Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi presento anche Nike da Daniela Gargiulo, approposito di Nike, lo sapevate che nell'antica Grecia era la Dea della vittoria? Buona lettura! ;)
Nome autore: Daniela Gargiulo
Titolo dell'opera: Nike
Genere: Storico
ISBN: 9786050411010
Prezzo: 1,99 euro
Numero Pagine: previste 523
Pubblicato: tramite Narcissus self-publishing
Link d'acquisto:
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http://www.mondadoristore.it/Nike-Daniela-Gargiulo/eai978605041101/
Sinossi:
Non sempre le cose sono come sembrano e a volte una scelta può cambiare il destino di una persona. Lo impara a sue spese Julie, quando, a causa di eventi inaspettati, si trova di fronte alla decisione più importante della sua vita: lasciare questo secolo. Quando arriva nel passato, sa già quale sarà il suo destino: il cuore di un principe, una corona, feste e abiti rilucenti. Ma quando il suo sguardo incrocia quello di Félix Rous, si rende conto di non potergli resistere. Félix, all’apparenza freddo e distaccato, è un uomo tormentato dalle colpe del proprio passato, che vive in un presente fatto di macchinazioni. E' un abile manipolatore, sembra nascondere più di un segreto. Impossibile trovare un accesso ai suoi pensieri più intimi. Non crede nell'amore. E' una debolezza che un uomo come lui non può avere, ma quando incontra Julie non riesce a resisterle. Lei è carismatica e dal fascino misterioso. Ha un sorriso ammaliante, occhi profondi e un carattere
fortemente anticonformista. Ma Julie vuole qualcosa che lui non potrà mai darle: amore. Di nuovo, Julie dovrà prendere la decisione più importante della sua vita: farsi travolgere dai suoi sentimenti o lasciare che la storia faccia il suo corso e attendere un uomo che le darà ciò che Félix non potrà mai darle? Il verdetto sembra raggiunto, ma una minaccia terribile le fa capire che non è stata l'unica a raggiungere il XVIII secolo. Qualcuno l'ha seguita.
BIOGRAFIA AUTRICE
Daniela Gargiulo è nata a Milano nel 1983, dove vive tuttora. Ha passato la sua infanzia nel sole caldo della Sicilia, attendendo che qualcosa di bello prendesse vita. Poi, improvvisamente, conosce il mondo dei romanzi storici e precisamente il periodo che va dalla rivoluzione francese alla caduta dell'impero napoleonico. L'incontro con Julie Clary era inevitabile, così come il colpo di fulmine per questa donna fantastica. Nike è il primo di una trilogia di romanzi storico-biografici dedicati alla cognata di Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi. L'intero romanzo d'esordio segue la filosofia di Rousseau, tanto
cara a Julie e alla stessa scrittrice: «Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo e ogni istante come se fossi immortale.»
ESTRATTO
«Non correre!»
La voce di qualcuno fuori dalla finestra ci distrae.
«Che stupido» dice Félix, impassibile.
Mi avvicino alla finestra e scruto il parco attorno allo Château.
Honorine ed Henri passeggiano tranquilli, mano nella mano. Si divertono, si sussurrano parole, si
guardano, ridono con disinvoltura.
Mi chiedo da quanto tempo Félix conosca la famiglia Clary. Dal matrimonio di Ignace e Rose? Da
quando conosce Henri? Ah, se solo lo sapessi!
Félix li guarda, assorto nei propri pensieri. Poi fa una smorfia, seccato.
«Non vi piacciono certe effusioni romantiche?»
«Diciamo che non mi piacciono le effusioni in generale.»
«Nooo?» Sgrano gli occhi.
«Ah, l'amore... che idiozia.»
“Che cosa?” Mi giro verso di lui e lo guardo a bocca aperta. «Pensate questo dell'amore?» Non so
nemmeno da dove lui possa averlo tirato fuori questo pensiero.
«L'amore rincretinisce le persone. Le rende deboli e...» Si ferma soppesando le parole. «Amare
qualcuno ci rende stupidi, incapaci di pensare lucidamente.»
«E' comunque soggettivo.»
Aggrotta la fronte e si gira a guardarmi. «Soggettivo?»
«Soggettivo. Mezzo mondo può pensare che l'amore renda forti e l'altra metà può pensare che renda
deboli.» Mi stringo nelle spalle. «E' soggettivo.»
«Non sono sicuro di capire cosa voi vogliate dire.» Il rammarico nella sua voce è nitido. «Io ho
amato molto una persona e l'ho perduta. Da allora la mia unica forza la genero da me. L'amore non
c'entra.» Dalla mia espressione, capisce che non sono d'accordo. «Ma comunque...»
«E cosa succede?» chiedo senza rendermene conto. Le parole escono dalla mia bocca senza che io
possa impedirlo.
«Quando?»
Il mio sguardo è fisso nel suo. «Quando si perde l'amore di qualcuno.» Una morsa mi stringe il
petto mentre penso a mia madre. Quando lei è morta, mi sentivo triste e non sapevo cosa fare. Così
vuota e sola da star male fisicamente. Proprio come adesso. Sono qui, in questo secolo oscuro, e
tutto sembra più grande di me. Infinitamente più grande. E sono sola. Senza mia madre e senza
René. Stringo gli occhi per una frazione di secondo. René che mi aveva accettato nella sua vita
nonostante i miei difetti.
«Se perdiamo l'amore...» ringhia mentre si massaggia il petto. «Allora di noi non rimane che un
guscio vuoto. Un fantasma che vaga per il mondo senza un perché.»
Rimango pietrificata al mio posto. La sua ammissione è sconvolgente. E' questo che pensa di se
stesso? Che è un fantasma? Un guscio vuoto? «Sono parole forti.»
«Dite?»
«Non vi aspettate molto dalla vita.»
«Non mi aspetto niente da nessuno. Le aspettative feriscono sempre.» Il tono di Félix è freddo e
inumano.
Annuisco. «Deve esservi successo qualcosa per farvi pensare questo. Io non riuscirei mai a
pensarlo.»
«Se parlate così non avete mai conosciuto il vero amore o forse...» Sospira. «Siete stata così
fortunata da non perderlo.»
Faccio un passo indietro, scioccata dalla sua affermazione. «Voi non sapete niente di me.»
«So molto invece. Fate parte di una famiglia ricca e alla vostra età non avete conosciuto nemmeno
la metà dei mali del mondo.» Fa una smorfia. «No, voi non avete mai sofferto in vita vostra.»
«Dio santo, chi siete voi per giudicare» lo sfido. La mia voce sale di svariate ottave. «Voi non mi
conoscete. No, perdio, non mi conoscete affatto!»
Mi guarda e l'espressione indecifrabile che ha sempre mantenuto vacilla fino ad eclissarsi
completamente.
«Chi vi credete di essere? Dio! No, voi siete solo uno ragazzino presuntuoso!» Riesco a percepire
una nota amara nella mia voce. E dalla sua espressione sconcertata capisco che anche lui l'ha
avvertita, ma non me ne importa niente. Siamo l'uno di fronte all'altra e per un attimo restiamo in
silenzio.
xoxo,
Giada
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