lunedì, dicembre 30, 2019

RECENSIONE DI SIREN IN THE CITY DI LEXI BLAKE/ REVIEW OF SIREN IN THE CITY BY LEXI BLAKE

Buona sera e buona viglia di Capodanno, bloggers e lettori! So che le vacanze sono un periodo di riposo per stare insieme alla famiglia, ma non potevo né cominciarle né finirle con un libro lasciato a metà sulla scrivania. A dirla tutta, non edevo l'ora di finirlo, perché amo i romanzi con le threesomes e, da qualche settimana ad ora, sono più aperta per quanto riguarda i BDSM romances - come avrete potuto intuire dall'ultima recensione a "Small Town Siren" di Lexi Blake. Ho amato ancor di più i personaggi in questo romanzo! 

PREMESSA
Lo ammetto: mi sono sentita persa dopo aver finito "Small town siren" e non vedevo l'ora di leggere il sequel. Era, ed è, talmente un buon libro che non riesco a smettere di pensarci. Penso ancora, a distanza di giorni, dal suo finale, a esser sincera ci penso ancora di tanto in tanto - tipo quando faccio le pause durante la mia maratona di The Next Step. Lexi Blake è ufficialmente la mia scrittrice preferita, e questo sequel ha superato le mie più rosee aspettative ed è andato oltre queste ultime. Cinque stelle sono troppo poche, se avessi potuto, avrei dato più stelle. L'ho amato così tanto, che non lo volevo finire, solo per farlo durare di più. E' molto ben scritto.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Quando il Dom non c'è... i sottomessi giocano! Jack e Sam hanno sposato Abby. Sarebbe dovuto essere per sempre, ma nell'ultimo periodo Abby si chiede che fine abbia fatto il suo uomo alpha. Jack si è allontanato, e la vita è diventata fin troppo vaniglia. Non è questa la vera threesome che lei e Sam volevano. Sam ed Abby sanno ch'è arrivato il momento per lottare per ciò di cui hanno bisogno.
Una chiamata dal suo mentore obbliga Jack a tornare nel Club dove ha scoperto la sua sessualità. Il 'fratellino' di Jack è in città ed è interessato nel ricattare tutti. Può Jack riuscire a controllare due sottomessi fuori controllo e un fratello che ha bisogno d'amore?
A volte, tutto ciò che serve per ritrovare la strada di casa è un po' d'amore e tanto bondage. 

RECENSIONE
Il libro riprende dove l'altro era terminato, dopo la sparatorio di Ruby Echols a Jack. Gli effetti collaterali di prendere un proiettile per Abby lo hanno portato a prendere le distanze dalla sua sottomessa ufficiale, Abby, e il suo grande amico Sam. La distanza li sta dividendo, ma non è solo questo a farlo. Il fatto è che il Dom che Abby e Sam amavano fin dall'inizio è scomparso e c'è solo un uomo che tratta, con modi troppo leggeri, qualsiasi cosa - provocando ancor più danni nella loro già complicata storia. Dov'è il Dominatore che Abby e Sam amavano tanto? Perché sta ponendo delle distanze tra loro? Perché non parla loro?

Tutto cambia quando Jack, il cui vero nome è Jackson, è contattato da Matthew Slater, uno degli scagnozzi di suo padre, perché Lucas Cameron, il suo fratellino, ha ricattato e minacciato sia lui che suo padre. Lucas minaccia di mettere sotto ai riflettori lo stile di vita di Jack - con la sua threesome con Abby e Sam - e ancor di più la sua vita privata. Questo porterà Jack dove tutto è cominciato non appena è uscito dall'orfanotrofio: The Club, gestito da Julian Lodge. Julian, devo dire, è un vero figo e come Jack, ama sia uomini che donne. E' bisessuale, proprio come Lucas Cameron. Una cosa che il suo padre biologico ha sempre disprezzato. Ma, oltre a ciò, aggiungiamo che Lucas è metrosesual, una cosa che ho scoperto grazie a questo libro e che fino a prima la lettura di quest'ultimo non sapevo cosa significasse. I libri di Lexi Blake continuano ad aprirmi nuovi mondi e le sono infinitamente grata per questo. Sono diventata più aperta mentalmente di prima, da quando ho iniziato a leggere i suoi romanzi e sono grata a The Social Butterfly PR per permettermi di leggerli.

Man a mano che la storia si sviluppa, Lucas torna in sé e si rende conto che il suo fratello maggiore è l'unico che lo può davvero aiutare a diventare chi è destinato a diventare. Ho amato molto il suo sviluppo da un ragazzino infelice a qualcosa di più... più macho e maturo. Per quanto riguarda Jack, Abby e Sam, posso finalmente dire che non ho mai atteso con così tanta ansia qualcosa che accade a Jack verso la fine. E' qualcosa di bollente, qualcosa a cui non riesco a smettere di pensare anche se ho finito di leggere il libro più di due due ore fa. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che ho amato in ogni senso. Non vedo l'ora si continuare a recensire per voi questa favolosa serie:
“Rules protect us, but when we no longer need them, rules are meant to be broken.”
(Jackson Barnes)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI THE LUTHIER'S APPRENTICE DI MAYRA CALVANI/REVIEW OF THE LUTHIER'S APPRENTICE BY MAYRA CALVANI

Buona sera, bloggers e lettori! Quattro giorni fa ho deciso di leggere questo libro, insieme al fatto che avrei dovuto recensirlo quattro anni fa. Era arrivato il momento di leggerlo, semplicemente. Ero attratta dalla sua bellissima cover, e sebbene non mi ricordassi bene la sinossi molto, ho deciso di tuffarmi in questo promettente romanzo. Buona permanenza!


