domenica, febbraio 22, 2015

Collaborazioni #7: Dal 04 febbraio Lanty&Cookies di Tiziana Iaccarino è disponibile in tutti gli stores!

Buona sera, bloggers e lettori! Mi sono accorta di non aver pubblicato tutti gli aggiornamenti per la CE Genesish Publishing e ora sto provvedendo a postarveli tutti. Il primo è questo: dal 04 febbraio il romance "Lanty&Cookies" di Tiziana Iaccarino è disponibile in tutti gli stores! Se desiderate maggiori informazioni non dovete altro che scorrere questo post. Buona lettura!


TITOLO: Lanty&Cookies
AUTORE: Tiziana Iaccarino
COLLANA: Romance
GENERE:  Romantico, Chick lit
PREZZO: € 2, 99
PAGINE: 80
ANNO: 2015,
ISBN Kindle: 978-88-98769-49-0
ISBN ePub: 978-88-98769-50-6

SINOSSI:
Lanty è una stilista di accessori dalla vita professionale perfetta: ha intrapreso l'attività dei suoi sogni e sta per aprire uno showroom nel quadrilatero della moda milanese, in via Montenapoleone.
Tutto sembra procedere per il meglio se non fosse che la sua vita privata, al contrario, va completamente a rotoli o meglio... che i suoi rapporti con il marito Marcello, giornalista, non siano proprio idilliaci.
A tormentarla è un problema quasi inconfessabile: è in totale astinenza sessuale! Tutta colpa di un marito che non le si concede da un anno, che le sfugge in ogni modo e le offre l'occasione di rimettere in discussione il loro rapporto. Ma Lanty non si dà per vinta ed escogiterà qualunque sistema, persino bizzarro, per risvegliare i sensi sopiti del coniuge. Ma proprio nel momento in cui pensa di gettare la spugna, ecco che a liberarla dalla sua astinenza ci pensa Giorgio, brillante avvocato amico di suo marito.
La nostra protagonista, però, non immagina che dietro l'angolo ci sia ad aspettarla una scoperta che rimescolerà le carte in gioco e le cambierà la vita per sempre. 
Lanty&Cookies è una commedia dal sapore piccante e una bordatura appena erotica, ma brillante. Ha già conquistato centinaia di persone nella sua prima edizione e si rivelerà scoppiettante e ricca di retroscena inaspettati in questa nuova edizione che offre il titolo a una serie vera e propria con la quale le avventure di Lanty continuano!

Vol. 1  della Serie "Lanty&Cookies"

“Un chick lit in piena regola con sfumature di audace seduzione. Lanty&Cookies è il primo romanzo di una serie, di cui la protagonista non potrà che stuzzicare con le sue 'intrepide' iniziative e coinvolgere il lettore nelle sue paradossali avventure. Lanty vi farà compagnia nelle giornate uggiose, portandovi un pizzico di ardita follia. Consigliato agli amanti dei romanzi rosa, del genere soft erotico, delle storie dinamiche e compromettenti"
L'EDITORE

Vi saluto con una citazione del grande Albert Einstein: "Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se niente fosse un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo."
(Albert Einstein)

Giada

sabato, febbraio 21, 2015

RECENSIONE di Lupus Occulta - La Femmina Alpha di Morgan Cavendish & Lyanna Wolfe

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Vi avevo detto che entro un paio di giorni avrete avuto la recensione di "Lupus Occulta", il libro di Morgan e Lyanna e mi rendo conto che vi aspettavate di trovare questa recensione tra un paio di giorni, ma il libro mi ha coinvolto così tanto che non ho resistito e l'ho finito oggi stesso.


PREMESSA
L'ultima volta che ho letto un libro sui licantropi è stato tantissimi anni fa ed è stato "Dark Moon - L'Ombra del Vampiro" di Keri Arthur, purtroppo però quel libro non mi è piaciuto molto a causa della componente sessuale troppo presente (detto in parole povere, c'erano troppo scene di sesso descritte in modo esplicito) e ho abbandonato questo genere di fantasy in favore di un altro tipo di fantasy. Allo stesso tempo però, ho cominciato a seguire le serie tv "Hemlock Grove" e "Teen Wolf", che mi hanno riavvicinato tantissimo al tema della licantropia nei romanzi fantasy...ecco, se avete amato queste serie tv, amerete anche questo libro, perché in questo romanzo c'è davvero di tutto e per tutti i gusti e di sicuro non deluderà le vostre aspettative, come non ha deluso le mie.

TRAMA (da Goodreads)
Grimwood, Pennsylvania. La vita di Sophie Bartok cambia drasticamente quando la ragazza risponde all'annuncio di lavoro messo da Maya Gale. Un giorno, infatti, alla libreria dove entrambe lavorano, si presenta il misterioso Damien Wilding in ricerca del “Lupus Occulta”, antico libro su miti e leggende licantropine. Quando l’uomo mette piede nel negozio, in lui scatta una scintilla così immediata e prepotente da risultare poco credibile. Tuttavia, la sua inspiegabile attrazione per Maya è autentica: lui è un lupo alpha e lei è destinata ad essere la sua compagna. Sophie, in bilico tra avvenimenti improvvisi e orribili che catapulteranno lei e la sua amica in una corsa frenetica per la sopravvivenza, potrebbe non essere solo una semplice pedina nella scacchiera di Gage, lupo enigmatico e ambiguo. Come se ciò non bastasse, mentre Samuel lotta per non perdere sua moglie e i cacciatori cercano di arrivare al Branco, un ulteriore pericolo, maggiore e imminente, si profila già all'orizzonte.

RECENSIONE
Questo libro è semplicemente bellissimo, originale e coinvolgente. La storia ruota attorno a Sophie Bartok e Maya Gale, due ragazze che hanno avuto un passato burrascoso e difficile alle spalle, entrambe per svariati motivi e che alla fine, si sono incontrate per caso - anche se, secondo me erano destinate ad incontrarsi. Sophie e Maya non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra, la prima è decisa, determinata e schietta e la seconda è remissiva, passiva e non riesce a far valere le sue opinioni con il ricco marito Samuel Cadwell. Tutto cambia quando Damien Wilding, un misterioso e attraente ragazzo entra nella libreria di Maya e tra i due scatta improvvisamente qualcosa che prescinde l'attrazione tra un uomo e una donna, da quel momento in avanti, la vita di tutti i personaggi cambierà radicalmente. Non posso rivelare di più poiché rischio di fare spoiling e dato che ho imparato dai miei errori del passato, non voglio dire più di quanto sia necessario, perché per apprezzare questo libro dovete leggerlo dall'inizio alla fine. Ci sono maschi per tutti i gusti, lettrici: c'è l'attraente e sexy Damien Wilding (il quale, secondo me, nasconde nel nome parte della sua natura selvaggia di lupo, in quanto Wilding mi ricorda tantissimo wild, che in inglese vuol dire appunto selvaggio), Gage Wilding, il cugino ambiguo di Damien, che trama sempre qualcosa alle spalle di tutti, ma non si riesce mai bene a scoprire cosa voglia fare o cosa sappia effettivamente; Samuel Cadwell, il rude e violento marito di Maya, Lyle, il cacciatore dal cuore buono e Aiden, il cacciatore che nasconde un enorme segreto non solo al fratello ma a chiunque. Avete solo l'imbarazzo della scelta! Ormai tutti i miei amici di Facebook sanno che io vado matta per Damien e Gage, entrambi in un modo nell'altro mi hanno fatto davvero perdere la testa nel libro e hanno portato il mio livello di fangirlinaggio ad un livello altissimo, anche Lyle comunque è entrato a far parte della squadra dei ragazzi che mi hanno conquistato di più del romanzo.

Lo stile è semplice ma allo stesso tempo coinvolgente e ricco di dettagli che rivelano uno studio attento del luogo in cui è stato ambientato il romanzo (Grimwood, Pennsylvania) e delle piante che verranno nominate e usate in seguito dalla maggior parte dei personaggi, ma in particolar modo da Marcus Grimes - che, secondo me discende dai fondatori della città. Tuttavia ho dato quattro stelline perché ho trovato dei refusi nella prima parte del testo e arrivata a metà, quando sono entrati in scena i beta del branco di Damien, c'è stato un continuo cambio nel nome di Zachary che cambiava da Zachary a Zackary per alcune pagine, e che fino alla fine del romanzo è rimasto Zachary. La stessa cosa vale per il nome Larissa, infatti i personaggi si riferiscono a lei chiamandola Larissa e qualche pagina più avanti il suo nome diventa Làrissa. Il romanzo mi è piaciuto moltissimo e queste piccole segnalazioni non devono fuorviarvi, il mio è un giudizio che deve anche essere un aiuto al lavoro svolto, perciò vi consiglio caldamente di leggerlo perché non potete perdervi una novità del genere, comprate il libro e leggetelo tutto! Lo amerete come io l'ho amato. I personaggi sono ben costruiti, a livello emozionale posso dire che quando loro soffrivano o amavano, io soffrivo e amavo con loro e in più di un'occasione avrei desiderato trovarmi davanti un Damien o un Gage un carne ed ossa per saltargli addosso, quindi per me per quanto riguarda il coinvolgimento del lettore, le scrittrici hanno fatto centro. Anche le descrizioni delle ambientazioni rivelano una grande attenzione e cura. 

