cui dormiva. Imbruniva, e gli altri servi si stavano già avviando verso le cucine per cenare. Sheraen passò dal retro per non incrociarli, e si richiuse la porta alle spalle. Si sentiva lo stomaco in subbuglio e non sarebbe riuscita a toccare cibo, tanto meno la minestra insipida e mezza fredda che era costretta a mangiare tutte le sere. S’accostò al pagliericcio, illuminato da una finestrella sporca, e dalla sua sacca trasse una boccetta di latte d’oppio, valeriana e biancospino. Era colma per metà e la bevve d’un fiato. Non voglio che le scene della vostra notte di nozze mi tormentino i sogni. Si distese sulla paglia e rimase a fissare le ragnatele sul soffitto fino a quando non si sentì invadere da un irresistibile torpore. Allora allungò una mano, si tirò la coperta fin sopra la gola e con sollievo s’abbandonò al sonno.

Si svegliò prima dell’alba. Accese una candela e si specchiò in un vetro rotto che aveva appeso al muro, sopra le scope. Mentre finiva di sistemarsi la finta gobba sulla schiena, la porta si aprì e la serva Marièl venne a chiamarla.

«Sei pronta, bambina? Il principe Damon si sveglierà fra poco e vorrà la colazione.»

Lei rispose con una goffa riverenza. Da quando aveva servito durante l’incontro fra Marlifer e Ger, ogni tanto veniva inviata nelle stanze regali per svolgere qualche lavoro di fatica, come rigovernare il salotto di Damon dopo un festino o svuotare la comoda dei principi, e per quanto alcune mansioni le ripugnassero, erano momenti preziosi per avvicinarsi agli appartamenti reali senza destare sospetti. Essendo efficiente e discreta, Marièl la mandava sempre più spesso nell’ala signorile, e lei esultava.

«Non tardare» le raccomandò la donna, gesticolando per farsi capire. «É inutile che tu perda tempo davanti a quel vetro. Sei tanto cara, Tika, ma non sarai mai graziosa. Ti aspetto in cucina.»

Uscì, e Sheraen indugiò per un momento a specchiarsi. I suoi tratti erano appena percepibili, al lume della candela, ma con una stretta al cuore dovette ammettere che Marièl aveva ragione. Non era brutta e in Accademia qualcuno l’aveva perfino corteggiata, ma era una creatura pallida e senza colori. Il duro lavoro e la fame le avevano scavato le guance e da qualche tempo aveva cerchi scuri sotto gli occhi. Anche se Ger fosse rimasto al castello, invece di partire per Myrdrassa, difficilmente avrebbe riconosciuto in quella servetta emaciata la presunta nipote degli Alti Sacerdoti di Ályshan. Si toccò le mani, tagliate dall’acqua gelida del lavatoio, e pensò che avrebbe dovuto prepararsi una crema all’aloe per ammorbidirle e un’altra alla calendula per cicatrizzare le piccole ferite. S’immaginò come doveva apparire a chi la vedeva per la prima volta e trasse un sospiro di sconforto. Era insignificante anche senza la finta gobba, con quegli occhi scialbi e i capelli morti! Tresan non l’avrebbe mai voluta, nemmeno se non si fosse sposato con Maribelna. Soffocando dentro di sé il dolore per le sue nozze, finì di allacciarsi l’informe camicia di cotone grigio che le cadeva fino ai piedi. Non doveva pensarci. Su, nella stanza più lussuosa nella torre, Damon l’aspettava per la colazione e, ignaro che potesse sentire, avrebbe sparlato di suo zio, di Erlanes e di tutti i Misreneani che vivevano sulle terre dei Kulldren e magari le avrebbe rivelato qualche informazione preziosa.

Si sorrise nel vetro e i suoi occhi si assottigliarono come quelli di una gatta in caccia. Era la migliore spia dell’Accademia di Rovanea e l’avrebbe dimostrato ancora una volta."

Giada


mercoledì, dicembre 03, 2014

Collaborazioni #5: Blogtour Through the Zombie glass

Buona sera, bloggers e lettori! Prima di lasciarvi e andare a guardare un po' di serie tv, vi lascio con ultima chicca, ed invito tutti i bloggers in ascolto a partecipare, perché la ritengo un iniziativa davvero imperdibile - io purtroppo non ho letto "The White Rabbit Chronicles, la rielaborazione di Gena Showalter di "Alice nel paese delle meraviglie", però recupererò questa mancanza non appena il Kindle sarà nelle mie mani.


Carissime blogger,

Siete pronte per il grande ritorno della serie The White Rabbit Chronicles? Non vedete l'ora di seguire Alice Bell oltre lo Specchio per continuare l'avventura nella terra dei non-morti?

Come già vi abbiamo svelato in grande anteprima, Through the Zombie Glass uscirà il 30 dicembre in esclusiva digitale eLit...ma non è tutto! A gennaio partirà il blogtour dedicato al grande successo firmato Gena Showalter, quindi abbiamo bisogno di voi!

Stiamo selezionando i blog che ospiteranno le iniziative speciali e le tappe del blogtour, volete sapere come?

Andate su Facebook, cercate il post dedicato – lo stesso che trovate in allegato – e commentatelo, scrivendo una brevissima recensione o un commento sulla serie, avete tempo fino al 15 dicembre!

Tra di voi ci sono le fortunate che parteciperanno a questa meravigliosa avventura!

In bocca al lupo e… volete seguire Alice Bell nella tana del Bianconiglio?

Vi lascio con una citazione tratta proprio da questo fantastico libro: "“Sometimes, the loneliness probably got to be too much and anyone seemed better than no one.” - Gena Showalter - Through the Zombie glass/"Qualche volta, la solitudine diventa troppo per chiunque e tutti sembrano meglio di nessuno."

Giada
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