PREMESSA
Booktok e Bookstagram parlano solo di questo libro - o meglio, di questo libro tra gli altri. Ora il libro del momento è Fourth Wing di Rebecca Yarros, e io aspetterò novembre solo per comprare la versione flessibile. Anche se sto resistendo a stento a comprare quella rigida da 24€. Insomma, quando un libro è super chiacchierato, volente o nolente, mi mette curiosità. E stavolta, come da quando ho ripreso a bloggare grazie alla convalescenza, non mi sono fatta influenzare da nulla. Non sono partita prevenuta. Ormai la mia tecnica è non avere affatto aspettative, per non rimanere delusa. Qui, in questo specifico caso, mi sono beccata un super spoiler sul reveal di un personaggio cercando le fanart-sfondo per il cellulare. Ecco, se non lo avessi beccato, probabilmente avrei dato 5 stelle a questo romanzo. Alla fine, però, ho dato 4.85 che tecnicamente è tipo 5-. Quindi ci sta. Anche perché è colpa mia, non dell'autrice se mi sono beccata lo spoiler. Anche se, aggiungo, era un reveal che io avevo già intuito a pagina 30 e Poppy ci ha messo 500 pagine a capire. Devo decisamente iniziare a leggere libro games.
TRAMA (DA HARPERCOLLINS.IT)
UNA FANCIULLA... Scelta dalla nascita per dare vita a una nuova era, Poppy non è mai stata padrona della propria vita. La sua è un’esistenza solitaria, in cui tutto le è proibito: nessuno può guardarla, né toccarla o rivolgerle la parola. Non è nemmeno libera di usare il proprio dono… Può solo aspettare il giorno della sua Ascensione, chiedendosi che cosa accadrà, mentre preferirebbe di gran lunga stare con le guardie, a combattere il male che ha distrutto la sua famiglia. Ma lei, la Vergine, non ha mai potuto decidere per se stessa.
UN DOVERE…
UN DOVERE…
Il futuro del regno è sulle sue spalle, anche se lei quel fardello non lo ha mai voluto. Perché anche la Vergine ha un cuore, un’anima, dei desideri. E quando nella sua vita entra Hawke, la guardia incaricata di proteggerla e sorvegliarla, il destino e il dovere si intrecciano inesorabilmente con il desiderio. Quel giovane dagli occhi dorati alimenta la sua rabbia, la spinge a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, la sfida a provare sensazioni nuove e inesplorate.
UN REGNO...
UN REGNO...
Abbandonato dagli dei e temuto dai mortali, un nuovo regno sta risorgendo dalle ceneri. Determinato a riprendersi ciò che gli spetta, l’Oscuro avanza assetato di vendetta. Ma più l’ombra del male si avvicina, più il confine tra ciò che è giusto o sbagliato diventa sottile. E quando la trama insanguinata che tiene insieme il suo mondo inizia a sfaldarsi, Poppy non rischia soltanto di essere ritenuta indegna dagli dei, ma anche di perdere il proprio cuore e la sua stessa vita.
RECENSIONE
Cosa non è questo romanzo! Cosa non è! Come sapete, io amo i fantasy. Vivo di fantasy. Mangio fantasy. Quindi, quando c'è un nuovo fantasy in circolazione, devo recuperarlo. Specie se è super super famoso e super super chiacchierato come Sangue e Cenere. Questo, poi è un high fantasy sulla falsariga del Trono di Spade (altra serie che devo finire, almeno i libri che sono stati pubblicati), ma se devo associarlo a una serie direi che è molto simile a House of The Dragon. Gli intrighi di corte. I segreti. La magia. Un regno che sta emergendo dalle tenebre, fa tutto molto House of the Dragon.
Ma andiamo con ordine a raccontarvi di questo super romanzo. Penellaphe, chiamata Poppy, è una ragazza diciassette anni che vive nel Regno di Masadonia, alla Corte del duca e della duchessa di Teerman. E' una ragazza ribelle, che aspira ad essere più libera, che aspira alla propria libertà in quanto è stata dichiarata dal re e dalla regina La Vergine. La Vergine non solo non può avere rapporti sessuali, ma non può né parlare né guardare in faccia nessuno, non può nemmeno interagire a livello sociale con le persone a corte, non può fare niente di niente. Deve vivere sempre dietro un velo, fino al momento della sua Ascensione, e se sarà ritenuta degna dagli dei ascenderà consegnandovisi loro completamente. Quando incontriamo Penellaphe la prima volta, è alla Perla Rossa. Alla ricerca di ciò che le è proibito. Alla ricerca di esperienza di vita che le sono state negate sin da quando era una bambina. Penellaphe è, di fatto, una sorta di vergine che si deve conservare per qualcuno di ceto sociale alto solo per volere altrui. Non può desiderare niente per sé che voglia solo per sé. Tutta la sua vita è comandata dai desideri e dai voleri altrui, così come le punizioni inflittale dal duca (le sue 'lezioni' non sono altro che abuso verbale, fisico e anche body shaming). Credo che sia il secondo romanzo fantasy che leggo, in cui l'argomento body shaming viene trattato. Non solo il duca ricorda a Poppy che non è perfetta a causa delle cicatrici che le deturpano il volto e la coscia, ma anche che è curvy. In realtà a me non è sembrata nemmeno curvy, da com'è descritta a me sembra solo una bellissima ragazza con le curve nei punti giusti e con una chioma di capelli ramati che non ho potuto non associare a Bryce Quinlan.
Lo avevo fatto perché era una mia scelta, così come sceglievo di allenarmi a usare spada e arco. (...) Tutte queste cose le avevo fatte perché erano una mia scelta, eppure...(Poppy)
Poppy è invaghita di Hawke, una sexy guardia che è appena arrivata da un paesino sconosciuto e che è fatto strada in fretta in Masadonia. Lentamente ma inesorabilmente, Hawke si conquista la fiducia di Poppy, arrivano perfino a sostituire la sua Guardia Reale quando Rylan viene ucciso da una creatura degna di Atlantia. Atlantia è, in poche parole, in regno rivale di Carsodonia/Masadonia. In questo contesto, gli Atlantiani sono considerati i cattivi della storia e gli Ascesi i puri di cuore e i più buoni. Hawke non solo è veloce, è anche capace di vedere al buio e di uccidere senza la minima esitazione. Ma quando Poppy riceve la convocazione dal re e della regina, Hawke insieme a Kieran (un'altra guardia giunta dal nulla e che si è fatta strada molto in fretta) tutta la sua vita cambierà drasticamente. Poppy sarà costretta a fare i conti non solo con ciò di cui ha più paura, ma soprattutto coi suoi desideri e con la sua abilità di combattere e uccidere per sopravvivere (una questione etica che non mi aspettavo davvero di trovare qui, considerato il contesto del regno fantasy in cui è calato il romanzo).
"Io non lo chiamerei coraggio." Mi fissai di nuovo le mani. "E' più... paura.""Non è raro che paura e coraggio siano la stessa cosa. Possono trasformarti in un vigliacco o in un guerriero. Ciò che fa la differenza è il tipo di persona in cui quei sentimenti risiedono."(Poppy e Hawke)
"Si tratta di sopravvivere.""E non è una vittoria anche quella?"(Poppy e Vikter)
Vi saluto con una citazione tratta da questo magnifico romanzo, che vi consiglio di recuperare non appena potete, perché secondo me merita assai:
"Là, da qualche parte, il mio presente era diventato passato. Mi voltai verso l'Alzata. Là, da qualche parte, il mio futuro mi attendeva."
(Poppy)
xoxo,
Giada