PREMESSA
Dal primo momento in cui ho visto questa cover, mi sono sentita attratta dal libro. E' bellissima, vero? Ma non è stata solo questa, l'unica ragione per cui ho preso la decisione di cominciare a leggerlo. Ho un debole per i romanzi sui violinisti, e se ricordate, la trilogia di Lauren Rico è stato il mio primo vero e proprio assaggio con questo genere. E' leggermente diverso, tuttavia. Ciò che sto dicendo è che, se il romanzo di Lauren era ambientato al giorno d'oggi sulle competizioni tra violinisti (e suonatori di viola), questo è molto diverso. Beh, il genere è totalmente differente, sebbene quest'elemento è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a leggerlo. Non sono d'accordo col definirlo un paranormal fantasy, è uno YA fantasy mystery, perché gli elementi YA sono molti di più rispetto a quelli paranormal. E' stata una buona lettura, perciò gli ho dato quattro stelle, ma c'erano cose che non mi sono piaciute ecco perché ho deciso di abbassare di un grado il punteggio totale.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Niccolò Paganini (1782-1840), uno dei più grandi violinisti mai vissuti, si dice che abbia fatto un patto con il diavolo e abbia in qualche modo trasferito i suoi grandiosi poteri a qualcun altro

Quando i violinisti di tutto il mondo cominciano a sparire misteriosamente, la sedicenne Emma Braun ne prende nota. Ma quando il suo adorato insegnante di violino sparisce... Emma decide di entrare in azione. Fanatica di Sherlock Holmes, proprio come il bellissimo Corey Fletcher, Emma scopre un mondo parallelo comandato da una ex violinista diventata una strega cattiva che vuole comandare il mondo della musica con le proprie regole.

Ma perché sono stati catturati solo uomini e non donne? Qual è la connessione tra la famiglia di Emma, la strega, e l'infame Niccolò Paganini?

Emma deve analizzare a fondo questo mistero per salvare il mio insegnante dal destino fatale che lo attende. E spezzare la maledizione che tormenta la sua famiglia - prima che il Male vinca e lei diventi la nuova apprendista del liutaio.

RECENSIONE
Emma è una sveglia e intelligente ragazzina di 16 anni che vive a Bruxselles e suona il violino, il cui insegnante, Mister Dupriez, svanisce senza lasciare traccia e gettando, in questo modo, sua moglie in una confusione emotiva. Emma percepisce che qualcosa di strano sta accadendo, qualcosa a cui non riesce a dare un nome perché non è qualcosa di logico o razionale, è qualcosa che ha a che fare con la magia: *oh-oh-it's magic di Selena Gomez suona di sottofondo*. Sua Madre (ha la lettera maiuscola per tutto il romanzo) non è d'accordo con lei, mentre Madame Dupriez la guarda con totale disgusto, sin dal momento in cui ha esposto la sua supposizione. Con l'aiuto della sua leale amica Annika, riesce a entrare in quella magione, distraendo anche Van Kett e, in questa maniera, scoprendo che c'è qualcun altro ch'è entrato in casa. E' Corey, un giovane ragazzo a cui Mister Dupriez insegna e che ha la memoria iedetica, per questo riesce a ricordare perfettamente tutti i modi di suonare il suo violino.

Elizabeth, la Mamma di Emma, deve andare nelle Montagne ungheresi dove la sua Zia Lili vive esclusa e isolata dal mondo esterno, ma sin dal primo momento in cui le viene riferito ciò, lei non ci crede. Perché? Da due settimane, Emma non si sente una normale teenager. Qualcosa sta cambiando dentro di lei, e ha scoperto di possedere dei poteri psichici. Quali? Li scoprirete solo leggendo questo bellissimo romanzo! Corey è un appassionato di aerei, grazie a suo papà, ch'è morto durante un test di volo. Questo, sommato al quadernetto che Corey ha trovato nell'ufficio di Mister Dupriez, aggiunge mistero al mistero. Sherlock e Watson ora devono mettere insieme tutti i pezzi per scoprire cos'è successo alla famiglia di Emma tantissimi anni prima, e anche nella sua famiglia.

Nonno lavora come creatore di violini, ma si porta dietro un terribile peso nel cuore, qualcosa che Emma non comprenderà bene fino a quando la storia non si sarà sviluppata del tutto. Ciò che sto dicendo è che Nonno lascia indizi per Emma fin dall'inizio, ma lei non capirà ciò a cui si riferisce fino quasi alla fine.

Ho trovato la storia ben strutturata per i giovani, perché anche se i personaggi avevano 16 anni si comportavano come bambini e questo mi ha fatto riflettere sull'etichetta data al romanzo. Non è un paranormal mystery, ma è un YA paranormal fantasy (+mystery), ci sono molti elementi che mi hanno fatto pensare così. I POV erano variegati, e non li elencherò tutti, ma a parte i personaggi principali c'erano molti altri POV, per esempio, quello del cattivo e della spalla. Tutti hanno dato un senso di completezza all'intero romanzo, ma una cosa che non mi è proprio piaciuta è l'alternanza tra dialoghi - lunghi - alternati a cinque righe di descrizione sommaria di alcuni dialoghi. E' qualcosa che ho percepito come 'sbagliato'. Perché non esplicitare quei dialoghi? E' stato molto confusionario per me, leggerli in questa maniera, e non mi è piaciuto affatto.

Ad ogni modo, ho dato a questo bel libro quattro stelle. La sensazione di tenerezza e calore familiare lo ha reso ben scritto e adatto ai bambini, perché non ci sono scene di violenza grafiche di alcun tipo. Vi saluto con una citazione di quest'ultimo, che vi consiglio di leggere:
“You shouldn’t trust appearances.”
(Corey)




Xoxo,
Giada

domenica, dicembre 29, 2019

RECENSIONE DI SMALL TOWN SIREN DI LEXI BLAKE/ REVIEW OF SMALL TOWN SIREN BY LEXI BLAKE

Buona sera, bloggers e lettori! Avevo programmato questo post per i giorni antecedenti al Natale (infatti ero, e sono, una di quelle persone che non è particolarmente entusiasta di questo periodo e dell'eccitazione che lo anticipa, sono la versione femminile del Grinch), comincerò a postare tutte le mie recensioni già pronte da tempo. E cavolo, non vedo l'ora. Buona permanenza!

