Buon pomeriggio, Fantastics! Oggi recuperiamo, nonostante il caldo e la mia voglia di fare ben altro, la recensione dell'ultimo romanzo della Dark Elements Series, ovvero "Lieve come un respiro" di Jennifer Armentrout. Premesso che l'ho finito ieri notte alle due e, nel farlo, avrei voluto dare due schiaffoni in faccia a Layla per le cose che ha detto e per cosa ha fatto, o per il suo essere perennemente una grandissima stupida. Ad ogni modo, partiamo!
PREMESSA
Come vi avevo anticipato su Instagram - maledetta me, non dovevo farlo, non dovevo dire che in questo libro Layla era meno stupida del precedente; perché non è successo proprio così! - questo libro sembrava migliore del precedente. Dio, quanto mi sono sbagliata. Quanto! E' pure peggio di "Freddo come la Pietra", e non pensavo che potesse diventare peggio di quello. Niente, è palese. Io non tollero le protagoniste che sono stupide, sciocche, che non fanno nulla ma vengono continuamente salvate e hanno bisogno che sia qualcuno a dire loro cosa fare, perché non riescono a capire cosa succede nemmeno se glielo sbattono in faccia. O se si ritrovano faccia a faccia con la verità.
TRAMA (DA AMAZON)
THE DARK ELEMENTS - Vol. 3. Ogni decisione porta con sé delle conseguenze, è un fatto. Ma le scelte che si trova ad affrontare la diciassettenne Layla sono più difficili del normale. Luce o tenebra? Il sexy e pericoloso Principe degli Inferi Roth, oppure Zayne, lo splendido Guardiano che lei non avrebbe mai sperato di poter avere? A quale parte del proprio cuore dare ascolto? Layla, poi, ha un altro problema: è stato liberato un Lilin, un demone tra i più terribili, che sta portando devastazione nella vita di tutti quelli che la circondano, compreso il suo migliore amico Sam. Per risparmiargli una fine di gran lunga peggiore della morte, lei deve scendere a patti col nemico, mentre tenta di salvare la città, e tutta la sua specie, dalla distruzione. Divisa tra due mondi e due amori, Layla non ha certezze, nemmeno quella di sopravvivere, soprattutto quando un antico accordo torna a incombere su tutti loro. Ma a volte, quando sembra che la verità non esista, è il momento di dare ascolto al proprio cuore, schierarsi e combattere fino all'ultimo respiro.
I romanzi della serie:
1) Caldo come il fuoco
2) Freddo come la pietra
3) Lieve come un respiro
RECENSIONE
Oh Santo Cielo! Questa sarà una delle mie recensioni smonta personaggi, me lo sento. Mi ha fatta troppo arrabbiare questo romanzo - e non sono in preciclo né in niente, quindi devo riconoscere a Layla la capacità di essere una cippa come protagonista e nel non fare pressoché nulla per ricevere i grandiosi poteri che riceve, essere una Mary Sue dall'inizio alla fine e a cui bisogna dire *tutto* perché scelga tra Roth e Zayne, e anche perché capisca cosa deve fare.
Sotto, il cervello di Layla durante tutto "Lieve come un respiro", Marge rappresenta chiunque le dica cosa deve fare. Chiunque le dica di non comportarsi da stupida o fare stupidaggini:
"Lieve come un respiro" riprende da dov'era terminato "Freddo come la pietra": Layla e la sua unica amica umana, Stacey, insieme a Roth e Zayne ha scoperto che Sam non è altro che il Lilin, la creatura demoniaca nata dal rituale del demone Paimon di "Caldo come il fuoco". Ma Sam non è più Sam, è il Lilin. Il vero Sam è morto nel momento in cui quella creatura ne ha preso l'anima e l'aspetto, poiché il Lilin è un portatore di caos e distruzione - entrambi, però, non sono fatti senza motivo. Il Lilin ha come obiettivo quello di portare l'Inferno sulla terra, di scatenare l'apocalisse (la battuta di Layla, a tal proposito, è stata davvero pessima: Presumo che non siano i Quattro Cavalieri della rock band... ma dai? Non hai mai fatto una lezione di storia o mitologia cristiana, pur vivendo insieme ai Guardiani? Chiunque lo sa. E lei, essendo una fan di Supernatural avrebbe dovuto saperlo) se Lilith non viene liberata. La prima notizia shock, ma neanche tanto shock per l'assonanza tra il nome di Lilin-Lilith, è proprio Lilith. Lilith, la donna che c'era nell'Eden prima di Eva. La prima peccatrice. La tentatrice.
