martedì, gennaio 24, 2023

RECENSIONE DI TEMPESTA DI GUERRA (REGINA ROSSA #4) DI VICTORIA AVEYARD

Buona sera, fantastics! Oggi pomeriggio, alle tre e mezza, ho finito (un po' a malincuore, devo confessarvi), l'ultimo romanzo della saga di Regina Rossa. Non è stato facile, considerato che (non so come), stamattina alle sette ho dato una capocciata al pavimento (o alla testiera) del mio letto mentre dormivo. Sì, beh, ho un sonno molto agitato ultimamente. Penso che sia a causa dello stress e dell'ansia. Cose del genere mi capitavano, di solito, in piena sessione d'esami all'università. Non come cosa usuale. Quindi, nonostante il dolore sulla fronte per il bernoccolo che mi sta venendo fuori, sono riuscita a finire l'epica conclusione di una saga che ci ha messo un po' a carburare. Ma che, in fondo, sapevo che nascondeva molto potenziale. E questo romanzo, alla fine, mi ha confermato ciò che già sapevo. Ovvero che ce l'aveva. Ce l'aveva, eccome!

PREMESSA
Quando qualche anno fa ho iniziato a leggere Regina Rossa, la protagonista mi stava sulle balle. Avete presente quel genere di protagoniste, alla Tessa Young, che ti fanno venir voglia di tirarle fuori dal libro solo per scuoterle forte o per prenderle a schiaffi? Mare Barrow era lo stesso, per me. A differenza della saga di ACOTAR di Sarah J. Maas, questo ultimo romanzo non mi è piaciuto perché mi sono identificata nella protagonista. Mi è piaciuto per l'evoluzione di tutti i personaggi. Perché tanti personaggi hanno subito questa evoluzione, in meglio, e non apprezzarla sarebbe stato un crimine. Mare Barrow era quel genere di personaggio da prendere a schiaffi, fastidioso, irritante. Ricordo ancora quando una scrittrice mi chiese perché ero così masochista dal voler continuare a leggere una saga che, in fondo, non mi piaceva. Been here, done that. Sapete che sono una persona curiosa. Sono molto curiosa di natura. E dovevo sapere come finiva - anche perché, da quel che ho capito, presto uscirà la serie tv Peacock, quindi bisogna arrivare preparati per quel momento. Un po' come ho fatto per Uno di noi sta mentendo della McManus. 

TRAMA (DA IBS.COM)
La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Il quarto volume della saga di Victoria Aveyard

«Vi chiamano la Fiamma del Nord. MOSTRATECI IL FUOCO» Poi guarda me. «E TU MOSTRACI LA TEMPESTA»

Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l'ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore – e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei –, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven. Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l'ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l'ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto – e tutti – lungo la strada. La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio? Nel capitolo finale della straordinaria serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l'intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà...

RECENSIONE
Non credevo che sarei mai arrivata a dirlo, con un libro della Aveyard, ma questo romanzo è stupendo. Stupendo proprio come lo intendo io. Certo, Mare è ancora un po' fastidiosa. Ma fastidiosa il giusto. Questo capitolo conclusivo rende alla grande la mia idea di conclusione epica di una saga, non come fece Stephanie Meyer con Breaking Dawn Part 2 - la me 16 enne ricorda ancora quanta delusione per quella carneficina mancata alla fine sia del libro che del film lol

Ma veniamo a noi. Partiamo dal principio. Mare Barrow si sente tradita, la ferita ancora fresca, perché Cal ha preferito la corona a lei. Ha preferito regnare al fianco di sua nonna, l'azzeratrice Anabel Lerolan e suo zio, lo studioso Julian Jacos. Vi confesso che avevo dimenticato, forse a causa dei troppi libri letti nel giro di 3 mesi, di Julian. Ma è proprio come lo ricordavo. Ogni persona dal sangue argenteo possiede sangue e potere, e non ha paura di usarlo per sottomettere le persone dal sangue rosso. Perché, per una qualche antiquata convinzione, gli argentei hanno diritto a una vita migliore grazie al colore del loro sangue. Questo divario di classe è stato il fil rouge di tutti e quattro i romanzi, e nella scelta di Cal di assumersene il controllo, una volta aver sconfitto Maven, Mare si è sentita tradita.

"Non scelti da un dio, maledetti da un dio."
(Julian Jacos a Mare Barrow)

Mare è riuscita a scappare dalla prigionia di sei mesi nella Prigione di Maven Calore. Il fratello minore, con il quale aveva empatizzato, all'inizio di Regina Rossa. Ma Maven è subdolo, perfido, malvagio fino al midollo. Un villain con la V maiuscola. Sexy e freddo come il ghiaccio. Penso che Mare, dopo la sua rocambolesca fuga, abbia sofferto di PTSD. Ciò si rifletteva nel fatto che non tollerasse nessuno che le toccava i polsi, dove la pietra silente che silenziava il suo potere l'ha quasi annientata completamente. Alla Reggia del Biancofuoco, veniva considerata il cagnolino di Maven. Un oggetto del fratello malato. Perché, dopotutto, era malata l'ossessione di Maven nei suoi confronti. Oltre a ciò, ho anche avuto l'impressione che Mare soffrisse di una sorta di dissociazione di personalità - una cosa plausibile e possibile, che può essere provocata da eventi traumatici molto grandi e tremendi.

