Buona sera, bloggers e lettori! Come va? Io sto un po' meglio, le medicazioni stanno facendo effetto e il mio stato di salute migliora giorno dopo giorno. In questi ultimi due-tre giorni ho letto 50 sfumature di grigio, e spero di riuscire a scatenare una polemica o una discussione ragionevole e stimolante nei confronti di questo libro, perché ho molto da dire, e sono cosciente che ciò non piacerà ai fan della James.
PREMESSA
E' il libro più discusso dell'anno. E' un fenomeno mondiale nato su Efp e aveva come protagonisti Bella e Edward, è un libro nato da una fanfiction di Twilight. E' "Cinquanta Sfumature di Grigio", il successo internazionale di E.L. James, che ha venduto 27 mila copie ed è stato tradotto in tantissime lingue. Nonostante io abbia avuto molti pregiudizi prima della lettura, quando l'ho iniziata sono spariti e mi sono approcciata al libro a mente aperta, in qualche modo, volevo vedere se il libro era davvero bello come dicevano le centinaia di recensioni positive nel web e nei giornali. Anche se il mio atteggiamento è stato positivo e aperto al confronto, la lettura del libro ha solo confermato ciò che sospettavo.
TRAMA (da Goodreads)
Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di 21 anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita ad uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili... Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E.L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù. Il successo senza precedenti della trilogiaCinquanta sfumature, di cui questo è il primo volume, è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto nel mondo un vero e proprio cult. Come un ciclone inarrestabile, la passione proibita di Anastasia e Christian ha conquistato le lettrici prima attraverso la diffusione in ebook, poi in edizione tascabile, ponendosi al primo posto in tutte le classifiche del mondo.
RECENSIONE
Penso sia doveroso fare un'ennesima precisazione, prima di cominciare questa recensione: non ho niente contro il BDSM, ho già letto altri romanzi erotici e mi sono piaciuti, ho letto anche dark romance molto intensi e scritti meglio di questo, tuttavia dovete sapere che non ho niente contro il BDSM e chi lo pratica o a chi piacerebbe praticarlo. Non ho niente contro i fan della James. A ME IL LIBRO NON E' PIACIUTO. PER NIENTE.
Cominciano col raccontare la trama: Anastasia, ovvero Ana, è una studentessa universitaria alla Vancouver University nello stato di Washington, ha una vita ordinaria, che lei stessa definisce banale. A me personalmente è sembrata un po' insipida come personaggio, ma non solo all'inizio, dall'inizio alla fine. Ana vive con la sua amica Katherine "Kate" Kavanagh, che non si capisce bene se sia sua amica o se la ritenga tale solo in certe situazioni o momenti. La vita dell'innocente e casta Ana viene sconvolta quando la suddetta Kate prende l'influenza e lei è costretta a sostituirla per intervistare il misterioso e seducente Christian Grey, che ha finanziato il dipartimento di agraria della sua università. E fin qui dai, è abbastanza passabile. Christian Grey prova attrazione per Ana e solo in seguito ci viene detto che lui la considerava la perfetta Sottomessa, perché aveva "visto" in lei qualcosa che le altre non avevano. La normale vita di Ana viene sconvolta dalla conoscenza di questo uomo che sembra in tutto e per tutto attratto da lei, e lei, nonostante in un primo momento rifiuti di provare ciò che prova, alla fine ammette ciò che sente nei suoi confronti, ovvero: non prova solo attrazione nei suoi confronti ma si è pure innamorata di lui.
A volte mi chiedo se in me ci sia qualcosa che non va. Forse ho passato troppo tempo in compagnia dei miei romantici eroi letterari, e di conseguenza il mio ideale e le mie aspettative sono irraggiungibili. Ma la realtà è che nessuno mi aveva mai fatto sentire così.
