lunedì, maggio 15, 2023

RECENSIONE DI CRAVE (CRAVE #1) DI TRACY WOLFF

Buon pomeriggio, Fantastics! Altro giro, altra corsa! Bene, ieri sera ho finito il tanto chiacchierato e il tanto amato Crave di Tracy Wolff. Vi mentirei se vi dicessi che l'ho iniziato per soli due semplici motivi: il primo, quello più ovvio, era che è stato spacciato per l'erede di Twilight (ero una Twilighter alle superiori, quindi DOVEVO leggerlo) e il secondo è che le persone che seguo su Instagram ne parlano benissimo. Quindi, insomma, le cose erano due. O mi piaceva o no. E considerato l'hype che avevo, stavolta avevo davvero aspettative molto alte. Come al solito, sono state deluse. Insomma, c'è un limite a tutto! 

PREMESSA
Come vi confessavo sopra, ho iniziato a leggere Crave per due motivi. Da ex Twilighter quale ero, se un libro viene spacciato come degno erede della saga che ha segnato la mia adolescenza, certo che lo leggo! Insomma, chiunque lo farebbe! Voglio dire, pure la cover è la copia sputata di Twilight! E sono stata delusa. Enormemente e dolorosamente delusa. Il ritmo narrativo è uno dei motivi principali per cui mi hanno spinto a dare due stelline, quello più rilevante, per lo meno. E mi dispiace molto, perché questa storia aveva molto potenziale. Davvero molto. 

TRAMA (DA AMAZON.IT)
"Si è mostri solo perché ci si comporta come tali?". Arriva in Italia "Crave", il primo volume della serie paranormal romance di Tracy Wolff. Il romanzo diventerà presto anche un film prodotto dalla Universal Pictures. In seguito alla morte improvvisa dei genitori, Grace è costretta a lasciare la sua amata San Diego e trasferirsi in Alaska, terra di cui non conosce praticamente nulla. Il primo impatto non è dei migliori: un atterraggio da panico su una pista ghiacciata e un viaggio rocambolesco a bordo di un gatto delle nevi, a temperature polari. Tuttavia, quando arriva alla Katmere Academy, la scuola esclusiva di cui suo zio è preside, la ragazza non può che rimanere a bocca aperta alla vista della sua nuova casa: un maestoso castello con le torri che svettano nel cielo nero. Ma l'incanto svanisce in fretta. Tempo un quarto d'ora e Jaxon Vega, il leader indiscusso della scuola, la minaccia e le intima di tornarsene da dove è venuta. Benché indignata e confusa dalle sue parole, Grace è affascinata da quel ragazzo misterioso, con il volto solcato da una cicatrice e gli occhi scuri che celano a stento una grande sofferenza. E decide di scoprirne ogni segreto. Più indaga, però, più si rende conto che Jaxon e i suoi compagni sono tutto fuorché comuni studenti e che alla Katmere Academy niente è come sembra. Quando il soprannaturale fa irruzione con prepotenza nella sua vita, Grace si aggrappa disperatamente all'unica cosa che considera reale: i sentimenti che prova per Jaxon. Saranno sufficienti a permetterle di sopravvivere in un mondo in cui i mostri esistono e non si nascondono sotto il letto?

RECENSIONE

Questa sono io, adesso. Raga. Raga. Farei prima a dirvi cosa non è questo romanzo. E risparmierei un casino di tempo, dato che La Regina Carlotta mi attende su Netflix, ma here we are. Again. Crave, a mio avviso, non merita di essere paragonato a Twilight. Non è l'erede di Twilight. Twilight, almeno, aveva un tema e non si perdeva in millemila creature che rendevano una caciara tutta la saga. Crave, in inglese, significa desiderare, bramare. E ha senso. Diciamo che è il terzo motivo che mi ha spinto a iniziare questa saga super chiacchierata su Instagram e Booktok. Quando qualcosa diventa super chiacchierato o va in hype, di solito è a causa della Gen Z. Quindi grazie, ma non definite questa cosa l'erede di Twilight. Perché non si merita questa titolo.

