domenica, maggio 03, 2020

RECENSIONE DI UN CUORE PER UN CUORE DI ORNELLA CALCAGNILE

Buona sera, bloggers e lettori! I pollini non mi stanno dando pace nell'ultimo periodo, e le numerose letture che sto portando a compimento almeno mi distraggono dall'attesa di venire richiamata in ospedale per la terza volta (che per me è come una quarta, in ogni caso). Nei prossimi giorni preparerò le recensioni degli altri libri di nonfiction letti nell'ultima settimana, e vi consiglierò quelli più interessanti e che offrono un maggiore spunto di riflessione.

PREMESSA
Due giorni fa, ero ancora sveglia sul letto alla ricerca di nuovi romanzi da leggere. Ho fatto la ricerca sul primo Kindle, il mio primissimo Kindle, vecchio e dalla cover consunta a causa dello strofinamento dei libri che portavo nella borsa dell'università, e ho ritrovato questo racconto edito Dunwich Edizioni. "Un cuore per un cuore" mi aveva attratto, a suo tempo, non solo per la cover, ma anche per la sinossi intrigante e nonostante siano passati più di sei anni, ha fatto ancora lo stesso effetto su di me. Tra l'altro, è anche il primo racconto che leggo di Ornella, e mi chiedo per quale assurda ragione io non l'abbia letto prima. Mi è piaciuto molto il suo stile!

SINOSSI (DA GOODREADS)
A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina.
Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi.
Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani.
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre?
Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam.

ONCE UPON A STEAM
Steamwood non è un regno da favola. È immerso nel vapore e le sue esalazioni nascondono le stelle, lasciando intravedere nel cielo soltanto una cupa vastità illuminata da due lune gemelle. In un’ambientazione a tratti vittoriana e a tratti steampunk, si muovono i protagonisti delle novelle della serie, incontrandosi – e scontrandosi – sullo sfondo di un universo in bilico tra l’incanto e una minacciosa profezia circa l’arrivo della Stagione dell’Insomnia. Il Narratante, una figura misteriosa senza volto né voce, farà da collante alle varie storie, manifestandosi in modi sorprendenti. Ogni racconto è la rivisitazione di una fiaba classica, ben conosciuta dai lettori, ma che si rivelerà ai loro occhi con nuove sfumature.

RECENSIONE
"Un cuore per un cuore" è un racconto di circa 60 pagine, che narra le avventure e disavventure della figlia di Biancaneve e Florian, la ribelle Biancabrina. Biancabrina non è la classica principessa remissiva, delicata, posata come la madre, ma tutt'altro. E' ribelle, arrogante, maleducata e molto molto rozza. Lei, insieme ai suoi genitori, al suo fidato amico nano Dopey e ai suoi amati mecha-nani, vive a Enchanted Forest. Enchanted Forest, la Foresta Incanta che Biancaneve attraversa nel classico Disney, ma rielaborata in chiave Steampunk. E così, al mondo della fiaba si aggiunge l'universo vittoriano fatto di viti, bulloni e ingranaggi, tutti avvolti da fumi di varie tipologie.
Di cui alcuni persino mortali. 

Quando il Cacciatore, sicario della Regina Grimilde, si presenta inaspettatamente a corte a porgere il suo regalo; tutto il Regno cadrà in un incantesimo di vecchiezza da cui si salverà solo Biancabrina. Naturalmente, non vi svelerò la ragione per cui l'erede è stata risparmiata. Ma questo, insieme ad altri motivi che la muovono, la porteranno a iniziare la sua avventura per farla pagare alla malefica megera. Un'avventura nella quale la sua strada s'incrocerà con quella di un'altra principessa molto amata, che amerete per la sua dolcezza e ingenuità. 

Il Regno è strutturato come una vera e propria città vittoriana, ma presenta anche chiari rimandi alle favole Disney di cui il racconto ne è il retelling. Se l'avete notato, a me piacciono davvero tanto i retelling, ancor più se presentano sotto un nuovo punto di vista le principesse e i principi delle cui storie siamo sempre stati abituati. Gli elementi Steampunk sono molti, e non ve li elencherò tutti. Tuttavia, una cosa mi ha colpito davvero molto, ed è il Narratante. Vorrei dire molto di più, ma non posso farlo perché sono già a mega rischio spoiler; vi basti solo sapere che il Narratante è una figura misteriosa e centrale nel racconto e ha il suo ruolo in ogni vicenda del Regno.


E' un racconto anticonvenzionale, potente, con una morale di fondo non indifferente. E cioè che nessuno può scappare dalle conseguenze della vendetta. Ecco, in questo ci ho visto un che di karmico, perché è vero: ogni vendetta ha le sue conseguenze, e non sono mai positive. Non si può sperare in un esito positivo, da una cosa così tanto negativa e il karma fa il suo corso equilibrando il sistema e l'ordine delle cose.

La citazione che vorrei inserirvi è troppo spoilerosa, quindi evito di metterla. 
Perciò, miei adorati lettori, ci salutiamo qui! 

xoxo,
Giada

1 commento:

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