PREMESSA
Prima di cominciare la lettura, pensavo che "The Bastard" fosse uno di quei libri pieni di sesso e personaggi complessi, tormentati. Ho fatto giusto al 60%, poiché questo libro è senza dubbio pieno di scene di sesso, procrastinazione anche di qualcosa che, ora che ci ripenso, sento di non aver compreso. Mi spiegherò nel dettaglio nella recensione. Ma sì, non mi ha totalmente convinto. Qualche volta ho trovato i personaggi poco credibili e, soprattutto, molto ripetitivi perché hanno ripetuto la stessa cosa per non so quante pagine. Questo è uno dei motivi per cui ho dato tre stelle. Era un buon libro. Ma niente di più. Sarebbe potuto essere dieci volte meglio, secondo me. Ma va beh, questa era una delle prime versioni del romanzo su Netgalley.
SINOSSI (DA GOODREADS)
SINOSSI (DA GOODREADS)
LA STORIA DI ERIC MITCHELL
Sono il figlio bastardo, figlio dell'amante, il figlio di riserva per l'impero dei Mitchell. Mi ha mandato ad Harvard. L'ho abbandonata e mi sono unito ai Navy SEAL, ma ora sono tornato e ho finito la scuola con i miei soldi e lavorando sodo. Sono diventato il braccio destro di Grayson Bennett, il bilionario che controlla L'Impero Bennett. Tra poco riuscirò a diventare io stesso un bilionario. Non ho bisogno della compagnia di mio padre o del suo amore. Mio "fratello" può averlo. Io non tornerò mai più lì. Non sarò mai più l'errore che mio padre ha fatto, non sbaglierò come lui ha sbagliato con mia madre.
Ma poi lei entra nel mio ufficio, la principessa che in passato ho desiderato molto più di quanto io abbia mai desiderato l'amore di mio padre. Vuole che io torni. Dice che mio padre ha bisogno di esser salvato. Non voglio salvare mio padre, però la desidero. Totalmente. Appassionatamente. Più di quanto io abbia mai desiderato altro.
Ma poi lei entra nel mio ufficio, la principessa che in passato ho desiderato molto più di quanto io abbia mai desiderato l'amore di mio padre. Vuole che io torni. Dice che mio padre ha bisogno di esser salvato. Non voglio salvare mio padre, però la desidero. Totalmente. Appassionatamente. Più di quanto io abbia mai desiderato altro.
Lei, però, è La Principessa e io sono Il Bastardo. Non funzioniamo insieme. Non ci apparteniamo, e quando lei dice che ha bisogno di me, mi sciolgo. Siamo come zucchero e sale, non funzioniamo bene, ma desidero troppo assaggiarla. Solo una volta. Quanti danni può fare un solo assaggio?
Non perdete la completa FILTHY TRILOGY:
THE BASTARD
THE PRINCESS (January)
The Empire (March
***The Bastard si chiamava, inizialmente, Dirty Rich Bastard. Storia breve: ero vicina alla fine di The Princess, e mi sono resa conto che non potevo finire la storia di Eric e Harper con questo libro. Sarebbe stato ingiusto per i miei lettori privarli del loro finale. Perciò ho deciso di rendere la loro storia lunga tre libri invece di due. Spero che capitate e siate emozionati per i restanti due libri della loro storia.
THE BASTARD
THE PRINCESS (January)
The Empire (March
***The Bastard si chiamava, inizialmente, Dirty Rich Bastard. Storia breve: ero vicina alla fine di The Princess, e mi sono resa conto che non potevo finire la storia di Eric e Harper con questo libro. Sarebbe stato ingiusto per i miei lettori privarli del loro finale. Perciò ho deciso di rendere la loro storia lunga tre libri invece di due. Spero che capitate e siate emozionati per i restanti due libri della loro storia.
Questi libri possono essere letti come stand-alone nella Dirty Rich Series.
RECENSIONE
La storia comincia con "sei anni prima" gli eventi veri e propri, nel Castello, o com'è chiamato nel romanzo, la Villa Kingston, dove il padre biologico di Eric sta dando un party con l'élite della società. Tutte le persone famose e ricche sono lì. Anche una bellissima brunetta che attira l'attenzione di Eric sin dal principio. La Principessa, un soprannome così bello e così pieno di odio e vendetta. La Principessa è, niente di meno, che la protetta di Jeff Kingston e la 'sorellastra' di Eric, sebbene loro non abbiano alcun legame di sangue. La scintilla tra loro è istantanea, e anche piuttosto affrettata, e imposta subito il ritmo della storia. Un 'instant love', o meglio, un 'istant sexual attraction and chemistry' che mi ha fatto un po' arrabbiare, anche solo all'inizio del romanzo. Non c'erano le premesse per ciò nella sinossi, e mi ha deluso molto ciò.