Ora analizziamo questa frase. Ana eleva a eroe dei romanzi classici e romantici Christian Grey dopo averlo conosciuto soltanto il giorno prima, quindi il giorno dell'intervista. Lui ha scatenato in lei una piacevole scossa che le si è propagata in tutto il corpo e che l'ha mossa fin nel profondo delle viscere e, credetemi, Ana ripeterà un milione di volte questa frase, diventando noiosa e piatta, il che vi spiega in parte il motivo per cui io la considero un personaggio piatto e banale. Christian vuole che Ana diventi la sua Sottomessa e non perde occasione di dimostrare che lui è il Dominatore, in quella specie di inizio relazione che hanno. Christian è prepotente, dispotico, giustifica le sue azioni in base al passato che ha avuto, voglio dire: se lui si comporta in un determinato modo, e cioè ama il sadomaso, le fruste, le corde, sculacciare le donne e sottometterle al suo potere, è perché ha avuto un passato triste e doloroso e questo deve essere compreso dalla donna, che deve fare di tutto per venirgli incontro e farlo sentire a proprio agio con lei, anche se si deve sottomettere. Ecco. Questo l'ho odiato. Detestato profondamente. Credo che qualsiasi donna odi che un uomo giustifichi le sue azioni attuali a causa di ciò che ha subito in passato, e non penso che ognuna di noi sia disposta a tollerare ogni intromissione da parte di quest'ultimo nella propria vita solo perché è: "figo, bellissimo, un dio greco!, come se questa fosse la unica giustificazione al suo comportamento! Ma per favore!
Ma pensavate che sia finita qui? No di certo! Christian continua imperterrito nel suo obbiettivo di convincere Ana a firmare il suo contratto per diventare a tutti gli effetti la sua Sottomessa, ma il suo comportamento da Dominatore si riflette sia fuori che dentro il letto. La violenza su una donna per lui è giustificabile al raggiungimento del piacere, vuole portare Ana fino al limite, ma solo se lei accetta che lui le faccia male o la picchi. Prendiamo come esempio questa frase, detta da Christian qualche giorno dopo che lui l'ha brutalmente sculacciata, lasciandola confusa e incapace (a mio avviso) di intendere e di volere.
"Dio, avrei voglia di dartele di santa ragione. Ti sentiresti molto meglio dopo, e io pure."
Christian continua a fare violenza su Ana nonostante lei non abbia ancora firmato quel dannato contratto e non solo a lei piace, ma è pure consenziente!!! Quale donna farebbe una cosa del genere, quale donna si umilierebbe per dare piacere al suo uomo in questo modo, attraverso la violenza fisica e pure emotiva! Non dimentichiamoci che per tutto il libro Christian non fa che comportarsi come un pazzo psicotico, con manie da stalker. Lo dice pure Ana, che almeno sei volte nel libro gli da' dello stalker e ci scherza pure su (!!). Christian si presenta alla ferramenta dove lavora senza che Ana gli abbia detto dove e con chi lavora, si presenta a casa sua e di Kate senza che Ana gli abbia dato l'indirizzo di casa, vuole sapere con chi è quando non è con lui e detesta in particolar modo ogni uomo che le si avvicina, in particolar modo José, che tanto amico non lo chiamerei. Ma di José e Kate parleremo dopo. Ora parliamo di Christian. Christian, come ho già ribadito, è di una bellezza disarmante, un dio greco sceso in terra solo per rendere Ana creta da modellare nelle sue mani a suo piacimento, contratto firmato o no. Christian, nella sua ossessione per il controllo per tutto e tutti, traccia persino le telefonate di Ana ed è capace di trovarla dovunque essa vada, non importa se lei gli abbia dato il suo consenso o meno. La sua bellezza sembra giustificare sempre in parte le reazioni di Ana, che si sente inerme e che reagisce nell'unico modo che conosce, ovvero sbavargli dietro e comportarsi da zerbino, perché è così che si comporta con lui ammettetelo una buona volta! E' uno zerbino che si lascia manipolare emotivamente e fisicamente da Christian. Ma torniamo al famigerato Christian. Christian è un uomo ricchissimo, che controlla una grossa azienda di cui è sia il delegato che il titolare (?), non si preoccupa di quanto spende e ha avuto almeno 15 partner Sottomesse. Christian è disposto a tutto per farle firmare quel contratto e comincia con il regalarle il Mac (computer d'ultima generazione), il Blackberry (è un po' vecchiotto come modello, nel 2011 non c'erano già i Touch?), una fiammante Audi e alcune cene "di lavoro", incentrate sul contratto che Ana tergiversa per firmare. Allora, potete dire tutto quel cavolo che volete, ma questo a me è sembrato
plagio di persona e
manipolazione mentale ed emotiva. Ana è decisa a rifiutare quei regali, tra cui, accidenti a me, dimenticavo pure i tre libri di Tess D'Uberville, prima edizione da "soli" 14 mila dollari. Ana in questo si sente
in obbligo, in dovere di stare accanto a Christian in parte anche a causa di questi regali che lui vuole che lei accetti anche se non vuole, e anche perché lei è disposta ad accettare una relazione sadomaso con lui, da Sottomessa, pur di averlo nella sua vita. Ana viene sottoposta a
coercizione vera e propria.