PREMESSA
Quattro anni fa ho fatto una recensione di una stella a "50 sfumature di grigio" di EL James. Indovinate un po'? Ho cominciato ad adorare da qualche mese i romanzi sul BDSM e romanzi, se ben scritti e ben resi, che prevedono threesomes e anche sesso di gruppo. Se mi avrebbe detto che avrei adorato tutto questo, non gli avrei mai creduto. Posso essere una ragazza dall'aspetto da angioletto, ma amo romanzi 'dirty'. Beh, ho letto abbastanza romanzi 'dirty' in questi anni, ma 'Small Town Siren' è proprio il top assoluto! L'ho amato! Ecco perché gli ho dato cinque stelle. 

SINOSSI (DA GOODREADS)
[Menage Amour: Erotic Cowboy Menage a Trois Romance, MFM, BDSM, sex toys] Jack Barnes e Sam Fleetwood sono amici da quando erano in orfanotrofio. Condividono un'azienda come allevatori di mucche e una casa. Tutto ciò di cui hanno bisogno è una donna da condividere. Gli uomini sono sicuri che hanno trovato quella donna in Abigail, quando quest'ultima torna a Willow Fork, Texas. Abby ha lasciato la sua città natia vent'anni prima sotto una nuvola di scandalo. Ha cresciuto da sola una figlia e si è costruita da zero, completamente da sola. Ora è pronta per la prossima fase della sua vita quando incontra i due bellissimi cowboys. Sono un sogno diventato realtà: Jack è un Dom (Dominatore) sexy, e Sam è un giocoso amante. E' tutto ciò che ha sempre segretamente desiderato. C'è solo un problema: non è la benvenuta a Willow Fork, e qualcuno è più che mai deciso a tenerla alla larga dalla città. 
A Siren Erotic Romance 

RECENSIONE
Quando ho cominciato a leggere questo romanzo, ero preparata per ciò che avrei affrontato. Voglio dire, questo non è il mio primo rodeo. Ho letto, come ho già detto, molti romanzi di questo genere e molti che si sviluppano attorno a threesomes e sesso di gruppo. Perciò, ero di mente aperta-aperta, molto più aperta, rispetto a quando lessi quattro anni fa il mio primo romanzo sul BDSM di EL James. 

Il romanzo comincia 10 anni prima degli eventi attuali, perciò vediamo una giovane Abigal Moore scoprire ch'è incinta del suo fidanzato morto, e sua madre, la cattiva e vecchia Ruby Ecols che si presenta a casa sua. Il clan degli Echols ha sempre gestito e controllato Willow Fork, una piccola cittadina del Texas e sono sempre stati i principali responsabili nel fornire lavoro ai cittadini. Abigail è obbligata ad andarsene e lasciare sua madre e tutto alle spalle, per non infastidire oltre Ruby. Vent'anni dopo questi eventi, vediamo Abigail tornare nella sua città natia. Non è ben accolta, proprio come dieci anni prima, e ci sono ancora gerarchie che hanno come protagonisti gli Echols. Ma gli Echols non sono più i più ricchi in città, da quando Sam Fleetwood e Jack Barnes sono arrivati. 

Sam Fleetwood e Jack Barnes si sono incontrati in orfanotrofio quand'erano bambini, e Jack si è sempre preso cura di Sam e, insieme, hanno dato vita al loro ranch. Un fruttuoso ranch che continua a dare lavoro a tutti a Willow Forks. Sin da quando Sam vede Abby, si sente attratto da lei. Ma Jack, che in apparenza non sembra provare attrazione nei suoi confronti, con pazienza, alla fine riesce a passare più tempo con lei e Sam. Abby, però, prova attrazione sessuale per entrambi, e non sa cosa fare a riguardo. Perché, per quanto sia strana, è un'esperienza che lei non vede l'ora di fare. 

Non scenderò nei dettagli del libro. Voglio che li scopriate voi. Lasciate vi dica che non ero una fan dei romanzi BDSM, ma che d'ora in avanti lo sarò e che mi farò una cultura a riguardo. Credo di dover ringraziare Lexi Blake per questo, per avermi reso di mente più aperta rispetto a prima. Adesso sento di poter dire che posso leggere questi tipi di romanzo senza provare alcun tipo di vergogna o altro. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo fantastico, di cui non vedo l'ora di leggere il sequel e vedere cos'ha in serbo il destino per la mia threesome preferita. Voglio dire, una threesome che non riguarda solo il sesso, ma la vita di tutti i giorni. L'amore ha molte forme, e questo è solo una di quest'ultimo. 
“I think we’re all damaged. You don’t get through life without some scars. (…)”
(Abigail Moore)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI AUDITION DI SKYE WARREN & AMELIA WILDE/ REVIEW OF AUDITION BY SKYE WARREN & AMELIA WILDE

Buona sera, bloggers e lettori! A inizio dicembre ho letto questo bellissimo romanzo nel giro di quattro giorni, e sì, ho letto romanzi in meno tempo, ma per me questo è stato un giorno epico. Cavolo, sarà dura trovare qualcosa di meravigliosamente strappa-budella come "Audition"! Sarà un'impresa ardua trovare un altro libro che sia pari a questo. Inoltre sì, nonostante la mia PMS mi abbia fermato per qualche ora, "Audition" vale tutte le ore spese a leggerlo.


