domenica, giugno 01, 2014

La conclusione del mio viaggio a Narnia

Buona sera, bloggers e lettori! Dopo tre mesi siamo giunti finalmente al post che chiude il ciclo di commenti su "Le Cronache di Narnia" di C.S. Lewis... Un po' mi dispiace che questo fantastico viaggio in quella magica e avventurosa terra sia finito, ma come mi ha fatto notare il mio amico Bruno, tutte le cose belle sono destinate a finire, a maggior ragione una serie di romanzi come quelli che hanno come oggetto Narnia e che sono stati ideati (ma soltanto in seguito) con lo scopo di dare una panoramica generale di Dio e della Bibbia.

Personalmente ho amato tantissimo questi libri, ma non per motivi religiosi, semplicemente perché amo il genere fantasy nella letteratura e chiunque mi conosca sa quanto io lo ami. Ma torniamo a noi, vi starete chiedendo perché ho letto questi libri... Beh innanzitutto perché come ho specificato sopra, sono di genere fantastico e poi perché avendo già letto Tolkien mi è stato consigliato di leggere il suo amico C.S. Lewis, sapevo più o meno con cosa avrei avuto a che fare, dato che avevo "guardicchiato" i film qualche anno fa ma non mi sarei mai aspettata che mi sarebbero piaciuti così tanto. Per quanto riguarda le connotazioni bibliche o per meglio dire, la parafrasi biblica dell'intera opera è stata molto molto coinvolgente e non è da me dire una cosa del genere, trattandosi di una cosa strettamente legata con la Chiesa in quanto non sono una fervente cattolica come lo era C.S. Lewis e non penso che lo diventerò mai in quanto abbiamo idee totalmente diverse riguardo quest'Istituzione- questa è la mia opinione, naturalmente.

Il finale de "L'ultima battaglia" mi ha lasciato in uno stato shock, di incredulità, tristezza, stupore e dolore allo stesso tempo che mi ci è voluto un po' per riprendermi, come ben saprete e solo adesso, a causa degli esami universitari che si avvicinano, ho superato tutto ciò. Dovevo aspettarmelo però, "Le Cronache di Narnia" sono una rielaborazione della Bibbia, dalla Genesi del mondo per opera di Dio all'Apocalisse (che è ciò che rappresenta l'ultimo romanzo che tanto mi ha traumatizzato).

Per quanto riguarda i grandi classici fantasy e per quanto io abbia amato tutto ciò, non ho ancora trovato qualcuno che possa eguagliare la magnificenza de "Il Signore degli Anelli" di Tolkien. Mi dispiace, ma prima di essere una Narniana sono soprattutto una Tolkeniana e questo lo saprete di sicuro se mi conoscete o avrete anche solo parlato con me, perché quando mi laureerò (tra due anni) voglio degli scherzi che abbiano come tema proprio "Il Signore degli Anelli" e che pongano una particolare attenzione ai miei sei personaggi preferiti: Legolas, Aragorn, Sam, Faramir, Eowyn e Gandalf

Vi lascio con questa citazione tratta proprio da "Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello" detta dal mitico stregone Gandalf:
"Uno stregone non è mai in ritardo, Frodo Baggins. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo." 

Giada

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