“The question is, do I want any part of aiding in its success? I must. Why else would I be here?” (Eric Mitchell)
La storia comincia con "sei anni prima" gli eventi veri e propri, nel Castello, o com'è chiamato nel romanzo, la Villa Kingston, dove il padre biologico di Eric sta dando un party con l'élite della società. Tutte le persone famose e ricche sono lì. Anche una bellissima brunetta che attira l'attenzione di Eric sin dal principio. La Principessa, un soprannome così bello e così pieno di odio e vendetta. La Principessa è, niente di meno, che la protetta di Jeff Kingston e la 'sorellastra' di Eric, sebbene loro non abbiano alcun legame di sangue. La scintilla tra loro è istantanea, e anche piuttosto affrettata, e imposta subito il ritmo della storia. Un 'instant love', o meglio, un 'istant sexual attraction and chemistry' che mi ha fatto un po' arrabbiare, anche solo all'inizio del romanzo. Non c'erano le premesse per ciò nella sinossi, e mi ha deluso molto ciò.
“We’re wrong. We’re so fucking wrong that we are right in every possible way.”(Eric Mitchell)
A questo punto, visto che la maggior parte del conflitto era basato sul 'fratellastro' che si fa la 'sorellastra', sembrava che stessi leggendo un forbidden romance. Ma no gente, non lo è. E' solo un contemporary romance con elementi di forbidden. Messa da parte la questione di Eric che fa sesso con la sua sorellastra, la quale ci tengo a sottolineare che non è la sua sorellastra in niente e per niente. Quindi, i primi 10 capitoli o quasi erano una sorta di 'premessa', un 'prologo'. Li ho visti in questo modo e gli eventi che vi ho descritto qualche riga più su, dato che hanno messo le basi per lo sviluppo della storia in sé e per sé.
Sei anni dopo, Eric è tornato da New York City. La tensione sessuale tra lui e Harper Evans, la sua sorellastra ed ex amante, è ancora viva e brucia ancora. Lei è tornata da lui per chiedergli di aiutarla con Kingston Motors. Ci sono stari problemi nell'azienda, e non riescono a capire cosa stia succedendo. L'unica cosa che sanno è delle persone sono morte e quelle persone hanno comprato le loro macchine. Harper Evans, o La Principessa, sta lavorando per Kingston Motoros e ed è sopravvissuta sotto il fuoco diretto dei più potenti Kingston solo per salvaguardare l'eredità di suo padre ed evitare che sparisse completamente. Sua madre le ha assicurato che aveva persino un fondo di denaro che avrebbe potuto aiutarla, nel caso avesse deciso di usarlo per cose sue. Il fatto è che, col passare degli anni, sua madre è cambiata tantissimo. Ora lei ragione come se fosse una Kingston fatta e finita, e pensa a lei e a sua figlia come 'la famiglia' perché ha sposato quella, permettetemi, faccia da culo di Jeff Kingston. Un uomo così cattivo e crudele, che non ha voluto nemmeno riconoscere suo figlio e che, in passato, ha messo Isaac contro Eric, il Bastardo.
Una compagnia che produce macchina e che ha creato una sorta di impero con Re e Regine ecc, e di cui Harper è la sua Principessa. La cosa più interessante che scopriamo, a parte la stronzaggine di Isaac, è che Eric è un savant e ha un alto IQ che lo rende un genio per i numeri. Ho cercato molto cosa significasse 'savant' e non ho capito s'è correlato o se è legato all'autismo in qualche modo, ma dal modo in cui è spiegato nei siti di psicologia dove mi sono documentata, sembra di sì. La mente di Eric lavora coi numeri, e quando i numeri sono troppo, lui fa e rifà il Cubo di Rubrik.
Il libro era una buona lettura, ma l'ho trovato affrettato in alcune parti. Ed era molto molto ripetitivo in ciò che veniva detto, e a un certo punto mi sembrava di leggere sempre gli stessi identici conflitti tra i personaggi e che ciò fosse stato fatto per allungare il libro. La sua ripetitività mi ha annoiata la maggior parte delle volte, e forse per questo non sono stata soddisfatta dalla lettura di questo romanzo.
Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, un libro che vi consiglio di leggere da poterne parlarne insieme. Non so se leggerò il sequel. Il cliffhanger era una buona strategia, ma era una cosa che avevo previsto sarebbe accaduta quando ho raggiunto la metà del libro, e questo ha reso il libro un po' prevedibile.
“We’re both alike and yet we’re different. Both pulled into a world we didn’t ask to join, a world that is why we’re here now.”
(Eric Mitchell)
Xoxo,
Giada
“We’re both alike and yet we’re different. Both pulled into a world we didn’t ask to join, a world that is why we’re here now.”
(Eric Mitchell)
Xoxo,
Giada