PREMESSA
Ho letto altri romanzi di Skye Warren prima d'ora e sapevo cosa dovevo aspettarmi fin dall'inizio: slow burn, scene super sexy, e favolisi baci tra i personaggi principali, mixati insieme al loro sesso bollente. Mi è mancato molto leggerla, soprattutto come lettrice prima che come blogger. Adesso ricordo cosa mi piaceva tanto di lei, come autrice: sangue, sensualità e slow burn. Sebbene io abbia trovato alcune scene affrettate e non ben sviluppate, e non posso dire quali perché sarebbe un enorme spoiler per tutti voi, mi è piaciuto molto. Cominciamo questa recensione!

SINOSSI (DA GOODREADS)
Sangue e sudore. Bethany Lewis ha danzato lontano dalla povertà. E' un'atleta di fama mondiale... con un debito da pagare.

Joshua North ottiene sempre ciò che vuole. E il mercenario vuole Bethany nel suo letto. Vuole il suo piccolo corpo piegato al suo volere.

Lei non si arrenderà con un bacio.
Lui non rinuncerà alla sfida.
E' una lotta sensuale... che li condurrà alla morte.

AUDITION è l'eccitante spin off dall'autrice bestseller della North Security series, e può essere letto separatamente dalla serie.



RECENSIONE

She’s the one thing I wanted that I didn’t take. Call it crisis of conscience or a moment of stupidity. That’s over now. (Joshua North) 

Joshua North è un uomo freddo e controllato, agente della CIA, ch'è stato selezionato cinque anni prima per penetrare nel clan del mafioso Caleb Lewis, situato in New Orleands. Presto, o meglio, per uno scherzo del destino, incontra la sedicenne Bethany mentre si allena al balletto classico in uno dei magazzini vuoti di suo fratello. Da quel momento in avanti, nasce qualcosa tra loro. Ciò potrebbe essere dovuto al bacio bollente che condividono, o forse il fatto che Joshua non dovrebbe né vedere né toccare Bethany, ma qualcosa scatta tra loro.
Attrazione? Amore? Amicizia? Non lo sappiamo.

Sappiamo solo che, da quel momento in avanti, non riescono a staccarsi gli occhi di dosso l'uno dall'altro, in un modo che infastidisce tutti nel clan di Caleb - specialmente Caleb. Caleb, devo dire, è la 'chiamata all'azione' di questo libro. Voglio dire, è la causa principale per cui questo romanzo comincia, per esempio. E' un trafficante di droga e molto altro ancora. E' una cosa che ha sempre spaventato Bethany a morte e da cui ha preso le distanze cinque anni prima, quando era solo una teenager innamorata di un giovane uomo che le avrebbe spezzato il cuore. In quale modo?
Dovrete leggerlo per scoprirlo.

Ma Bethany e Joshua condividono un passato oscuro, non connesso, ma allo stesso modo oscuro. Mi ha scioccato leggere cosa l'ha reso l'uomo che è nel 'presente', perché spiega davvero tante cose. Anche stavolta, non posso dirvi quale sia il suo passato o il passato oscuro di Bethany, dovrete scoprirlo. Vi garantisco che vi scioccherà. Io ero totalmente sotto shock quando li ho letti, ed è qualcosa che non riesco a togliermi dalla mente. Complimenti all'autrice per aver creato delle backstories così interessanti e ben costruite, ho sempre amato anti-eroi con un passato complicato e Joshua è, da questo momento in avanti, uno dei miei bad boys letterari preferiti.

Un personaggio che ho adorato con tutto il cuore è Mamere. E' la nonna di Caleb e Bethany ed è una donna anziana di buon cuore che legge i tarocchi. Ancora, considerando la location dove il romanzo è ambientato - uno dei Quartieri di New Orleands - ha funzionato alla grande e ha aggiunto quel tocco di magia e occultismo al romanzo. Ma non solo. Ho provato una grande tenerezza nei suoi confronti e non so se questo era l'obiettivo di Skye, ma lei è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.

La storia si sviluppa attorno le lettere di minacce che Bethany, adesso una ballerina professionista, continua a ricevere. Questa è la ragione che costruisce la storia, e continuerete a chiedervi chi sia lo stalker di Bethany - perché io non ne avevo idea fin dall'inizio.

Ho amato, con tutto il cuore, la struttura del romanzo: abbiamo un alternanza con 'present time' e 'five years ago', che permette al lettore di conoscere le loro backstories ma che ci permette di vedere cosa li ha resi i personaggi che sono ora e il legame che condividono. Beh, il legame che tutti nel romanzo condividono con i personaggi principali. E' stata una strategia intuitiva, e l'ho adorata.

Vi saluto con una citazione da questo favoloso romanzo, che vi consiglio di leggere al più presto. Skye Warren è una garanzia di perfette scene bollenti e di personaggi profondi che nascondono molto sotto la loro facciata. Perché sono molto di più di ciò che appaiono.
“You and I, we’re surrounded by violence. Surrounded by death. Both of us hurting people just to survive, but this isn’t hurting anyone.”
(Joshua North)




Xoxo,
Giada

sabato, dicembre 28, 2019

RECENSIONE DI KISS ME NOT DI EMMA HART/REVIEW OF KISS ME NOT BY EMMA HART

Buona sera, bloggers e lettori! Questo è il primo libro di Emma Hart che ho letto, e sebbene questo non mi sia piaciuto in alcuni punti durante la lettura, devo dire che mi è piaciuto. Non 'oh-questo-romanzo-è-favoloso' tipo di piacere, ma un tipo di piacere nella media. A esser onesta, gli ho dato 3.80 stelle nel mio metro personale di valutazione per le recensioni.


