PREMESSA
Sono sempre stata una fan dei libri di Hunger Games, da amante del distopico e delle ucronie quale sono. Mi ha sempre appassionato vedere il mondo del what if? Sto anche guardando la serie tv de L'uomo nell'Alto del Castello, btw. Tuttavia, mi avevano avvertito che SOTR mi avrebbe fatto soffrire, e molto. Ma sapete anche quanto io ami i libri che mi distruggono emotivamente, quindi eccoci qui. Ero in post terza operazione dell'anno, quando ho deciso di leggerlo quindi ero già abbastanza emotiva di mio... diciamo che questo libro mi ha fatto piangere. Piangere davvero. Perché questo libro ti farà pentire di aver shippato Snow e Lucy Gray nella Ballata e lo odierete, garantito. Io, d'altro canto, non riesco più a vedere il figo giovane Snow come un innocente. Tutto il male che ha fatto ad Haymitch l'ha fatto più che consapevolmente. E non è più un antieroe, è proprio un villain a tutto tondo, in questo romanzo. Grab a tissue, please!
TRAMA (DA GOODREADS)
All’alba dei cinquantesimi Hunger Games, i distretti di Panem sono in preda al panico. Quest’anno, infatti, per l’Edizione della Memoria, verrà sottratto alle famiglie un numero doppio di tributi rispetto al solito. Intanto, nel Distretto 12, Haymitch Abernathy cerca di non pensarci troppo, l’unica cosa che gli interessa è arrivare vivo a fine giornata e stare con la ragazza che ama. Quando viene chiamato il suo nome, però, il ragazzo vede infrangersi tutti i suoi sogni. Strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti, viene portato a Capitol City con gli altri tre tributi del Distretto 12: una ragazza che per lui è quasi una sorella, un esperto in scommesse e la ragazza più presuntuosa della città. Non appena gli Hunger Games hanno inizio, Haymitch comprende che tutto è stato predisposto per farlo fallire. Eppure qualcosa in lui preme per combattere... e far sì che la lotta si estenda ben oltre l’arena.RECENSIONE
Sapevamo tutti che la storia di Haymitch Abernathy avrebbe fatto male. Molto male. Insomma, sappiamo com'è nel Distretto 12: un ubriacone solo. Ma nessuno sa che è così perché ha perso tutto, e ha dovuto allontanare da sé tutti i suoi amici per proteggerli dalla furia vendicativa di Snow.
All'alba del 50esimi Hunger Games, Haymitch viene svegliato dal suo amato fratellino Sid. Il suo compleanno, lo stesso della Mietitura, è il 4 luglio (i see what u did here, Suzie). La storia di Haymitch è simile a quelle di tutti del Distretto 12: mogli e madri sole, mariti morti in miniera. Lo stesso vale per Hyamitch e Sid. Haymitch, ch'è anche un contrabbandiere di liquori, lui che non beve mai. Eh già, a inizio romanzo, oltre a essere sobrio è un ragazzo a cui semplicemente non piace l'alcol. E' solo una merce di scambio per poter portare a casa cibo per i suoi famigliari.
Ma quando, per proteggere la sua amata Lenore Dove Baird, pronipote di Lucy Gracy, interviene nel bel mezzo della Mietitura, alla fine viene scelto al posto di Chance. Chance, dal canto suo, si becca una pallottola in testa. E così, i tributi del Distretto 12 sono Haymitch Abernathy, Wyatt Callow, Masilee Donner (la stronzetta ricca del Distretto 12), Louella McCoy.
Ho trovato questo romanzo molto più pieno di violenza rispetto alla Ballata, quasi a livello dei primi 3 Hunger Games. Molto cruento, violento e che ti fa star male. Non saprei in che altro modo descriverlo. Dove gli altri hanno trovato forzati i riferimenti ai libri originali della trilogia, io li ho amati. Dove gli altri hanno trovato di pessimo gusto il fatto che fosse proprio Effie la stilista di Haymitch o non chiunque altro, io ho amato ciò. Dove gli altri hanno storto il naso per la doppia presenza di Mags e Wiress, che io ho ADORATO - un po' meno ciò che Snow ha fatto loro dopo gli Hunger Games.
Una cosa, su tutte, mi è rimasta impressa. Il modo della gente di Capitol di trattare i tributi, specialmente quelli del Distretto 12, come animali. Una cosa ch'era già stata fatta con la Ballata, quando c'era Lucy Gray, ma che qui è ancor più accentuata. E chi si dimentica l'ASMR delle manette dei deportati che sono scappati dal Messico da parte di Trump? O di come tutta l'ideologia MAGA parli proprio degli extracomunitari o immigrati come animali?
Insomma, ho colto il sottotesto e la critica sociale. E' sottile in certi punti, ma c'è.
Per quanto mi riguarda, Suzanne ha fatto centro anche stavolta.
Chissà quando riuscirò a tornare a scrivere le cit qui, per il momento vi dovrete accontentare della chiusura di post senza cit. (ma almeno adesso sto scrivendo DA SEDUTA dopo mesi e mesi e mesi passati inginocchiata a causa dei punti nel sedere, quindi la considero una vittoria)
xoxo,
Giada

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