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro di cui non vedo l'ora di leggere il seguito: "Lei non era più una persona debole, non avrebbe più dovuto soccombere alle decisioni e ai capricci degli altri. D'ora in avanti nessuno si sarebbe più permesso di puntarle il dito contro, mai più. 
(Maya)

Giada

venerdì, febbraio 20, 2015

Chiacchierando con l'autore #11: Morgan Cavendish & Lyanna Wolfe

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ho in serbo per voi una chicca fantastica, l'intervista a Morgan Cavendish e Lyanna Wolfe, le creatrici del fantastico mondo di "Lupus Occulta" - okay, devo stare buona, non ho ancora finito il libro, non posso cominciare a rivelarvi troppo ora, prima di fare la recensione ufficiale. Qui trovate l'intervista che ho fatto loro. Come sempre, vi auguro buona lettura!


G: Morgan e Lyanna, benvenute nel blog “Fantasticando sui libri” vi va di presentarvi brevemente?


M: Ciao Giada, grazie a te per questa fantastica opportunità. E’ un piacere poter parlare un po’ di me nel tuo splendido Blog.  Io sono Morgan, ho 36 anni e ho iniziato a scrivere intorno ai 18 anni lavorando per un giornale locale della città in cui vivevo allora. Poi, per esigenze familiari, mi sono trasferita e ho continuato a redigere articoli in qualità di giornalista freelance per varie testate, sia online sia a tiratura nazionale. Infine, dopo svariati anni e tanto materiale scritto nel cassetto, mi sono decisa a pubblicare qualcosa in modo autonomo. Parallelamente alla scrittura, ho coltivato anche la passione per la grafica. Per necessità economiche, decisi di sceglierla come strada principale formandomi ed evolvendo fino ad arrivare ad insegnare web design e ad avere uno studio grafico tutto mio. Ora, pur continuando a cimentarmi con la grafica, ho finalmente potuto rimettere la scrittura al primo posto.
L: Ciao a tutti! Mi chiamo Lyanna Wolfe, ho 24 anni e sono toscana. Fin da piccola ho amato il mondo della letteratura, sia come lettrice accanita che come scrittrice. Sono anche un'amante del cinema e una grande appassionata di fotografia.

G: Quali sono i vostri libri preferiti?
M: Io ho sempre letto moltissimo e, nel tempo, ho esplorato vari generi selezionando man mano quelli più compatibili allo stato d’animo del momento e alla mia personalità. Senza dubbio, però, i miei libri preferiti sono Dracula di Bram Stocker, La Storia Infinita di Michel Ende, Il Talismano di Stephen King, Outlander di Diana Gabaldon ed Harry Potter di J.K. Rowling.
L: Difficile da dire... come prima scelta direi “Il Fantasma dell'Opera” di Leroux, poi ci sono le “Cronache dei Vampiri” di Anne Rice, la serie di “Harry Potter” e la trilogia sui licantropi di Glen Duncan. Altro libro che amo tanto è “Demoni e Muse” di Patricia Duncker, lo consiglio caldamente a tutti, veramente!

G: Qual è il genere di lettura che prediligete in assoluto?
M: Di solito leggo un po’ tutto… ma in assoluto io amo l’urban e il paranormal fantasy. Datemi libri che trattano di lupi mannari, streghe e viaggi nel tempo ed io sarò felice.
L: Santo cielo, non saprei! Vado a periodi, per esempio ricordo di aver passato un anno intero a leggere solo fantasy, poi ho letto solo gialli, poi solo romanzi storici, ho avuto il mio periodo horror e gotico... Non amo particolarmente i romanzi di cronaca. Per il resto, sono aperta a tutto.

G: Quali sono i vostri autori preferiti?
M: Come ho già detto, i miei gusti letterari spaziano moltissimo. Vado dal romance storico al giallo classico senza alcuna difficoltà. Leggo anche molti fumetti e manga e passo tranquillamente da Dylan Dog a Battle Royale nel giro di mezz’ora. Detto ciò, per quanto riguarda i libri i miei autori preferiti sono senza dubbio Stephen King, Lovecraft, Diana Gabaldon, Kathy Reichs, Agatha Christie, Neil Gaiman e Jeffrey Dever.
L: Patricia Dunker, J.K. Rowling, Anne Rice, Glen Duncan, Amélie Nothomb, Murakami, Banana Yoshimoto... non posso scriverli tutti, non basterebbe questa intervista per contenerli.

G: Raccontateci com’è nata la vostra passione per la scrittura.
M: La mia passione per la scrittura è nata grazie a mio padre e alla sua dedizione per la mia formazione umanistica. Quando ero ragazzina e ancora andavo a scuola, ha dedicato molto tempo a me e ai miei studi, seguendomi ed aiutandomi a migliorare. Mi ricordo che trascorrevamo anche ore su un tema o su una scheda libro, analizzando e scrivendo ogni parte nel migliore dei modi. Questa sua attenzione, mi ha permesso anche di ampliare e migliorare notevolmente il mio vocabolario, di curare sintassi e grammatica dandomi, nel tempo, uno stile pulito e corretto. Così ho continuato, incoraggiata, a proseguire su questa strada.
L: Come ho accennato prima, ho sempre avuto una certa passione per questo ambiente. Sicuramente il clima familiare ha influito positivamente, infatti tutti in casa mi hanno spronata a scrivere. Ho iniziato alle elementari con piccole storie, poi sono passata alle fanfiction e ai Giochi di Ruolo testuali sui forum. Proprio in uno di questi ho conosciuto Morgan.


G: Com’è nata l’idea di scrivere a quattro mani?
M: L’idea di scrivere qualcosa a quattro mani è stata di Lyanna. Ci conosciamo da oltre otto anni e, dopo esserci trovate spesso a scrivere su giochi di ruolo testuali, mi chiese di buttare giù qualcosa di solo nostro, qualcosa che ci sarebbe piaciuto leggere. Successivamente, io le proposi il tema licantropi su cui ero ben informata e che amavo tantissimo. Man mano, quello che doveva essere uno svago ha preso una forma diversa e, data la mole di materiale, è diventato una serie di libri.
L: Dunque, era da un po' che volevo tornare a scrivere così, ormai tre anni fa, ho contattato Morgan per chiederle se le andava di fare qualcosa con me. Lei ha proposto il tema dei licantropi e mi ha aperto un mondo. Io conoscevo i licantropi ma fino ad allora avevo sempre preferito i vampiri. Posso dire con certezza che le cose sono cambiate. Comunque, sto divagando. In origine il nostro piccolo lavoro di squadra doveva essere uno svago, ma pian piano ci siamo rese conto che aveva del potenziale così abbiamo deciso di farne un libro vero e proprio. Anzi, una serie.


G: Qual è stato il primo romanzo che avete pubblicato? Vi va di raccontarcelo?
M: La mia prima pubblicazione è stata Frammenti di Vetro, una antologia di racconti di genere horror/gotico. In tutto, la raccolta ne contiene quattro, di circa trenta pagine l’uno. Ad ognuno, ho associato graficamente l’elemento naturale che viene richiamato all’interno della narrazione insieme alle emozioni intense che questa dovrebbe far emergere. Ne IL POZZO, ad esempio, la paura è accostata all’acqua e al senso di claustrofobia che deriva dall’essere imprigionati diversi metri sotto terra. Su IN VIA DI GUARIGIONE, l’aria porta con sé le ombre del senso di colpa mentre ne LA GABBIA DI FILO SPINATO l’impotenza che radica la protagonista al suolo è espressa materialmente con la terra. Infine, il fuoco rappresenta la rabbia che arde e consuma l’anima in NOTTI DI CACCIA.
L: “Lupus Occulta – La Femmina Alpha” è il mio primo romanzo. Dunque, è l'inizio di una saga incentrata sulla figura del licantropo, ambientata negli USA ai giorni nostri. Si tratta di una lavoro che ci ha viste impegnate per due anni. Dietro ad ogni personaggio, luogo o piante c'è uno studio. Abbiamo attinto a piene mani dalle leggende sui licantropi e dai veri comportamenti dei branchi di lupi. Nessun tassello del libro è stato posizionato a caso, ogni cosa è collegata e credo che questo sia un grande punto di forza non solo del libro, ma di tutta la saga. I personaggi sono ben caratterizzati, hanno un background per delineato e degli obiettivi molto precisi, che cercheranno di raggiungere nel corso della storia. Sophie e Maya sono le nostre protgoniste e sono diametralmente opposte come carattere ed aspetto. La prima mora, battagliera e indomita mentre l'altra è bionda, più remissiva e repressa. Con i personaggi maschili abbiamo cercato di accontentare buona parte del pubblico femminile. Abbiamo il tenebroso alpha Damien, l'ambiguo Gage, il fedele Lyle e il rude Samuel.