Ma questo è solo la punta dell'iceberg. Christian si comporta così perché questo è l'unico modo che conosce per esprimere amore o qualche sentimento che gli ci si avvicini, poiché è stato molestato sessualmente a quindi anni da Elena Robinson, un'amica di sua madre, che l'ha iniziato a questo tipo di vita. Quindi, in poche parole, la colpa è solo di questa tipa. Una tipa di cui Ana è gelosa e di cui Christian non vuole raccontare nulla, nega perfino di essere stato molestato sessualmente a quell'età ed è perfino riconoscente a quella donna. Lui vede ciò che Elena gli ha fatto come qualcosa di positivo. Allora, premettendo che a quanto detto da Christian, lui va' dallo psicologo e anche da un bel po', perché non ammette apertamente di esser stato violentato da adolescente? D'altronde era minorenne e questo reato è punibile con la galera a vita negli USA. Questo per me è stato il germe della sua mente malata, perché è vero, Christian è malato, Christian per me è un
narcisista nel senso malato del termine.E nonostante tutto, lui conosce solo questo come modo di provare affetto verso qualcosa, non tenta di uscire dal suo circolo vizioso per il suo bene e per il bene della sua stessa famiglia. Una famiglia che lui definisce così:
"E' difficile crescere in una famiglia perfetta, quando non sei perfetto."
Questo naturalmente muove a compassione Ana, che si sente in dovere di stargli accanto e di mostrargli la retta via, la luce in fondo al tunnel della sua oscurità, la vera felicità, lo stare davvero insieme ad una persona alla luce del sole, ufficialmente e non solo in camera da letto. Ana si comporta, da questo momento in avanti, come una crocerossina che tenta di salvare l'uomo dannato e complessato per riportarlo ad una vita sana e normale. Quante donne sono morte a causa di questa compassione suscitata dal loro uomo? Questo è un articolo del giornale
"Repubblica". Questo, tra le tante altre cose, non l'ho trovato giusto nei confronti di Ana. Lei doveva dargli retta quando lui gli ha detto, all'inizio del libro che era pericoloso e che doveva stargli alla larga, ma lei non gli ha dato retta. Quindi a mio avviso è un male a cui lei era cosciente di andare incontro, sapeva cosa sarebbe successo, tuttavia questo non lo riesco a tollerare perché, come ripeto, moltissime donne sono morte a causa di questa sindrome da crocerossina. Ana dice questo:
Invece non è un eroe; è un uomo con gravi, profonde lacune emotive, e mi sta trascinando nel buio. Non potrei, invece, essere io a guidare lui verso la luce?
No. No. Io mi allontanerei da uno così a gambe levate, chissene frega dei regali costosi, del sesso e della bella vita che mi farebbe fare. NO. Ana, come ogni vittima di questo tipo di uomini violenti ed estremamente manipolatori, si chiede se è alla sua altezza, ma una cosa che le dice Carla, sua madre, la porta a chiedersi il contrario.
Se lui mi merita? E' un modo interessante di vedere la situazione. Io mi sono sempre chiesta se ero io a meritare lui.
