DETTAGLI:
Piattaforma (attuale) in cui vederlo: Netflix
Genere: Teen, Adolescenza, Thriller, TW per autolesionismo e DCA
Consigliato per chi ama: le storie di adolescenti, molto complicate
Airing Time/Date: 2021
TRAMA
Virginia 'Ginny' Miller è una ragazza di 15 anni che da anni si trasferisce di continuo, insieme a sua madre Georgia e al suo fratellino Austin. Ginny, la voce narrante della serie, viene presentata come una sfigata che si ritrova a vivere nell'ombra della madre figa (perché Georgia lo è, su) e social. In verità, Georgia è forse il personaggio più affascinante e interessante di tutta la serie, molto più della figlia. Mentre Ginny si lamenta per la qualunque, lamentandosi della sua brutta vita e facendo autolesionismo con un accendino (TW: si brucia l'interno coscia con l'accendino ogni volta che le emozioni diventano troppo forti, o sta troppo male, per non sentire più male) e scoprendo sé stessa e la sua sessualità. Viene anche presentata come una femminista, cosa che si rivela non essere vero *almeno non per me è stato così, in quanto mi è sembrato che il femminismo venisse usato come scusa per tentare di rendere il personaggio più alla moda e in* nel momento in cui entra a far parte delle MANG. Lasciate che vi parli di questo gruppetto di oche senza cervello, di cui si salva solo Abby è realmente interessata alle sue amiche e alla loro vita: Abby è una ragazza che soffre molto, e ha problemi di DCA ma vi parlerò più nel dettaglio di lei, perché ha mostrato la vera faccia dell'adolescenza, quella dei problemi alimentari provocati dalla necessità di piacere alla gente e, sopra ogni cosa, ai ragazzi. Piacere a tutti i costi, voglio precisare. Norah è una mezza asiatica che ha una relazione stabile, di lei non si sa altro. Chi è sta tizia, boh? E infine Maxine "Max" Baker, una eccentrica ragazza gay molto egocentrica ed egoriferita, ma almeno nei primi episodi è simpatica. In tutto questo contorno adolescenziale, vediamo sullo sfondo Georgia innamorarsi e accappiare Paul Randolph, il sindaco della città, ingaggiare una lotta con una delle casalinghe più frustate del New England e ritrovare un suo vecchio amico, Joe. L'aspetto thriller della serie è la cosa più bella, e non vi nascondo che sono molto più curiosa di vedere come prosegue la storia di Georgia che non quella di Ginny, che reputo un personaggio fastidioso, irritante e che manda il messaggio sbagliato alle adolescenti di oggi, normalizzando l'autolesionismo con l'accendino.
I PERSONAGGI
- Georgia Miller/Mary Atwkins. Georgia Miller ci viene presentata come una madre figa e alla moda, figlia della sua cultura con enormi riferimenti pop a Lana del Rey, Il Signore degli Anelli (l'Occhio di Sauron) ed Harry Potter. Georgia è rimasta incinta a quindici anni di Zion, un ragazzo di colore, la cui madre l'ha accolta nella sua casa alla nascita di Ginny. Attraverso i suoi flashback scopriamo una ragazza fragile, delicata, che ha imparato a essere forte e decisa, al fine di poter sopravvivere (Io sono un ape e le api pungono). Ha fatto di tutto per i suoi figli, per proteggerli dal suo passato e da chiunque volesse/potesse far loro del male; dando loro un tetto sotto alla testa e da mangiare a tavola. Il background di Georgia è talmente doloroso che vi dico solo che il suo patrigno la violentava, e quando ha smesso con lei ha iniziato con sua sorella. Sì, Georgia Miller è il miglior personaggio a tutto tondo della serie.
- Virginia 'Ginny' Miller. Ginny è una ragazzina di quindici anni senza amiche, che perde la verginità quasi subito e quasi per caso, dopo aver conosciuto da un giorno il suo vicino di casa, Marcus. Pur di essere accettata dal suo gruppetto, arriva a rinnegare la sua black culture, i suoi bellissimi capelli naturali afro, e fa cose solo perché le fanno tutte. Tuttavia, non è questo che mi ha dato fastidio di lei. Annullare sé stessa pur di piacere agli altri, anche no. Ma l'autolesionismo, quando si abbassa i pantaloni e si brucia l'interno coscia con l'accendino anche no. Questo tema viene risolto nel giro di dieci minuti, e mi ha fatto rabbia. Non ha chiesto aiuto a sua madre. Non ha chiesto aiuto nemmeno ai due ragazzi che, fatalità, si sono ritrovati a contendersela. E' una vera ipocrita, perché critica le scelte di sua madre ma lei fa di peggio. E la regola del non avere segreti tra di loro non vale una mazza, perché le nasconde tutto comunque. E' egocentrica, talmente tanto egocentrica che pensa di essere la sola ad avere problemi nel suo gruppo di MANG, e sì, ho esultato quando Abby l'ha schiaffeggiata. Nel gruppetto di amiche false, Abby è stata l'unica sincera. Raga, ascoltatemi, fare quello che fanno gli altri solo per venire accettati vi rende dei veri sfigati senza personalità. Non avete alcuna personalità. Non fate come Ginny.