G: Come si intitola il vostro ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontateci.
M: Il mio ultimo lavoro si intitola LA ROSA PROIBITA ed è, di nuovo, un racconto. Dai precedenti, però, si diversifica non solo per la lunghezza, ma soprattutto per il genere affrontato. Si tratta, infatti, di un romance erotico con ambientazione storica. Sullo sfondo della prima rivoluzione industriale, si snodano le vicende di Rachelle Ramsey, una giovane guaritrice accusata di stregoneria, e di Evan Beauchamp, adepto dell'ordine segreto che la vuole uccidere. La storia si focalizza sulla notte in cui Evan, credendosi prossimo alla morte, torna da Rachelle per vederla un'ultima volta. Qualcosa, però, non va come previsto e tutto quello a cui entrambi avevano creduto fino a quel momento viene rimesso in discussione costringendoli ad una importante e coraggiosa scelta finale. In circa sessanta pagine, ho cercato di condensare il vissuto di due personaggi complessi cercando di fornire, al contempo, più dettagli possibili. Ho parlato di vendetta, gelosia, rabbia e desiderio fondendo insieme a questi il sospetto, l'accusa e il perdono fino alla promessa di un amore puro e di una vita vera. La felicità, però, non si raggiunge mai senza dare nulla in cambio… quale sarà, quindi, il prezzo da pagare? Ovviamente, non lo dirò. Potrete scoprirlo soltanto leggendo il racconto!
L: Beh, giusto per non dovermi ripetere, vi darò una piccola anticipazione. Speriamo di pubblicare, prima dell'estate, il secondo capitolo della nostra saga, ovvero “Lupus Occulta – Il Canto dell'Omega”. Non posso dirvi molto, solo che i nostri protagonisti non avranno tregua, dovranno sempre stare in guardia e fare scelte che, alle volte, porteranno delle serie conseguenze.


G: Preferite scrivere romanzi oppure racconti brevi?
M: Apparentemente, scrivere un racconto può sembrare molto più semplice rispetto ad un romanzo, che è più lungo ed implica una stesura della trama e delle scene più complessa e minuziosa. Io, che ho sperimentato entrambe le tipologie, posso dire che non è affatto così. Anzi, forse è vero il contrario. Un racconto esige la stessa cura e dedizione di un romanzo, è necessario informarsi ugualmente e non lasciare nulla al caso, soprattutto se si cimenta con argomenti particolari. Tuttavia, bisogna riuscire a concentrare in un numero esiguo di pagine, la giusta dose di dettagli ed informazioni sufficienti a far comprendere la storia, a descrivere adeguatamente i personaggi e a presentare motivazioni e problemi fino a giungere ad un finale sensato e chiuso. Nel romanzo, invece, si è liberi di spaziare digradando coi pensieri, aggiungendo dati, nozioni, flashback e proponendo, magari, una conclusione aperta che permetta un seguito. Con questo non voglio dire che scrivere un romanzo sia semplice, tutt’altro. E’ davvero difficoltoso e richiede tanto sacrificio, devozione, passione. In entrambi i casi, comunque, sia che si voglia scrivere l’uno o l’altro, è importante essere pronti ad affrontare notti insonni, giorni interi piegati sui testi a raccogliere più documentazione possibile, editing approfondito e tanta promozione successiva.
L: Avendo scritto entrambi posso dire che i racconti brevi non sono, come si tende a credere, una passeggiata. Riuscire a capire dove fermarsi non è così semplice, certe volte da un'idea per un racconto esce fuori un romanzo di 300 pagine e non sai come farlo finire in modo coerente e credibile. Credo che, nel mio caso specifico, dipenda molto dallo stato d'animo. Cerco di spiegarmi meglio. Non si può avere sempre la concentrazione adatta per scrivere un romanzo, che richiede comunque più costanza di un racconto, quindi quest'ultimo può essere una valida distrazione per poter, in un secondo momento, tornare a scrivere il proprio libro con più lucidità. Viceversa, come ho detto sopra, da un racconto può venire fuori l'idea per un romanzo o per una serie. Sto divagando, ancora. Chiedo scusa. Ad ogni modo, la mia risposta è entrambi. Non ho una vera preferenza.


G: Meglio ebook o cartaceo?
M: Personalmente preferisco leggere un libro cartaceo. Entrare in libreria, camminare fra gli scaffali, scorrere le copertine e sfogliare le pagine da cui proviene l’inconfondibile ed inebriante aroma di inchiostro, per me è un piacere irrinunciabile. Questo non vuol dire, però, che disdegni il formato digitale. A differenza del primo, infatti, permette una maggiore diffusione dell’opera, anche per il costo spesso esiguo e adatto a tutte le tasche. Quindi, se come lettrice prediligo la carta, come autrice autoprodotta mi trovo più propensa a scegliere l’e-book.
L: Io sono una all'antica. Amo sfogliare fisicamente le pagine di un libro, aprirlo e sentirne l'odore.


G: Salutate i nostri lettori con una delle vostre citazioni preferite.
M: Saluto con affetto tutti i lettori del blog e colgo l’occasione per ringraziarti di nuovo con una piccola citazione tratta da La Rosa Proibita.
“– Io vi amo, Rachelle – esordì infine Evan, la voce arrochita dall’emozione – Mi siete entrata dentro nell’esatto istante in cui il vostro sguardo ha incontrato il mio –”

L: Dunque, grazie per avermi dato l'opportunità di parlarvi di me con questa intervista. Vi lascio la mia citazione preferita.

“- Tu mi piaci Sophie, non so se è una cosa buona, ma per ora mi sta bene - soggiunse prima di avvicinarsi di più e baciarla lentamente, gli occhi chiusi e le dita che percorrevano lente le guance arrossate di lei.

La ragazza lo lasciò fare passandogli, in modo insolitamente timido, una mano fra i capelli scuri - Tu invece non mi piaci per niente, e so per certo che mi pentirò amaramente di quello che sto per fare - soffiò sulle labbra di lui prima di tornare a baciarlo.”



Lettori, so che devo ancora finire di leggere "Lupus Occulta" ma sto fangirlando ad un livello over 9.000 per questo libro *si morde la lingua* non devo dire molto, perciò mi limiterò a dire che vi consiglio i loro libri e che tra qualche giorno potrete leggere la mia recensione del loro libro e che sono stra felice che quest'estate esca il secondo libro della serie di "Lupus Occulta" - okay, questa sera non riesco ad evitare di essere troppo ripetitiva, ma capitemi, oggi avrei voluto andare avanti a leggere e sono andata a mangiare il gelato invece, continuo a chiedermi cosa accadrà nel libro :D

Giada

giovedì, febbraio 19, 2015

PRESENTAZIONE di Together di Elisabetta Modena

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera purtroppo non potrò guardarmi il finale di Hemlock Grove, un telefilm incentrato sulla figura del licantropo, a causa della partita dell'Inter ç.ç Voi cos'avete fatto di bello? Io sto leggendo un libro di cui presto (intendo tra un paio di giorni, sia chiaro, devo ancora finirlo!) avrete una recensione. Il libro che vi presento questa sera si intitola "Together" ed è l'ultimo libro della trilogia youndg adult Heaven in Love, che racconta la storia d'amore di un angelo per la sua protetta, di come lui diventa umano per starle accanto e delle difficoltà che insieme dovranno superare per coronare il loro sogno d'amore.

Titolo libro: Together
Autore: Elisabetta Modena
Prezzo: 2,99 € (gratis con Kindle Unlimited)
Lunghezza: 222 pagine
Link d'acquisto: http://www.amazon.it/Together-Elisabetta-Modena-ebook/dp/B00T24D2B4/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1424339431&sr=8-1&keywords=together
Casa editrice: self-publisher
Sinossi:
Natanaele e Benedetta sono finalmente insieme, dopo il travagliato inizio della loro incredibile storia d’amore. Lui ora è un astro nascente del panorama musicale, lei una giovane infermiera che studia in ospedale. Entrambi hanno scelto strade impegnative e stare insieme si rivela molto difficile. Oltretutto Benny non sopporta il mondo dello spettacolo e che il suo ragazzo sia circondato da entusiastiche fan, mentre Nat non vede di buon occhio i nuovi amici della sua fidanzata.
Entrambi si rendono conto che il loro futuro insieme non è scontato.
Benedetta cerca sicurezza e appoggio: sarà in grado di fidarsi ancora di Natanaele?
E lui riuscirà a farla sentire amata e protetta o la perderà per realizzarsi come musicista?
Qual è la cosa giusta da fare quando tutto è incerto?
Saranno in grado di ascoltare ancora la voce degli arcangeli, annunciatori del Cielo e dell’Amore senza limiti e confini?

Dallo scorso 2 aprile, Sorpresa da un angelo (#1) e Nascosto ai tuoi occhi (#2) ed ora Together (#3) sono in classifica top 100 ragazzi.