Tuttavia, non basta una minaccia di proporzioni epiche per rendere Layla quantomeno intelligente. Sì, perché se c'è una cosa che mi ha infastidito da morire quando ho chiuso il libro, e mi ha fatto dormire poco la notte dal nervosismo è proprio questo: Layla non riesce a comprendere cosa succede o cosa lei sia, neanche se l'informazione le viene sbattuta in faccia. Neanche se le viene spiegato ventimila volte. Leggendo i commenti su Goodreads ho scoperto una cosa non molto bella, anche se è stata fatta a mio avviso per pura strategia di marketing per tenere alto l'hype nei confronti della serie, e cioè Jennifer Armentrout su Twitter ha chiesto ai lettori con chi voleva che finisse Layla, e chi avrebbe ricevuto più voti sarebbe stato il vero interesse amoroso della ragazza. Lo hanno definito 'lazy writing', secondo me è stata una mossa furba per tenere, come ripeto, l'hype alto. E mantenere l'attenzione mondiale su una serie ch'era partita benissimo, ma ch'è finita per niente bene. Per essere gentili. Layla non sa cosa scegliere, non sa chi scegliere, si sente costantemente in bilico tra la potenziale vita felice che potrebbe avere con Zayne, con il suo amico di sempre, e Roth, il demone sexy ch'è entrato nella sua vita. Ecco, indovinate un po' chi ha scelto? Esatto. Il lato oscuro ha sempre svolto una forte attrattiva su di lei. Zayne, però, viene maltrattato dalla scrittrice. Viene fatto passare per il cattivo della situazione solo perché ha avuto una pessima reazione dopo esser stato rifiutato - e vorrei ben dire, voi siete mai stati rifiutati? Vi piacerebbe che chi amate stia sempre vicino a voi, con un altro? Specialmente con l'altra persona per cui ha chiuso quel che sarebbe potuto nascere tra voi?
Ma Layla non è solo questo, raga. Layla è plot armor vivente. Ho perso il conto di quante volte si ritrova vicino alla morte e viene sempre salvata per il rotto della cuffia. In una di queste, la congrega di streghe le dà una pozione per salvarla dalla lama di ferro, un elemento letale per i demoni - e lei ogni cinque pagine ci ricorda che è per metà demone per metà gargoyle e bla bla. Vi dicevo che Mare Barrow era irritante? Lei è anche peggio, perché è pure arrogante. Si scopre perciò, che ciò che le hanno dato le streghe non è una pozione-salvavita qualunque, ma è sangue di uno degli Originali (qui ho pensato ai Mikaelson, sorry not sorry). Layla, però, dopo aver perso finalmente la verginità con Roth - e aver perso molto tempo utile a fare sesso con Roth invece che preoccuparsi di fermare il Lilin, ha bisogno che sia il Mietitore a dirle cosa fare. Ma ci rendiamo conto? Ma che razza di protagonista stupida e senza spina dorsale è? Posso capire tutto. Posso capire la fase luna di miele, ma raga, c'è un pericolo imminente e il caos che sta dilagando a Washington DC. Priorities, guys. Priorities.
Ma ora veniamo a noi, all'analisi personaggio per personaggio perché sono ancor più nervosa di prima, adesso. Non proseguo a raccontarvi il resto del romanzo, perché mi arrabbierei ancora di più. Odio i finali così. Mi aspettavo di meglio. Mi aspettavo decisamente di meglio, visto com'era partita la serie.
Layla Shaw. Oh, Layla. Avevo riposto così tante speranze su di te. Sei il personaggio della serie. Raramente faccio questo, ma sei davvero uno personaggi peggiori che io abbia mai incontrato il 8 anni di blogging. Layla qui è più stupida di quanto non lo era in "Freddo come la pietra". Se Cayman non le avesse fatto capire che avrebbe dovuto scegliere Roth, secondo lui, lei avrebbe continuato a fare l'indecisa. Ma indecisa che Bella Swan scansate, oh! Ha diciassette anni, ma ha l'intelligenza di una bambina di nove. Giuro. E' molto lenta capire le cose, anche se le vengono spiegate. E ha bisogno di qualcuno che le dica cosa fare. Per tanti degli avvenimenti del capitolo finale, bastava fare due più due. Invece no. Tre personaggi sono morti perché lei potesse vivere. Gran bello schifo, ma scusate, ci sta. Plot armor vivente, che sopravvivere a ferite mortali e sfugge alla morte. Ha la faccia di bronzo di minacciare il Diavolo in persona, e non ha mai capito che Morris non era umano - io l'avevo capito fin dall'inizio, ma da una lenta come lei a capire le cose, questo e altro.
