martedì, maggio 09, 2023

RECENSIONE DI LET THE GAME BEGIN (KISS ME LIKE YOU LOVE ME #1) DI KIRA SHELL

Buon pomeriggio, Fantastics! Ieri notte ho finito, finalmente, questo romanzo. Il primo di una pentalogia, oltretutto! Mi viene male solo al pensiero, perché se questo libro è così pessimo non riesco a pensare a come potrebbero essere gli altri. Non mi è piaciuto per niente. Ma proprio per niente. Ritengo che ci siano romanzi migliori in commercio. Romanzi molto più meritevoli di questo, sincera.

PREMESSA
Nel mondo dei blogger, volente o nolente, ci si ritrova sempre a sentir parlare dei romanzi famosi. I romanzi del momento. Quindi, a differenza di After, non ho saputo resistere e aspettare si sgonfiasse la bolla di curiosità attorno a questo romanzo - grazie a Matteo Fumagalli e alla sua vicenda con Kira Shell. Okay, se non vi dicessi che è stato lui, con quello che gli è successo, a incuriosirmi sarei una bugiarda. Gran parte della mia curiosità deriva da lui. E poi dalla fama dell'autrice che, e qui lo dico solo per sentito dire visto che non ne ho esperienza diretta, non accetta le recensioni negative dei blogger. Quindi, vedremo cosa capiterà con la mia. Anche se dubito che potrebbe venire a prendersela con me, visto che non sa nemmeno chi sono e non conosce nemmeno questo blog. Kiss me like you love me è stato un parto. Letterale. Nemmeno con i libri di After ho fatto così tanta fatica a finirli. Giuro, nemmeno con quelli. Questo, invece, è stata una lotta. Posso già sconsigliarvelo, e se proprio volete leggere qualcosa di NA, leggete After o Paper Princess. Ricordo che l'ultima volta che ho dato 0,15 stelline su 5 è stato quando ho recensito My Dilemma is you della Chiperi. Quindi, per farmi dare una votazione così bassa, dev'esserci qualcosa nel libro che proprio non mi piace. Qualcosa che va oltre, chiaramente, il mero gusto personale. 
E prima che veniate ad attaccarmi, non sono gelosa di lei. Come non lo ero della Chiperi. Non lo so ancora, eh! Non sono gelosa di nessuna di loro due.

TRAMA (DA GOODREADS.IT)
Il destino è come un gioco che si diverte a mescolare le vite di Selene e Neil mediante una potente attrazione fatale, passionale e coinvolgente. Il loro non sarà un amore come gli altri, sarà intellegibile, misterioso, erotico e soprattutto silente. Selene, si trasferirà da Detoit nel Lower Manhattan, per tentare di ricucire un rapporto ormai sgretolato con suo padre Matt Anderson, un chirurgo, ricco e famoso, che vive in una lussuosa villa con la sua nuova compagna e i suoi tre figli.
In una circostanza del tutto imprevedibile, incontrerà Neil Miller, il figlio maggiore di Mia Lindom, compagna di suo padre, e fin da subito sarà attratta dalla sua aura enigmatica e misteriosa.
Neil è un ragazzo diverso dal normale, la sua anima ma anche la sua mente sono state irreparabilmente danneggiate rendendo complicato il suo rapporto con le donne e il suo approccio alle relazioni umane. Selene cercherà in tutti i modi di dare delle risposte ai suoi comportamenti ambigui, cercherà di interpretare il suo linguaggio “muto” e di scalfire la prigione di vetro nella quale si è rinchiuso per proteggersi dal mondo. Neil ha sospeso da tre anni la terapia con il dottor Lively, lo psichiatra di fiducia, che segue il suo caso fin da quando era un bambino, ma i suoi progressi sono lenti e lui non ha alcuna intenzione di collaborare per farsi aiutare, considera se stesso sbagliato e vive la sua “diversità” come un limite che gli impedisce di legarsi a Selene, perché tutto ciò che può concedere alle donne sono solo baci furtivi e sesso senza sentimenti: questo è il concetto d’amore che gli è stato insegnato a soli dieci anni.
Ma se a complicare le cose si aggiungesse anche uno sconosciuto in cerca di vendetta, cosa accadrebbe?
Selene e Neil si ritroveranno catapultati in un "gioco" macabro e pericoloso con strani enigmi da decifrare. Ognuno di essi conterrà un messaggio intellegibile che Neil dovrà scoprire prima che “Player 2511” possa colpire lui e chiunque gli stia accanto.
Tutti faranno parte di questo assurdo labirinto, tutti saranno dei bersagli.
Chi riuscirà a salvarsi?
Chi è Player 2511?
Cosa accadrà a Selene e Neil?

