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mercoledì, novembre 04, 2015

Recensione di "Anime eterne" di Lina Giudetti

Anime eterne è un viaggio nel tempo e nello spazio, entrambi delineati con precisione e accuratezza dall’autrice, Lina Giudetti, che senza trasformare il romanzo in un saggio descrive sia i luoghi che particolari e dettagli della vicenda. Tre storie diverse si intrecciano: quella di Stefan e Serafine vissuti nella Romania di Vlad Tepes III (il famigerato Dracula), Vernon ed Edwina che si conoscono ed amano negli anni Cinquanta e infine quella di Elettra trasferitasi dall’America all’Inghilterra agli inizi degli anni Novanta.
Apparentemente nulla legherebbe questi personaggi, a meno di non credere alla reincarnazione: le anime di Stefan e Serafine infatti sembrano rincorrersi nel tempo fino a quando non si rincontrano e tentano di vivere nuovamente il loro amore, spezzato dalla morte violenta di lui.
La lettura del romanzo è piacevole e i salti cronologici sono ben strutturati cosicché il lettore non si perda; i personaggi sono approfonditi e in più punti si percepisce il dilemma interiore che li muove a compiere scelte difficili. Pur raccontando una storia di vampiri l’autrice ne da un’interpretazione personale e originale, fondendo e rielaborando in qualcosa di nuovo le “versioni precedenti”, da Bram Stoker a Twilight.
Un libro ben scritto e adatto ad appassionati di generi differenti che possono cogliere nel romanzo sfaccettature dall'horror al romantico, allo storico.


«Perdere l’umanità e diventare vampiri è come iniziare una nuova vita. I desideri del tuo cuore cominciano a cambiare e non importa che in passato tu sia stata buona o cattiva, perché finisci con il dimenticartelo. L’unica cosa sulla quale cominci a concentrarti è la tua nuova natura e il tuo nuovo presente perché tutti i ricordi iniziano a non toccarti più.»
“La verità è che finché c'è vita nel nostro corpo, esistono sempre possibilità infinite di riscatto.”


giovedì, luglio 02, 2015

Recensione di "Una stanza tutta per sè" di Virginia Woolf

“Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi” questa la tesi di fondo analizzata nel breve saggio di Virginia Woolf, pubblicato per la prima volta nel 1929 che, secondo me, tutte le donne che scrivono (ma non solo) dovrebbero leggere.
La stanza, a cui fa riferimento il titolo, è un luogo in cui è possibile chiudersi, isolarsi dal mondo e dalle incombenze domestiche, per dedicarsi all’arte e alla scrittura. L’autrice parte dalla propria esperienza personale per delineare, con il suo stile asciutto e spesso carico di ironia, il rapporto tra le donne e la letteratura in un periodo in cui la cultura era ancora quasi esclusivamente una prerogativa maschile. Per le donne, anche quelle benestanti, era quasi impossibile aspirare a qualunque forma di istruzione superiore e difficile era anche godere di una rendita economica lavorativa che permettesse loro di mantenersi semplicemente scrivendo.

“Se Tolstoj avesse vissuto in un presbiterio o rinchiuso in una casa con una signora sposata [...] per quanto la sua lezione morale fosse edificante, difficilmente avrebbe potuto scrivere Guerra e Pace.”
In questo modo la Woolf rivendica per le donne una parità di diritti, di cultura e di indipendenza rispetto agli uomini; tra le pagine del suo libro spesso critica alcune delle grandi scrittrici inglesi per aver lasciato emergere nelle proprie opere la loro esclusione dal mondo maschile, cosa che invece a suo giudizio non traspare nell’opera di Jane Austen.

Quello che invoca l’autrice è la capacità, per tutte le donne, di riuscire a liberarsi dal peso di secoli di sottomissione a quella che si può definire "men's sentence", la visione degli uomini rispetto al genere femminile.