Vi consiglio di acquistare questo libro e vi lascio con un brano tratto da questo romanzo: 
"«Benny, il semaforo è verde» m’indicò Natanaele con un sorrisetto di divertimento sulle labbra.Ops.
Sussultai alle sue parole riscuotendomi dai miei pensieri. Alzai in fretta il piede dal pedale della frizione e premetti l'acceleratore. La Mini di Nat scattò in avanti e noi rimbalzammo indietro sui sedili.
«Attenta, la prossima volta» mi avvertì in tono gentile. «Sei distratta. A che cosa stai pensando?»
Sospirai. All’Università, ovvio. Al professor Speroni che sta massacrandoci di studio, al tirocinio che ci aspetta e che abbiamo soprannominato "Le dodicimila fatiche di Ercole", alla mia stanchezza cronica… E, postilla non meno importante, al fatto che mi ammazzo di lavoro in facoltà, mentre il mio bellissimo ragazzo, un modello, va a farsi fotografare in studio tirato a specchio come un poster patinato.
«A niente» risposi piccata.
«Mmm... »
«Non ti posso nascondere nulla» sbuffai infastidita. «A gennaio inizieremo a fare pratica in ospedale» buttai lì come se stessi dicendo che avrei dovuto scalare l'Everest senza bombole di ossigeno. A novembre inoltrato, per me gennaio era dietro l’angolo.
«Stai tranquilla, amore. Ce la farai» m’incoraggiò Nat dolcemente.
M’irrigidii. Tranquilla un corno!
Lui se ne accorse e scrollò la testa. «Non fare così.»
«Così come?»
Mi lanciò uno sguardo intenso. «Come una che ha già deciso che non riuscirà a centrare l’obiettivo della laurea.»
E tu, dall’alto del tuo Olimpo della moda, non capisci noi comuni mortali.
Ero al secondo anno di Scienze Infermieristiche e iniziavo a sentire tutto il peso dell’università. L’anno precedente io e i miei compagni di corso eravamo matricole imberbi: non sapevamo ancora a cosa saremmo andati incontro. Il nostro entusiasmo volava alto. Poi i primi esami si erano rivelati difficili e il tirocinio di quasi cinquecento ore ci aveva prostrato.
Il secondo anno era iniziato in salita: materie complicate e un altro tirocinio di seicentosessanta ore. I corsi del primo semestre non mi entusiasmavano: Clinica medica, Chirurgia Generale e Specialistica, Infermieristica clinica e Farmacologia; la frequenza era obbligatoria, inframmezzata da pochi giorni liberi. Una fatica impietosa, calcolando che restava soltanto la notte per studiare."

Giada

mercoledì, febbraio 18, 2015

Collaborazioni #9: Avventura Alla Stazione di Servizio di Pietro Gandolfi

Buona sera, bloggers e lettori! Spero che abbiate partecipato in tanti al blogtour di Ebook for love, perché è una bellissima iniziativa che i lettori non possono perdere :) Non so se l'ho già scritto, ma a scanso di equivoci lo scriverò di nuovo, l'altro ieri ho fatto e superato il mio esame di letteratura portoghese-brasiliana 1 e dopo averlo finito sono andata a farmi un giro alla Feltrinelli di Padova con una mia compagna di corso e ho acquistato due libri, uno è "Il canto del deserto" di Adele Vieri Castellano e l'altro è un libro di cui non posso rivelare né il titolo né l'autore, ma di cui posso dirvi solo che fa parte dell'iniziativa di Sperling & Kupfer "Un appuntamento al buio con un libro", ed è assolutamente da provare! Il libro che vi presento questa sera è firmato Dunwich Edizioni. Qui sotto trovate tutte le informazioni che desiderate se volete acquistarlo o solo darci un'occhiata sullo store. Buona lettura!

Titolo: Avventura Alla Stazione di Servizio
Autore: Pietro Gandolfi
Pagine: 62
Genere: Horror
Prezzo: 0,99
Link all’acquisto: http://tinyurl.com/n3464th

SINOSSI
Nathan è un bambino come tanti; ha un padre, una madre, forse qualche sogno nel cassetto.
È un normale pomeriggio per lui e, anche se è costretto a trascorrerlo nei pressi di quello squallido diner, nulla lascia intendere quanto una manciata di ore si dimostrerà importante per il suo futuro.
Nathan scoprirà il valore della propria indipendenza, il piacere dell’amicizia e forse persino l’amore. E il sesso… un mondo nuovo ai suoi occhi ancora innocenti.
Ma verrà a conoscenza anche del lato oscuro dell’uomo e forse si perderà nel vortice generato dalla sua violenza. Dopo quel pomeriggio, Nathan non sarà mai più lo stesso: crescerà fino a diventare una persona migliore, di sicuro diversa e, chi può dirlo, forse addirittura un uomo. 

Perché in fondo la sua strada è solo all’inizio.

Avventura Alla Stazione di Servizio è un racconto di formazione, è il percorso di dannazione di ognuno di noi.


L’AUTORE
Pietro Gandolfi si alimenta di orrori, poi li digerisce fino a espellerli ricoperti da una patina di puro disagio. C’è chi continua a paragonare il suo lavoro a quello di Stephen King, anche se lui è ancora dell’idea di ispirarsi più a Clive Barker e Richard Laymon. In fondo non gli importa, almeno fino a quando non verrà paragonato a Federico Moccia.

Ha pubblicato tre libri, l’antologia personale Dead of Night e i romanzi La ragazza di Greenville e William Killed the Radio Star; suoi racconti compaiono in Il paese dell’oscurità, Urban Italian Legend, Poker d’orrore, Un assaggio di Dunwich e Splatter. Pubblica in proprio il romanzo breve Who’s Dead Girl? ed è prossimo al debutto con il suo primo fumetto, The Noise, per le matite di Nicola Genzianella (Dampyr).

Per lui l’orrore non ha frontiere, è sufficiente che si dimostri abbastanza viscerale e diretto da tenere alto l’interesse del suo pubblico. Senza filtri, senza censure. Perché l’orrore è tutto attorno a noi, basta avere il coraggio di non voltare la testa dall'altra parte.

Giada

Blogtour Ebook for love! - Decima tappa

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Benvenuti in questo bellissimo viaggio attraverso mille mondi e mille storie... passeggiando nei viottoli di questo piccolo villaggio incontrerete autrici diversissime tra loro che alla fine di questa passeggiata metteranno in palio le proprie opere.

Come partecipare? ...DAL 9 FEBBRAIO AL 2 MARZO...

Segui il blogtour e commenta le tappe sui blog. Troverai qui tutte le tappe.
"Piacizza" questa pagina https://www.facebook.com/pages/EBOOK-for-Love/808161959273559 e le pagine delle autrici.
Posta sulla bacheca di questa pagina un commento per ogni tappa.

VINCERANNO TRE PARTECIPANTI, estratti tra coloro che avranno completato tutte le operazioni sopra indicate!

Oggi ho il piacere di ospitare la scrittrice Elvira Tonelli, che ci presenterà il suo romanzo "Il sorriso innocente dell'amore", ecco la sinossi del libro: Noemi è una ragazza felice, sta per sposarsi con uno degli avvocati più noti della città, sta costruendo la famiglia dei suoi sogni. Le soddisfazioni personali vanno di pari passo con quelle lavorative, sempre impegnata nel lenire le sofferenze e rallegrare gli animi nel reparto di
pediatria oncologica in cui trascorre gran parte della giornata in qualità di infermiera. Insomma, una vita “perfetta”. Eppure Noemi dovrà scoprire che il male si nasconde proprio tra le mura di casa, in quella persona che credeva fosse il marito ideale, un compagno amorevole. Marco è un giovane pediatra innamorato del suo lavoro: è diventato “medico clown” per portare sorrisi e gioia nelle corsie degli ospedali e ha lavorato in Africa con Medici senza Frontiere, dove ha imparato ad apprezzare le piccole cose e a non arrendersi davanti a niente. Anche la sua sembra un’esistenza da sogno, ma i suoi occhi nascondono una storia dolorosa che l’ha segnato profondamente. Le loro vite si incrociano al momento giusto e Marco e Noemi si troveranno ad assistere a un’inattesa piega degli eventi, che porterà a risvolti imprevedibili per entrambi… Una storia di dolore e di speranza che commuove ed emoziona, raccontata con semplicità e profondità: non può far altro che conquistare.

Presto la seconda edizione!

CONTATTI
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=IRGcFl82xWA

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Elvira-Tonelli/334389390016297?fref=ts

Questa è la cover del nuovo libro di Elvira, "Il sole ora splende"











BIOGRAFIA DELL'AUTRICE
Elvira Tonelli vive a Verzuolo, in provincia di Cuneo (Piemonte). Lavora come impiegata presso l'azienda del marito. Ha una splendida bambina di poco più di un anno. Ama scrivere ed emozionare con le storie raccontate con il cuore! Oltre a "Il sorriso innocente dell'amore", ha pubblicato anche il racconto "Il sole ora splende". Sinossi: Jessica è sola al mondo. La madre l’ha abbandonata all’età di tre anni ed è cresciuta con un padre alcolizzato che non ha lesinato in scenate e botte per i più futili motivi. Tra mille difficoltà e vessazioni, questa bambina è diventata un’adolescente schiva e una ragazza problematica, ma conservando sempre un animo buono, pronto a perdonare anche gli errori più gravi e a coprire ogni nefandezza. Quando il vero amore fa capolino nella sua vita, stenta a credere che qualcuno al mondo possa prendersi cura di lei, che sia degna di ricevere tutte quelle attenzioni. Ne ha quasi paura e prende le distanze. Ma forse non tutto è perduto per chi ha un angelo custode che veglia giorno dopo giorno sulla sua vita. Con “Il sole ora splende” l’autrice ci racconta una storia d’amore delicata, profonda, che nasce e cresce a dispetto di tutta la cattiveria e il male che possono abbattersi su un’esistenza, lanciando un messaggio di speranza a ogni donna.

