Scusate l’assenza blogger, quest’università è uno strazio!
Oggi volevo parlarvi di “Jack”, l’ennesimo filmone di Francis Ford Coppola che questa
volta però ha totalmente cambiato genere. Interpretato da Robin Williams, Jack
Powell è un bambino che nasce dopo soli due mesi di gestazione con una
disfunzione genetica che lo porta ad invecchiare ad una velocità quattro volte
superiore al normale cosa che accorcerà le sue aspettative di vita e li renderà
il cammino molto difficile. La situazione ovviamente desta forti preoccupazioni
anche ai suoi genitori ( rispettivamente interpretati da Diana Lane e Brian
Kerwin) che sono con lui iper protettivi perché hanno paura della sofferenza
che può provare per questa emarginazione sociale a cui è costretto. Sotto consiglio
però di un’insegnante, Jack sarà mandato a scuola dove riuscirà piano piano ad
integrarsi sia con gli insegnanti, in particolare Miss Marquez (vorrei vedere,
è Jennifer Lopez!!) e anche con la sua classe, fino a crearsi un vero e proprio
suo gruppo di amici. Tutto sembra finire dopo un malore che il giovane/vecchio
Jack accusa, che porterà i genitori a ritirarlo dalla scuola, ma con
l’intervento dei suoi amici che convinceranno la famiglia Jack potrà tornare a
scuola. E così, 7 anni dopo, un Jack poco più che diciottenne all’anagrafe ma
con l’aspetto di un ottantenne, farà il suo discorso per il diploma: un
discorso denso di emozione, sentimento, riflessione e un pizzico di sarcasmo
che solo un grande come Robin Williams avrebbe saputo interpretare.
Il film è del 1996; la malattia di cui parla Coppola è la
Sindrome di Werner che è per l’appunto una disfunzione genetica che porta
all’invecchiamento precoce. Si manifesta in maniera lievemente diversa da
quella rappresentata da Coppola: dopo i 10 anni, in soggetti che fanno parte di
comunità con un alto tasso di consanguineità. E’ comunque molto rara.
Come dicevo prima, il film è sicuramente un genere non
appartenente a Coppola anzi guardandolo non si pensa nemmeno possa averlo
prodotto lui; comunque io lo trovo un bel lavoro, fatto bene ed è un giusto mix
tra il drama e la commedia. Poi Robin Williams aveva la capacità di calzare e
fare proprio ogni personaggio, un film con lui tra gli interpreti poteva
ritenersi già un successo. Fa molto riflettere, a prescindere dalla situazione
che sicuramente è portata agli estremi: la vita ci scorre addosso, il tempo
passa e noi non ce ne rendiamo conto e magari spesso focalizziamo la nostra
attenzione su cose futili e banali, senza invece fermarci un attimo e assaporare
ciò che circonda, a vivere quello che ci viene offerto. Il discorso finale di
Jack dovremmo stamparlo e appenderlo ognuno nelle proprie camere, di fronte al
letto, in modo che la mattina appena svegli leggiamo quelle parole che sono
insieme un inno, una poesia, una preghiera.
Io ve ne riporto solo una frase, che racchiude il senso di
tutto il film a mio parere:
<< Fate che la vostra vita sia spettacolare.>>
Questo film non l'ho visto, ma se c'è il grande Robin Williams è una garanzia! Io ho un blog di cinema ➡ gattaracinefila.blogspot.it se vuoi dai un'occhiata!
RispondiEliminaCon molto piacere,grazie! :)
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