- Austin Miller. Il fratellino di Ginny, nato da uno dei tanti matrimoni di Georgia. Austin è un bambino appassionato di Harry Potter, e pensa che suo padre sia rinchiuso nella Prigione di Azkaban. Ma non è così, è in prigione per appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Austin ha bisogno di un bello psicologo, perché pugnalare un bambino con una matita appuntita è stato davvero orribile da vedere, peggio della menata dei Geni del Serial Killer di Riverdale.
- Marcus Baker. E' il fratello di Maxine, e viene descritto come 'il bello e dannato', e in effetti lo è. Marcus è l'unico che subisce una lenta evoluzione nella serie, e nonostante ciò viene continuamente maltrattato da Ginny. Almeno lui ammette i suoi errori e i suoi sbagli, Ginny no.
- Maxine 'Max' Baker. E' la sorella di Marcus. E' una ragazza esuberante ed estroversa, che simpatizza con Ginny sul femminismo il primo giorno di lezione di Letteratura Avanzata. Ha una forte personalità, ed è la leader delle MANG. Max è apertamente gay ed è alla ricerca disperata di qualcuno di cui innamorarsi per poi perderci la verginità assieme. Yay! Gli obiettivi di vita di queste adolescenti sono davvero fighi! Ad ogni modo, sono dalla parte di Max quando lei si è comportata come Jordyn con Kylie Jenner. Yep. E pensare che gli adolescenti di oggi manco sapevano chi o cosa fossero, se non avessero vista questa cosa (mi rifiuto di chiamarla serie tv) non sarebbero nemmeno andati in cerca di Kylie Jenner e ora non sarebbero fissati con loro e Ariana Grande.
- Abby. Abby è una ragazza i cui genitori litigano continuamente, e lei soffre molto per questo. Allo stesso tempo, va dietro a un ragazzo che non fa altro che fare commenti pessimi sul suo aspetto fisico, già magro, dandole della grassa. Se una ragazza è insicura del proprio aspetto, inizierà a mangiare meno. Infatti, raramente vediamo Abby mangiare. La cosa peggiore, però, è stata vederla mettersi lo scotch sulle gambe per farle sembrare più magre e farsi ricoprire di complimenti dalle sue amiche. Le sue amiche la lasciano sola, spariscono letteralmente, nel momento di maggior bisogno ma nonostante questo lei le perdona. Okay, raga. Meglio soli che male accompagnati. Lo so che voi adolescenti pensate che sia meglio avere amiche false che non avere amici, ma come dice il detto 'chi va con lo zoppo impara a zoppicare', e ben presto non solo vi porteranno su una cattiva strada ma perderete voi stessi. Spero di non esser sembrata troppo Boomer, ma è la verità. Meglio perdere amiche false e rimanere da soli, che stare insieme e passare il tempo con tanta gente falsa. My girl Abby deserved better.
- Norah. Una macchietta senza personalità, ecco cosa mi è sembrata Norah. Una ragazza che si definisce solo attraverso la sua relazione con un ragazzo, Jordan che manco compare nella serie.
- Hunter Chen. Oh, dolce Hunter. Lui e Marcus sono i personaggi che più sono stati bistrattati da quell'egoista egocentrica di Ginny. Personalmente, ho trovato il suo personaggio dolce, tenero, romantico - cavolo, le ha pure dedicato una canzone e lei è diventata *famosa* grazie alla sua canzone, quindi senza nemmeno fare un accidenti! E' diventata famosa, o meglio, internet-famous soltanto grazie a lui, e il suo unico merito è stato limonarselo e fare petting. La questione del razzismo sollevata da lui ha mostrato la vera faccia di Ginny, ovvero di una ragazza che usa la scusa del 'razzismo' per attirare l'attenzione su di sé e farsi compatire.