PREMESSA
Lo ammesso. Dopo aver finito di scrivere il mio romanzo, avevo bisogno di libri che mi facessero ridere, piangere, e che mi permettessero di provare tutto lo spettro delle emozioni umane. Perchè sì, amo - cancellalo - amo, i romanzi carichi di angst e gli slow burn romances, ma i chick lit non sono proprio il mio pane. Per questo ho fatto un tentativo leggendo questo libro. Come ho detto poco più su, mi ha deluso in alcuni punti questo romanzo, e alcune volte mi chiedevo perché una donna adulta come la protagonista del libro, si comportasse come una teenager. Credo che sia parte del genere, no? Beh, procediamo con questa recensione.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Cosa fai quando sei la reginetta del Kissing Booth ma l'unica persona che vuoi baciare è il fratello della tua migliore amica?
Mettiamo in chiaro una cosa: A me, Halley Dawson, non frega che Preston Wright baci altre donne.

Niente. Proprio per niente.

Non mi frega che sia a sei piedi da me dietro una tenda rossa - rendendolo il mio concorrente principale della gara di baci di quest'anno.

Perché mi frega, vi starete chiedendo? Perché avevo una tremenda cotta per lui da quand'avevo sedici anni, ma sapevo che non sarebbe mai potuto succedere nulla.

Lui è lo scapolo d'oro di Creek Falls, e io sono la pazza donna di Creek Falls che si occupa dei procioni e che gli dà sandwich ogni notte. 

Non gli permetterò di battermi - non importa quante regole lui spezzi e scivoli dietro la tenda per fare l'unica cosa che non gli è permesso fare:
baciarmi.
 
RECENSIONE
"Kiss me not" di Emma Hart è un frizzante e leggero chick lit. Si sviluppa attorno al personaggio principale, Halley Dawson, la figlia del sindaco. Una ragazza senza dubbio con qualche difetto, ma con un buon cuore. Una ragazza che ha 'mommy issues' e che non riesce a capire perché sua madre continui a sposare un uomo dietro l'altro. Per esempio, il suo patrigno è il quarto marito di sua madre. Cavolo. Solo il marito di Katherine McPhee (ora Katherine Foster) ha avuto la stessa quantità di matrimoni alle spalle. Preston è il figo della piccola città del Maine, il beniamino di Creek e un ragazzo d'oro con una consistente quantità di denaro alle spalle, grazie al business floreale dei suoi genitori. 

Ma parliamo della storia in sé. Man a mano che la storia si sviluppa, conosciamo di più i suoi personaggi. Le insicurezze di Halley. Le caratteristiche quasi noiose, a primo acchito, di Preston e i problemi delle sue migliore amiche. Per esempio, abbiamo una piccola parentesi sulla vita amorosa, che ha rotta col suo fidanzato storico, Ethan. O l'assenza della vita amorosa di Reagan, cavolo. Ma Reagan parla come me quando ho l'umore giusto: come uno scaricatore di porto. 

Halley e Preston sono due persone molte diverse. Mentre, da un lato, abbiamo le continue scommesse di Halley con le sue amiche - che sono divertenti - l'evoluzione di Preston è davvero tanto lenta. Forse è questo che non mi piaceva all'inizio. Ho avuto la sensazione che la scrittrice stesse cercando di renderlo un personaggio che sarebbe potuto piacere al pubblico e fare in modo che i lettori empatizzassero con lui. Se devo essere sincera, c'erano delle volte che il personaggio di Halley m'irritava. Non lo so. Adesso ho corretto la mia recensione su Goodreads, perciò non temete, non gli ho dato quattro stelle, ma tre. 

Perciò, se Halley era fastidiosamente insicufra all'inizio, man a mano che la storia prosegue vediamo la vera lei ed è stato in quell'istante che la storia ha davvero fatto 'click' per me. Prima di ciò, avevo l'impressione che solo i personaggi minori fossero attraenti e interessanti. Beh, se Halley ciba i procioni ogni giorni, vorrà dire che dorò stare attenta nel caso gli dica di attaccarmi (leggete l'introduzione e capirete la mia battuta lol). L'evoluzione della loro storia e della loro relazione è diventata interessante, e ha reso Preston molto più che un personaggio bidimensionale. 

“(…) Being attracted to someone doesn’t mean you’re in love with them.” (Halley Dawson) 

Quando ha messo da parte il comportamento infantile, come ho detto prima, finalmente le cose sono cambiate. Questo era ciò che mi ha portato a chiedere se stavo leggendo un chick lit su una teenager o su una donna adulta. Nel caso ve lo steste chiedendo, Halley ha 25 anni, ma nella prima parte del romanzo si comporta come una ragazzina delle medie. Beh, a ciò devo aggiungere che il suo tenere rancore per una ragazza che le ha fatto cattiverie alle superiori l'ha resa molto 'umana' ai miei occhi. 

Cosa non mi è piaciuto, ma proprio per niente, sono stati i POV scritti per la maggior parte del POV di Halley e circa 5 POV dal punto di vista di Preston. Quelli di Halley erano molto di più. Avrei preferito trovare una maggiore alternanza tra i due POV, ciò avrebbe reso la storia più leggera. 

La storia mi è piaciuta, ma era un romance nella media. Nel nord Italia, diciamo che non è "né zuppa né pan bagnato" quando una cosa è buona ma non così buona da dire ch'è perfetta. Qualcosa che ci è piaciuto, ma che sarebbe potuta essere migliore. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, e spero che lo leggiate:
“ That’s what you do when you care about someone. You care about the things that matter the to them.”
(Ava)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI MAKE ME LOSE DI EMBER LEIGH/REVIEW OF MAKE ME LOSE BY EMBER LEIGH


Buona sera, bloggers e lettori! Il 2019 è stato un anno molto difficile per me in ogni senso, e ho smesso di blogger per tanto tanto tempo. A esser sincera, per ben due volte. La prima volta, dopo aver discusso con delle mie colleghe bloggers, e dopo ho passato un brutto periodo fino a tarda estate, e ho finito di scrivere il mio terzo romanzo. Perciò eccomi di nuovo qua, per restare, orfana delle sensazioni che la scrittura e la lettura mi hanno dato in questi mesi. Posterò le recensioni arretrate più che posso, tempo permettendo perché ho altre cose in ballo al momento, e tornerò nel mio spazietto online per tenerlo più aggiornalo rispetto all'anno scorso. Mi è mancato tanto tornare qui, a condividere con voi i miei pensieri sui libri che ho letto. 