«La vita non è un gioco, è la tua vita ad essere in gioco»

RECENSIONE

Non so nemmeno da dove cominciare a parlare, quindi credo proprio che questa gif renda l'idea di come sto ora. Dio, dammi la forza perché se mi dai la pazienza faccio una stage in questo libro... Libro, che viene pubblicizzato dall'autrice come dark romance, ma dalla CE e sui siti viene pubblicizzato come New Adult/Romantic Suspense. Partiamo da qui. Io sono una lettrice vorace. Leggo quasi tutti i generi, eccetto il noir e il crime. Leggo SOPRATTUTTO il dark romance e il dark contemporary, la mia queen è Chiara Cilli e la regina del Romantic Suspense è Sagara Lux. Non sono nuova a questo genere, affatto. In ogni romanzo dark romance o contemporary che ho letto, scritto da autrici SERIE, ci sono SEMPRE i Trigger Warning. E' una cosa a cui tengo molto, questa, perché c'è una scena di violenza sessuale a pag 117 che mi ha fatta star male per giorni. Mi è capitata sotto al naso senza nessun avviso di alcun tipo. Ecco, cara Kira. Questo romanzo viene pubblicizzato dovunque come NA, proprio come l'ho categorizzato io prima di leggerlo, è bene che tu lo faccia mettere nella categoria giusta. E che metta i Trigger Warning, se vuoi che la gente non ne parli male. Perché non basta rendere il passato tragico di un personaggio o usare violenza in ogni dove, specie gratuita e in un romanzo romance, per renderlo dark. No, affatto. Quindi, se vuoi che qualunque lettore ti prenda seriamente e non ci rimanga di merda quando legge quella maledetta scena, metti i Trigger Warning e non trincerarti dietro la definizione di dark romance, perché so benissimo cosa tratta e cos'è. E questo non lo è.

Quindi, data questa premessa ulteriore, cos'è per me? Lo ritengo un romanzo NA con elementi thriller neanche ben congeniati, se proprio volete saperlo. La parte thriller ha una parte minuscola rispetto alle ventimila scene di sesso che durano dalle 5 alle 9 pagine che ti fanno venir voglia di buttare il libro dalla finestra. Sì, è un pensiero che ho fatto in più di qualche occasione io. Ma il libro non è mio, e per fortuna non ho buttato soldi per una cosa simile. La ritengo la mia più grande fortuna, davvero.

Ma adesso partiamo dal principio, dalla storia. Ah, la storia. La storia, da principio, parte anche bene. In un modo che definirei carino: Selene è una ventunenne che se ne va da Detroit, controvoglia, per andare a ricucire i rapporti con suo padre Matt, traditore seriale, a New York. Selene, Kira perché cazzo hai scelto il nome originale di Sailor Moon io non lo so ma ti odio per questo, è prevenuta nei confronti di Mia. Mia, che è bellissima e famosa ed è su tutti i tabloid della nazione per non si sa quale motivo. Non si sa perché sia famosa, ma lo è. Quando arriva a New York, Selene si ritrova faccia a faccia con la propria inesperienza di vita. Cioè, da come viene descritta, sembra che a Detroit non avesse una vita. Non avesse niente di niente. Quando arriva a New York, improvvisamente si ritrova faccia a faccia con questo e tutti i suoi discorsi di women empowerment, badass che me l'avevano fatta piacere all'inizio, svaniscono. Quando Selene conosce i suoi nuovi fratellastri, la sua vita cambia definitivamente: conosce così Logan Miller, un ragazzo che chiaramente è stato adottato perché non può far parte di una famiglia del genere, Chloe la 16 enne oca di casa (non merita altra descrizione, nemmeno per quel che le succederà più avanti, in realtà credo che sia piatta come personaggio) e Neil Miller. Neil, il 25 enne di casa che la attrae subito. Selene ha un fidanzato, ma non sembra ricordarsene quando si ubriaca e perde la verginità con Neil. Prima cosa che mi ha fatto storcere il naso. La trovo una cosa squallida da fare di persona, figurarsi scriverla nero su bianco. Squallida e di pessimo gusto. Tra l'altro, Selene si comporta come una che muore dalla voglia di cazzi - scusatemi, ma è palese. Si comporta come una, dopo questo avvenimento, che corre dietro a un cazzo solo perché non sa resistere ai suoi stessi impulsi. E ci rende partecipi di ventordici mila descrizioni di Neil TUTTE MALEDETTAMENTE UGUALI PER 600 PAGINE. In TUTTE le pagine lei lo definisce così: voce baritonale, sexy, maturo. Spalle large, culo sodo. Angelo caduto, cavaliere oscuro, dannato. Sembra che non ci sia ragazzo più figo di lui. Sembra che solo lui sia il più figo e che, per queste solo caratteristiche fisiche che gli vengono attribuite tra cui l'esser un demone sensuale e virile che attrae qualunque donna con solo la sua prestanza fisica. E' una cosa che, oltre ad annoiarmi terribilmente, l'ha resa ancor più banale e insulsa di quanto già non fosse. Perché Selene non si limita a commentare Neil, oh no, lei ci rende partecipi dei suoi commenti su qualunque stronzata. Si atteggia da 'io non sono come le altre, sono meglio gne gne gne' quando tradisce, ripetutamente, il suo Jared con Neil più volte. Okay, questo non mi ha fatta incazzare. Ciò che mi ha fatto incazzare è quel che succede più avanti e che è il motivo per cui vi ho detto che su questo romanzo vanno di Trigger Warning grandi come una casa: la scena di violenza sessuale che Neil fa a Selene. 

