Titolo: La Chiave d'Oro
Autore: Regina Pozzati
Prezzo: 0,99 €
Pagine: 255
Link d'acquisto: http://www.amazon.it/Chiave-dOro-Regina-Pozzati-ebook/dp/B00SKBHGZS/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1425645761&sr=8-1&keywords=la+chiave+d%27oro
Sinossi:
Mar Mediterraneo, 1314
Quando il crudele capitano Croix assalta la maestosa Arcadia, l'ultima cosa che si aspetta è di trovare la sua stiva vuota. La famiglia a cui appartiene, quella dei Chillemi, è infatti una delle più ricche e prestigiose di Roma. Sarà l'intuito a guidarlo verso il segreto che nasconde e che accomuna due individui all'apparenza inconciliabili.
L'amuleto al collo della giovane Evelina, figlia dell'uomo a cui è stato dato l'incarico di ripulire le acque del Mediterraneo dai pirati, è infatti perfettamente identico ad uno che Croix ha già visto addosso al capitano di una nave da guerra francese. Un uomo, le cui ultime parole sono state "Je n’ai pas parlé".
Non ho parlato.
Estratto:
Il suo petto si muoveva frenetico. L’orlo della gonna vibrava in balia del vento, frustandole le gambe. Aveva il volto sconvolto, al pari del mare che si agitava come una bestia in procinto di inghiottirla sotto ai suoi piedi. Cercava aria, cercava una via di fuga, un aiuto… Cercava lui. Con gli occhi lo supplicò di fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma Croix serrò le labbra. Era una ragazza intelligente e coraggiosa, questo lo aveva capito sin dal primo istante, per cui confidò nel fatto che avrebbe compreso anche ciò che non avrebbe mai potuto dirle con le parole. Lentamente piegò il capo, come annuendo.
Non finisce qui.
Autore: Barbara Bolzan
Prezzo: 15€
Editore: Butterfly Edizioni
I Edizione: Febbraio 2014
ISBN: 978-88-97810-32-2
Ordina subito: Rya – la figlia di Temarin
Sinossi:
Foresta di Mejixana. Una ragazza, ferita e sporca di sangue, è accasciata sull’argine del fiume. Nemi, il capo dei ribelli di Mejixana, la prende tra le sue braccia e la porta con sé al villaggio. Ancora non sa che la ragazza che ha salvato è Rya, sorella minore della regina di Temarin e moglie del sovrano di Idrethia. Sarà lei stessa a svelare la sua identità a Nemi e a proporgli un accordo che le permetta di ricongiungersi col marito. I due si mettono in viaggio ma il pericolo e l’ombra di Niken, vecchia conoscenza di Nemi e criminale ricercato, incombono su di loro e giungeranno a intralciare il loro cammino.Tra tradimenti e ambigui rapporti fraterni, Barbara Bolzan regala al lettore una storia avvincente, impreziosita da magistrali scene descrittive della natura e del paesaggio. Rya – La figlia di Temarin è il primo capitolo di una serie tutta da scoprire nonché il racconto di formazione di un’eroina fuori dal comune.
Estratto:
"Ero stata una nullità per anni. Nessuno sembrava curarsi di me, a parte mia sorella e le governanti. Le principesse bambine devono essere buone e obbedienti, silenziose. Soprattutto: invisibili agli occhi dei genitori. Qualità che avevo appreso in abbondanza.Questa ero io: Rya, piccola appendice della regina Alsisia di Temarin, nata e cresciuta per rimanere nell’ombra, tipico destino delle figlie secondogenite… almeno, fino a quando Blodric Herrand, il potente sovrano di Idrethia, non mi ha chiesta in sposa. Fino a quel momento, non interessavo a nessuno, non contavo granché. Improvvisamente, poi, sono diventata un bene inestimabile, la pedina da muovere con oculatezza sulla scacchiera. Tutto poteva accadere, per me. Il futuro mi si presentava roseo. E roseo è stato veramente.
Fino a una certa notte."
Autore: Barbara Bolzan
Prezzo: 14€
Editore: Butterfly Edizioni
I Edizione: aprile 2014
ISBN: 978-88-97810-35-3
Caterina è una sedicenne come tante: studia, esce con il suo ragazzo Maurizio, partecipa alle feste degli amici. La sua vita cambia improvvisamente quando, dopo un’interrogazione, sviene e cade, battendo la testa. Quello è solo il primo di una lunga serie di episodi simili: il cuore che batte più forte, il calore nel viso, la caduta. Inizia così, per Caterina, un inferno fatto di ospedali, esami invasivi, infermiere pettegole, dolore e, soprattutto, incertezza. Gli esami non rivelano alcuna anomalia fisica e lo spettro di una malattia psichiatrica inizia ad aleggiare sulla sua vita, soffocandola. Emarginata dai compagni, amata ossessivamente da Maurizio, Caterina dovrà affrontare la diffidenza dei medici e la malizia di chi crede che ogni suo malessere sia pura finzione.
Con una prosa piena, intensa e ricca di preziose citazioni letterarie, Barbara Bolzan traccia il profilo di un’adolescenza vissuta nell’incertezza e nella paura, sulla quale troneggia una malattia poco conosciuta e ancor meno compresa: l’epilessia. Emerge il ritratto di una ragazza forte, già donna, in grado di trarre il meglio dalle proprie debolezze e di risorgere, eterna fenice, dalle ceneri del proprio inferno privato.
Estratto:
“La realtà è che ci sente normali. Ma non sempre.
La realtà è che spesso va tutto bene. Ma non sempre.
Può essere a causa di una patologia, di una disposizione d’animo, o semplicemente di un malessere passeggero. A te che stai leggendo vorrei dire anche: non c’è nessun fantasma che non venga prima o poi chiamato col proprio nome e quindi sconfitto. Anzi, vorrei dirti che proprio non c’è nessun fantasma. C’è una persona – tu –, e non sei un’unità solitaria nello spazio cosmico. Le persone sono sempre un lieto fine.
Tutti abbiamo il nostro personale Calvario da attraversare.
Uscire e camminare per il purgatorio, credimi, non è facile.
Ma fattibile.
Niente rappresenta davvero un ostacolo insormontabile.
Dopotutto, si può sempre volare. Come un’aquila o come una farfalla.
L’importante è volare.
Sempre”.
Con una prosa piena, intensa e ricca di preziose citazioni letterarie, Barbara Bolzan traccia il profilo di un’adolescenza vissuta nell’incertezza e nella paura, sulla quale troneggia una malattia poco conosciuta e ancor meno compresa: l’epilessia. Emerge il ritratto di una ragazza forte, già donna, in grado di trarre il meglio dalle proprie debolezze e di risorgere, eterna fenice, dalle ceneri del proprio inferno privato.
Estratto:
“La realtà è che ci sente normali. Ma non sempre.
La realtà è che spesso va tutto bene. Ma non sempre.
Può essere a causa di una patologia, di una disposizione d’animo, o semplicemente di un malessere passeggero. A te che stai leggendo vorrei dire anche: non c’è nessun fantasma che non venga prima o poi chiamato col proprio nome e quindi sconfitto. Anzi, vorrei dirti che proprio non c’è nessun fantasma. C’è una persona – tu –, e non sei un’unità solitaria nello spazio cosmico. Le persone sono sempre un lieto fine.
Tutti abbiamo il nostro personale Calvario da attraversare.
Uscire e camminare per il purgatorio, credimi, non è facile.
Ma fattibile.
Niente rappresenta davvero un ostacolo insormontabile.
Dopotutto, si può sempre volare. Come un’aquila o come una farfalla.
L’importante è volare.
Sempre”.
Giada