Ora tocca a voi, miei amati lettori, ditemi cosa ne pensate di questo bel romanzo!

La prossima tappa del blogtour (il 19 febbraio) avrà come protagonista la scrittrice Daniela Iannuzzi nel blog Diletta Brizzi Autrice!

Vi ricordo che potete seguire il blogtour anche attraverso la pagina ufficiale, ovvero Ebook for love che vi invito a piacizzare a più non posso e, naturalmente, vi invito anche a partecipare a questo bellissimo evento!

Giada

sabato, febbraio 14, 2015

Collaborazioni #3: La minaccia islamista spiegata da Domenico Quirico in tour per l'Italia

Buona sera, bloggers e lettori! Inauguriamo questo post con la terza collaborazione con Neri Pozza Editore, che stavolta ci rende partecipi del tour di Domenico Quirico, un giornalista della Stampa che sta facendo un tour per l'Italia e che sta spiegando la minaccia islamista.

DOMENICO QUIRICO E IL GRANDE CALIFFATO

12 FEBBRAIO - MILANO - 18.30
La Feltrinelli, piazza Piemonte

13 FEBBRAIO - GENOVA - 18.00
La Feltrinelli, via Ceccardi 16

16 FEBBRAIO - ROMA - 18.00
La Feltrinelli di Galleria Colonna con Mario Marazziti

17 FEBBRAIO - BOLOGNA - 18.00
La Feltrinelli di piazza Ravegnana 1

20 FEBBRAIO - VERONA- 20.45
l'Istituto ITesA. Pasoli - Via Girolamo dalla Corte, 15 con Giuseppe Russo

25 FEBBRAIO - FIRENZE - 18.00
La Feltrinelli di via dei Cerretani 30

IL GRANDE CALIFFATO
Il giorno in cui, per la prima volta, parlarono a Domenico Quirico del califfato fu un pomeriggio, un pomeriggio di battaglia ad al-Quesser, in Siria. Domenico Quirico era prigioniero degli uomini di Jabhat al-Nusra, al-Qaida in terra siriana. Abu Omar, il capo del drappello jihadista, fu categorico: «Costruiremo, sia grazia a Dio Grande Misericordioso, il califfato di Siria… Ma il nostro compito è solo all’inizio... Alla fine il Grande Califfato rinascerà, da al-Andalus fino all’Asia». Tornato in Italia, Quirico rivelò ciò che anche altri comandanti delle formazioni islamiste gli avevano ribadito: il Grande Califfato non era affatto un velleitario sogno jihadista, ma un preciso progetto strategico cui attenersi e collegare i piani di battaglia. Non vi fu alcuna eco a queste rivelazioni. Molti polemizzarono sgarbatamente: erano sciocchezze di qualche emiro di paese, suvvia il califfato, roba di secoli fa.
Nel giro di qualche mese tutto è cambiato, e il Grande Califfato è ora una realtà politica e militare con cui i governi e i popoli di tutto il mondo sono drammaticamente costretti a misurarsi. Questo libro non è un trattato sull’Islam, poiché si tiene opportunamente lontano da dispute ed esegesi religiose. È soltanto un viaggio, un viaggio vero, con città, villaggi, strade e deserti, nei luoghi del Grande Califfato. Parte da Istanbul e si conclude in Nigeria, fa tappa a Groznyj in Cecenia e nelle pianure di Francia, nel Sahel e in Somalia. Parla di uomini, delle loro storie, delle loro azioni e omissioni. Mostra come al-Dawla, lo stato islamista, esista già, poiché milioni di uomini ogni giorno gli rendono obbedienza, applicano e subiscono le sue regole implacabili, pregano nelle moschee secondo riti rigidamente ortodossi, vivono e muoiono invocandone la benedizione o maledicendone la ferocia.Nondimeno, come Christopher Isherwood approdato nel 1930 a Berlino, con la sua potente narrazione, Domenico Quirico diventa, in queste pagine, «una macchina fotografica» con l’obiettivo così aperto sulla cruda realtà della nostra epoca, che ne svela il cuore di tenebra meglio di mille trattati e saggi.


Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male.

«Ho superato, nel momento in cui sono stato catturato, una frontiera fatale, sono entrato, me ne accorgo vivendo con loro, nel cuore di tenebra di una nuova fase storica, di un nuovo groviglio avvelenato dell’uomo e del secolo che nasce: il totalitarismo islamista globale».
Domenico Quirico

Giada

Collaborazioni #8: Novità editoriale - "Undici sfide da affrontare per domare il suo cuore" di Sarah MacLean

Buona sera, bloggers e lettori e buon San Valentino a tutti voi! Il giorno dell'esame si avvicina e io sto studiando (come sempre) come una matta, in compenso vi annuncio che il blog ha iniziato a collaborare con Fabbri Editori, Rizzoli Ragazzi, Beat Edizioni e Neri Pozza :) Spero che siate felici quanto me per queste nuove collaborazioni. Ma non è finita qui, la prossima settimana il blog parteciperà all'evento "MEGA GIVEAWAY DI SAN VALENTINO" e ospiterà un'autrice che ci parlerà dei suoi romanzi. Ad ogni modo, stasera vi presento la nuova proposta di LeggereEditore, un libro che vorrei leggere perché è proprio fatto per me. Buona lettura!

Care Amiche,

prima di San Valentino vi proponiamo un'altra uscita, in ebook: l'ultimo libro della serie che ha fatto impazzire lettrici di tutto il mondo: Love in Numbers, ovvero "Undici sfide da affrontare per domare il suo cuore" di Sarah MacLean.

Disponibile su tutti gli stores digitali a partire dal 12 febbraio a €4,99 e presto in cartaceo!

Ecco a voi la trama, aspetto i vostri commenti!

Irruente e testarda, una vera calamita che attrae guai, Juliana Fiori si rifiuta di giocare secondo le regole della società. A causa del suo carattere impulsivo e ribelle è sempre al centro dei pettegolezzi di tutti i salotti di Londra ed è nata per dare scandalo... è esattamente il genere di donna da cui il duca di Leighton vorrebbe stare lontano... anzi, molto lontano. Lo scandalo è l’ultima cosa di cui Simon Pearson ha bisogno, impegnato com’è a mantenere la sua vita privata lontano dalle chiacchiere. Ma quando scopre Juliana nascosta nella sua carrozza, a tarda sera, decide che è il momento che quella sconsiderata signorina impari le buone maniere, ed è determinato a insegnargliele. Ma lei ha altri piani... vuole due settimane per dimostrare che anche un imperturbabile duca non può essere al di sopra della passione.

Vi saluto con una citazione di Sarah MacLean tratta da questo romanzo:
“He called me a pie!” she announced, defensively. There was a pause. “Wait. That’s not right.”
“A tart?”
“Yes! That’s it!

"Mi ha ordinato un dolce!" annunciò in modo difensivo. Poi fece una pausa: "Aspetti. Non è giusto."
"Una crostata?"
"Sì! Esatto!"

Giada

Collaborazioni #7: Novità editoriale - "Felicità perduta" di Georgia Cates

Buona sera, bloggers e lettori! Dopo una giornata alquanto sfigata per quanto riguarda la tecnologia, come sapete il pc si è bloccato 2 volte, e dopo una saturazione estrema di "50 sfumature di grigio"(leggerò i libri e vi farò per ognuno 3 tipi di recensione), Sanremo e l'Isola dei Famosi, stasera vi propongo due post dedicati alle novità editoriali targate LeggereEditore. Buona lettura!

Care Amiche,

finalmente in uscita il 12 febbraio in formato digitale l'ultimo libro della serie Beauty di Georgia Cates, "Felicità perduta".

L'ebook sarà da subito in promozione, solo per le prime due settimane dall'uscita a €2,99 per poi tornare a €4,99; presto in cartaceo!

Un'occasione unica per perdersi tra le sensuali parole di una scrittrice al vertice delle classifiche americane e internazionali!

Jack Mc Lachlan è più soddisfatto di quanto non ritenesse possibile. In Laurelyn Prescott ha trovato più di quanto desiderasse, con lei ha scoperto bisogni che non sapeva nemmeno di avere. La vita sorride ai due neo sposi, ma la loro beatitudine è destinata a durare poco. Il passato oscuro di Jack presto torna a galla e mette a dura prova la serenità della coppia. Lui vorrebbe soltanto proteggere sua moglie, ma tenerla lontana dai peccati della sua vita precedente si dimostra impossibile. Riusciranno Jack e Laurelyn a ritrovare la felicità perduta, e a mantenere la promessa di amore eterno, con i fantasmi del passato che non perdono occasione per tornare a tormentarli?