PREMESSA
Lo ammetto. Ero alla ricerca di un libro leggero e frizzante, dopo aver finito di scrivere il mio romanzo, "Make me lose" aveva tutte le premesse per esserlo. Sono stata molto felicissima di leggerlo. Amo gli enemies-to-lovers romance, e, sebbene a me non piacciano molto i second chance romances, questo era scritto molto molto bene, tanto che gli ho dato cinque stelle.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Grayson Daly ed io non siamo soli rivali. Siamo nemici.

Nati a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro nello stesso ospedale, i nostri parenti pensavano che questo significasse che fossimo destinati a stare insieme. Noi, invece, sapevano ch'eravamo destinati a batterci a vicenda. 

La competizione ha fermentato tra noi fino al primo anno di liceo, quando la nostra guerra fredda si è trasformata in una strana offerta di pace. Forse i miei ormoni mi hanno permesso di notare le sue spalle larghe, i suoi tempestosi occhi grigio-azzurri, e la sua fisicità da calciatore. Ma dopo essermi innamorata di lui... mi ha distrutto il cuore, calpestandolo senza alcuna pietà. 

Dieci anni dopo, posseggo l'agenzia immobiliare al top di Bayshore e Grayson eè solo un ricordo lontano. Fino a quando non ricompare da NYC, il suo ego più grande di un grattacielo e mi chiede di vendere la casa che ha di recente ereditato.

E' facile dire di no. Anche se voglio saltargli addosso come facevano in palestra sulle corde su cui eravamo soliti arrampicarci.

Ma ho dimenticato che Gray non accetta un no come risposta. E che lui non è felice finché non mi avrà battuto.

Sembra quasi che voglia conquistarmi.

Ma lui vince, significa che io perdo.

E non sono pronta a concedergli la vittoria, per adesso.   


RECENSIONE
Grayson Daly e Hazel Matheson sono nemici ed ex-fidanzati da tanto tempo. Il loro atteggiamento competitivo ha tirato fuori il meglio e il peggio di loro durante gli anni di scuola superiore, anni in cui hanno scoperto di provare qualcosa di più l'uno per l'altra che semplice disprezzo, molto, molto a fondo, hanno scoperto l'amore. E si sono innamorati l'uno dell'altra. Poi, proprio poco prima del Senior Prom, qualcosa ha cambiato tutto. Un fraintendimento che li ha portati a vivere la loro vita lontano l'uno dall'altra per ben 10 anni.

10 anni nei quali hanno costruito le loro carriere, per esempio Hazel è diventata un'agente immobiliare la cui agenzia è il top nella sua adorata città natia, mentre Grayson è un newyorkese stressato dal suo lavoro, un lavoro che lo reclama anche nei giorni di ferie. Ma, se Hazel è felice del suo lavoro e del suo impero, Grayson non è felice. La sua infelicità è la ragione per cui è scappato da New York. Forse in un disperato tentativo di sentirsi meglio. Forse perché sperava di ritrovare la beniamina della città e la sua ex ragazza, Hazel. Ha appena ereditato la casa di sua nonna e vuole venderla, perché ha dei grandi progetti in ballo - come metter le fondamenta per la sua start up. La rivalità tra lui ed Hazel riprende non appena mette piede nell'ufficio di lei, di fronte al Lago Erie. 

There are a few reasons why. But mostly, it’s a place I’ve left in the dust. And in life, there’s no time for going backward or getting smaller. There’s only room for better. For Higher. For more.
Bayshore just isn’t big enough for my ambitions.
(Grayson Daly)

Ma quando vede Hazel per la prima volta, si sente attratto da lei. Adesso è una donna in tutto e per tutto, che ama vestirsi come una pin up e sa che quello stile le dona. Hazel, in un certo senso, sta frequentando Bryce, ma i suoi sentimenti per Grayson crescono man a mano che i giorni passano. Da attrazione sessuale a tensione sessuale, il passo è breve, in un distruttivo bisogno di sentirlo più vicino a se. Sa che non dovrebbe volerlo, ma eccola qua. Lo desidera. Desiderando il suo corpo più vicino al suo. 

I shouldn’t want more of that, but I do. It’s the only thing I want anymore and it doesn’t makes sense. (Hazel Matheson) 

Da nemici ad amanti, da amanti e nemici, Hazel e Grayson hanno coperto tutto lo spettro delle emozioni umane e delle relazioni. Ma loro si amano ancora come 10 anni prima, anche di più. Riusciranno a far funzionare la loro relazione, stavolta? O il passato, mischiato al presente, li richiederà per l'ennesima volta? Si allontaneranno come l'ultima volta, quando avevano 18 anni? 
Leggetelo e scopritelo!

Vi saluto con una citazione da questo bellissimo libro, che vi consiglio di leggere:
"It’s easy to forget about people when they aren’t in your circle every day. When they’re hundreds or thousands of miles way. It’s easy to forget why they matter. It’s easy to forget the past, the words, and the people that formed you.”
(Grayson Daly)


Xoxo,
Giada


domenica, dicembre 08, 2019

RECENSIONE DI DOVE VAI TU DI BENEDETTA CIPRIANO

Buona sera, bloggers e lettori! Quando ho visto il libro di Benedetta nel mio Kindle, mi sono sentita attratta da lui tantissimo. Era come se il libro mi stesse chiamando a sé, per dirmi ‘leggimi!, okay, non so se a qualche lettore capiti, ma quando mi sento così tanto ‘chiamata’ da un libro di solito è perché quel libro ha qualche insegnamento da trasmettermi che il mio subconscio percepisce, in qualche modo. Mi è successo anche con “Amabili Resti” di Alice Sebold.