Anch'io sono ancora in grado di sperare.
(Mare Barrow)

A differenza dei romanzi precedenti, qui abbiamo anche il POV di Iris Cygnet - la moglie di Maven Calore e una regina delle Terre dei Laghi, Evangeline Samos - la mia adorata Evangeline, Cal, Maven e infine Mare. Devo dire che ho apprezzato davvero tanto l'inserimento dei POV delle 4 protagoniste. In questo modo, abbiamo la possibilità di vedere come reagiscono ai cambiamenti dell'equilibrio del potere i personaggi femminili che ne sono direttamente coinvolti. Iris Cygnet, dopo esser scappata da Maven ed essersi rifugiata nelle Terre dei Laghi con sua madre e sua sorella, brama vendetta. Una vendetta nei confronti dell'uomo che ha ucciso suo padre. E anche del mandante della sua morte.

"Siamo tutti sciocchi per le persone che amiamo."
(La Regina Cenra ad Iris Cygnet)

Iris mi piaceva, all'inizio. Prima ancora di avere il suo POV a disposizione. In un certo senso, so che è considerata la co-villain, considerato ciò che accade nel romanzo, ma non ho potuto non simpatizzare con lei. Perché io amo gli antieroi, e dei nemici riesco sempre a giustificare le azioni, Non so cosa pensare di me, ma le azioni di Iris, comandate dal dolore represso hanno avuto un effetto specchio con quelle di Mare del romanzo precedente. La rabbia e il desiderio di vendetta è ciò che muove la lacustre. Ma, a differenza della Guardia Rossa di Farley che mira ad un mondo più giusto ed equo, lei vuole solo il potere. Vendicarsi e basta. Vi devo confessare che mi è piaciuta anche alla fine, non solo all'inizio. Iris mi ha ricordato coloro che, in GOT, veneravano altri dèi. Non so se sia una reference voluta, ma la sua spiritualità, la sua necessità di affidarsi alla spiritualità anche nei momenti di guerra - seppur consapevole che ciò che stava facendo non era considerato giusto dai suoi dèi, mi ha ricordato una qualsiasi religione occidentale. Qualsiasi. Ma soprattutto mi ha ricordato l'Occidente di GOT.

I legami del sangue argenteo, quando sono forti, sono inscindibili. La fedeltà verso i pochi che amiamo ce l'abbiamo nelle ossa.
(Evangeline Samos)

D'altro canto, Evangeline è il personaggio che subisce uno dei migliori e drastici cambiamenti. Stufa di essere considerata merce di scambio dai suoi genitori, e dopo aver vissuto la sua reale sessualità nascosta, a porte chiuse, finalmente prende una decisione. Una decisione definitiva per lei e la sua amata Elane, dopo aver vissuto e sperimentato la vita a Monforte. Quindi, anche se consapevole delle cospirazioni a danno di suo padre, il Re degli Squarci, decide di non far nulla. Decide di scegliere se stessa. Soltanto se stessa e chi ama. E, raga, se già amavo Evangeline... qui l'ho adorata follemente!

La guerra arriva, e se prima c'era Maven da sconfiggere, una volta catturato restano le mire delle regine delle Terre dei Laghi. Tuttavia, Mare e la Guardia Rossa riuscirà a fare ciò che nessuno è mai riuscito. Conducendo tutti in un finale dolceamaro, ma decisamente reale per la serie!

Beh, follettini e follettine lol Che dire? Non mi aspettavo che questi ultimi due romanzi della Aveyard mi piacessero così tanto. Non mi aspettavo nemmeno che sarei riuscita ad amare un personaggio insopportabile come Mare, a dire il vero. O Evangeline, che appariva come la solita stronza bionda nei primi romanzi della saga. La saga di Regina Rossa è una saga che carbura piano, molto piano. Vi confesso che, se dovessi consigliarvi una saga YA da leggere, la mia prima scelta non sarebbe questa. Forse quella di Caldo come il fuoco della Armentrout. Ma non questa. Tuttavia, se avete pazienza e siete disposti a sopportare un po' di gastrite e il desiderio di lanciare il libro fuori dalla finestra o contro il muro, questa saga fa per voi. In fondo, ho sempre saputo che aveva del potenziale. E questo romanzo non fa altro che confermarmelo - non per niente le ho dato 5 stelline.

Adesso vado a cenare, ma vi lascio con una citazione tratta da questo romanzo:
"Quando ho lasciato Tiberias a Corvium, lui sembrava agonizzante, con il cuore spezzato. Ora ha la stessa espressione. Niente riesce a distruggerci quanto l'amore."
(Mare Barrow)

xoxo,
Giada

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