Vi saluto con una citazione di Georgia Cates, tratta dal suo romanzo "Bellezza dal dolore"/"Beauty from pain": “You might as well be the devil.”“Baby, you’re the one holding the apple.”/ "Potresti essere il diavolo." "Piccola, sei tu quella che tiene in mano una mela.".

Giada


venerdì, febbraio 13, 2015

Collaborazioni #2: San Valentino con i romanzi Neri Pozza (parte 2)

Buona sera, bloggers e lettori! Se la fortuna mi assiste, ovvero se il computer non si blocca di nuovo, vi posterò tutti gli aggiornamenti di Neri Pozza Editore dedicati a San Valentino. Il post precedente riguardava la prima parte, questo invece la seconda.

SUJATA MASSEY - L'AMANTE DI CALCUTTA
La giovane protagonista di questo romanzo ha più di un nome. All’età di sette anni, prima che un monsone devastasse il Bengala meridionale separandola dalla sua famiglia, la madre e le gemelline la chiamavano Didi, ma per tutti, al villaggio, era soltanto Pom, «un colpo su un tamburo, la pioggia che batte su un tetto di lamiera». Compiuti i dieci, dopo essere stata raccolta malconcia dal ciglio di una strada e rimessa in sesto dal dottor Andrews a forza di dal, riso e latte bollito, per entrare a servizio nella scuola inglese di Miss Jamison, Pom è costretta a cambiare il suo nome in uno «da donna», «uno tratto dal libro sacro dei cristiani», e diviene Sarah: la piccola orfana che serve ilbed tea alle insegnanti ancora assonnate, passa lo straccio nella sala da pranzo, manovra i ventilatori nelle aule per tenere fresche le allieve. Nell’istante, tuttavia, in cui sente leggere L’isola del tesoro, Il libro della giungla, e ancora Virginia Woolf e Steinbeck, Sarah scopre che cosa vuole fare da grande: lavorare con i libri. E, magari, diventare una brava insegnante. Spinta da una forza di volontà fuori dal comune, ogni notte, dopo il lavoro, studia l’Oxford English Dictionary cercando di apprendere il più possibile. Quando, però, sembra aver fatto passi da gigante, nella scuola scoppia uno scandalo e la ragazza è costretta a fuggire a Kharagpur, una città insidiosa, violenta, in cui alle donne sole è permesso lavorare soltanto nei postriboli. Dopo nuove fughe e imprevedibili rivelazioni, il caso la conduce a Calcutta dove incontra un affascinante funzionario del governo inglese che le offre di lavorare nella sua biblioteca. “Mi chiamo Kemala” si presenta questa volta. Sarà capace di svolgere quel nuovo impiego? E quell’ennesimo nome riuscirà a portarle fortuna e a trasformarla in ciò che Didi, Pom e Sarah hanno sempre voluto essere: una donna istruita, libera e innamorata?

«Avvincente romanzo sull’amore, il tradimento e l’arte di sopravvivere» (Booklist),L’amante di Calcutta narra la storia di una giovane donna costretta a lottare contro le costrizioni imposte dal sistema delle caste e dalla colonizzazione. Grazie a «una scrittura attraente, sensuale, piena di colori, di profumi e di sapori» (Washington Independent Review of Books), Sujata Massey regala ai lettori un personaggio indimenticabile: una donna forte e generosa, in grado di leggere nel cuore degli altri.

Sujata Massey è nata in Inghilterra da madre tedesca e padre indiano. Cresciuta negli Stati Uniti, ha studiato scrittura alla Johns Hopkins University, ed è stata reporter per il Baltimore Evening Sun. Dopo aver soggiornato a lungo a Tokyo, ha scritto The Salaryman’s Wife, il primo libro della serie mystery di Rei Shimura che le è valso, tra gli altri, l’Agatha Award, l’Edgar Award e la pubblicazione in 18 paesi. Vive a Washington con la famiglia.

EDITH WHARTON - LA CASA DELLA GIOIA
Nella New York dei primi anni del secolo scorso, Lily Bart vive tra i sontuosi ricevimenti dell’alta società, i viaggi all’estero e i soggiorni nelle residenze degli amici. Le sue uniche doti sono la bellezza e l’intelligenza, che usa per muoversi in un ambiente ipocrita di cui vuole ostinatamente far parte e nel quale spera di trovare marito.
Un sentimento forte e contrastato la lega a Lawrence Selden, giovane avvocato che vive del suo lavoro: Lily sa bene che non rinuncerebbe mai agli agi tra cui è cresciuta e che è stata educata a desiderare, tuttavia non riesce a staccarsi da lui.
Inorridita dalla prospettiva della povertà, tenta di conquistare il rampollo di una celebre dinastia, ospite come lei di amici comuni, ed è allora che la parabola disegnata dalla sua vita tocca il culmine per poi iniziare un’inesorabile discesa. Incapace di vivere della rendita mensile che le passa la zia, la giovane donna si indebita al tavolo da gioco e chiede in prestito una consistente somma di denaro. La sua bellezza diventa arma di ricatto per gli uomini e motivo di cieca gelosia per le donne.

Nel momento più tragico della sua vita, tuttavia, Lily acquista di colpo lo spessore di una figura eroica: la rettitudine e l’integrità morale, un tempo apparentemente insospettabili, le impediscono di vendersi al miglior offerente. Con una scrittura moderna e implacabile nell’indagare l’anima e la psiche dei suoi personaggi, Edith Wharton costruisce un romanzo dall’architettura narrativa perfetta, ritraendo impietosamente l’alta società newyorchese dei primi del Novecento, in un contesto di splendori e miserie umane attuale anche a distanza di un secolo, e dando vita a una delle figure femminili più luminose della letteratura.

«È solo in Lily Bart, eroina del nuovo secolo, che Wharton riesce a stringere insieme i due volti dell’America: l’innocenza e l’inconsapevole corruzione».
Benedetta Bini

«Perfetta narrazione della rapida ascesa e repentina caduta di una ragazza affascinante»
Alessandra Stoppini, Il Venerdì La Repubblica


Edith Warthon è nata a New York nel 1862. Ha vinto il Premio Pulitzer con il romanzo L’età dell’innocenza (1920), tradotto in tutto il mondo e ancora oggetto di studio nelle scuole americane.

ALAIN BADIOU - ELOGIO ALL'AMORE
«Si può amare senza innamorarsi!», «È possibile essere innamorati senza soffrire!». I manifesti pubblicitari del sito di incontri Meetic, che qualche tempo fa tappezzavano Parigi, costituiscono il punto di partenza di queste pagine in cui Alain Badiou, uno dei maggiori filosofi francesi contemporanei, si trasforma in un irriducibile apologeta dell’amore. Come la guerra a «morte zero» dei conflitti armati della nostra epoca, così l’amore a «rischio zero» si fonda su una concezione «securitaria» della vita. Nei siti di incontri, tutto è così ben calcolato, il partner selezionato con la massima cura – vi è la sua foto, vi sono elencati i suoi gusti nel dettaglio, la data di nascita, il segno zodiacale e via dicendo – che non si corrono pericoli di sorta. Come il matrimonio combinato, che i genitori dispotici imponevano un tempo in nome dell’ordine familiare, così un accordo preliminare evita ogni casualità. Hai una buona assicurazione, un buon esercito, una buona polizia, una buona psicologia del piacere personale? Perché non avere anche un buon amore, privo di rischi? È il trionfo della polizza d’assicurazione e del benessere derivante dal rimanere entro i limiti del piacere. È il trionfo anche delle due figure in cui si incarnano simili condotte: il liberale e il libertario. Il primo, fautore di una vita coniugale preconfezionata nella dolcezza del consumo, il secondo di accomodamenti sessuali senza impegno e all’insegna del piacere. Entrambi, concordi su un regime di economia della passione, sull’idea che l’amore sia, in fondo, un rischio inutile. Intrappolato in questa stretta, l’amore è così seriamente minacciato che è diventato, per Badiou, un compito filosofico difenderlo. Reinventarlo, come diceva Rimbaud, per reinventare il rischio e l’avventura, contro la sicurezza e il benessere. Un compito che queste pagine assolvono in pieno, mostrando come muovendo da un punto di partenza che, preso di per sé, non è nient’altro che un incontro, una cosa da nulla, l’amore sia un’esperienza unica del mondo sulla base della differenza e non soltanto dell’identità. Un’esperienza personale dell’universalità possibile che «è essenziale sul piano filosofico, come intuì Platone per primo».

«Platone dice una cosa molto precisa sull’amore: afferma che nello slancio amoroso vi è una scintilla dell’universale. L’esperienza amorosa è uno slancio verso qualcosa che egli definisce l’Idea. In questo senso, anche quando sto semplicemente ammirando un bel corpo, che io lo voglia o meno, sono avviato sulla strada che porta all’idea di Bellezza. Penso qualcosa di simile… ossia che nell’amore si faccia esperienza del passaggio dalla pura singolarità del caso a un elemento che possiede un valore universale».
Alain Badiou


Alain Badiou, filosofo, drammaturgo e scrittore nato nel 1937, ha amato la rivoluzione ed è divenuto uno dei profeti della contestazione. Professore emerito alla Ecole normale supérieure, è uno degli intellettuali francesi più noti in tutto il mondo. Oltre alle opere prettamente filosofiche, ha pubblicato di recente alcuni libri polemici che hanno avuto grande successo, come Sarkozy: di che cosa è il nome? e L’hypothèse communiste. Tra le sue opere uscite in Italia, Il secolo (Feltrinelli 2006), Deleuze. Il clamore dell’essere (Einaudi 2004), Manifesto per la filosofia (Cronopio 2008), L’essere e l’evento (Il Nuovo Melangolo 1995).