Irene

venerdì, gennaio 09, 2015

PRESENTAZIONE de La farfalla dalle ali bucate di Elisa Liliana Locatelli

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera presenterò "La farfalla dalle ali bucate" di Elisa Liliana Locatelli, un romanzo che, sono sicura, v'incuriosirà molto e proprio per questo, vi invito a leggere le informazioni qui sotto se desiderate acquistarlo. Buona lettura!

Titolo opera: La farfalla dalle ali bucate
Autore: Elisa Liliana Locatelli
Genere: young adult, rosa, drammatico
Numero di pagine: 250
Prezzo: 1.00€
Link per l’acquisto: http://www.amazon.it/farfalla-dalle-ali-bucate-ebook/dp/B00RWGL8BA/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1420622652&sr=8-1&keywords=La+farfalla+dalle+ali+bucate+elisa+liliana+locatelli
Sinossi:
New York City. Ada Leary è una quindicenne che vive in uno dei peggiori quartieri della città.
Vive assieme alla madre e al patrigno che abusa di lei e ha una migliore amica che adora.
La vita di Ada –purtroppo- è fatta di violenza e di droga: valium, allucinogeni, cocaina e infine eroina, ma anche d’amore. Cosa succederà quando J.C., il ragazzo che ama, tornerà dal riformatorio? E come reagirà egli quando scoprirà che Ada –per tutto il tempo in cui è rimasto assente- l’ha tradito con Paul, uno spacciatore eroinomane? Riuscirà la giovane a scendere dalla giostra della morte su cui è salita? Riuscirà l’amore a trionfare e a salvare la giovane?

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE
Elisa Liliana Locatelli nasce a Melzo (Milano) il 22 marzo 1990. Frequenta il liceo delle scienze sociali, per poi iscriversi all’università Statale di Milano. Attualmente è laureanda in Scienze Infermieristiche.
Ha una grande passione per la scrittura, la cucina, la lettura, i film e i telefilm.
Scrive da quando ha quindici anni. Ha autopubblicato due raccolte di racconti: “Le tappe della vita” e “Racconti di vite disperate”.  Il 15 dicembre 2014 è uscito il suo primo romanzo breve rosa\erotico: “Un nuovo inizio”. Il 6 gennaio 2015 è stato pubblicato su Amazon il suo romanzo rosa\drammatico “La farfalla dalle ali bucate”.

Lettori, io vi consiglio caldamente di comprare il libro di Elisa, e nel frattempo vi lascio con breve estratto tratto proprio da "La farfalla dalle ali bucate": "“Non mi chiedo perché una ragazza, qualsiasi sia la sua età, voglia morire.” Dice estraendo un pacchetto di Marlboro Rosse e portandone una alle labbra senza accenderla mentre ammira i giochi di luci sulle vetrate dei grattacieli. “Mi chiedo perché voler morire quando ci sono cose come questo tramonto: ogni singolo istante di questa vita vale la pena di essere vissuto.” Conclude riportando lo sguardo su di me.

“No, non vale la pena vivere alcuni momenti.” Ribatto pensando a Carl e a quello che mi fa da anni.
“Tutti i momenti valgono la pena di essere vissuti.” Dice con un sorriso dolce. “Certo anch’io farei a meno dei brutti momenti ma… ci sono e li affronto.” Conclude facendo spallucce mentre estrae uno zippo, lo fa scattare e accende la sigaretta. “Questo è un momento di quelli che valgono la pena di essere vissuti. Quando sono uscito dal lavoro non pensavo che sarei tornato a casa con una ragazza bellissima. Non pensavo che avrebbe accettato di uscire con me e non avrei mai pensato che le avrei mostrato il tramonto da casa mia mentre fumo una sigaretta.”
Mi giro a guardarlo restando seriamente senza parole: è veramente bello, specialmente ora che il sole illumina il suo viso.
“Se dovessi tornare indietro cosa cambieresti?” Domando.
Si fa pensieroso, poi sorride.
“Avrei preso la Coca Cola al posto della Pepsi.”"
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