PREMESSA
So che avrei dovuto recensirlo due anni fa, anzi, forse di più. Ma ho passato degli anni molto difficili per svariati motivi, che mi hanno portato ad allontanarmi dal mondo letterario. Non temete: sto per tornare. E, stavolta, non vi dimenticherete di me. Io ci sono, e sono qui per restare. “Dove vai tu” è un libro bellissimo, profondo, struggente e coinvolgente. E’ un libro che rimane dentro di te anche dopo averlo finito, almeno per me è stato così quando ieri notte ho chiuso il Kindle all’una e quaranta – e, sebbene dovessi alzarmi presto per un impegno, non ho saputo resistere al richiamando del suo romanzo: volevo sapere come sarebbe finita la storia di Dave e Keira. Inutile dirvi che ho sottolineato gran parte del romanzo, ma qui ve ne metterò solo qualche breve citazione, il resto lo scoprirete più avanti.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Keira
Sono stata tradita, illusa, umiliata.
Sono scappata.
Sono diventata un’anima, mille anime, mille corpi.
Mi sono confusa tra la gente, ho camuffato il mio dolore.
Sono il buio, sono la notte più nera e senza stelle.
Lui è la mia luce, la mia chiave d’accesso alla libertà.
Ma io non mi lascio ferire.
Io ferisco.

Dave
Lei stava scappando.
Io sono stato un complice inconsapevole della sua fuga.
L’ho rinnegata, l’ho detestata, demolita, abbattuta.
Ho provato a dimenticarla.
Ho fallito.
Ma adesso lei è qui, i suoi occhi puntati nei miei.
Mi guarda, mi sorride, mi uccide.
E io lo so, mi ferirà.

RECENSIONE

Quanti brividi avrebbe potuto sopportare un corpo?
Non lo sapevo. Sapevo solo che non ne avevo mai provati così tanti.
Quei brividi erano l’anonimato di cui spoglia la paura, quando, abbracciandoti, ti trascinava via con sé.
(Keira Morgan)
Keira Morgan sta scappando. Non sappiamo da cosa, ma sta scappando via. E’ sulla strada che incontra il ragazzo con la giacca, un ragazzo posato, bello ed elegante, che le da un passaggio a San Diego. Keira è schiva, scontrosa e parla poco durante quel viaggio. Dave, invece, fa del suo meglio per non apparire un ficcanaso. Ma resta affascinato da quella ragazza dai capelli rosa, con cui sente una connessione speciale, diversa da tutte quelle che ha avuto finora.

Il suo non era lo sguardo di chi non aveva coraggio, ma era quello di chi aveva fallito e, in qualche modo, ricominciava a vivere. (Dave Hoffman)

Quattro anni dopo, le loro vite sono cambiate.
Dave è diventato professore di Filosofia nel college di San Diego, mentre Keira ha dato tutti i suoi esami universitari e sta scrivendo la sua tesi. Una tesi particolare, che diverge dal suo corso di studi (Letteratura Inglese), poiché è incentrata su una sua idea che riguarda Platone. Potrei dire mille cose su Platone e sul perché questo filosofo sia così importante per i due protagonisti, ma rischierei di farvi spoiler e voglio evitarlo con tutta me stessa, perciò vi dico solo: ricordate Il mito della caverna. Cercatelo su internet. Basta. Questo è l’unico indizio che posso darvi senza spoilerare.

La loro relazione, strettamente professionale, purtroppo (o per fortuna!) non rimane sempre tale. Lo slow burn presente rende struggente e doloroso ogni loro avvicinamento tanto quanto ogni loro allontanamento. Perché sì, ogni loro allontanamento è una pugnalata al cuore. Una pugnalata che lascia il tuo cuore sanguinante e inerte.

Keira ha trovato un modo per sopportare ciò che le è successo dopo che suo padre è stato arrestato – la vera motivazione la scopriremo molto più avanti – ed è per questo che si rifugia nelle sue parrucche e nei suoi abiti succinti. E’ un po’ come quando le persone si drogano o bevono alcolici per continuare a sopravvivere alla vita di tutti i giorni, nonostante il dolore con cui convivono e di cui non parlano a nessuno. Le parrucche e quei vestiti sono la via di fuga di Keira. Dave, invece, è ingabbiato in una relazione infelice, a causa di un evento avvenuto in passato, la sua fidanzata, Becca, non lo rende più felice come un tempo e lui non riesce più a renderla felice. Perché non si lasciano, vi chiederete voi. Non è così semplice. Quando sei rimasto fianco a fianco con una persona con la quale sei cresciuto, non è semplice chiudere i rapporti. Non è semplice chiudere quella porta del suo passato, quando conosci il passato e il dolore della persona che ti sta accanto e che nonostante tutto conta ancora su di te.

E le attese? Sulle attese non mi soffermavo mai abbastanza, forse perché il tempo mi aveva da sempre fatto paura. Perché ogni momento bello sembrava sfuggirmi tra le dita, non appena afferrato. (Dave Hoffman) 

La storia prosegue, e alla fine, i due protagonisti dovranno fare i conti non solo con i sentimenti che li legano, ma anche con il loro passato. Sì, perché il passato è più presente che mai, ed è tornato a chiedere uno scotto non indifferente. Non si può ignorare il passato, per quanto ci provi. Non si può. Ma si può, in compenso, fare pace con esso. Si può accettare gli eventi del passato e voltare pagina, pronti per accogliere tutte le novità che il futuro ci prospetta.