Grace ha appena perso i genitori in un terribile incidente d'auto. Non avendo più parenti vivi nelle vicinanze, è costretta a trasferirsi da San Diego all'Alaska, dove vive suo zio, preside della Katmere Academy. La Katmere Academy, dove vanno tutte le creature sovrannaturali e quando dico TUTTE, intendo TUTTE quelle dei romanzi fantasy conosciuti: draghi (che sputano ghiaccio), streghe, vampiri che volano (scusate ma fa troppo ridere, davvero), gargoyle e via dicendo. Insomma, raga. La prima regola che mi hanno insegnato, editando, è che non si deve buttare troppa roba nel primo romanzo di una serie perché mandi in confusione il lettore. Ecco, qui è stata na caciara immensa. Specialmente la scena che doveva esser romantica e super cute e mi ha fatto morire dal ridere, perché insomma, voi non ridereste su una scena con un vampiro che vola? Ma non è nemmeno quello che mi ha fatto abbassare il punteggio. O meglio, ste scene al limite dell'assurdo perfino in un romanzo fantasy anche no hahaha La mia supension of disbelief ha un limite. Il peggio/meglio l'abbiamo raggiunto quando poche pagine prima veniamo introdotti nella gerarchia dei vampiri, in pieno stile Vampire Academy e Legacies, e ci buttano dentro il Re e la Regina Vampiro. E poi scopriamo che gli stregoni possono mantenere i loro poteri solo se si sposano tra altri stregoni, perché se sposano un umano perdono tutti i poteri. Ora, io ho amato I Maghi di Waverly da adolescente, ma il senso??? Cioè, già era assurdo un castello nel bel mezzo dell'Alaska, ma questo??

La nostra simpatica, perché devo confessarvelo, Grace è una protagonista simpatica che dà i titoli ai capitoli che fanno morire dal ridere, alla fine si sente attratta sia da Jaxon Vega (il vampiro dark brooding, o se preferite Edward) e il drago Flint (cioè è Jacob, solo che è una creatura sovrannaturale diversa da quella della Meyer). Tutta la storia 'non puoi starmi vicino, sono pericoloso' e la scena della radura, cioè... Non osate definirlo erede di Twilight. Io sono super salty a riguardo. Anche l'insta-love, omioddio anche no. Già è un trope che mal sopporto, ma qui tra il triangolo, l'insta-love, e tutti gli elementi palesemente copiati da Twilight anche no. Comunque, Grace è un personaggio semi-tondo, voglio dire, potrebbe esser stato sviluppato meglio, ma ci accontentiamo. Come dicevo, Jaxon è il vampiro da cui lei è attratta e alcune spiegazioni sui morsi vampireschi e sul veleno che i vampiri secernono, oltre alla scena di cui vi ho raccontato, mi hanno lasciata basita. Flint, insieme a Macy, è davvero il mio side-character preferito. Macy, poi, è di una simpatia unica! Ad ogni modo, Grace conosce Lia e l'Ordine, e con Lia stringe amicizia fin dall'inizio. 

Ma se c'è una cosa che davvero non ho sopportato è stato il ritmo narrativo e come è stato distribuito in queste 440 pagine. Per fortuna noi, nell'edizione italiana, siamo stati risparmiati di cento pagine. E' lento. Molto, molto, molto lento. E per quanto il concept mi piacesse e mi piacesse la storia, purtroppo se il ritmo è lento e poi accelera di colpo da pagina 200 in poi, non ha senso. Posso capire che gli inizi siano lenti, ma qui ci vogliono almeno 100 pagine solo perché Grace arrivi alla Katmere Academy. Senza contare che ci sono troppe creature buttate lì a casaccio. E' stato decisamente too much.

Non posso dire di consigliarvi questo romanzo, ma se il prossimo migliora potrei farci un pensierino. 
Uno solo, eh. 

Adesso vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che comunque vi invito a leggere. Insomma, così ne parliamo insieme qui o su Instagram.
"(...) Ora che ti ho trovato, non potrei vivere in un mondo in cui tu non ci sei."
(Grace a Jaxon)

xoxo,
Giada

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