MARK HELPRIN - STORIA D'INVERNO
Peter Lake è un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie. Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell’ordine sguinzagliate contro il grande crimine. Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall’angolo della bocca all’orecchio. È un criminale e, come tutti i criminali, vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza alla maniera di volgari rubagalline. Li vuole perché brillano e sono puri. Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d’arte «degne di lui», importate dall’Europa a bordo di lussuosi panfili.Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan.

Avvezzi come sono all’omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l’avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza. Si chiama Athansor e in un giorno d’inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino: a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn.
Peter si intrufola nella casa con l’intenzione di uscirne con l’argenteria, il contante e magari mezza dozzina di Rembrandt arrotolati. Ne esce col cuore trafitto da una ragazza intenta a suonare al pianoforte una struggente melodia; una giovane donna bella, radiosa, con i capelli scarmigliati raccolti in una treccia e il viso segnato da una spossatezza simile quasi all’ebbrezza o all’abbandono: Beverly Penn.Romanzo animato da una galleria di personaggi indimenticabili – dal bizzarro reverendo Mootfowl, un artigiano folle, un genio degli attrezzi che accoglie Peter nella sua fucina, all’imponente, grassoccio Craig Binky, che se ne va in giro per New York con il suo «salsicciotto», un piccolo dirigibile floscio – e costellato di luoghi incantati – dalla Grand Central Station, nel cui soffitto Peter ha il suo rifugio, alle paludi, alle baie, ai laghi – Storia d’inverno viene considerata una delle opere più importanti della narrativa americana contemporanea.

Divertente, profondo, emozionante».
New York Times

«Il romanzo di Helprin lascia senza fiato e lui è un grande talento».
Los Angeles Times Book Review

«Questo libro rompe le barriere del romanzo contemporaneo».
Newsday

«Helprin è più di un grande scrittore; ha tutte le caratteristiche per essere il più grande».
USA Today

«Non c’è oggi in giro uno scrittore accostabile per talento a Mark Helprin».
Elle


Mark Helprin è nato a New York. Ha studiato a Harvard, Princeton e Oxford, e ha prestato servizio militare nell’esercito e nell’aviazione israeliana. È ritenuto uno dei maggiori scrittori americani contemporanei. Collabora con il New York Times e vive in Virginia. Tra le sue opere: In Sunlight and in Shadows, A Dove of the East and Other Stories, Refiner’s Fire, A Soldier of the Great War.

Vi saluto con una citazione di Mark Helprin, tratta da "Storia d'Inverno" che io devo ancora leggere: "“He moved like a dancer, which is not surprising; a horse is a beautiful animal, but it is perhaps most remarkable because it moves as if it always hears music.”/ "Lui si muoveva come un ballerino, e ciò non era sorprendente; un cavallo è un bellissimo animale, ma forse lo è per le sue notevoli mosse perché sempre si muove come se ascoltasse la musica."

Giada

Collaborazioni #1: San Valentino con i romanzi Neri Pozza (parte 1)

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi inauguriamo la collaborazione con Neri Pozza Editore, però, dato che le novità per San Valentino sono davvero tante, farò un post per volta contenente quattro-cinque libri da farvi conoscere. Vi auguro come sempre una buona lettura.

LUCY FOLEY - IL LIBRO DELL'AMORE PERDUTO
Kate è una giovane fotografa che ha appena perso la madre, la famosa ballerina June Darling. Come se quel dolore non fosse già abbastanza, sua nonna Evie le rivela che June non era figlia sua, ma le era stata affidata da una signora che voleva restare anonima. Kate è sconvolta: deve assolutamente saperne di più. Partendo da una serie di lettere che la madre biologica aveva scritto a June fingendosi un’ammiratrice, e da un disegno firmato dal celebre artista Tom Stafford che ritrae una donna misteriosa, Kate decide di rintracciare Tom e chiedergli se la donna del ritratto è la sua vera nonna. Tom Stafford, però, è uno degli artisti più famosi d’America, mettersi in contatto con lui non è una cosa da poco. Quando Kate, però, mostra il ritratto alla sorella di Tom, lei decide di aiutarla e le dà l’indirizzo di una casa in Corsica, dove il fratello le svelerà la verità. Tom e Alice (così si chiama la protagonista del ritratto) erano stati vicini di casa da bambini, ma si erano persi ed erano tornati a incontrarsi prima nel 1928, a Londra, e poi di nuovo nel 1939, a Parigi. Il mondo è molto diverso da quello della loro infanzia. Il crollo delle borse ha ridotto alla fame molte famiglie e per le strade c’è chi parla di una Seconda Guerra mondiale alle porte. Eppure loro si sentono ancora innamorati come allora. Allora perché, come racconta Tom, Alice lo ha lasciato senza una spiegazione? Serviranno altre ricerche, per scoprire che Alice se n’era andata per occuparsi della figlia che portava in grembo (June), e lasciare a Tom la possibilità di diventare il grande artista che aveva sempre sognato. Il libro dell’amore perduto – i cui diritti sono già stati acquistati in più di dieci paesi – è un romanzo straordinario, pieno di poesia, che segue le vite di due innamorati attraverso l’Europa del Novecento. Ricostruendo epoche e atmosfere con l’abilità di una storica, e consegnandoci una delle più belle storie d’amore scritte negli ultimi anni, Lucy Foley ci parla di quelle esistenze che continuano a sfiorarsi, ma sono destinate a perdersi; e dell’amore più puro e infinito che esista: quello che poteva essere e non è stato.

«Il libro dell’amore perduto è magico, e Lucy Foley è un’autrice destinata a diventare una star».
Kimberley Young, HarperCollins

Lucy Foley è laureata in Letteratura inglese alla Durham University e specializzata in Modern Fiction alla UCL. Ha lavorato a lungo come editor presso la casa editrice inglese Hodder & Stoughton. Attualmente vive a Londra. Il libro dell’amore perduto, i cui diritti sono già stati acquistati in tutto il mondo, è il suo primo romanzo.

DAVID NICHOLLS - NOI
Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent’anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta, ildrosophila melanogaster. Connie, invece, divideva il suo tempo con una «combriccola di artistoidi», come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nel minuscolo appartamento di Karen, in mezzo a sedici persone accalcate intorno a un asse da stiro, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi piú di vent’anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosí tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: «Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò». Una storia finita, aggiunge Connie, con i diciassette anni di Albie che sta andando via di casa per proseguire i suoi studi d’arte altrove. Una storia da suggellare con un ultimo viaggio da fare insieme: il Grand Tour nelle maggiori città d’arte europee per preparare Albie a entrare nel mondo degli adulti, come facevano nel Settecento. Douglas, cui la vita sembra letteralmente inconcepibile senza Connie, decide che non può terminare tutto cosí, che l’amore non può svanire solo perché si è finito di occuparsi di un figlio. Accetta perciò di partire per quell’ultima vacanza insieme, un Grand Tour non per diventare piú colto, sofisticato e ricco d’esperienza come facevano nel Settecento, ma per riconquistare la moglie, e quel figlio che sembra scontento dell’uomo che sua madre ha scelto per metterlo al mondo. Romanzo commovente e irresistibile, atteso in tutto il mondo dopo lo strepitoso successo di Un giorno, Noi, selezionato per il Man Booker Prize 2014, è stato accolto dall’entusiasmo della critica e del pubblico nei numerosi paesi in cui è apparso.

«Al di là della struttura brillante e della storia romantica posta al centro, ciò che qui davvero conquista è lo sguardo di Douglas Peterson, la sua visuale leggermente fuori asse rispetto a quella dominante nel resto del mondo». 
Paolo Giordano, Corriere della Sera

«Nicholls racconta un matrimonio lungo vent'anni con una scrittura viva e modernissima».
Massimilano Parente, il Giornale

«Nicholls racconta come pochi altri libri il lento mutare dei rapporti umani, la drammatica parabola discendente dell'amore».
Massimiliano Parente, il Giornale

«Ma David Nicholls rende esilarante ciò che è lo spauracchio di ogni coppia: con ritmo serrato e humor britannico racconta l'ultimo viaggio di una famiglia attraverso le città d'arte d'Europa. Una sorta di Grand Tour dei giorni nostri».
Manuella Sasso, Diva e Donna

«David Nicholls torna con una storia densa, polemica, artigliante, feroce, ma sempre dolcissima, dal titolo breve che rimbomba come un'esplosione: Noi».
Francesco Mannoni, Giornale di Brescia

«Occorrono leggerezza e profondità in dosi uguali e ironia anche un po' caustica per scrivere di (buoni) sentimenti. David Nicholls possiede la misura».
D.Repubblica.it

«Noi è un libro in cui Nicholls conferma le sue grandi capacità di disegnare personaggi credibili, incerti e pieni di umanità».
Coming soon.it

«Dopo Un giorno lo scrittore inglese torna a parlare di sentimenti: assumendo il viaggio come momento rivelatorio, affronta le dinamiche coniugali e il rapporto fra genitori e figli con una narrazione che oscilla fra presente e passato e un finale aperto che spiazza il cuore».
Marzia Fontana, il Venerdì


David Nicholls ha lavorato a lungo con la BBC realizzando adattamenti shakespeariani e numerose serie di successo, premiate con due nomination per i BAFTA Awards. Tra i suoi romanzi Le domande di Brian (BEAT 2011), Il sostituto (BEAT 2012) e Un giorno(Neri Pozza 2010), da cui è stato tratto un celebre film diretto da Lone Scherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess.