- Joe. Oh, My Joe! La ship che mi è partita per Joe e Georgia è totale. Joe è l'amico di sempre di Georgia, quando era una giovane ragazza che scappava da un matrimonio di convenienza che non avrebbe mai funzionato. Nell'ultimo episodio, complice un paio di costosi e limited edition occhiali Ray-Ban, è reso palese che Joe prova ancora qualcosa per Georgia. Allo stesso tempo, lui non è solo amico della donna, ma anche proprietario del locale dove Ginny è stata messa a lavorare per punizione dopo esser stata sorpresa a rubare insieme alle sue amiche.
- Sindaco Paul Raldolph. Come già specificato, Georgia è subito attratta da quel figo (Scott Porter) del sindaco di Wellsbury, ovvero Paul Randolph. Randolph è un uomo semplice, ma molto appassionato in ciò che fa. Questo gli ha fatto guadagnare moltissimi punti, specie quando ha mostrato la sua sensibilità, cura e attenzione nei confronti di Austin.
IL FULCRO DELLA PRIMA STAGIONE: IL PASSATO DI GEORGIA
Il fulcro della prima stagione ruota, attraverso flashback, attorno al passato di Georgia. Infatti, i fantasmi del suo passato sono tornati a perseguitarla, nonostante lei abbia fatto di tutto per far perdere le sue tracce cambiando identità in ogni nuovo Stato degli USA in cui si trasferiva. Anche se ha fatto bene ad ammazzare il suo ultimo marito, in quanto pedofilo che ci aveva provato con sua figlia, ha commesso senza dubbio delle azioni criminali - anche se per una buona causa. In effetti, Georgia è una criminale, un omicida che sparge le ceneri del suo defunto marito Kenny nel cielo il giorno del botta e risposta di Paul contro la nuova concorrente sindaco, Cynthia Fuller. Cynthia, che mi ha ricordato le donne della Desperate Housewives.
LA QUESTIONE DEL RAZZISMO E DELL'AUTOLESIONISMO
Ginny è mulatta, palese incrocio tra una bianca e un uomo di colore. A parte le uscite patetiche delle sue amiche 'voglio un uomo nero, così posso fare dei bambini mulatti', Ginny non vive bene questo suo creolismo. Passa da tenere i suoi bellissimi ricci afro, palese eredità di suo padre Zion, per piastrarsi i capelli e conformarsi alla massa. Il punto è che, oltre al suo lamentarsi in continuazione, passare da un ragazzo all'altro, tradire il suo ragazzo, mentire a sua madre dopo averle promesso di raccontarle ogni cosa; la critica in continuazione. Come se lei possa essere meglio di sua madre. La questione del razzismo viene sollevata da una discussione avuta con Hunter, il quale è per metà Thailandese e non conosce gli usi e i costumi delle sue origini, perché si ritrova a vivere in una zona di grigio in cui non sa chi sia. Il problema è che per Ginny tutto ruota attorno a lei, il suo egocentrismo è talmente soffocante da rendere difficile guardare la serie, credetemi. Quando Abby le ha dato quello schiaffone, avrei voluto darle il cinque. Ginny andrebbe presa a schiaffi solo per ricordarle che il mondo non gira tutto attorno a lei o ai suoi cavoli di problemi, perché tutti abbiamo problemi. Non solo lei.
L'autolesionismo viene trattato all'acqua di rose in questa prima stagione. In più di un'occasione vediamo Ginny abbassarsi i pantaloni e bruciarsi, piangendo, la coscia. Proprio come per lo stupro e le violenze subite da Georgia, la questione viene risolta nel giro di dieci minuti. E la cosa mi ha fatto incazzare. Perché sta cosa è guardata da milioni di ragazzine che si identificano in quella decerebrata senza personalità che è Ginny, e fanno le stesse cose che fa lei. Non ci avete pensato? Perché non c'è un accidenti di Trigger Warning? E se una delle ragazzine soffrisse di disturbi alimentarsi e vedesse una che si scotcha le cosce, mentre una si brucia le cosce piangendo cosa dovrebbe fare? Pessimo, Netflix.
CONCLUSIONI
Se dovessi dare un voto a questa prima stagione, sarebbe due e mezzo su 10. Nemmeno i riferimenti a Mean Girls, Britney Spears (considerata 'retrò' dalla Gen Z), Il Signore degli Anelli o Harry Potter sono sufficienti a salvare lo schifo che è questa cosa. Una nota per la prossima stagione: rimettete in riga Ginny, dandole più di uno schiaffo. Scommetto quello che volete che la storia si ripeterà, proprio come era successo con sua madre. D'altronde, da una che si adegua alla massa, non potete aspettarvi nient'altro.
xoxo,
Giada