PREMESSA
Non ho mai letto un libro ispirato al Giappone, alla Corea o alla Cina; quindi per me questo è stato un vero e proprio salto nel vuoto, temevo di venire disillusa e invece no, sono stata molto soddisfatta e penso che leggerò altri libri di questo genere, perché è davvero molto interessante.
TRAMA (da Goodreads)
Chariza, la Combattente della Trasparenza del monte Tōmei, è tornata nell'Impero Si-hai-pai dopo aver trascorso lunghi anni oltre i suoi confini, imparando a controllare la maledizione di avidità che l'affligge.
Tra demoni e intrighi, tra nobili e contadini, tra immense vallate e lo splendore della capitale Hoh-ma, Chariza viaggia per la sua terra natale cercando sempre un nuovo impiego e nuovi modi per assecondare l'avidità che l'attanaglia.
"Le avventure di Chariza", un'antologia di racconti inediti, in attesa della nuova edizione del romanzo "Chariza. Il soffio del vento"
RECENSIONE
Questa raccolta di racconti è semplicemente bellissima!
Innazitutto, parla delle avventure della Guerriera della Trasparenza Chariza, proveniente dal monte Tōmei, che è stata addestrata a combattere insieme alle sue Sorelle dal Drago Bianco. E' una guerriera, una combattente e ha su di sé una maledizione lanciata dalla Dea Sole che la spinge ad essere avara e a desiderare continuamente denaro, Chariza però ha imparato a controllarla ed è diventata una mercenaria, un'assassina che viene pagata profumatamente dalle persone che la ingaggiano per i più svariati compiti. La cosa che mi è piaciuta di più di Chariza è il fatto che nonostante la maledizione che pesa sulla sua testa come la spada di Damocle, abbia un codice d'onore che la spinge a guadagnarsi in modo onesto il denaro a cui aspira tanto.
I racconti sono divisi, ma collegati tra di loro. Francesca descrive in modo poetico, richiamando elementi tipici della cultura Giapponese con abilità, si vede che c'è un grande studio dietro, sia nelle abitudini dei personaggi (che coinvolgono una grande gamma di personaggi tipo dello Si-hai-pai: il contadino povero e quello arricchito, il governatore, il comandante, i fanti Ryokin) e soprattutto volevo sottolineare come mi sia piaciuta la grande attenzione che ha mostrato anche nella conoscenza dei demoni e fantasmi che appartengono alla cultura giapponese. Il motivo per cui ho dato mezza stellina in meno è che in certi punti i nomi non erano scritti uguali, per esempio Ho-ma scritto Homa oppure Sihaipai al posto di Si-hai-pai, questo mi ha provocato un po' di confusione, perché non riuscivo a capire quale fosse il modo giusto di leggerlo.
I racconti sono tutti belli, mi sono piaciuti tutti, ma il racconto "Lo spirito del ciliegio" è di sicuro il mio preferito in assoluto, non solo perché la protagonista si chiama Sakura come la protagonista di Card Captor Sakura che guardavo quand'ero piccola, ma perché ho trovato dolce e delicata la storia d'amore raccontata.
Vi saluto con un brano tratto da questa bella raccolta di racconti: "Chariza gli appoggiò una mano sulla spalla e cercò di consolarlo: 'Non è colpa tua. Nel mondo ci sono tanti esseri che, avendo un animo malvagio, lo celano dietro magnifiche fattezze che ci attraggono. Non chiudere il tuo cuore alla bellezza solo perché per una volta essa ti ha mostrato il suo lato oscuro. Ciò che vedi tu nella natura e nei volti della gente e che riproduci nei tuoi lavori... Quella è la vera bellezza, che da oggi certo apprezzerai più di ieri".
Giada