PREMESSA
Ho sentito parlare molto di questo libro e dopo esser stata delusa profondamente da "After" avevo bisogno di un libro con L maiuscola che mi piacesse molto, che mi coinvolgesse e mi facesse sognare. In questo romanzo, ambientato in Bretagna, ho trovato tutto questo. Buona lettura!
TRAMA (da Goodreads)
Claire, italiana d'adozione, non ha ricordi della sua infanzia, ma possiede l’abilità di leggere le memorie degli oggetti e delle persone che tocca.
Quando, per caso, si trova fra le mani una lettera di sua nonna, creduta morta da anni, si rende conto che le sono state raccontate molte bugie. I suoi genitori, infatti, non solo l’hanno tenuta lontana dalla Bretagna - sua terra d’origine - senza spiegarle le ragioni, ma le hanno nascosto che lei è la causa della loro fuga dalla Francia. Qualcosa è accaduto quando era solo una bambina. Qualcosa che non ricorda.
Determinata a capire, Claire decide di raggiungere la Bretagna.
E in quella terra di leggende, battuta da venti e tempeste, si imbatterà nei Laouenan, ricca famiglia che vive in un maniero arroccato su una scogliera. Qui scoprirà che un segreto terribile circonda l’enigmatico e taciturno proprietario da cui tanto si sente attratta, e che un filo sottile li lega.
Ma sarà solo scavando nel passato dei Laouenan, tra intrighi, rivelazioni raccapriccianti e nuove amicizie, che Claire troverà la verità su se stessa, e potrà così riprendersi ciò che ha perduto.
RECENSIONE
Il romanzo "Vento di Kornog" ruota attorno a Claire, una ventenne che ha appena perso sua madre dopo una dura battaglia contro il cancro, che vuole conoscere le sue origini e soprattutto vuole capire perché sia stata portata via dalla sua amata Francia, in particolar modo dalla Bretagna, in modo così brusco quando era solo una bambina. Ma Claire non è una semplice ragazza, ha una caratteristica molto interessante: le basta toccare o sfiorare un oggetto per vedere la sua storia e le emozioni collegate ad essa. Un potere che non sa di preciso da quando ha, ma che l'ha sempre accompagnata nella vita fino a quel momento. Quando Claire scopre una lettera inviata al padre Christophe da una donna chiamata Rose Bondier, inizia a mettere in discussione tutto e decide così di tornare nel paesino dov'è nata, per cercare di ricordare il luogo, per ritrovare questa famigerata Rose Bondier e per trovare se stessa. La sua strada s'incrocerà con Eric Kerouac, poliziotto di bell'aspetto e anche con Damien Laouenan, rampollo della ricca e facoltosa famiglia Laouenan. Dopo una serie di avventure e disavventure, Claire finalmente affronterà il suo passato e tirerà fuori, letteralmente, gli scheletri nell'armadio dei Laouenan collegati ad una strana quanto misteriosa maledizione che sembra abbattersi sui membri maschili della famiglia. Claire non solo ritroverà il pezzo mancante di se stessa (ma non vi dico come né chi sia) ma metterà a frutto la sua passione per la fotografia.
Il titolo "Vento di Kornog" si riferisce ad un vento molto forte che provoca danni ambientali e che spira da ovest, infatti Kornog in bretone vuol dire ovest.
Un romanzo di altissima qualità, ricco di descrizioni interessanti che non appesantiscono il romanzo, ma che accrescono nel lettore la curiosità verso la Bretagna. Lo sviluppo dei personaggi è ben fatto e l'autrice, seppur attraverso il POV di Claire, riesce a farci comprendere bene i sentimenti e le reazioni degli altri personaggi di contorno. I numerosi flashback, scritti in corsivo, sono molto dettagliati e precisi nel descrivere un'epoca posteriore a quella in cui è ambientato il romanzo. Un romanzo che in certi punti aveva il sapore del romanzo gotico, mi ha ricordato molto in alcuni punti "Cime Tempestose" di Emily Bronte e in alcuni punti anche Jane Eyre di Charlotte Bronte. Un romanzo sulla vita, sulla morte e sull'importanza di affrontare il nostro passato, un passato che può far male, ma che bisogna affrontare e non lasciare marcire dentro di noi. Un romanzo da 4,5 stelline. Un romanzo così bello, nonostante qualche lieve refuso nella prima parte, che merita di essere letto.
Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo libro, che vi consiglio caldamente:
"Mi mancava mia madre. Mi mancavano i suoi sguardi, i suoi sorrisi discreti e quei suoi occhi che sembravano vedere più di quanto dovessero. Non erano state rare le incomprensioni fra noi, ma l'avevo amata tanto."
(Claire)
xoxo,
Giada
Grazie per le bellissime parole! <3
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaTi ho nominato per un Book Tag, se ti va di partecipare
http://unabuonalettura.blogspot.it/2016/10/book-tag.html
A presto
Ilaria