MARIE-MADELEINE PIOCHE DE LA VERGNE - LA PRINCIPESSA DI CLEVES
Un giorno, alla corte di Enrico II e Caterina de’ Medici, fa la sua apparizione una giovane donna di stupefacente bellezza. La sua grazia abbaglia tutti i cortigiani, ma la misteriosa adolescente sembra del tutto impermeabile alle lusinghe della galanteria e della mondanità; la madre, infatti, le ha ispirato sentimenti virtuosi e l’ha messa in guardia contro le insidie amorose. Il principe di Clèves, tuttavia, riesce a conquistare la sua stima e a sposarla. L’amore-passione è ancora, per l’eroina di questo romanzo – che è a giusto titolo considerato il primo, sorprendente esempio di romanzo psicologico moderno – un territorio sconosciuto. Il destino le farà incontrare, intempestivamente, un uomo giovane e bello, fra i più desiderati della corte: il duca di Nemours. I due si innamorano a prima vista durante un ballo memorabile che è fra le pagine più note della letteratura francese, ma il duca preferisce non manifestare subito i segni della propria passione; e la principessa, dal canto suo, si oppone con tutte le forze a un sentimento che la turba per la sua natura indecifrabile e la violenza che lo caratterizza. La ferma volontà di restare fedele a un marito premuroso e buono, che nutre per lei un amore profondo, le impedisce peraltro di contemplare la possibilità di una relazione adulterina. Inizia così un romanzo di formazione singolare, che sovverte radicalmente il copione galante e anticipa temi e atmosfere della grande stagione del romanzo settecentesco. La madre della ragazza, che intuisce subito il pericolo, le presenta il suo innamorato come un disinvolto libertino, ma l’espediente, inutile dirlo, non sortisce l’effetto sperato; al contrario. Ecco dunque dipanarsi da questo momento una trama articolata secondo una drammaturgia al tempo stesso rigorosa e incalzante, che culmina nella scena della confessione al marito, da parte dell’eroina, della propria passione per un altro uomo; scena “scandalosa” quant’altre mai, perché incrina un codice basato sulla strategia della dissimulazione che governa il sistema claustrofobico della corte. Poco più di un secolo dopo, un altro inedito personaggio femminile farà la sua comparsa sulla scena letteraria francese: quella presidentessa di Tourvel delle Relazioni pericolose che, discendente diretta della Princesse, capovolge a sua volta in maniera irrevocabile le regole del gioco erotico libertino spianando la strada all’avvento dell’eroina romantica moderna.

Marie-Madeleine Pioche de la Vergne, meglio conosciuta come Madame de La Fayette (dal nome del marito), nacque a Parigi il 18 marzo 1634. Dopo la separazione dal conte de La Fayette, diventò dama di corte di Enrichetta d’Inghilterra, cognata del re, e fu amica intima di Madame de Sévigné, di cui scrisse un ritratto. La principessa di Clèves (1678) è la sua opera più famosa e ottenne da subito un grande successo. Ebbe una lunga relazione con La Rochefoucauld, conclusasi solo con la morte dell’autore delle Maximes nel 1680. Morì il 25 maggio 1693.

RICHARD C. MORAIS - AMORE, CUCINA E CURRY
Hassan Haji, secondogenito di sei figli, è nato sopra il ristorante di suo nonno, in Napean Sea Road a Bombay, vent’anni prima che fosse ribattezzata Mumbai. Ed è cresciuto guardando la figura esile di sua nonna che sfrecciava a piedi nudi sul pavimento di terra battuta della cucina, passava svelta le fettine di melanzana nella farina di ceci, dava uno scappellotto al cuoco, gli allungava un croccante di mandorle e rimproverava a gran voce la zia. Tutto nel giro di pochi secondi. E ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando sberle sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti. Naturale che quando l’intera famiglia Haji, i sei figli di età compresa tra i cinque e i diciannove anni, il grande Abbas, la nonna vedova, la zia e suo marito, lo zio Mayur, si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia, sia proprio lui, Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas. Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna che zio Mayur ha montato in giardino. Peccato che abbia di fronte, dall’altra parte della strada, un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, il salice piangente, con un’insegna che si muove impercettibilmente con il vento, il giardino roccioso coperto di muschio, le vecchie stalle dalle finestre con i vetri a piombo. Peccato poi che la proprietaria del locale, una dal sindaco, sostenendo che un albergo come Le Saule Pleureur, che vede ai fornelli lei, la vestale dell’arte culinaria francese, la chef degli chef apprezzata da gente come Valéry Giscard d’Estaing e il Barone de Rothschild, la gloria dell’establishment gastronomico francese proveniente da una delle più illustri e antiche famiglie di grandi hôteliers della Loira, premiata con ben due stelle dalla guida Michelin, non può avere dall’altro lato della via un bistrò indiano che spande la puzza di cibi unti per tutto il vicinato! Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette, descritte con dovizia di particolari, Amore, cucina e curry svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo. Precedentemente apparso col titoloMadame Mallory e il piccolo chef indiano, il romanzo viene ora riproposto in una nuova edizione, in contemporanea con l'uscita del film omonimo diretto dal Premio Oscar di Chocolat.

«Un romanzo ricco di fascino, scritto in maniera brillante, sensuale ed evocativa».
Joanne Harris, autrice di Chocolat

«Una storia di rivalità tra ristoranti, e di lotta per accaparrarsi le stelle Michelin, raccontata divinamente».
Simon Beaufoy, vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura di The Millionaire


Richard C. Morais è un americano nato a Lisbona che ha trascorso gran parte della sua vita in Europa. La sua carriera nel mondo del giornalismo è iniziata a New York nel 1984. Nel 1986 si è trasferito a Londra, dove ha vissuto e lavorato per 17 anni come corrispondente di Forbes. Madame Mallory e il piccolo chef indiano è il suo primo romanzo.

Vi saluto con una citazione di Lucy Foley: "People are here to do reckless things, stupid things they might later regret, though the point of it all is in not regretting. For the idea of the party is youth.” ― Lucy Foley/ "Le persone sono qui per fare cazzate, cose stupide di cui potrebbero pentirsene più avanti, sebbene il punto di tutto ciò non è pentirsene. Il divertimento è gioventù."
(Lucy Foley)

Giada

giovedì, febbraio 12, 2015

PRESENTAZIONE di Text me di Cristina Bruni

Buona sera, bloggers e lettori! Come sapete, nella mia ormai infinita Wish List di Amazon ci sono anche libri che trattano l'amore MM e libri di genere LTGB, questo perché voglio che sappiate che io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso e sono favorevole anche all'adozione di bambini da parte di queste persone. L'amore è l'unica cosa davvero importante e nessuno dovrebbe denigrare o escludere qualcuno soltanto perché è gay o lesbica, perché l'amore è amore e in quanto tale va rispettato. Il libro che vi presenterò stasera è "Text me" di Cristina Bruni, e se vi incuriosisce e desiderate acquistarlo qui trovate tutte le informazioni che vi servono. Buona lettura!

Titolo dell'opera: Text Me
Autore: Cristina Bruni
Editore: Alcheringa
Pagine: 180 pagine
Prezzo: 10,80 €
Genere: Romance M/M
Isbn: 9788898621224
Sinossi: 
Sullo sfondo della storia una Londra grigia e triste, muta spettatrice del viaggio di crescita dei protagonisti.

In primo piano Walter Ferguson, professore ordinario di una materia ordinaria in una scuola ordinaria e Jude Knight, studente straordinario con una intelligenza fuori dal comune e un’estrema insicurezza che cerca di mascherare dietro una facciata di arroganza e una madre bipolare di cui non ama parlare.

Il professore è succube di etica e regole, convinto della propria eterosessualità, lo studente fugge dai propri sentimenti convinto che mai nessuno potrà amarlo.

Nello scoprire di aver bisogno l'uno dell’altro affidano a piccoli messaggi di testo la loro storia di tentazioni, dichiarazioni nascoste, ironia, lontananza e gelosia.

Vi lascio con una citazione che ho appena trovato in internet e che mi piace un sacco: "Il grande amore ci fa paura perché ci mette in una situazione di pericolo,perché si diventa vulnerabili; si perde la corazza che abbiamo nei confronti del mondo.
Perché in amore si dà tutto e si può anche perdere, e perdere tutto."
(F.Ardant)

Giada
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