La scena di violenza sessuale, quella che penso abbia fatto incazzare chiunque, è qualcosa a cui nessun lettore era preparato per la mancanza di Trigger Warning. E odio, odio, quando non ci sono. Odio che perfino su Goodreads e sui siti in cui il libro è in vendita venga pubblicizzato come New Adult e l'autrice stessa lo pubblicizza come dark romance. Comunque, ribadisco la mia categorizzazione. Non è dark romance, smettiamola di arrampicarci sugli specchi. Dopo la scena di violenza sessuale durante la quale lei diceva 'no, Neil mi fai male, basta' diventa ancor più arrendevole e senza spina dorsale. I suoi ripetuti pensieri su Neil si sprecano, sempre uguali, sempre gli stessi, sempre le stesse cazzo di espressioni noiose. Neil, d'altro canto, è una persona chiaramente con problemi psichici e psicologici. E mo adesso ve lo spiego: ha sbalzi d'umore continui, è violento e attaccabrighe, e dopo i momenti in cui si mette a distruggere tutto soffre di blackout - i blackout, che gli fanno dimenticare dov'era e cosa stava facendo, quindi lui potrebbe uccidere un uomo o violentare chiunque e non è cosciente. E' questo che lo rende dark romance, Kira? No, e nemmeno il suo passato da bambino abusato. Perché, oltre a questo, si aggiunge poi il DID - che avevo già riconosciuto nel momento in cui ha iniziato a parlare di dissociazione di personalità. Neil usa il sesso e le bionde come coping mechanism, ma non andando più dallo psicologo non ha più alcun controllo sui suoi impulsi e sui suoi scoppi d'ira. 

Le scene di sesso, fatte meramente per allungare il brodo e con lo scopo di filling, sono di una noia mortale. Per filling intendo come gli episodi filler, fatti con il mero scopo di allungare la trama all'inverosimile e senza alcuna funzionalità all'interno della trama. Non sono nemmeno coinvolgenti. Ho letto scene spicy scritte molto molto meglio. Queste sono volgari. Cioè, con un personaggio sociopatico e problematico come Neil, direi che è il minimo. Neil è molto più problematico e sociopatico di quanto Hardin Scott sarà mai, e ve lo dico col cuore in mano. Hardin è mille volte meglio. In realtà, definire questo scempio un After 2.0 è un'offesa per la saga di After che, dopo questo, ho iniziato ad apprezzare ancora di più. 

Siamo giunti finalmente alla seconda parte delle motivazioni che mi hanno spinto ad abbassare il voto, a parte quelle già citate. Il romanzo presenta un linguaggio che vuole apparire forbito e cool, in realtà è pomposo e pretenzioso e quasi sempre utilizza termini che non si sono mai sentiti. Oppure espressioni gergali che non esistono né in cielo né in terra. Vi riporto solo quei due che mi ricordo, perché gli altri la mia mente li ha rimossi subito, onesta: 'chiodo di pelle', 'occhi color fiordaliso', 'lo guardai profondamente' e qui ero wtf? Come si fa a guardare qualcuno profondamente? Kira, me lo spieghi? Poi davvero, ce ne sarebbero altre ma le ho rimosse quando ieri ho finito di leggere il romanzo.

Alcune recensioni lo definiscono una vita di mezzo, pessima, tra After e 50 sfumature di grigio. Ora, con After mi è venuto il nervoso coi primi due ma alla fine Hardin migliora e quindi la mia perseveranza è stata ripagata; con 50 sfumature ridevo leggendo... Questo, semplicemente, mi ha fatto annoiare, annoiare tantissimo, con le sue millemila ripetizioni uguali, il suo appiattimento dei personaggi che fanno le stesse identiche considerazioni e ripetono le stesse cazzo di cose. Per 600 pagine. Credo che, se tagliamo le scene di sesso, il romanzo ha 300 pagine più o meno. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che vi sconsiglio caldamente. Davvero, leggete After. Leggete Before. Leggete Erin Watt. Ma non lei. Se proprio volete leggere un NA, leggete quelli.
"(...) Anche dal caos potrebbe nascere qualcosa di stupendo."
(Logan Miller a Selene)

xoxo,
Giada 

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