Questo romanzo è un gioiello. Davvero, cinque stelle sono troppo poche. “Dove vai tu” è un romanzo intenso, profondo, struggente e sconvolgente. E’ un romanzo indimenticabile. E sono felice di averlo letto, anche se in ritardo, perché adesso non solo conosco la storia di Dave e Keira, ma mi sento più completa di prima. Non so spiegarvi questa sensazione, è come se questi due personaggi mi avessero lasciato qualcosa dentro, forse una maggiore consapevolezza di me. Una consapevolezza che porterò con me per sempre, ma anche una consapevolezza che mi ha fatto arrivare alla decisione di fare una cosa bella, di cui sarete resi partecipi a tempo debito. E no, non è uno side-project.

Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo romanzo – citazione non spoilerosa, ovviamente!
“(…) a volte, perdonare è l’unica soluzione per andare avanti”
(Sarah)




Xoxo,
Giada

THIS IS MY NEW BEGINNING

Buon giorno e buon 8 Dicembre a tutti voi.
Ho pensato a ripensato a come iniziare questo post. Ci ho riflettuto a lungo, prendendomi tutto il tempo necessario per farlo, quindi eccomi qui. Spero che questo post vi possa far capire qualcosa di più di me, qualcosa di più della persona che sono realmente, una persona imperfetta che ha accettato certe cose del suo passato ed è pronta ad andare avanti. Ma per andare avanti, con qualsiasi cosa, bisogna fare pace col passato e io sono qui per questo, oggi. 


E' strano, quasi destabilizzante, tornare in questo spazio internet dopo così tanto tempo. 
Partiamo dal principio, però. 

L'anno che sta per finire, e che ho vissuto, è stato duro e molto difficile su tutti i fronti. Non solo perché ho cercato lavoro quasi tutta quest'anno, ma anche il periodo buio che ho vissuto durante l'estate. Non vi dirò molto a riguardo, perché sebbene io abbia perdonato quel che è accaduto, se ci ripenso è ancora una ferita che si sta rimarginando. Ma io sono forte, e se ho superato l'Inferno posso farcela a superare qualsiasi cosa. Quel periodo, per quanto mi abbia fatto male, mi ha fortificato, ed è stato uno dei motivi per cui mi sono allontanata dal mondo letterario. Avevo bisogno di tempo per me stessa. Avevo bisogno di tempo per pensare a cosa Giada davvero volesse dalla sua vita, a chi volesse nella sua vita, perché se c'è una cosa che ho capito è che le persone negative ci influenzano in tutti i modi, anche i più subdoli, e per quanto forte tu sia, devi comprendere se vieni prima tu o loro. 

A inizio 2019, ho avuto un diverbio con qualche blogger. Non farò nomi. Loro sanno di chi parlo. Forse avrò sbagliato a fare quel post su quell'autore, anzi, di sicuro ho sbagliato a farlo ma aggredirmi mi ha solo spinto a comportarmi il totale opposto di come faccio di solito. Da stronza. Ho fatto anche delle cose, la scorsa primavera, di cui non vado particolarmente fiera. E quindi qui, in questo paragrafo, chiedo scusa a quelle persone che sì, mi hanno aggredito e sì, io ho provocato ancora di più facendo la 'menefreghista', ma ci tengo a precisare che io non ho mai voluto gettare fango su quelle blogger che si fanno il culo e che leggono anche in macchina pur di rispettare le consegne. Quando non riesco a rispettarle, in genere, contatto sempre l'organizzatore e l'autore. Ho sempre fatto così, e loro lo sapevano. Inoltre, solo perché ci sono ancora autori che attendono da anni di essere recensiti da me, non significa che io mi creda chissà chi. Credetemi, sono perfettamente consapevole di aver tanta strada ancora da fare, e non mi do arie solo perché non ho recensito subito alcuni autori. Insomma, non sempre (anzi, quasi mai) le cose vanno come programmo e io mi adatto agli eventi meglio che posso. Quindi sì, io vi chiedo scusa. Ma non pensate che, se dovessi tornare, sarò la stessa di prima. Non conoscete questa Giada, ho rimesso in piedi i pezzi di me diversamente. E, credetemi, sono molto diversa dalla ragazza che ero a inizio 2019. 

Non ci sarà alcun Best Books Awards quest'anno, perché sto recuperando soltanto ora la maggior parte delle letture in arretrato e dubito di farcela in tempo. La cosa di cui sono sicura è che posterò le recensioni che ho già pronte nel computer, tra cui alcune di autori italiani, e per il resto mi adatterò. E' questo che fa una persona resiliente, ed è ciò che ho imparato ad essere io. Resiliente. Perché non sempre le cose vanno come vogliamo noi, ma ciò che conta è come si cammina attraverso il fuoco. Ciò che conta è come si attraversa l'Inferno. A testa alta. Forse piangendo. Ma sempre a testa alta.

E io sono tornata, dopo questo periodo di assenza, per dirvi che ho molti progetti in cantiere. Alcuni di questi li scoprirete subito, altri più avanti. 
Ma di una cosa sono certa: nessuno mi può mettere in un angolo. 
Nessuno può dirmi cosa posso o non posso postare nel mio blog.
Nessuno mi dice cosa posso o non posso fare.
Nessuno può imporsi a me, nemmeno altre blogger.

Nel mio blog faccio quel che voglio.
Posto quel che voglio.
E non toglierò mai più post solo perché *certe* persone me lo dicono.
Questo è il mio spazio e ci farò quel che voglio.

Perché questo è il mio nuovo inizio. 
E sono decisa a perseguire ciò che mi rende felice, indipendentemente da tutto.
Indipendentemente da tutti.

Peace and love,
Giada
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