Zayne. Il mio adorato Zayne è stato maltrattato in questo capitolo finale, un povero ragazzo che non ha capito che la ragazza con cui ha fatto petting spinto non conosce la differenza tra adorare/idolatrare e amare. Insomma, perfino uno scemo del villaggio lo capirebbe. C'è una bella differenza tra idolatrare qualcuno e amare, no? Zayne, ancora ferito dal rifiuto di Layla, si chiude in sé stesso. Comprensibilmente, direi. Continua a punzecchiarsi con Roth, e vi confesso che ho iniziato a shipparlo con lui che non con Layla. In effetti, Zayne e Roth sarebbero stati una coppia molto più interessanti. Ma verso la fine ho iniziato a shipparlo con Stacey.
Stacey. Ci viene presentata come la ragazza sciocca e superficiale, e così rimane fino al secondo romanzo fino a quando non si sveglia fuori a capisce di essere innamorata di Sam. Solo che Sam, non è più Sam, ma il Lilin. Anche Stacey viene maltrattata continuamente, ho amato la sua evoluzione e avrei voluto che la Armentrout le avesse dato più spazio. Si meritava di meglio.
Cayman. Heil Cayman! Dopo il Lilin, l'unico personaggio ad affibbiare nomignoli coerenti col suo personaggio, a Layla. Cayman è palesemente #TeamRoth, e vedendo una Layla indecisa spinge verso il suo amico, influenzandola. Sì, perché oltre a essere stupida Layla è facilmente influenzabile. Stavolta non potevo salvare nessun personaggio, #sorrynotsorry.
Il Lilin. La creatura demoniaca nata dal rituale di Paimon, in demone innamorato di Lilith. Sia benedetto! Dopo Cayman, è l'unico altro personaggio a far notare la stupidità di Layla ed ero arrivata al punto di tifare per lui invece che i nostri eroi - e questo vuol dire tanto, per me. Cavoli, se mi spingi a tifare per il cattivo hai fatto davvero un brutto lavoro coi 'buoni'. E' legato a Layla e a Lilith, e vive per servire sua madre.
Mi fermo qua, perché potrei rivelare altro e ho già rivelato troppo. Layla ottiene una versione pro dei suoi poteri, diventando ancor più forte e invulnerabile senza capire come - un po' com'è successo quando ha baciato Zayne nel secondo romanzo e non si è nemmeno fermata a chiedersi per quale motivo potesse riuscire a farlo senza rubargli l'anima, ma dicendo 'Non gli rubo l'anima, yay! Pomiciamo! Pomiciamo! Al diavolo se non capisco perché io non riesca a farlo! Meglio così!'. Una versione pro totalmente immeritata, considerando che non ha fatto nulla per ottenerli ma solo venire salvata di continuo. Da badass woman subisce un involuzione e diventa una damsel in distress, che ha bisogno di venire salvata di continuo da chiunque.
Altro fatto rilevante è senza dubbio il fatto che sia totalmente inconsapevole del mondo attorno a lei. Che creda a tutto ciò che le viene detto, senza informarsi o cercare di più. Ripeto, è una diciassettenne con una mente di una bimba di nove anni. Immatura. Ingenua. Sciocca.
Ho dato una stella e basta, perché non sono riuscita a trovare elementi sufficienti - oltre a qualche errore di traduzione - per salvare questo libro. I finali 'e vissero tutti felici e contenti' dopo gli avvenimenti precedenti e, soprattutto, il cambio di fazioni (Bene vs Male), e la superficialità di Layla stessa sono valsi questo. Mi dispiace, ma non basta un contenuto accattivante e un finale frettoloso per rendere bello un libro - o una serie.
Non ho nessuna citazione da darvi.
xoxo,
Giada