Christian avrà pure delle turbe psicologiche, ma nemmeno Ana scherza. La sua insicurezza e inesperienza la porta ad attaccarsi a lui perché, come ripeto per l'ennesima volta, lei sa che questo è l'unico modo che ha per stargli vicino ed è disposta a tutto pur di averlo nella sua vita e di essere nella sua. Ecco, tutta questa disperazione di avere assolutamente Christian nella sua vita non la tollero, non è contemplabile nella mia visione delle cose, perché Ana dev'essere così bisognosa d'affetto che non appena vede Christian non le importa più come potrebbe averlo nella sua vita, lei sa che vuole averlo e non vuole rinunciare alla "felicità" che lui le da', nonostante lui, da quando la conosca, l'abbia fatta piangere in continuazione. Questa sindrome da crocerossina, il desiderio estremo di sentirsi amata da un uomo da parte di Ana la portano a dire questo:
E' quello che vuole, e dopo gli ultimi giorni.... Dopo tutto quello che ha fatto, devo fare buon viso a cattivo gioco e accettare qualsiasi cosa decida di volere, qualsiasi necessità decida di soddisfare.
L'inesperienza di Ana a volte mi ha fatto ridere, specialmente quando ha scoperto di essere in grado di fare sogni erotici e di essere in grado di godere anche nel sonno. Wow! Che novità eccezionale!
E' incredibile. Non avevo idea che si potesse godere nel sonno.
Ma dai! Ogni donna fa sogni erotici, che lo ammetta o meno, e una deve essere proprio una suora (o una "mezza sega") per non aver MAI fatto un sogno erotico in vita sua.
E' arrivato il momento di parlare di José e di Kate. Aaah, José e Kate, urca, dimenticavo il bellissimo Elliot! Ecco, ora la ciurma è al completo! Da dove cominciare? Vogliamo parlare dei due spasimanti di Ana, che nonostante continui a ripetere di non sentirsi bella quanto le stupende e biondissime segretarie di Grey, ha ben due spasimanti: Paul Clayton (il figlio del proprietario della ferramenta dove lavora) e José. Tutti e due, a causa di Christian, usciranno dalla sua vita. Il primo è José, che Ana chiama continuamente "amico", ma suo amico non lo è; i due escono ad ubriacarsi insieme dopo la laurea, e alla prima occasione, José ci prova con lei sebbene lei l'abbia già rifiutato parecchie volte. Questo per me non fa altro che aumentare gli stupri, perché, una volta che José viene allontanato da Christian, che si prende cura di Ana, José se ne va e la lascia sola con un uomo che ha appena conosciuto. Ma non solo, Ana resta con uno sconosciuto che potrebbe rivelarsi pure peggio di José, e col passare dei giorni si sente pure in colpa con José, per come l'ha rifiutato. No! Ma perché comportarsi in questo modo? José sapeva di non piacere ad Ana e sapeva che lei lo considerava suo amico, tuttavia ha aspettato che lei si ubriacasse per provare ad approfittarsi di lei per poi lasciarla nelle mani di uno sconosciuto, poiché questo era Christian Grey per Ana in quel momento: uno sconosciuto che si stava prendendo cura di lei, ma chi lo dice che forse lui non stava pianificando la stessa cosa, solo che non l'ha detto? Ah, ma è vero, lui è il bellissimo Christian Grey e a lui tutto è permesso *tono sarcastico*.
Katherine "Kate" Kavanagh è la bellissima e sexy coinquilina di Ana, proveniente anche lei da una ricchissima famiglia, e a mio avviso Kate non è malaccio, insomma, non l'ho sopportata in alcune scene, ma per il resto cercava di proteggere Ana da Christina quando questi la
"sopraffaceva" troppo, quando lui era troppo pressante nei suoi confronti. Ana infatti dice questo di Christian, a metà del libro:
Sono in trappola. E' dappertutto, mi sovrasta, mi soffoca quasi.
Non solo è il tipico atteggiamento di uno stalker, di un maniaco del controllo e di una persona evidentemente malata di narcisismo, ma lui ha proprio tutte le carte in regola per essere il ragazzo perfetto da cui stare alla larga. Ma la sua avvenenza fisica impedisce ad Ana di farlo, perché più volte ribadisce la sua bellezza. Penso vi sia ormai chiaro che questa è una cosa che mi ha dato moltissimo fastidio e no, non perché volevo essere al posto di Ana, ma perché detesto tutto questo servilismo nei confronti di Christian Grey da parte di Ana.
Insomma, Kate si mette insieme al fratello scapestrato di Christian, Elliot, un ficcanaso che ricorda Jasper.
Lentamente, ci siamo avvicinati al mio piatto forte: le somiglianze con Twilight. Tutto il popolo di internet sa che la trilogia di 50 Sfumature è nata da una fanfiction di Twilight, e chi non ha letto Twilight temo non possa cogliere le analogie con la Meyer. Christian è chiaramente la versione sconcia di Edward Cullen, e le somiglianze con lui sono innumerevoli: il suo estremo desiderio di conoscere ogni pensiero di Ana (non dimentichiamoci che in Twilight Edward non può leggere il pensiero di Bella e quindi le chiede ogni volta a cosa sta pensando perché lui non sopporta il non sapere cosa le passa per la testa), il fatto che sia uno pieno di soldi (eh sì, pure Edward era pieno di soldi, se la memoria non m'inganna), il fatto che suoni il piano (non dimentichiamoci la melodiosa
"Bella's Lullaby", diventata popolare quando avevo 14 anni). Ana è persino più insipida di Bella, tuttavia le somiglianze con lei ci sono eccome: è goffa e rischia a causa di ciò di farsi male, viene salvata
in extremis dal protagonista maschile (Ana viene salvata da una bicicletta, mentre Bella dal venire investita da un'auto), è disposta ad abbandonare il suo mondo e fare tutto ciò che è in suo potere pur di avere il ragazzo in questione (qui le analogie sono sprecate, poiché tutto il libro è un'analogia). A questo proposito, non dimentichiamo che Mia, la sorella di Christian, è un'analogia di Alice Cullen, per via della sua immediata amicizia con la protagonista non appena la conosce e di conseguenza Elliot diventa Emmett Cullen. Posso passare tutta la notte ad elencarvi le somiglianze, ma vi elenco le ultime due: Carrick, il padre di Christian, Elliot e Mia non è altro che la versione "della James" di Carlyle Cullen. Infine, la madre di Ana si è risposata con Bob e vive in un altro Stato con il nuovo marito, proprio come fa la madre di Bella.
Posso anche elencarvi le scene che mi hanno disgustata, ma la lista sarebbe molto lunga, perciò vi dico solo la scena che mi stava facendo venire (letteralmente) i conati di vomito per il disgusto che mi ha provocato. Ana è andata in Georgia da sua madre per tentare di mettere le distanze tra lei e Christian, ma viene raggiunta in Georgia da Christian con il quale fa sesso, ma ha il ciclo, perciò lui le TOGLIE il tampone prima di penetrarla. Ero disgustata.
Questo mi ha portato a chiudere il libro e ad allontanarsi da esso più che potevo, perché rischiavo di rimettere. Questo non è sexy, non è bellissimo, non lo farei mai fare al mio ragazzo, anche perché quando ho il ciclo non farei MAI sesso con lui! Onestamente detesto Christian Grey per tutti i motivi che vi ho elencato sopra.
Tirando le somme, "Cinquanta Sfumature di Grigio" è un libro noioso, estremamente ripetitivo (ho provato a contare quante volte veniva ripetuto il termine "delizioso", "lì", "bello", ma alla centesima volta ho lasciato perdere), trovo soprattutto eccessiva la ripetizione dell'ordine di Christian ad Ana di
"Non morderti il labbro", anche questo elemento presto da Twilight, una delle cose più noiose che ho letto, senza contare tutte le volte che Ana ripete le stesse cose riguardo a Christian. Tuttavia devo complimentarmi con la James, poiché il libro è scritto in modo semplice e in questo modo è fruibile senza alcun problema da tutta la popolazione, non è ricco di scene descrittive o di dialoghi "intelligenti". Mi sento infine in dovere di ricordarvi che se questo è il genere di letture che d'ora in poi troverò dovunque, è meglio che chiuda il blog e smetta di recensire. L'umanità è senza speranza se questo è il futuro. In cuor mio spero solo che sia una moda passeggera, com'è stata quella di Twilight nel 2008, però questa moda, come la precedente, influenza le persone e il loro stile di vita, e molti stupri sono stati commessi che adducevano come scusa Christian Grey e il suo mondo perverso. Ho letto altri romanzi erotici e conoscete il mio giudizio in proposito, ma per quanto riguarda "Cinquanta Sfumature di Grigio", la mia sentenza è un NO secco, meglio espresso da Tina Cipollari:
E la mia citazione per completare questa lunghissima recensione è questa:
Giada